Il sole trapassava le tende, incorniciandole il viso, ancora dormiente. Nessuno, nessuno aveva avuto la fortuna di vedere quel viso angelico di prima mattina. Odiava darsi vedere da qualcuno, appena sveglia. Di solito si preparava, prima di uscire dalla sua camera, odiando farsi vedere struccata, sapendo che gli amici di suo fratello avrebbero potuto fare commenti piuttosto sgradevoli.
Odiava essere giudicata, o diffamata pubblicamente, ma alla fine, meglio dire che odiava tutto e tutti.
Eh già, Malcy non era proprio la ragazza modello di studente o di figlia perfetta. Lei era sfacciata, unica nel suo modo. Nessuno riusciva a goderne le qualità della ragazza.
Quella mattina, come suo solito fare, si alzò, andò nel suo bagno, si perfezionò, anche senza alcun bisogno e ne uscì del tutto splendente.
Chiudendosi la porta alle sue spalle, andò inciampando sul tappeto, buttandosi a peso morto su qualcosa, qualcuno, per meglio dire, ancora non identificato dalla diciassettenne.
Allontanandosi e mettendo a fuoco la vista, capì che era uno dei compagni del fratello. Non sapeva ancora i nomi. Si erano trasferiti tutti lì da qualche giorno, e non aveva avuto alcuna opportunità di farne conoscenza.
Lui era alto, molto alto, decisamente. 
Aveva dei capelli arruffati, che gli cadevano sulla fronte. Erano ricci, davvero molto ricci, e i suoi occhi, illuminati dal sole, erano di un colore, simile allo smeraldo.
Ormai Malcy aveva uno strano colorito sul volto, piuttosto curioso. Forse perché aveva notato che il ragazzo in particolare indossava solo la stoffa dei boxer. 
Lo sguardo divertito del ragazzo imbarazzava ancora di più lei, che non sapeva cosa fare, o ancora meglio, dire.

*** MALCY *** 

Mi ritrovai questo ragazzo innanzi a me, in mutande. 
Ero imbarazzatissima, sentivo la mia faccia scottare, da lì a poco, se fossi rimasta zitta e immobile, sarei svenuta.
Lo sconosciuto sorrideva, divertito.
Anche lui si era accorto del mio imbarazzo ed io ero ancora più in soggezione. 

'Eh già, bella presentazione la nostra, conoscersi così non è proprio da tutti i giorni.' Disse il ragazzo abbozzando un enorme sorriso, un sorriso a dir poco perfetto.
Lo guardai, incampace di comporre una frase di senso compiuto.
'Piacere, il mio nome è Edward, ma puoi chiamarmi semplicemente Harry.' continuò vedendomi in difficoltà.
'Malcy.' La mia testa riuscì ad elaborare solamente questa parola. Quel ragazzo ancora sorrideva, che non si era accorto di essere in intimo. 
'Ohw... Ehm, beh, io vado in camera, è stato un piacere.' Aggiunse, imbarazzato del fattoo di essere seminudo. Era diventato così impacciato, che incominciai a ridere, mentre lui si allontanava per i corridoi.

***

Dopo quel bellissimo e imbarazzantissimo incontro fra me ed Harry, scesi giù, per fare una degna colazione.
Solitamente mangiavo un biscotto e bevevo un bicchiere di latte, ma aprendo gli sportelli, mi ritrovai solo una bustina di noccioline e del succo d'arancia.
La mia pazienza era già al limite.  Non solo dovevo vivere con cinque scapestrati, incluso mio fratello, ma mi dovevano anche mangiare gran parte della dispensa.
Quale altra bellissima sorpresa mi sarebbe dovuta capitare? 
Ero veramente su di giri, già odiavo questi nuovi inquilini. 
Tanto valeva non farla la colazione, sarei uscita e mi sarei presa qualcosa al mio bar.
Sorpassai il corridoio, aprii la porta, e migliaia di flash mi colpirono il volto, ed enormi microfoni invasero le mie labbra. Parlavano tutti insieme, come fossero dei registratori. In un secondo netto, ritornai dentro la casa, ritrovandomi a chiudere in tutti i modi possibili e immaginabili la porta.
Cosa mi ero persa adesso?

'LOUIS WILLIAM TOMLINSON!' Gridai a gran voce.

#spazioautrice.

Ehy bellezze, è la mia prima vera FF che scrivo, accetto le critiche. Non avevo nulla da fare, ed erano le vacanze di Pasqua. Spero solo che vi piacerà, ci sto mettendo tutta me stessa per scriverla.
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