03/04/2013
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Fidarsi
Mi giro su un fianco e apro piano gli occhi. Ho un’emicrania terribile, potrei essermi ubriacata di nuovo. Porto una mano alla testa e mi giro piano. Per poco non cado dal letto. Mark dorme beatamente alla mia destra nel suo letto.
<< Ma che diavolo… >>
Non ricordo cosa è successo. O forse…ecco, tutto chiaro. Ieri sera io e Mark siamo andati a cena fuori. Mi ha portata in un locale nuovo, molto carino. Abbiamo mangiato bene, ma…ci siamo ubriacati. O almeno, io ero completamente ubriaca. Ricordo ben poco. È stato un errore. Un grosso errore! Così in silenzio mi alzo e recupero i miei vestiti in giro. Appena uscita di casa chiamo un taxi e mi faccio riaccompagnare a casa. Per tutto il tragitto non faccio altro che pensare a quanto sia stupida. Solo ora vedo cosa ho addosso. Indosso un mini abito nero dalla gonna morbida che arriva a metà coscia e uno scollo quadrato. Il corpetto era decorato e l’abito in se era molto elegante*, doveva essere di Arianna, ma non se lo ricordava. Quando arrivo a casa mi catapulto fuori dalla vettura e cerco nella borsa* (Ah! Ho anche una borsa!) le chiavi di casa e spero con tutta me stessa di non essere vista da nessuno. Apro piano la porta e mi tolgo le scarpe con il tacco ( Sì, ho anche delle scarpe. ) e mi dirigo in cucina. Cerco di fare silenzio, ma appena entro la voce di Chord mi richiama.
<< Oh, sei tornata. Stai bene? Ari era un po’ in pensiero… >>
<< Mi spiace, non accadrà mai più. Non preoccuparti… >>
Mi avvicino al biondo e lo guardo negli occhi. Poi mi sorprende abbracciandomi . Rimango un po’ tra le sue braccia, poi mi stacco un po’ confusa. Guardandolo meglio mi accorgo che qualcosa non va’.
<< Chord che cosa è successo? >> Lui mi guarda e abbassa la testa.
<< Cambiati, usciamo a bere un caffè… >>
Salgo in quella che ormai è camera mia pensierosa. Chord e io non abbiamo mai avuto questo grande rapporto, mi sembra strano che voglia parlarmi. E se fosse una cosa seria? Mi vesto più comoda per uscire e mi tolgo il trucco di ieri sera sostituendolo con uno più leggero. Mi do una spazzolata ai capelli e sono pronta ad uscire. Al piano di sotto Chord è già pronto per uscire, così prendo la giacca e saliamo in macchina.
<< Che succede Chord? Tutto bene? >>
Lui continua a guardare la strada.
<< Siamo quasi arrivati…dove sei stata sta notte? Da Mark? >>
Io annuisco, lui mi guarda comprensivo e non fa’ altre domande. Arrivati al bar ci sediamo ad un tavolo e ordiniamo due caffè forti. La mia sbornia non è passata completamente. Poi il biondo comincia a parlare.
<< Mi hanno proposto di fare il chitarrista per una band…non sarebbe nel periodo di riprese del Glee, mi pagherebbero bene… >>
Non capisco la tristezza nella sua voce, è un buon lavoro, no?
<< Sono felice per te Chord e… >>
<< E’ dall’altra parte del mondo, in Europa…starei lontano da lei… >>
Ecco il perché! In Europa?
<< Chord, esistono i cellulari per nostra fortuna e anche gli aerei! Di cosa ti preoccupi? Starai via tanto? >>
<< Sì, sei mesi circa. Io non voglio abbandonarla così…e per così tanto! Convincimi a restare, perché sarebbe il mio sogno, ma senza di lei… >>
<< Potresti chiedere a lei che ne pensa, io non sono la pers… >>
Non riesco a finire la frase perché mi interrompe
<< Arianna non lo deve sapere. Sai com’è fatta. Mi impedirebbe di restare, ma so che starebbe malissimo senza di me. Tu sei l’unica di cui voglio un parere. Sai quello che va’ fatto. >> Okay, questo si è bevuto qualcosa. Lo guardo sconcertata sopra la tazza di caffè. Deve essere una scenetta divertente. La mia tazza è sospesa vicina alla mia bocca, lui mi guarda fiducioso mentre tamburella nervosamente le dita sul tavolo e tutto quello che so dire è un << Ah. >> Ottima impressione… mi risveglio dal mio stato di confusione e allora parlo una volta per tutte. Se non mi vuole ascoltare sono affari suoi. Mi ha chiesto lui di esprimermi, no? Adoro i discorsi con il mio io più interiore e più stupido.
<< Chord, i fatti sono questi. Ti stanno servendo il tuo sogno su un piatto d’argento e non vuoi cogliere questa opportunità perché staresti fisicamente lontano dalla tua ragazza. Eppure vorresti, con tutto il cuore, ma lei soffrirebbe. Se lei lo venisse a sapere si odierebbe, lo sai? La stai mettendo in una situazione difficile, come del resto stai facendo con me. Ecco quello che penso. Io ho lasciato tutto per questo lavoro, perché è il mio sogno, ma chi ho lasciato indietro è felice per me. Io sarei felice per te Chord, ma ora devi scegliere. Devi scegliere se fidarti di lei. Tu saresti felice, lei pure, io sarei felicissima. Certo, Arianna soffrirebbe, ma ci sono io per lei, giusto? Ed esistono i mezzi di trasporto e di comunicazione per fortuna! Allora perché non vuoi partire? Non ti fidi. O hai paura? Hai paura che al tuo ritorno potrebbe non essere più tua? Non avere paura Chord, lei ti ama e si fida di te. Fidati di lei! >>
Il biondo si guarda le mani e non risponde, ho colto nel segno!
<< Comunque, la scelta è tua. >> Concludo in modo teatrale sorseggiando il mio caffè.
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kiss
Giuly
P.s.
Lo so, non sono normale, ma il cioccolato pasquale (?) mi da' alla testa!