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Autore: Castleofsand    03/04/2013    1 recensioni
Una ragazza che ama più se stessa che l'amore della sua vita. Possiamo biasimarla?
Si può amare e odiare contemporaneamente una persona?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voglio ucciderti.
Sono una pazza.
Guardo il tuo volto poggiato sul cuscino, le labbra separate per darti la possibilità di respirare. Senza che la mia psiche riesca a controllare il mio corpo, sento le mie mani afferrare quel pesante fardello, l’arma che permetterà il mio delitto.
Ti amo più della mia stessa vita e questo mi spaventa.
Voglio ucciderti per vendicarmi.
Non voglio sentirmi così terribilmente fragile, succube della tua presenza e insicura. Da quando sei entrato nella mia vita è come se la mia anima mi avesse abbandonata per unirsi alla tua. Mi sento vuota senza te, incompleta e insufficiente.
Se ti uccido potrò riprendere il controllo di me stessa. Ciò che più mi annienta è la consapevolezza di avere la necessità di assaporarti con gli occhi, di godere del contatto del mio corpo con il tuo.
Ho paura perché i tuoi baci sono più necessari dell’ossigeno ormai.
Ho paura perché la mia vita inizia a dipendere da te.
Ho paura perché la mia esistenza conta meno della tua.
Ho paura perché sei padrone del mio cuore.
Ti odio.
Ti odio perché hai pieno potere su di me.
Ti odio perché sei diventato il mio unico orizzonte.
Ti odio perché la tua assenza mi diatrugge.
Ti odio perché la mattina senza il tuo volto non vedo la luce.
Ti odio perché la notte senza il calore del tuo corpo neanche il fuoco del camino riesce più a scaldarmi.
Ti odio perché il mio cuore è sempre in richiamo del tuo.
Voglio ucciderti.
Voglio ucciderti perché potresti essere il mio carnefice negandomi il tuo amore.
Voglio ucciderti perché hai marchiato la mia anima.
Voglio ucciderti perché solo tua la morte può darmi tregua.
Ti accarezzo una guancia e sorrido scompigliandoti i capelli che, dopo aver fatto l’amore, diventano sempre più ribelli.
Percepisco il calore emanato dalla tua pelle.
È il mio Inferno la tua bocca.
È la mia ossessione il tuo collo.
È la mia croce il tuo sorriso.
Mi perdo sulla dolce curva del tuo naso.
Ti bacio.
Il pugnale brucia nella mia mano. Mi accorgo di averlo poggiato all’altezza del tuo cuore. Non me n’ero neanche accorta. Sorrido stupita e diabolica.
È buio. Molto buio. La tua pelle è color della luna, l’unica fonte luminosa che ti rende visibile al mio sguardo famelico.
Sono caduta nel gioco dell’amore.
Cupido non ha risparmiato neanche me. Se solo lo avessi visto mentre, avido e incurante, scagliava quella dannata freccia sarebbe stato vittima dell’oscurità più devastante. Gli avrei strappato il cuore e lo avrei gettato nel fuoco. Lo avrei guardato bruciare con un sorriso maligno, assaporando quel fumo pallido che si sarebbe generato. Le ceneri le avrei ingoiate.
Sei bello nudo nel mio letto.
Faccio scorrere la lama verso le tue labbra. Ti procuro un piccolo taglietto. Mormori qualcosa di incomprensibile ma non ti svegli.
Povero amore mio..se solo fossi cosciente di ciò che ti farò.
Porto la lama, bagnata del tuo sangue, alle mie labbra assaporando quella ruggine rossastra. Chiudo gli occhi imprimendomi nella memoria quel sapore così infernale che mi incendia anima e corpo. Vado a nutrirmi direttamente alla fonte, come un vampiro. Bacio le tue labbra con avidità, con bramosia, con ossessione.
La tua stessa presenza è un’ossessione.
Devi morire.

Voglio ritrovarmi.
Mi ero persa nei tuoi occhi dal primo momento che li incontrai.
Non sopporto il fatto che la mia esistenza possa ruotare attorno ad un’altra persona.
Non ho mai creduto a quel pronome personale che è “noi”.
Ci sono io. Ci sei tu. Siamo io e tu. Non siamo noi.
Noi. Fa paura.
Io.
Io non mi riconosco più. Essere in balìa di un uomo è così illogico e insensato.
Tu.
Odi et amo.
Ma forse è più l’odio di amarti che l’amore di odiarti.
Devo ucciderti amore mio per ritrovare la mia liberà perduta.
Devo ucciderti, vita mia, perché non posso consegnarti il mio cuore; ho troppo paura che tu possa pugnalarlo.
Devo ucciderti, mia dolce ossessione, perché non posso permettermi che la mia felicità dipenda da te.
Punto la lama sul tuo cuore.
Poggio il mio orecchio sul tuo torace.
Tu-tu…tu-tu…tu-tu..
Un tamburo, un battito di ali.. è così il ritmo del tuo cuore, mio amore.
Affondo piano la lama. Un po’ di sangue bagna il tuo petto ma ancora dormi, beato, perso in chissà quale mondo, completamente ignaro di ciò che ti sto facendo.
Ferma.
Ragiona.
Cosa farò dopo averti ucciso, amore mio?
Sarò invasa dalla disperazione; i sensi di colpa mi corroderanno come l’acido sulla pelle di un neonato. Morirei insieme a te ma continuando a vivere e tu, odioso mio tesoro, sarai libero da ogni sofferenza, da ogni dolore, lasciando me qui, sola, a piangere sul tuo corpo freddo, fermo e morto.
Ti odio anche per questo.
Anche da morto riusciresti ad infliggermi i dolori più atroci.
Anche da morto saresti capace di tenermi imprigionata a te, incatenata indissolubilmente al tuo gelido cuore.
Ti odio anche per questo.
Devi pagarmela.
Sposto la lama sulla tua guancia procurandoti un taglio.
Scusami amore mio per aver rovinato la tua pelle che tanto amo. È stato un gesto involontario, davvero. Mi chino per baciarti quella ferita d’amore. Di nuovo sento il tuo sangue bagnarmi le labbra. Che dolce.
Il cuore mi martella nel petto e fa male.
Già grava su di me la colpa di non riuscire ad ucciderti.
Non intendo essere la tua schiava.
Non intendo donarti la mia vita, la mia anima, il mio corpo e la mia mente.
Sono miei.
Non puoi pretendere di possedermi.
Ricordi? Io sono io e tu sei tu. Non esiste un noi.
Egoista.
Sono egoista? Non puoi incolparmi di amare più me stessa che te, amore mio. Sei un uomo. L’uomo ama per natura più se stesso che chiunque altro.
Per la donna non è così: siamo state create con l’idea di non essere mai abbastanza; siamo educate all’amore senza confini, alla completa dedizione.

Ci hanno inculcato l’idea di dover appartenere ad un uomo, di dover essere difese perché troppo deboli per viverne senza.
Allora sai cosa ti dico, mio dolce amore che mi ossessiona?
Io stasera sono una donna che si ribella.
Si ribella al mondo.

Stasera mi sentirò abbastanza per vivere senza di te.
Stasera non crederò nell’amore senza confini e non mi dedicherò totalmente a te.
Non apparterrò mai a nessun uomo.
Stasera apparterrò a me stessa, per una prima ed ultima volta.
Mi sento forte abbastanza, si.
Arrivederci amore mio.
Punto la lama dritta al mio petto. Mi fa male, ma meno di te.
Mi ferisce, ma meno di te.
Il sangue scorre sul letto, sul mio seno, tra le coperte.
Vorrei gridare.
Vorrei riuscire a fermarmi ma, stasera, sono forte.
Sento freddo e mi accascio sul tuo petto facendo entrare la lama che ormai sfiora il mio cuore.
Un altro piccolo sforzo e mi libererò delle catene che mi tengono imprigionata a te, amore mio.
Lasciami andare.
Se mi ami non rendermi inerme.
Se mi ami rispetta la mia volontà e soffri per la mia assenza, soffri per il tuo amore perduto.
Se mi ami rimpiangimi ogni giorno e non trovare mai pace.
Un grido agghiacciante mi entra nelle vene.
È l’Inferno?
No. Amore, sei solo tu che tenti di portar via la lama dal mio corpo.
Così mi fai ancora più male, non capisci?
Ti odio.
Lasciami andare.
Un’ultima spinta e..spiro con l’immagine del tuo volto deformato, mentre gridi il mio nome.
Ti odio.
Ti amo.
Ti odio.
Ti amo.
Vorrei trovare una via di mezzo amore mio, ma non c’è.
Sono libera.
Sono leggera.
Volo verso l’Inferno e,ad accogliermi, i dannati.
L’amore mi aveva imprigionata.
Ora sono libera e, felice, ti guardo soffrire e piangere sul mio seno, disperato e innamorato.
Non fraintendere. Anche io ti amo amore mio, ma comprendimi se ti dico che ho amato più me stessa.
Ti odio.
Ti amo.
Ma forse amo più me stessa.
Si.
Mi amo.
E mentre vengo accolta tra le tenebre non guardo più indietro.
 

*Il mio angolo scrittrice*

Non mi sarei mai aspettata che la mia mente potesse partorire simili pensieri. Sono sconvolta da me stessa.
Sono stati buttati così di getto, senza pensarci troppo.. 
Non mi aspetto nulla,  ho solo voluto condividere con voi i miei film mentali perversi..
Vi siete mai sentite così? Con la voglia di riscattarvi e prendere la vostra vita in mano davvero?
Vi siete mai sentite imprigionate dall'amore?
Se vi va commentate questa mia follia di una serata di aprile..
Con affetto
Lavinia

  
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