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Autore: sonsimo    23/10/2007    8 recensioni
Siamo nell'estate che precede il terzo anno di Harry ad Hogwarts. Harry è a Diagon Alley, prima dell'inizio della scuola, seduto alla gelateria di Florian Fortebraccio, e viene scorto da Severus Piton, in giro per acquistare ingredienti per pozioni. Il professore osserva il ragazzo e riflette su di lui, animato dal solito disprezzo che prova nei suoi confronti, ma forse, in fondo, c'è qualcosa di più.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per un attimo, ti vedo

Volevo solo fare un semplice giro per Diagon Alley, per acquistare ingredienti per le mie pozioni. Non avevo previsto che, tra tutti, avrei dovuto incontrare proprio lui. Non è sufficiente che io debba sopportare la sua vista ogni singolo giorno dell’anno scolastico, no, adesso il figlio di James Potter deve comparirmi davanti pure in estate.

Eccolo lì, seduto al tavolo di un bar, la sua espressione arrogante e odiosa come sempre, davanti a lui una enorme coppa di gelato, sicuramente gentilmente offerto dal proprietario del bar, chi mai farebbe mettere le mani al portafoglio al prezioso piccolo Potter?

La gente si volta a guardarlo, passando, senza dubbio lo riconoscono tutti, il moccioso ha sempre goduto di un trattamento privilegiato.

Tutti lo osservano, ma nessuno si ferma a parlare con lui e nessuno sembra stupirsi che un ragazzino di tredici anni se ne stia a Diagon Alley completamente solo. Di certo lui ne è contento, gode nel sentirsi speciale, si crogiola nella sua fama. Eppure fa un po’ uno strano effetto vederlo lì così, completamente solo pur essendo circondato da gente che lo conosce, che lo venera ma che in un certo senso lo ignora. Ma di certo lui, completamente immerso nel suo ego, non si accorge dell’ironia della situazione.

E ancora una volta gode di privilegi che non dovrebbero assolutamente essere garantiti ad un ragazzino della sua età. Starsene da solo a Diagon Alley fino all’inizio della scuola, mentre in giro c’è un pazzo furioso pronto ad ucciderlo al primo passo falso. Altro errore di suo padre, idiota Grifondoro, troppo sciocco e sicuro di se stesso perché si rendesse conto di aver affidato la propria vita e quella della sua famiglia alla persona sbagliata. Il suo degno compare dei tempi della scuola si è rivelato ancora peggiore di quanto immaginassi. Spero solo di poter essere io stesso a mettere le mani su Sirius Black, sarebbe per me un immenso piacere consegnarlo ai Dissennatori.

Così, mentre Black tenta in tutti i modi di arrivare al ragazzino per ucciderlo, il caro, piccolo Harry Potter se ne sta tranquillo e placido a gustare il suo gelato, senza preoccuparsi minimamente di tutto quello che si sta facendo per cercare di proteggerlo. Ha pensato bene di scappare di casa proprio quest’anno, il moccioso, non prima di aver affatturato la zia.

E’ davvero assurdo. Invece di essere punito per il suo inqualificabile comportamento, il ragazzino riceve il permesso di trascorrere a Diagon Alley gli ultimi giorni dell’estate.

Certo, c’è sempre l’opinione di Silente da tenere in considerazione.

“Il ragazzo ha sofferto così tanto… sbagli nel giudicarlo…”

Balle. Il ragazzo è come il padre: egoista, immaturo e arrogante. Basta guardarlo in questo momento per rendersene conto, al centro dell’attenzione come sempre.

Eppure l’espressione del suo volto è… singolare. Non saprei come definirla. Sembrerebbe quasi infastidito da tutti quegli sguardi, se non sapessi, conoscendolo, che ciò è impossibile.

Si stringe nelle spalle e si morde le labbra. Se non ne sapessi di più, direi quasi che si sente a disagio.

Ma è il suo gesto che mi lascia, per un momento, senza parole.

Potter solleva la mano destra, lo sguardo basso rivolto al tavolino dinanzi a sé, e schiaccia la frangia ribelle sopra la fronte. Sembra quasi che voglia nascondere la cicatrice agli sguardi dei passanti.

Se solo non lo conoscessi meglio…

Per un attimo, un brevissimo istante, si fa piccolo davanti ai miei occhi. Solo per pochi secondi, quello che vedo davanti a me non è più un moccioso impertinente, non è più il figlio di James Potter, ma è solo un ragazzino di tredici anni imbarazzato, triste… e solo.

Circondato da gente che crede di sapere tutto di lui, che lo giudica in base a ciò che di lui ha sentito raccontare, non a ciò che vede.

E per un attimo vengo assalito da un dubbio. Possibile che mi stia sbagliando sul conto di questo ragazzo?

“Sbagli nel giudicarlo…”

Scuoto la testa e ritrovo la mia lucidità, per un momento smarrita. Certo che no, non sto sbagliando.

L’attimo è trascorso e davanti ai miei occhi c’è di nuovo l’arrogante ed odioso figlio di James Potter.

Io non mi lascio ingannare.

FINE

Nota dell'autrice: Ho voluto, con questa breve flashfic, tirare per un attimo le orecchie al mio personaggio preferito insieme ad Harry, Piton. Per non essersi mai reso conto di quanto stesse sbagliando. Spero di essere riuscita a trasmettervi il mio punto di vista, e spero che vorrete commentare questa mia breve flashfic! Sonsimo

  
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