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Autore: lafilledeEris    03/04/2013    4 recensioni
ATTENZIONE: E' UNA KURTBASTIAN
“Mh…” No, non voleva alzarsi. In quel momento, con quei postumi da incubo, il letto gli sembrava l’unico posto al mondo in cui sarebbe voluto stare.
Finché Rachel non trovo opportuno sollevargli le coperte di scatto e scoprirlo.
“Rise and shine!”**
“Rachel, sappi che ti odio!”
La ragazza si lanciò a peso morto sull’amico, abbracciandolo forte.
In quell’ultimo periodo Hummel si era rivelato poco incline alle dimostrazioni d’affetto e in tutto quel casino di emozioni represse e rimosse, in qualche modo, vi era andato di mezzo anche il rapporto con la sua migliore amica. Lei ormai stava con Brody – Finn sembrava un ricordo abbastanza sbiadito a sentire i rumori che provenivano dalla camera da letto quando il ragazzo restava a dormire e Kurt era quasi sicuro che non si mettessero a spostare i mobili nel cuore della notte –, andava alla NYADA , aveva trovato il suo equilibrio newyorkese, insomma.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brody Weston, Burt Hummel, Kurt Hummel, Rachel Berry, Sebastian Smythe
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE:CAPITOLO DA BETARE

Ai periodi no, perché un giorno sputeremo contro il cielo

e saremo noi a far piovere;

A chi combatte col cuore,

anche quando questo sanguina.

A mia nonna,

perché anche se adesso si sta spegnendo

arderà per sempre;

A chi mi sopporta,

mi strappa un sorriso fra le lacrime.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo 7

 

Track#8 Wide Awake

Artist: Katy Perry

 

 

 

 

 

 

Kurt aveva la testa di Brittany poggiata sulle ginocchia, intento ad accarezzarle i folti capelli biondi.

E così tu credi davvero che il bambino possa essere di Santana?” domandava curiosa Rachel, mentre massaggiava i piedi della bionda.

Quest'ultima voltò lo sguardo in fondo al divano, osservandola stupita.

I bambini nascono per amore, giusto?” La Berry corrucciò le sopracciglia. “Beh, io sono nata perché i miei genitori si amavano, la cicogna li ha sentiti e si è poggiata sulla loro grondaia. Così, anche se ci stavamo lasciando, quel giorno in aula canto, una cicogna ha sentito che io e San ci amavamo tanto così ha deciso che avremmo avuto un piccolo unicorno tutto nostro. Dal nostro bacio è arrivata questa creaturina”. Si sfiorò la pancia, appena arrotondata. Rachel non potè non sorridere a quella parole. Anche se quando aveva appreso la notizia, aveva boccheggiato per dieci minuti e cercava di rimettere insieme le informazioni che Brit le aveva dato.

Nonostante questo, anche Rachel aveva dato il suo appoggio alla ragazza. La loro amicizia era strana – loro erano strani- eppure nulla li avrebbe distolti dal loro farsi forza a vicenda.

Sebastian era seduto sul piano in marmo della cucina ed osservava la scena curioso. Sia Hummel che la nana nasona sapevano la verità, eppure non avrebbero mai rovinato l'idea romantica – all'inizio avrebbe detto psicotica, ma sapeva che Kurt sarebbe arrivato a prenderlo a calci se solo avesse provato a dire una cosa simile alla sua amica- che Brittany aveva della sua gravidanza.

In quel momento Kurt alzò gli occhi verso di lui e gli sorrise. Non fu un momento d'imbarazzo. Si ritrovò a sorridere. Era stato semplice ricambiare quel gesto. Niente battutine, né smorfie. Un sorriso. Perché capisci il valore di un sorriso quando quello sul tuo viso diventa fiacco, mentre quello sulle facce delle persone che ti circondano – ok, questo era davvero strano lui aveva accanto Hummel – è più vivo che mai. E allora ti ricordi come si fa: arricci il naso, lasci che i lati delle labbra salgano su uno alla volta. Ed è facile. Non è faticoso, perché la fatica la lasci ai grandi gesti.

In quel momento capì che doveva fare qualcosa. Qualunque cosa per vedere più sorrisi.

Ebbene sì, Sebastian Smythe stava imparando che i piccoli gesti hanno un peso: quello di un cuore che batte per l'emozione. O quello di un bambino che devo venire al mondo. Quel bambino avrebbe conosciuto la sua mamma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stasera si esce!” esordì Sebastian, entrando in casa e defilandosi in bagno. Passò davanti a Kurt, che in quel momento stava per entrare al posto di Smythe, che gli chiuse la porta in faccia.

Così, il nostro adorato pinguino aveva visto il suo grazioso nasino alla francese, spiaccicato in maniera poco elegante contro il legno della porta.

Sebastian, fammi en..” stava sbraitando, quando ad un tratto venne trascinato all'interno da una mano che strinse il suo polso.

Quando fu dentro il piccolo bagno si accorse di un dettaglio: lui era incastrato fra Sebastian e la porta.

Ma proprio vicini, eh!

Kurt, ora devi promettermi un cosa” sussurrò il ragazzo più alto.

Vicini.

Kurt deglutì a vuoto, cercando di prendere aria.

Non seppe perché, ma in quel momento riuscì solo a concentrarsi sui grandi occhi verdi davanti a lui ( Shakespeare diceva che la gelosia è un mostro dagli occhi verdi, per Kurt, in quel momento nessun mostro avrebbe potuto essere paragonato a Sebastian), riuscendo a distinguere ogni neo, lentiggine e imperfezione ( no, non potevano essercene) su quel viso allungato, corrucciato in un'espressione seria.

Respirare a fondo sarebbe stato deleterio. Arrendersi a quella pelle sarebbe stato nocivo. Fu per quella ragione che impose alle proprie braccia di stare lunghe distese per i fianchi, evitando che la mani salissero a cercare il contatto con il viso.

Per lui c'era Blaine, giusto? O forse era come aggrapparsi ad un ricordo? E Kurt aveva imparato che chi vive di ricordi, vive a metà.

Così decise di sorridergli.

Sebastian, perché mi hai rapito?” sussurrò.

Non ti ho rapito!” spiegò semplicemente “ è che non voglio che la pinguina bionda” occhiata torva da parte di Kurt- che Seb ebbe la prontezza di ignorare- “Continui a rubarmi il mio angolo sul divano. Stamattina il gatto obeso era comodamente steso su di me e...”

Sebastian, vai al dunque!” lo bloccò Kurt.

Smythe sospirò pesantemente.

So dove trovare Sha- quee- ra![1]” spiegò semplicemente.

Ma perché ti ostini a chiamarla così?”

Scherzo!” Sebastian alzò la mani in segno di resa.

Ma come hai fatto a trovarla? Insomma New York non è Lima”.

Ho le mie conoscenze”.

In quel momento Kurt si ricordò perché lui e il ragazzo davanti a sé erano incompatibili. Non esistevano yin e yang.[2] Perché i due elementi alla fine trovano il loro equilibrio. Ma Kurt e Sebastian, loro avevano solo caos. Fuori, dentro e attorno. Loro erano caos: Kurt non era ancora uscito del tutto da una relazione finita male; Sebastian non voleva un relazione seria.

Hummel decise di ignorare la fitta al petto.

E sono affidabili?”

Ehi!”S'imbronciò Smythe.

Chiedevo!”

Di nuovo al punto di partenza: dubbi, ombre, perplessità. Che fine avessero fatto i Kurt e Sebastian della notte sul divano, della chiacchierata delle quattro del mattino era un mistero.

Non dubitare mai delle mie doti persuasive!” esclamò Sebastian, andando a poggiarsi contro la vasca da bagno, prendendo una sigaretta e l'accendino dalla tasca posteriore dei jeans.

Freddo. Di nuovo. Come quella notte. Come sempre.

Perché nessuno cambia e se vuoi cambiarlo non tieni abbastanza a lui.

Fu il turno di Kurt di alzare le mani insegno di resa.

Non voglio sapere altro!” La sua espressione schifata fu eloquente, più delle parole poco carine che gli vennero in mente per apostrofare Sebastian.

Dì alla nana...”

A Rachel e Brittany” lo rimbeccò Kurt.

Comunque, dì loro di prepararsi, ma non dirgli dove andiamo”.

Kurt fece spallucce.

Anche perché non ne ho la più pallida idea.”

 

 

 

 

 

E in quel momento Kurt capì che di essere il gay sbagliato nel gaybar sbagliato.

Ma che ci facciamo qui?” Rachel si guardava attorno quasi impaurita, stringendosi – artigliando – il braccio di Kurt.

In effetti quel posto era alquanto inquietante: era un incrocio fra il Coyote Ugly e una scena del Rocky Horror.

Un posto tranquillo, se sei Lady Gaga in cerca di una serata tranquilla, o Brian Kinney[3] in cerca di emozioni forti per una serata diversa.

Mentre Kurt si guardava attorno cercando anche solo una velata parvenza di tranquillità in quella serata nata male perché organizzata da Sebastian – dubitava fortemente che non ci fosse un secondo fine in qualcosa pianificato dal ragazzo – la notò. Eccola lì : una chioma corvina che si muoveva a ritmo di una musica country remixata malissimo con qualche base techno.

Santana Diabla Lopez.

Oddio!” squittì Rachel, mentre una sosia di Barbra Streisand le passava affianco, per poi cingerle le spalle e trascinarla via.

No, Kurt non si sarebbe mai messo contro un armadio a quattro ante in cui poteva starci tutto il suo guardaroba, accessori compresi.

Anche perché sicuramente gli avrebbe potuto incutere troppo timore con la sua mole smisurata, giusto?

Salutò una compagna che lasciò il campo di battaglia troppo presto.

San!” urlò Brittany, aggrappandosi al collo di Kurt e cercando la mano di Sebastian a pochi passi da loro.

Aspetta!” disse Smythe “ Ho un'idea”.

Sparì anche lui, inghiottito dalla folla.

Fantastico, grandioso, esilarante.

Davvero qualcuno doveva volergli male...

Salve” disse una voce al microfono. No, un attimo: non era una voce a caso.

Era Sebastian.

Kurt e Brittany si voltarono verso il bancone in legno intarsiato, dove il ragazzo era salito.

Stasera sono qui con una persona” riprese “Brittany? Puoi salire sul bancone?”

La bionda si girò verso Kurt indicandosi. Lui l'abbracciò e le stampò un piccolo bacio sulla guancia.

Vai!” la spinse sino ad accompagnarla ai piedi di Sebastian che le porse la mano. Questo allontanò il microfono dalle labbra. “Ho scelto la canzone, ora devi fare tu il resto” le disse. La bionda annuì, raggiante. La base partì e Sebastian abbracciò Brittany.

 

 

I got sunshine,
On a cloudy day.
When it’s cold outside,
I’ve got the month of may.
I guess you’d say,
What can make me feel this way?

 

 

Kurt guardò la scena stupito. Non era possibile che Sebastian Smythe fosse riuscito in quell'impresa. Eppure in quel momento era accanto a Brittany a cantare “My girl”[4], davanti a tutti.

Accanto a lui comparve Rachel che cantava insieme a Barbra. Quella sera di sicuro se la sarebbero ricordata.

Kurt, dovresti andare anche tu!” gli disse Rachel.

Perché?”

E' anche merito tuo, ci hai trascinate qui. E se non lo avessi fatto ora non avremmo questo” indicò un punto fra la folla. Santana guardava Brittany con occhi lucidi, le labbra rosse dal pianto, mentre veniva consolata da Tina Turner.

 

 

My girl, my girl, my girl.
Talkin’ ’bout my girl.
My girl!

I’ve got so much honey,
The bees envy me.
I’ve got a sweeter song,
Than the birds in the trees.
Well, I guess you’d say,
What can make me feel this way?

 

 

 

Cantò Sebastian mentre portava Brittany davanti a Santana. Erano sguardi d'amore dimenticati i loro problemi. Perché quando ami qualcuno non puoi dimenticarlo, forse ci provi, cominci dalle piccole cose: gesti, parole, profumi.

Ma quella sera nessuno avrebbe sofferto.

 

 

 

My girl, my girl, my girl.
Talkin’ ’bout my girl.
My girl!

 

 

 

 

Cantava a gran voce Brittany, fregandosene un po' dell'intonazione. Lei voleva solo riavere indietro la sua San. Fu intercettando quegli sguardi che Kurt si avvicinò al bancone.

Kurt, che fai?” domandò curioso Sebastian, che si era abbassato per potergli parlare.

Per Brittany, giusto?”

Per Brittany e Santana” lo corresse Sebastian, porgendogli la mano per aiutarlo.

 

 

I don’t need no money,
Fortune or fame.
I got all the riches baby,
One man can claim.
Well, I guess you’d say,
What can make me feel this way?

 

Kurt cantava, quando si accorse di tenere ancora per mano Sebastian. Liberò la mano, il più gentilmente possibile, cercando Brittany per abbracciarla.

Smythe gli sorrise comunque, lasciandolo andare.

 

 

 

My girl, my girl, my girl.
Talkin’ ’bout my girl.
My girl!

I got sunshine on a cloudy day with my girl.
I’ve even got the month of may with my girl”.

 

 

Quando la canzone finì scesero dal bancone, attorniati da persone che applaudivano.

Santana era accanto a loro, quando scesero e Brittany la strinse a sé più forte che poteva.

Perché lo avete fatto?” domandò l'ispanica.

E' stata un'idea di Sebastian!” disse Kurt.

Mh” si voltò verso di lui “ E perché lo avresti fatto, usignolo?”

Perché voglio liberarmi di quel gatto grasso e rompipalle” spiegò semplicemente.

Lord Tubbington non è grasso, è nel suo peso forma!” protestò Brit “Diglielo San!” fece un piccolo broncio.

Tesoro, abbiamo tempo da recuperare non voglio sprecare fiato con lui. Vieni con me”.

Devo dirti un sacco di cose!” esultò l'altra.

Non sai quante disse fra sé Sebastian.

Quando si voltarono Santana sillabò con il labbiale un “grazie” nella loro direzione. Alla fine Rachel era sparita con Barbra e Tina, in qualche meandro del club.

Erano solo lui e Sebastian.

E così alla fine anche tu sei capace di buone azioni!”

Ehi, sono stato nei boy scout!”

Questo non è una garanzia!” protestò Kurt.

Senti, Kurt, io non sono buono come te...[5]” iniziò Sebastian. E le parole vennero a mancare. Ci furono pochi secondi solo di sguardi.

Infatti sei meglio” gli sussurrò Kurt prima di baciarlo. Lì davanti a tutti. Ma il mondo in quel momento stava tutto nelle mani di Kurt che stringevano il viso di Sebastian.

Era la sensazione più strana che avessero ma provato: era un pugno nello stomaco, erano le farfalle nello stomaco. Era essere diversi, ma attirarsi a vicenda.

Perché alla fine erano yin e yang. Bianco e nero. Perché essere due poli opposti, non sempre è un male.

Kurt” sussurrò Sebastian prima di baciarlo a sua volta.

Avere un futuro non significa dimenticare un passato, solo segnarsi la lezione.

Quando presero a baciarsi capirono entrambi di aver trovato la soluzione ad un problema.

Stanotte non dormo sul divano, vero?”

 

 

 

[1] è il nome con cui Sebastian chiama Santana

[2] ripresi dalla disciplina orientale

[3] personaggio del telefilm Queer as Folk

[4] questa è la canzone

[5] gay è l'acronimo di good as you, quindi buono come te.

 

 

I' m here

Oggi non ero molto in vena di aggiornare, poi però ho cambiato idea. Sapete perché? Sono entrata su efp, nella parte delle statistiche e lì ho capito che era la cosa giusta da fare. Per le 65 persone che seguono la storia, per chi ha lasciato 30 recensioni, per le 8 che hanno messo la storia fra le preferite, per le 7 che la tengono fra le ricordate. Quello mi ha fatto capire che DOVEVO aggiornare. Per voi.

So che forse il capitolo non è proprio all'altezza della situazione, avrei potuto fare meglio e no, non voglio cercare la vostra pietà, sono solo onesta: ve lo devo. Come vi devo il mio sorriso ultimamente. Non è un buon periodo per me, chi mi conosce sa di che parlo. Ma scrivere credo sia la migliore medicina per me al momento, quindi è ciò che faccio. Non lo faccio sempre al meglio, ma lo faccio per quelle adorabili persone che nonostante tutto si ostinano a credere che io sia brava.

Quindi questo capitolo è per voi. Non per me.

 

N.

   
 
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