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Autore: Emily Evans    03/04/2013    1 recensioni
Il matrimonio di Petunia, una bugia e le sue meravigliose conseguenze. Lily si fa scappare un nome, anzi IL NOME, quello del ragazzo che credeva di detestare : JAMES POTTER. Ma è davvero odio il suo?
Leggete per scoprire quello che succederà :)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa è la mia seconda fanfiction, la prima purtroppo non l'ho mai finita perchè ho avuto troppi impegni e visto che sono passati due anni ho deciso di riprovare, ma con una nuova storia!! Spero davvero che vi piaccia :) Fatemi sapere quello che pensate e commentate!! Se avete richieste o consigli sono apertissima e non c'è nulla di meglie di tante idee!!
Emily


DUE PAROLE : JAMES POTTER

Era una mattina d’agosto e a casa Evans c’era grande agitazione. Lily se ne stava seduta in camera sua a leggere mentre sua sorella Petunia non faceva altro che urlare come una pazza e agitarsi per l’imminente matrimonio.

Matrimonio.
Che cosa sciocca in tempi come quelli, pensava Lily, c’era gente che moriva ogni giorno, famiglie distrutte a causa di maghi oscuri e tutto ciò di cui sua sorella sembrava preoccuparsi era che il suo matrimonio fosse perfetto.

Verso le cinque di pomeriggio erano arrivate quattro ragazze, erano le damigelle, che Petunia aveva accolto nel più pomposo dei modi. Lily se ne stava in un angolino e faceva quello che aveva fatto per tutta l’estate : leggere. La sorella le aveva “gentilmente” chiesto di levarsi dai piedi ma lei aveva preferito restare rannicchiata sulla sua poltrona preferita in salotto. Ormai Lily era abituata agli insulti di Petunia, ma di tanto in tanto si ritrovava ancora a versare qualche lacrima. Da quando aveva litigato con Severus poi, le cose non avevano fatto altro che peggiorare, ma lei non voleva pensarci. Le stupide chiacchere delle ragazze disturbavano Lily, non riusciva a credere che sua sorella si circondasse di tali oche. E fu proprio mentre pensava a questo che accadde qualcosa che finì per cambiare tutto. La più grassottella delle quattro si girò verso la rossa, ridacchiò e disse “Quella stramba di tua sorella non ha certo un ragazzo, non è così Tunia?” Petunia squadrò la sorella e poi girandosi verso l’amica disse “E’ escluso, chi mai vorrebbe stare con lei? Ma l’hai vista? E’ un fenomeno da baraccone” E fu a quelle parole che Lily non poté fare a meno di rispondere rabbiosamente. “Ti sbagli Cara sorella, è già da un po’ di mesi che frequento un ragazzo. Mi scrive quasi ogni giorno..” Petunia scoppiò a ridere e così fecero anche le sue amiche. “Ah si? Beh considerando chi ha scelto di frequentare, dev’essere peggio di te. E quale sarebbe il nome di questo “fidanzato” misterioso? Mi piacerebbe conoscerlo.. sempre che esista..” L’aveva incastrata, Lily si era fatta incastrare da sua sorella, ma perché non se n’era stata zitta? E ora che cosa avrebbe detto? Per un attimo pensò a tutti i ragazzi che conosceva, cercando di trovare chi fra tutti avrebbe potuto accettare di farle da finto fidanzato. “Allora? disse Petunia. E fu in quel momento che dalla sua bocca uscirono due parole che non avrebbe mai immaginato di pronunciare in una situazione del genere. “James Potter”.
Lily non poteva credere di averlo detto, ma che cosa le era venuto in mente? James Potter? Quell’insopportabile, arrogante, vanitoso, insistente, rompiscatole di Potter. Petunia la guardò e disse “Per quanto mi sia già difficile accettare che una stramba come te partecipi al mio matrimonio, devo dire che la mia curiosità nei confronti del tuo ragazzo mostro è troppa, mandagli un invito con quel tuo maledetto uccellaccio!”
Ora Lily era decisamente nei pasticci e non aveva idea di come ne sarebbe uscita. Considerò l’idea di scrivere a Remus per chiedergli di fingersi Potter per un giorno, ma poi tra l’imbarazzo e il fatto che non mancavano molti giorni alla luna piena, decise che avrebbe affrontato la realtà e si sarebbe comportata come una vera Grifondoro : avrebbe scritto a Potter.
Lily andò in camera sua, prese una pergamena, intinse la sua piuma nell’inchiostro e cominciò a scrivere.

Caro Potter
Ho assolutamente bisogno del tuo aiuto! Presentati all’indirizzo scritto sull’invito allegato alle 9 di mattino di sabato
Lily

P.S Non farti strane idee, preferisco ancora la piovra gigante.


Subito dopo aver finito Lily prese la lettera e la diede al suo gufo Jules, che uscì dalla finestra in un batter d’occhio. A quel punto la ragazza si sdraiò sul suo letto e si addormentò.
Erano all’incirca le 3 del mattino quando Jules cominciò a beccare contro il vetro della finestra, svegliando così la povera Lily che dormiva. Perché non l’aveva lasciata aperta? Ormai era sveglia, quindi si alzò, aprì e fece entrare il gufo che aveva in bocca una lettera. L’indirizzo era scritto in una calligrafia molto accurata e così anche ciò che era scritto sulla pergamena all’interno della busta.

Cara Evans,
Devo ammettere che sono rimasto molto colpito dalla tua lettera, da quando mi scrivi? Ad ogni modo, sono più che felice di aiutarti e cercherò di essere puntuale sabato.
James

P.S E se la piovra gigante scappasse? A quel punto usciresti con me?


Lily non poté fare a meno di sorridere leggendo quell’ultimo punto, e dopo aver riposto Jules nella sua gabbia tornò a dormire.
Il giorno seguente passo velocemente e la rossa preferì starsene chiusa in camera sua per evitare le domande indiscrete di sua madre riguardo a James (ovviamente Petunia le aveva detto tutto).
James, pensò Lily, perché continuava a pensare a lui? E da quando aveva cominciato a usare il suo nome?  Per lei lui era sempre stato Potter e lo stesso valeva per lui che l’aveva sempre chiamata Evans. Era ovvio ormai da anni che quel ragazzo fosse cotto di lei, ma lei a differenza di tutte le altre studentesse di Hogwarts non aveva mai accettato di uscire con lui. Potter era un arrogante e lei non voleva avere niente a che fare con lui, eppure, perché era stato il primo ragazzo a cui aveva pensato? Lily non sapeva rispondere, o forse non voleva. Quella sera andò a letto presto, già carica d’ansia per il giorno dopo. E se James l’avesse mollata lì da sola dopo aver sentito la sua richiesta? Non ci voleva nemmeno pensare, spense la luce e chiuse gli occhi.
Le sette del mattino di sabato arrivarono in fretta, più di quanto Lily avesse sperato.
Mancavano due ore e Potter sarebbe stato lì. La ragazza corse in bagno a farsi una doccia poi si asciugò i lunghi capelli rossi, si truccò leggermente e tornò in camera sua per indossare l’abito per il matrimonio, era di un bel verde smeraldo e si intonava perfettamente con il colore dei suoi occhi. Erano le otto e trenta quando Lily riguardò l’orologio, mancava solo mezz’ora. Scese giù in salotto in attesa e dopo poco il campanello suonò. Si precipitò lei ad aprire perché non voleva che nessun altro lo facesse al posto suo e trovò un ragazzo. IL ragazzo. James era lì, di fronte a lei, indossava un abito da cerimonia blu e Lily non poté fare a meno di notare quando gli stesse bene. In effetti James era davvero bello e per quanto le fosse difficile ammetterlo anche lei lo pensava. Scacciò via quel pensiero e tirò il ragazzo per un braccio fuori da casa sua. “Eih, che diavolo di prende? Sono venuto qui per aiutarti e questo è il tuo ringraziamento?” Lily era davvero in imbarazzo e gli chiese scusa. “ Mi dispiace” disse lei “ è solo che sono nei guai, ho detto a mia sorella che tu sei.. sei..” ma fu interrotta dall’arrivo di Petunia e delle sue damigelle che si apprestavano a raggiungere la macchina parcheggiata davanti a casa Evans per andare in chiesa. “Oh mio Dio, ma allora è vero!” Era stata una delle amiche a parlare. Petunia si avvicinò a Lily e James e squadrò il ragazzo. Le era difficile ammetterlo ma il fidanzato di sua sorella era proprio di bell’aspetto. Ancora una volta la piccola di casa aveva avuto il meglio. “Non è giusto” pensò la ragazza. “Così tu saresti Potter, mia sorella non fa altro che parlare di te”, “Bugiarda” pensò Lily,  “da quant’è che state insieme?” Lily era preparata al peggio, Tunia avrebbe capito tutto e l’avrebbe derisa a vita. Ma nulla di tutto ciò che la rossa aveva aspettato avvenne. “Sono cinque mesi la settimana prossima” disse James “anche se ci conosciamo da quando abbiamo undici anni quindi è un po’ come se stessimo insieme da sempre, no?” Detto questo prese la mano a Lily, le si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia. La ragazza non poté fare a meno di arrossire, quello che Potter aveva appena fatto, in qualunque altra circostanza l’avrebbe mandata su tutte le furie e lui si sarebbe ritrovato appeso al soffitto per un piede dopo essere stato colpito da una sua fattura, ma così non fu. Lily provava sincera gratitudine, James  l’aveva salvata, come aveva fatto dopo i G.U.F.O più di un anno prima,  quando l’aveva difesa, ma questa volta lei ne era davvero felice.  Petunia dopo aver sentito ciò che il mago aveva da dire si arrese e decise di andare via con le sue damigelle e raggiungere la chiesa.
Lily e James rimasero lì, soli. La ragazza era a disagio e lui parve accorgersene. “Beh, e ora dove si va?” La rossa era sorpresa, non si aspettava che lui non le chiedesse nulla. “ Mia sorella e i miei hanno preso la macchina per raggiungere la chiesa, ma noi potremmo smaterializzarci.” “Certo” disse lui. Lily fece per prendergli la mano ma si rese conto che era ancora stretta alla sua, così dopo essersi guardata intorno si smaterializzò.
In pochi secondi si ritrovarono dietro ad una chiesetta molto carina piena di fiori.
Mancavano più di tre ore alla cerimonia e i due ragazzi decisero di aspettare nel giardinetto di fianco alla chiesa. Si sedettero su una panchina, ancora mano nella mano. Lily mollò la presa, ma dopo poco sentì le sue dita fredde e decise di riafferrare la mano di James. Il ragazzo non poté fare a meno di sorridere al gesto della rossa, ma lei non parve accorgersi. “ Posso chiederti una cosa Lily?” Lily, come suonava bene quel nome detto da lui. “Certo James” rispose lei, cogliendolo di sorpresa per averlo chiamato per nome. “Perché hai detto a tua sorella che sono il tuo ragazzo? Tu mi detesti!” La ragazza era un po’ a disagio ora. “Io non ti detesto, trovo solo molto fastidioso il tuo comportamento arrogante e il modo in cui tratti la gente a volte.. Però no, non ti detesto sul serio” James era sorpreso e non sapeva se essere felice o no per quello che lei aveva appena detto.  “Non mi hai detto perché hai scelto me però! Ci sono un sacco di ragazzi ad Hogwarts che sarebbero stati contenti di passare una giornata con te e tu avresti potuto chiedere a chiunque! Perché io?” Lily in effetti non sapeva esattamente il perché, non ci aveva pensato, aveva solo detto il primo nome che le era venuto in mente, ma perché proprio il suo fra tanti? “Veramente non lo so nemmeno io, pensavo alle persone che conosco e tu sei il primo ragazzo che mi è venuto in mente!” La rossa non poteva credere di aver detto sul serio quelle cose. James era felice, quelle parole gli avevano reso migliore una giornata che già com’era era perfetta. “Ottimo” disse lui “Che hai fatto di bello quest’estate Evans? E questa volta Lily non poté non notare il sorriso stampato sulla faccia del ragazzo.

  
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