Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: zacra    04/04/2013    3 recensioni
"never enough" letteralmente significa , mai abbastanza, ed è così che si sentono i personaggi principali di questa FF .... mai abbastanza, felici, tristi, arrabbiati.... non raggiungono mai alcun apice....
questo è il mio ultimo lavoro, nato alle 3 di notte della festa di S. Patrizio.... spero possa piacervi
Genere: Erotico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I think the eyes flirt most.
There are so many ways to use them.
 
 
 
Erano passati alcuni giorni da quando erano arrivati, Jared era nel bagno e si stava asciugando i capelli dopo la doccia, quando uscì sbatté contro ad Ariel e gli scivolò l’asciugamano che aveva legato in vita.
-          Cavolo ma è una pompa di benzina?- disse lei.
Lui sorrise, era la prima battuta che scambiava con lui da quando era lì.
-          Sono un uomo dotato- rispose serio e leggermente compiaciuto della cosa.
Ariel sorrise e entrò nella stanza del fratello.
-          Ehi Ari non si bussa?-
-          No…lo so quando ti stai ehm….e adesso non lo stavi facendo- disse richiudendo la porta.
Jared sorrise tra sé, probabilmente crescendo solo con dei maschi Ariel era abituata al corpo maschile, inoltre la madre gli aveva detto che aveva fatto una scuola d’arte e lui aveva dedotto che avesse avuto modelli maschi e femmine anche nudi.
-          Dai Ari….esci, devo chiamare una persona..- disse Gan
-          Chi?-
-          La biondina dell’altra sera, quella con la maglietta viola- le rispose.
-          Ook ….buona notte fratellino- disse Ariel uscendo dalla stanza del fratello e tornando in camera sua.
 
Chiuse la porta a chiave, suo padre e Costance dormivano al piano di sotto da un po’, ma per lei avere la porta chiusa era sempre stato fondamentale, le serviva per credere che potesse chiudere fuori ogni  cosa, persone, problemi, le bastava girare la chiave, prese il lettore mp3 e lo accese, in un attimo era di nuovo nel suo personale angolo di mondo, ma da qualche anno la musica non le bastava più, non era più sufficiente per andarsene, Gan pensava che fumasse solo qualche volta con lui, ma non era così, lo faceva spesso, lo faceva per dormire, ma soprattutto per allontanarsi da se stessa, lei era la classica persona che mantiene sempre il controllo su ogni singola cosa accada nella sua vita, aveva questo irrefrenabile impulso al controllo, questo spesso la portava a crollare in pianti nervosi nel cuore della notte, pianti di cui non aveva ovviamente mai fatto parola con nessuno, nel corso degli anni aveva imparato a dissimulare ogni sorta di turbamento interiore, solo per non far preoccupare il padre o Gan.
 
Aprì la finestra e dopo essersi seduta sul davanzale, posò la schiena contro al muro e inspirò profondamente, le stelle brillavano nel cielo come succedeva solo in inverno, l’aria fredda la faceva rabbrividire, mentre la sua mente veniva riempita dalle note dei Led Zeppelin.
Vide la luce nella stanza accanto accendersi, le finestre erano praticamente attaccate, ancora per una decina di giorni quella sarebbe stata la stanza di Jared.
Si soffermò un attimo a pensare a lui e Shannon, sul secondo si era ricreduta, era simpatico, ma Jared non lo aveva ancora inquadrato, parlava continuamente di sesso, lo metteva in ogni cosa, Ariel iniziava a pensare che avesse una specie di fissazione, la luce si spense e lei tornò ai flusso dei suoi pensieri, se la fortuna l’avesse assistita, forse sarebbe nata una canzone anche quella notte.
Siccome l’ispirazione era arrivata e altrettanto velocemente se ne era andata, lasciandola con solo frasi sconnesse appuntate su un foglio decise di scendere a bere.
Si sentiva bene, felice, le piaceva quella sensazione, la felicità, era così raro che fosse felice normalmente, riusciva ad esserlo così tanto solo sul palco quando cantava.
Jared era in cucina intento a sciacquare il bicchiere dopo aver bevuto, quando vide Ariel entrare.
-          Ciao- le disse
Lei sorrise e gli si avvicinò, gli accarezzò una guancia dolcemente e lo guardò.
-          Sei carino….ma già lo sai…- disse, prima di baciarlo.
Jared era sorpreso da quel gesto, ma si accorse presto da cosa fosse dovuto.
-          Hai fumato?- le chiese allontanandola.
-          Certo. Pensi che ti avrei baciato altrimenti….- disse lei guardandolo con sufficienza  per poi spostarsi e prendere la bottiglia d’acqua dal frigorifero.
-          Ci vediamo, puttanella- disse a Jared prima di risalire le scale.
Jared, restò per alcuni istanti a osservare le scale davanti a sé, poi sorrise per quello che era appena successo con Ariel, aveva appena scoperto che c’erano due Ariel, quella stronza e controllata e quella che dopo essersi fumata una canna baciava le persone nel cuore della notte, tutto quello che doveva fare era trovare il modo di vedere la seconda senza l’aiuto del fumo.
La mattina seguente Ariel si alzò con il solito cerchio alla testa, prese un’aspirina e andò in bagno a farsi una doccia per darsi una svegliata, non era certa di ricordare bene, ma aveva la fottuta sensazione di aver fatto qualcosa di immensamente idiota, la notte precedente.
Si posizionò sotto il getto d’acqua e sospirò.
Stava sciacquandosi i capelli, quando le tornò alla memoria quello che aveva fatto.
-          Merda..- disse chiudendo gli occhi, quasi a voler cancellare l’azione che aveva appena ricordato di aver compiuto.
Fortunatamente quella sera avevano il concerto, questo per loro significava uscire di casa dopo colazione per andare da Max a provare tutto il giorno.
A colazione finita Gan caricò in auto le ultime cose, poi tornò in casa.
-          Allora noi andiamo- disse Ariel mettendo la giacca.
-          Vi abbiamo lasciato l’indirizzo del locale dove suoniamo, sul frigo- disse Gan guardando Shannon.
-          Perfetto, ci vediamo stasera allora- rispose Shannon sorridendo.
-          Ok- disse Gan uscendo per primo dalla porta di casa.
-          Ciao Ariel- disse Jared sorridendole.
-          Si….ciao- fece lei prima di chiudere la porta.
Shannon guardò il fratello interdetto dal suo strano saluto alla ragazza, non si erano calcolati molto in quei giorni.
-          Vi salutate adesso?- gli domandò.
-          Stanotte mi ha baciato e mi ha chiamato “puttanella”, è stato divertente- disse Jared, prima di tornare in salotto.
Shannon chiuse la porta e lo raggiunse sul divano.
-          Ti ha baciato?-
-          Si, un bacio a stampo, era completamente fatta- rispose Jared mentre sfogliava una guida della città.
Shannon sorrise tra se e si mise a controllare alcune cose con il fratello, Gan e Ariel avevano promesso che li avrebbero portati a visitare Bologna dopo il concerto.
-          Noi allora andiamo- disse Costance affacciandosi in salotto.
-          Chiamate quando arrivate a Venezia. E divertitevi- disse Shannon.
-          Certo. Spero solo che i miei ragazzi non vi facciano impazzire- disse Luca.
-          Sono certo che riusciremo a passare insieme,questi ultimi giorni dell’anno- disse Jared.
Luca e Costance uscirono, non appena il taxi suonò il campanello.
Ariel si sedette un momento accanto alla batteria del fratello, avevano provato ininterrottamente per 3 ore, ma almeno erano pronti per la serata.
-          Siamo dei grandi- sentenziò Max scompigliandole i capelli.
-          Tutto merito mio- disse lei.
-          La solita modesta….- rispose il fratello passandole la bottiglia d’acqua.
Ariel sorrise e prese un altro sorso d’acqua, era pronta per quella sera, avrebbero suonato nello stesso locale ,in cui avevano suonato per la prima volta 4 anni prima.
Le ore che li separavano dal concerto passarono velocemente, tra una prova e qualche cazzata tra amici.
Jared e Shannon arrivarono al locale e entrarono, era piuttosto pieno, ma per fortuna nessuno pareva far troppo caso a loro.
Gan vide Shannon e gli andò incontro.
-          Ce l’avete fatta- disse mettendogli una mano sulla spalla.
-          Si, diciamo che la parte più complicata, è stata guidare con il cambio manuale- rispose Shannon .
-          Gan- lo chiamò Ariel dal palco.
-          Arrivo- le urlò- ci vediamo dopo, grazie ancora per essere venuti- aggiunse prima di raggiungere la sorella.
Jared vide Ariel sul palco che sistemava le ultime cose e parlava con il loro bassista, indossava dei vecchi jeans talmente sfilacciati che lui si chiese come le stessero su da soli e una t-shirt verde menta  aderente. Notò una ragazza avvicinarsi al palco e salutarla.
-          Alex!- disse Ariel chinandosi verso di lei.
-          Sei bellissima- le disse Alex.
-           E tu sei nuda, non hai freddo?- le disse Ariel accarezzandole un braccio.
-          Ciao, Alex! Tutta per me la mercanzia?- chiese Max alle spalle di Ariel.
-          No caro, lo sai che tu in mezzo alle gambe hai qualcosa di troppo. Io sono tutta sua- disse Alex guardando Ariel- anche se, lei è una stronza che mi scopa e basta- aggiunse.
Ariel sorrise, conosceva Alex da parecchi anni, erano anche state insieme, ma le cose erano diventate complicate, così erano rimaste amiche o meglio “friend with benefits”, anche se a tutti era chiaro che Alex provasse ancora qualcosa per Ariel.
Alex si allungò verso Ariel e le diede un bacio prima che iniziassero.
-          Ma? Non pensavo fosse ehm…- disse Shannon che aveva visto Ariel baciare la misteriosa mora vestita in pelle.
-          È solo un bacio- sentenziò Jared – e se anche fosse lesbica ,ha degli ottimi gusti in fatto di donne- aggiunse osservando la ragazza mora, bere una birra poco lontano da loro.
Shannon sorrise e si misero a seguire il concerto.
Alex si mise a lato del palco, ormai ogni volta che riusciva ad andare a vederli suonare quello era il suo posto, guardava  Ariel muoversi sicura e felice sui quei pochi metri di superficie, tra loro c’erano tre anni di differenza, Ariel aveva 25 anni e lei 28, ma era riuscita benissimo ad incasinarle il cervello dalla prima volta che si erano baciate, sapeva che con lei non c’era futuro, era una ragazza tanto fantastica quanto distruttiva, sempre in  lotta con se stessa, era come se cercasse ogni mezzo a disposizione per spegnere le sue emozioni. Gan era diverso, era solare e sempre disposto a mettersi in gioco, così come Max, ma erano uomini, loro sentono le cose in modo diverso, forse più facile.
Ariel si schiarì la voce e bevve un sorso d’acqua, erano alla fine e la sua voce iniziava a risentire degli sforzi.
-          Questa è la nostra ultima canzone, per chi fosse troppo ubriaco dall’inizio della serata, vorrei ricordare che noi siamo gli Zodiac e questa è per Alex- disse Ariel.
Quando Alex sentì partire le prime note di “Rising star” sorrise tra sé, quella canzone Ariel l’aveva scritta con lei una notte di due anni prima, la canzone parlava di lei, anche se Ariel non lo aveva mai ne ammesso, ne smentito.
Jared era accanto al fratello e osservava Ariel cantare quell’ultima canzone, con una dolcezza tale da far quasi mancare il respiro, non era certo di essere mai riuscito a cantare così in tutta la sua vita, il testo era profondo, tormentato , a tratti persino volgare, ma dannatamente bello.
-          Grazie- disse Ariel alla fine della canzone.
Alex si avvicinò al palco e Ariel la fece salire allungandole la mano.
Gan si guardò attorno e vide Jared e Shannon, fece segno al secondo di raggiungerli.
-          Allora vi siete divertiti?- chiese Gan a Shannon.
-          Si, devo ammettere che siete bravi- gli rispose.
-          Che si dice?- chiese Max sbucando dal backstage dopo aver riposto le ultime cose.
-          Lui è Max, il nostro bassista, Max loro sono Jared e Shannon- disse Gan.
-          Piacere ragazzi.- disse Max con lo sguardo che però era già volato ad una ragazza che aveva puntato tutta la sera- se volete scusarmi- disse lasciandoli soli e andando da lei.
-          Sempre a correre dietro a tutto ciò che respira….- disse Ariel alle spalle del fratello.
-          Ormai dovresti conoscerlo- le rispose Gan.
-          Stavamo dicendo a Gan, che siete davvero bravi, potreste farci concorrenza- disse Shannon guardando Ariel.
Lei sorrise e incrociò lo sguardo di Jared, che si passò la lingua sulle labbra ripensando alla notte prima e al loro bacio.
-          Ecco a te- disse Alex passando ad Ariel una birra.
-          Ciao…- disse Shannon, guardando Alex, diciamo non proprio negli occhi.
-          Alex, lui è Shannon e Shannon, loro sono le gemelle di Alex- disse Ariel facendo sorridere tutti.
-          Piacere- disse Shannon allungandole la mano.
-          Piacere- rispose Alex stringendogliela.
-          E lui è?- chiese Alex sorridendo a Jared.
-          Lui è Jared il fratello minore di Shannon- disse Ariel.
-          esco a fumare, vieni?- aggiunse guardando Alex.
-          Si, a dopo ragazzi- disse Alex uscendo con lei.
Ariel si tolse la sciarpa e la mise sulle spalle di Alex, erano in dicembre e lei indossava solo un corsetto e degli shorts,  non voleva che si ammalasse.
-          Non male i fratellastri, Jared è davvero carino- disse Alex mentre Ariel spegneva il mozzicone della sigaretta.
-          Si, ha dei begli occhi- disse distrattamente Ariel, mentre si avvicinava a lei.
-          Ariel….- disse Alex prima che lei la prendesse per la vita attirandola a se, sorrise quando la sentì accarezzarle la schiena.
-          Sei peggio degli uomini, mi vuoi solo per il mio corpo- disse Alex facendola sorridere.
-          Eh si, mi hai proprio beccata- le rispose prima di baciarla languidamente, negli anni Alex era diventata per lei una sorta di porto sicuro, non le faceva domande scomode ed era disponibile sotto certi punti di vista, il che non guastava.
-          Stai tremando- disse Ariel guardandola.
-          Già….saranno i 3 gradi sotto zero- rispose Alex, dispiaciuta del fatto di aver smesso quel bacio.
-          Torniamo dentro, se non lavori domani, magari stasera potresti restare a dormire- disse Ariel.
-          Dormire…..Ariel, conosco quel sorriso-
-          E….?-
-          Domani ho il turno pomeridiano- le rispose sorridendo.
-          Perfetto- disse Ariel.
Gan aprì la porta prima che loro rientrassero e sorrise alla sorella.
-          Avete bisogno voi due?- chiese Max andando ad abbracciare Ariel.
-          No, ma grazie per l’offerta- disse Ariel, notando Jared e Shannon alle spalle del fratello.
-          Se sei pronta torniamo a casa- le disse Gan.
Ariel annuì e dopo aver salutato Max , andò nel parcheggio con il fratello, Jared, Shannon e Alex.
-          Io prendo la nostra e tu porti loro?- chiese Gan.
-          Si, guido io. Shannon le chiavi grazie- disse Ariel facendosi dare le chiavi dell’auto del padre con la quale erano venuti lui e Jared.
-          Ci vediamo dopo- disse Gan.
Ariel annuì e aprì le portiere.
-          Posso stare davanti?- chiese Jared ad Alex prima che lei salisse.
-          Certo- rispose lei gentilmente prendendo posto sul sedile posteriore accanto a Shannon.
Ariel mise in moto e partirono, avrebbe preferito avere Alex accanto, dopo quello che era successo tra lei e Jared la notte scorsa, si sentiva un po’ a disagio con lui.
Una volta arrivati a casa, passarono un po’ di tempo a parlare tutti insieme in salotto.
-          Io sono a pezzi, non ho più l’età- disse Shannon alzandosi e salutando tutti prima di andare a dormire.
-          Io dovrei fare un salto da Jessica,la brunetta sai….- disse Gan alla sorella.
-          Vai e si uomo- disse Ariel.
-          Ci vediamo anche domattina allora Alex?- disse Gan .
-          Già- rispose lei salutando Jared e salendo le scale con Ariel.
Jared rimase a parlare ancora un poco con Gan e poi prese le scale a sua volta, passando accanto alla stanza di Ariel sentì dei gemiti sommessi, aveva discretamente chiesto a Max dei gusti di Ariel e lui gli aveva detto che era bisex, passò oltre ed entrò nella sua stanza.
Alex era a cavalcioni sopra Ariel, la guardò e sorrise, aveva sempre uno sguardo bellissimo dopo esser venuta, la sentì accarezzarle il seno e ansimò, i giochi stavano per ricominciare.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: zacra