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Autore: Lady_Klaine    03/04/2013    12 recensioni
INTRODUZIONE:
“Seguito di Dobbleganger Love”, ma forse questo si era capito!
Avevamo lasciato Linda, appena resuscitata, con una mano sul suo pancino e la gioia nel cuore sapendo che il suo piccolo angelo è salvo.
Ma ora arriverà la parte difficile: come la prenderà Damon? Sarà contento di diventare papà? E il futuro bimbo sarà umano, vampiro o angelo??
Sicuramente la sua non sarà una gravidanza normale e tantomeno facile…
Ringrazio tutti coloro che hanno avuto il coraggio di seguirmi fino a qui e chi magari inizierà a farlo ora, per me le vostre opinioni sono molto importanti!
Dal capitolo 1:
POV DAMON:
< Sono stato un vero idiota, non è così? Volevi sentirti dire che ti amavo e invece ti ho chiesto altro tempo, quando il tempo è proprio quello che tu stessa non ti eri concessa. Eppure io lo so che ti amo, anzi credo di averlo sempre saputo. Fin da quando ti ho vista la prima volta e i tuoi occhi hanno salvato la mia anima dalla prigione di ghiaccio che la circondava. E sai perché? Perché ogni tuo sguardo mi arriva come fosse un tuo bacio.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Nuovo personaggio | Coppie: Elena/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dobblegager Story'
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Ciao a tutti!
 
Prima di tutto mi scuso per questo enorme ritardo, vi spiegherò tutto più avanti.
 
Non mi perdo in ciance quindi vi dico solo buona lettura, spero che sia di vostro gradimento, sempre che qualcuno sia ancora disposto a leggere.
 
Solo una cosa, a un certo punto le cose si faranno un po’ “calde” ma giuro che non succederà nulla di strano, o meglio succede ma non viene scritto.
 
E dico questo pur sapendo che “qualcuno di mia conoscenza” si farebbe delle strane idee..
 
Quiindi..
 
Ecco il link della canzone che ho scelto.
 
http://youtu.be/EIuVtCoGSYY 
 
POV LINDA

 
La penombra sta lentamente avvolgendo la stanza, così come il silenzio.
 
Le parole di Bonnie riecheggiano nella ma mente confusa.
 
Non so da quanto tempo sono immobile, con il corpo contratto, seduta a gambe incrociate su questo letto.
 
“E’ pur sempre vostro figlio, tuo e suo, avrà bisogno di entrambi”
 
“Fuggire non è la soluzione”
 
Ha ragione, ha fottutamente ragione e io devo fare qualcosa.
 
Prendo un altro sorso di tè e cerco di calmarmi, inutilmente.
 
Nell’aria alleggia il delicato profumo di limone e zucchero ma non è quello che vorrei sentire.
 
Il  suo   inconfondibile odore di muschio e pioggia mi avrebbe fatta sentire meglio, a casa.
 
Ma ora come ora il suo ricordo serve solo a farmi pizzicare gli occhi e salire un nodo alla gola difficile da sciogliere.
 
Un involontario sospiro di rassegnazione solca le mie labbra umide e screpolate per il freddo prima che possa desiderare di trattenerlo.
 
L’ombra avanza inesorabilmente e lo scroscio costante e ritmato della pioggia sui vetri culla ogni mio pensiero.
 
Vorrei che tutto  potesse scorrermi addosso come la pioggia fa con quella finestra.
 
Vorrei che nulla infrangesse la mia muraglia, che il dolore rinunciasse ad inseguirmi e a consumarmi, che si cercasse, un’altra  preda da poter torturare.
 
All’improvviso la forza che sento dentro, quella del mio piccolo angioletto, si fa stranamente più presente, più intensa, quasi fosse stata richiamata da qualcosa.
 
Senza pensarci mi alzo dal letto e le mie gambe intorpidite riescono a condurmi fino al corridoio, diretta verso la porta d’ingresso.
 
 La luce del sole, anche se tenue, mi permette di vedere oltre le tende arancioni,sottili e ricamate una figura familiare allontanarsi dal portico.
 
Il respiro che stava per abbandonare la coltre sicura delle mie labbra si interrompe a metà percorso, incredulo ed immobile quasi quanto me.
 
Damon, il mio Damon.
 
Solo quando sento il rumore metallico della maniglia che si abbassa sotto il peso della mia mano mi rendo conto che sto corredo.
 
Correndo per uscire, per andare da lui.
 
E’ tutto ciò che voglio; tutto ciò di cui ho bisogno sono le sue braccia forti strette intorno al mio corpo e le sue labbra che infiammano la mia pelle.
 
No, mi sbaglio. Non sono io a volerlo, siamo noi, io e il mio angioletto, e questo rende tutto ancora più importante.
 
Lo osservo mentre si volta verso di me con i suoi profondi occhi azzurri sgranati per la sorpresa.
 
Sento le ultime lacrime rimaste premere per liberarsi e le guance arrossarsi quando capisco che mi è mancato, da morire.
 
Non lo vedo da un giorno ma a me sembrano passati lunghi anni infernali.
 
Ho davvero creduto di non rivederlo mai più e mi sono sentita morire per questo.
 
Sento l’eco dei nostri cuori accelerati rimbombare nella mia mente stressata e confusa.
 
< Non andartene, non lasciarci mai più soli >
 
Non so quanto queste parole abbiano di mio e quanto siano nostre.
 
Però so che entrambi abbiamo bisogno di lui.
 
Sento che tutto il mio piccolo mondo potrebbe cedere da un momento all’altro se lui non mi abbraccia.
 
Il dolore riuscirebbe a logorarmi se il suo sorriso non torna ad illuminare il mio cammino irto e spinoso.
 
Continuo ad avanzare verso di lui, questa volta con una calma e lentezza che non mi appartengono.
 
< Dimmi che hai cambiato idea, che resterai con noi, che non pensi davvero che lui sia un mostro. Dimmi che mi ami, perché ne ho bisogno >
 
La  pioggia continua a cadere imperterrita dal cielo grigio, annebbiando il paesaggio con una fastidiosa sfumatura slavata.
 
La sento solcare il mio viso lentamente, avverto il suo sapore in bocca.
 
O forse sono lacrime, gocce salate di una pioggia che è solo mia, solo nostra.
 
< Sia ben chiara una cosa – inizia lui con una voce così seria da diventare quasi irriconoscibile – io non ho intenzione di cambiare neanche un singolo pannolino >
 
Quel sorriso sinceramente divertito che da tanto tempo non mi concedeva il lusso di ammirare non può che farmi sorridere a mia volta.
 
< Sai, credo che questo tuo modo per dirmi “ti amo” faccia abbastanza schifo > lo prendo volutamente in giro riprendendo la sua frase dopo la mia fatidica confessione.
 
Adesso sono esattamente di fronte a lui e la tentazione di toccarlo, di abbracciarlo, di baciarlo è tanto forte da divenire quasi irresistibile.
 
Ma per fortuna è lui a cercare un contatto, prendendo il mio viso fra le mani.
 
Posso vedere le sue iridi di  ghiaccio risplendere di una luce intensa e speciale.
 
Proprio come le stelle, anche loro brillano di luce propria e più è profonda l’oscurità che li avvolge, più il
loro richiamo lucente ti attira verso quella vastità sconosciuta e tentatrice.
 
< Vi amo, con tutto me stesso >
 
Queste parole raggiungono scottanti e inattese la mia mente; tutto attorno a noi si annulla in un istante.
 
Non c’è più un passato doloroso, un presente difficile o un futuro ignoto.
 
Ora solo io, lui e il mio piccolo angelo possiamo occupare il mio mondo piccolo ma ora completo e assolutamente perfetto.
 
Ulteriori lacrime che sto versando, incapace di smettere.
 
La pioggia che ha reso i miei leggeri vestiti umidi e trasparenti, facendoli aderire al mio corpo come una seconda pelle.
 
Bonnie si arrabbierà con me per essere ritornata fuori al freddo  ma davvero dovrebbe importarmi???
 
 No. Ora per me esiste solo il suo braccio che delicatamente circonda la mia vita e mi attira verso di lui.
 
L’altra sua mano che accarezza la mia guancia disegnando dei cerchi concentrici sulla mia pelle fremente.
 
Il bacio dolce ma passionale che solo le sue labbra sono capaci di regalarmi, di quelli che ti fanno sciogliere come ghiaccio al sole.
 
Ogni fibra del mio corpo mi intima di avvicinarmi, di stringermi a quella piacevole sensazione prodotta dallo sfiorarsi della sua pelle d’alabastro contro la mia accaldata.
 
Voglio bearmi del profumo di pace e sicurezza che alleggia intenso in quel luogo fresco e accogliente che sono le sue braccia.
 
La sua figura è giunta come un raggio di sole per dissipare la coltre nuvolosa di disperazione che si faceva sempre più fitta introno a me.
 
< Ehm, ehm > uno schiarirsi di gola rumoroso ci riporta bruscamente alla realtà, facendomi sobbalzare e allontanare di scatto dal suo corpo.
 
Bonnie è in piedi davanti alla porta spalancata e ci fissa intensamente, con quel suo sguardo penetrante e indecifrabile.
 
Non capisco se sia arrabbiata con me o felice per noi, ma arrossisco come una ragazzina che viene scoperta dalla madre a pomiciare con un ragazzo più grande.
 
Infondo non è poi così diversa la situazione, solo che Bonnie non è mia madre e io non sono una ragazzina.
 
< Io vado a fare un giro. Sappiate che se al mio ritorno troverò vestiti sparsi per il corridoio vi costringerò a ripulirmi la casa da cima a fondo >
 
La sua voce suona minacciosa e autoritaria, ma quel sorriso sincero che sono sicura essere rivolto a me mi rende ancora più felice di quanto non sia già.
 
Ci oltrepassa velocemente come se nulla fosse e io faccio appena in tempo a mimarle un “grazie” con le labbra che sento due braccia familiari e forti avvolgere il mio corpo e sollevarlo con delicatezza.
 
Dopo una frazione di secondo la mia schiena entra in contatto con il morbido tessuto di una coperta.
 
Il letto di quella che in teoria dovrei considerare la mia stanza accoglie delicatamente il mio corpo, che subito viene sovrastato da quello di Damon.
 
Per un lungo istante non succede nulla, il mio sguardo è incatenato al suo e nemmeno Damon sembra voler demordere.
 
Ma poi, dopo che chissà quale riflessione ha attraversato la soglia della sua mente contorta, un fulmine carico di malizia e desiderio penetra i suoi occhi.
 
E come un fulmine le sue labbra tornano a torturare le mie.
 
Tutto si annulla ancora una volta.
 
Nemmeno l’esigenza di respirare si fa sentire, ma anche se fosse nulla riuscirebbe a staccarmi da quel contatto intenso e straordinariamente dolce.
 
Quando sento le sue mani accarezzare delicatamente il tratto di pelle che la mia maglietta lascia scoperto, da poco sopra l’ombelico fino all’elastico dei pantaloni, un brivido corre lungo la mia schiena, che inevitabilmente si inarca.
 
La sua bocca scende famelica a lambirmi il collo e io scosto la testa di lato per lasciargli più spazio.
 
Dalle mie labbra esce una serie infinita di sospiri che inutilmente cerco di trattenere, mentre le sue mani guadagnano sempre più terreno.
 
La mia ragione perde ogni contatto con la mia volontà quando arriva, silenziosa e inattesa, la consapevolezza che nulla sarà come prima.
 
Damon è lo stesso, i miei amici sono li stessi, ma io sono diversa.
 
Perché adesso, anche volendo, non potrò più essere sola, ci sarà sempre lui  con me, dentro di me e io accetto, lo amo.
 
 
POV DAMON
 


“Non andartene, non lasciarci mai più soli”
 
No, non lo avrei fatto, non lo farò.
 
Non dopo aver udito ancora una vola il mio nome accarezzato da quelle labbra perfettamente morbide e carnose implorandomi di porre fine a quella tortura deliziosa.
 
Ho assaporato ancora una volta il dolce sapore della sua bocca e il suo profumo delicato di mora e borotalco.
 
Ora le mie braccia stringono con gentilezza il suo piccolo corpo e vorrei non dovermi mai più allontanare.
 
Le mie dita giocano costantemente con le ciocche dei suoi capelli mentre le sue tracciano percorsi immaginare e casuali sul mio petto.
 
Le gambe slanciate e lunghe sono posate sulle mie e quel calore tiepido che viene emanato dal suo corpo mi riscalda più internamente che esternamente.
 
Il movimento fluido e leggermente irregolare del suo respiro è l’unico impercettibile rumore che impedisce al silenzio di sopraffare nella stanza buia.
 
Come ho potuto anche solo pensare di poter vivere lontano da lei, da loro???
 
Ricordo che la notte in cui ci siamo baciati per la prima volta, quando ho ascoltato il primo dei tanti “ti amo” che mi ha regalato, per un momento avevo pensato che sarei stato felice di avere un figlio da lei.
 
E la verità è che ne sono felice anche adesso, specialmente sapendo che nonostante le innumerevoli cazzate colossali che ho fatto lei mi ha perdonato ugualmente.
 
Ho avuto paura e non mi vergogno di ammetterlo, non con me stesso e nemmeno con lei.
 
Ho visto con i miei occhi che cosa le ha fatto questa gravidanza in sole due settimane e ho avuto il terrore di perderla un’altra volta.
 
Ma ora sembra stare meglio, entrambi stanno meglio o almeno credo.
 
La sua pelle non è più bianca come il latte, ha quella lieve sfumatura rosea che impedisce all’alabastro di risaltare agli occhi di chi la guarda.
 
Sembra leggermente dimagrita ma penso che sia normale, non che io sia un esperto di gravidanze.
 
Cazzo, non posso credere davvero di stare vivendo una situazione come questa.
 
Non mi ero mai posto il problema di come avrei agito se avessi scoperto una cosa del genere, in teoria non potrei avere figli.
 
Forse è proprio questo che mi ha fatto reagire in quel modo insensato.
 
Ho avuto una paura che non mi era mai capitato di dover provare e il pensiero di non riuscire a gestirla ha preso il sopravvento su tutto il resto.
 
Ma ora tutto potrà tornare come prima, o quasi.
 
Non abbandonerò la mia famiglia, mi prenderò cura di loro come mi sono sempre preso cura di lei.
 
< A cosa pensi di così interessante? >
 
La sua voce mi riporta fra i comuni mortali e per un attimo mi perdo ad osservare incantato la perfezione del suo viso.
< A noi tre >
Rispondo di getto ma non pensavo di aver detto nulla di strano però i suoi occhi si sgranano  leggermente.
 
< Ah > è tutto quello che riesce a dire.
 
< Credo che sarebbe meglio fare delle analisi, sai per controllare che sia tutto a posto. Di solito non si prenotano delle visite per fare ecografie e roba del genere?? >
 
Mi aspetto una sua risposta e invece dopo alcuni secondi sento le lacrime bagnarmi il petto e dei leggeri singhiozzi che cerca inutilmente di trattenere.
 
 Oh, no. E ora che ho fatto??  
 
< Ehi, perché piangi, che ho detto? >
 
Boh, io le donne non le capisco proprio. Forse saranno gli ormoni, ho sentito dire che giocano tiri mancini.
 
< Sei uno stronzo > riesce a dirmi con il respiro strozzato e la voce roca per il pianto.
 
Sto per chiederle nuovamente una spiegazione ma lei ricomincia a parlare come un fiume in piena.
 
< Mi hai fatto passare l’inferno in queste ultime ventiquattro ore. Credevo che mi avresti lasciata sola a crescere nostro figlio, che non ti avrei più rivisto. E invece arrivi qui come se nulla fosse, mi dici che mi ami, anzi che ci ami,  e mi parli di prenotare visiti, di ecografie e di pannolini come se nulla fosse >
Un altro singhiozzo interrompe la sua ramanzina più che giustificata.
 
< Mi hai lasciata andare dopo che ti ho detto addio e io come una stupida speravo con tutta me stessa che mi fermassi. Ho vagato per ore sotto la pioggia, per fortuna è stata Bonnie a trovarmi. Sei uno stronzo > conclude il suo lungo discorso e io abbasso lo sguardo colpevole, anche se so che lei non mi sta guardando.
 
Che cosa si dice in questi casi?? Come posso farla sentire meglio?
 
< Ti amo > credo che sia l’unica possibilità di salvezza e sicuramente è molto meglio di un banale “mi dispiace” che l’avrebbe solo fatta incazzare ancora di più.
 
< Lo so, ma vorrei sapere chi o cosa ti ha fatto cambiare idea >
 
Ora non piange più, è già qualcosa. Adesso devo solo essere sincero.
 
< In realtà non lo so. Stefan mi ha verbenizzato e mi ha chiuso in cantina. Poi, dopo essermi svegliato, ho dovuto ascoltare una delle sue lunghe prediche sul mio comportamento che, fidati, non era nulla in confronto alla tua. Non so come ma qualcosa è scattato e all’improvviso ho preso le chiavi della macchina e sono venuto qui per dirti tutto quello che ho provato e che provo per te >
 
Beh, un po’ lungo come discordo ma almeno sono stato totalmente sincero.
 
< Allora perché te ne stavi andando quando ti ho visto? >
 
Ecco, questa domanda avrei preferito evitarla.
 
< Perché per sbaglio ho sentito il discorso fra te e Bonnie. Tu le hai detto che non saresti tornata da me e io ho capito quanto ti ho fatta soffrire con il mio comportamento. Volevo lasciare la città credendo che saresti stata più felice senza di me. Ho avuto paura di perderti e non riuscivo ad accettarlo >
 
Bene, ora crederà che io sia un pappamolla. Credo proprio di essermi rimbecillito.
 
< Ti amo anch’io >
 
E’ tutto quello che ha da dire?? Io mi apro con lei, mi rendo ridicolo e in cambio ricevo solo un “ti amo anch’io”???
 
E no. Ora voglio la mia ricompensa.
< Dimostramelo > sussurro mentre faccio scivolare il suo corpo sotto al mio e per l’ennesima volta unisco le mie labbra con le sue.
 
< Molto volentieri >
 
Come ho potuto anche solo pensare di poter vivere lontano da lei, da loro???
 
 
Angolo autrice:
 
Ciao a tutti!
Prima di tutto vi porgo le mie scuse.
Non ho mai fatto un ritardo del genere e sono sinceramente dispiaciuta.
Vi dirò la verità: non solo non ho avuto molto tempo in questi giorni e non mi sono nemmeno sentita molto bene, per un momento ho davvero preso in considerazione l’idea di mollare.
Tutto ciò che ho scritto fino ad ora improvvisamente mi faceva solo che schifo, tanto schifo e mi ho pensato davvero che continuare non sarebbe servito a nulla.
Poi ci ho ragionato su e mi sono ricordata di quanto io abbia messo in questa storia.
Tutta la mia volontà e il mio impegno sono racchiusi in questi capitoli e voi che leggete, che recensite, che li inserita fra preferiti, seguiti e da ricordare ne avete preso con voi un frammento.
Ho attraversato un momento di crisi, credo che sia capitato ad altri, almeno lo spero, ma ora è passato e sapete grazie a chi???
A voi.
Ho riletto una per una tutte e 127 recensioni che avete lasciato a questa serie e no non sto scherzando.
Le ho lette TUTTE e per poco non mi mettevo a piangere.
Così mi sono piazzata davanti al computer e ho scritto questo capitolo.
Non vi dirò se mi piace o meno, perché le minacce di morte sono aumentate ultimamente, starà a voi giudicare.
Prima di lasciarvi alla pubblicità, voglio dire che questo capitolo a mio avviso molto dolcioso e quello che chiamano “la quiete prima della tempesta” ma questa sarà solo una piccola burrasca, promesso!
E ora.. PUBBLICITA’
 
Did you Know that you breathDI Iansom
 
Sono passati sei mesi e Kristen si è trasferita a Sunnydale.
Ha abbracciato il suo destino e la sua vita è diventata una lotta continua.
La Cacciatrice e il Trio le sono costantemente vicino.
La ragazza dolce e indifesa di un tempo sembra ormai sparita nel nulla, ma sarà davvero così.
E se un'antica maledizione la portasse ad incrociare nuovamente il cammino di un certo vampiro dagli occhi di ghiaccio?
 
Probabilmente la conoscete già, però io la metto lo stesso xD
 
 
He wants her.Di lovelyvampire
Gabriel voleva lei e Kaitlyn voleva lui.
Un amore che è in qualche modo è riuscito a trionfare.
 
Non è quello che sembra di _Bubble_
Dal capitolo 1:
> era l'undicesima volta che mi faceva questa domanda, e per l'ennesima volta avrei risposto si
>
E così salimmo in macchina, le mie valige erano pronte, mi stavo trasferendo, stavo partendo per New York, avevo raggiunto quello che volevo, mi ero diplomata con il massimo, e ora stavo partendo, volevo viaggiare, volevo l' America, e così è stato.
 
The long and winding roaddi Giulytvd
Ed ecco(finalmente) la mia fanfiction a capitoli. Anche questa volta McCartney sarà uno dei protagonisti principali della storia. Dopo alcuni mesi dalla morte dell'amico John, Paul decide di raccogliere i suoi ricordi del grande musicista in un libro intervista, che si occuperà di scrivere Anna, una giovanissima giornalista... leggete e, mi raccomando, fatemi sapere! ogni recensione è davvero gradita.
Francamente, io la trovo STUPENDA, come tutte le altre del resto :P
 
La notte stellatadi Delena85
Damon è un ragazzo problematico, presuntuoso, ironico, donnaiolo e attaccabrighe. Ha un pessimo rapporto con il padre e questo lo ha portato a fare scelte discutibili, adora sua madre e ha un’intesa molto particolare con il fratello. Negli anni non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi troppo a lui e le persone che possono dire di conoscerlo sul serio si contano sulle dita di una mano.
Dal testo:
“Un po’ asociale non trovi?”
Riconoscendo la sua voce si voltò verso di lei e un sorriso ammirato gli illuminò il volto, era bellissima nel suo abito di raso blu scuro.
“Molto” ammise “diciamo che preferisco la solitudine a certe persone”
“Ah capisco” lo assecondò avvicinandosi a lui “allora forse sarebbe meglio se io tornassi dentro e ti lasciassi ai tuoi pensieri”
“Ho detto certe persone non tutte”
 
Remember Medi Defan64
Dal capitolo
[...] - Manca poco lo sento - mio fratello mi abbracciò e delle lacrime iniziarono a bagnare il mio volto
- Ho paura Liam -
- Non ti preoccupare sorellina, resterò accanto a te fino alla fine - [...]
 
Le cinque fasi del lutto.Di _Crisalide_
[SPOILER 4X15]
Jeremy è morto. Ma Elena inizialmente non vuole crederci, si ostina a non crederci.
Attraverso le fasi del lutto, ecco come (secondo me), affronta la morte del proprio fratello.
E’ davvero molto molto bella e anche molto molto triste. Bravissima tesoro!
 
Fearless.Di 69withJoseph
Gli Edwards: una famiglia che per anni ha fatto stragi, ha ucciso colpevoli ed innocenti, uomini, donne e bambini, nel clan dei Salvatore, finché il tutto è stato fermato dalla stessa famiglia. Perrie, l'unica discendente degli Edwards è cercata da anni da coloro che hanno ucciso i suoi genitori, da coloro che pensano che lei sia una vampira e che abbia gli stessi ideali dei suoi cari ormai defunti. I Salvatore non sanno che invece lei è stata accudita da Angel, un amico di infanzia, che le ha trasmesso ideali completamente diversi. Ma la vendetta rimane lo stesso vendetta, e come tale, può essere fermata solo procurando altre morti. Ma siamo totalmente sicuri che ciò che i Salvatore cercano sia proprio questa?
 
incontrarsi per una nuova possibilitàdi _RadinA_
[SPOILER:per chi non ha visto la terza stagione]
Sono passati 50 anni da quando Elena è diventata una vampira e ha scelto Stefan come amore della sua vita, Damon ormai si è stufato di tutti e di tutto, non fa che vagare per il paese, ma proprio un giorno di questi, apparirà una porta davanti ai suo occhi per dargli una nuova possibilità che potrebbe cambiare molte cose. Da quella porta uscirà Elena, ma lei non è quella che conosce, non è una vampira... è possibile che esista un'altra Elena nel mondo o c'è qualcosa di più che Damon non riesce a cogliere e che presto scoprirà?
LEGGETE E RECENSITE, PER DIRMI SE VI PIACE LA MIA IDEA!!!! GRAZIE, RADINA.
 
Le sorelle Salvatore di eltanininfire
E se a Mystic Falls arrivassero cinque misteriosi quanto affascinanti ragazzi, amici degli Originari? E se due di loro fossero sorelle e si chiamassero Salvatore? Elena ha deciso di completare la Transizione per stare con Stefan. Cosa accadrà a Damon? Attenzione, Post terza stagione!
Dal capitolo 3:
POV DAMON
Ero riuscito a convincerle ad entrare. Volevo sapere quale fosse il loro problema e perché la mia moretta continuava a rispondermi male. Volevo sapere cosa le avevo fatto. Mi ero già scusato per il nostro primo incontro perciò non capivo il motivo di tanta indisposizione nei miei confronti.
Appena lei e la sorella furono dentro, chiusi la porta alle mie spalle, attirando i loro sguardi.
-Talia!!!- La piccoletta era corsa verso di lei e le era saltata in braccio stile koala, avvolgendo le gambe e le braccia attorno al suo corpo.
-Sei rimasta!!- le urlò all’orecchio.
-Si, si, sono qui, non gridare. Adesso per favore scendi, mi stai spezzando in due- La ragazzina obbedì senza discutere.
Bene, grazie alla piccola Cassandra avevo scoperto come si chiamava quella ragazza che occupava ormai tutti i miei sogni.
 
Ringrazio anche _3Alice3_, Fleccia90annaterraperché anche se non pubblicano storie lasciano delle recensioni fantastiche!!!!!!!
 
L’ennesimo grazie a chi ha inserito la storia fra le preferite:
 
1 - 69withJoseph
2 - Defan64
3 - eltanininfire
4 - Fleccia90
5 - i91
6 - kia_salvatore89
7 - _Crisalide_
 
A chi ha messo la storia tra le ricordate:
 
1 - annaterra
2 - PotterinaCullen
3 - robertajbieber
 
a chi ha messo la storia fra le seguite:
1 - alexis7
2 - angel2
3 - carlie_smile
4 - DamonizzataDal1864
5 - Delena85
6 - Iansom
7 - IsaB74
8 - jj96
9 - mtla_smile
10 - nj91
11 - ReliquiaEcho
12 - Serena94
13 - serenella94
14 - tamakisskiss
15 - valemelo
16 - _3Alice3_
17 - _Bubble_
18 - _RadinA_
 
Siete tutte stupende, GRAZIE!!!
Siete davvero le migliori lettrici che si possano desiderare!!!!
Grazie mille per avermi concesso il vostro tempo, oggi ero in vena di coccole ( di nuovo) !!!
 
Un bacio enorme
 
 
 
Niko
 
   
 
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