L’ Abbraccio della Fenice
One-Shot
( La “fotografia magica” di un momento
indimenticabile,
che si colloca tra gli eventi di “ Figli
dell’Azzurro”,
ma che può benissimo essere letta
anche da chi non ha letto le mie due long-fiction su
Harry Potter )
Ci sei sempre stato,
con le tue incredibili
esclamazioni,
con le tue battute,
con le tue paure,
con i tuoi consigli,
con i tuoi sorrisi.
Ci sei sempre stato
e anche oggi sei qui,
con la profondità del tuo
sguardo,
con la tua amicizia
che non riesco a descrivere
come vorrei.
Lei ora dorme,
accarezzata da questa strana
luce
di un piovoso tramonto di
giugno,
circondata dalla tua gioia
chiassosa
cullata dal fresco ricordo
del suo primo pianto.
Ti stiamo aspettando da ore,
e anche se Hedwige ci ha assicurato – attraverso il messaggio che ci portava –
che sei stato avvistato nelle stanze di Hogwarts, solo ora cominciamo a
tranquillizzarci. Non ci hai fatto passare un bel momento. Nessuno sapeva dove
tu fossi: il ricercatore dal quale eri ospite in Irlanda, i tuoi genitori alla
Tana, nessuno.
Solo il primo pianto di
Madeleine avrebbe potuto stemperare un poco il timore per quello che poteva
esserti accaduto.
Dopo l’insperata notizia,
dopo la conferma…
“ Svegliatemi, ” ha detto
Hermione, prima di chiudere gli occhi e arrendersi alla stanchezza. “ Non
provate a lasciarlo andare a casa senza che lo abbia salutato. ”
Era sicura che ti saresti
catapultato qui. E lo sapevo anche io.
Sarà difficile mantenere la
promessa, a giudicare dal sonno profondo in cui è caduta.
“ Beh, sembra che anche la
nostra protagonista si sia data una bella stancata ” osserva Hagrid. La sua
figura ombreggia completamente la luce delle sei di pomeriggio sul piccolo viso
di mia figlia. “ E’ incredibile. ”
“ Cosa è più incredibile:
che sia così piccola, o che stesse per nascere sulla tua carrozza? ”
“ Professoressa, non mi
faccia questo! Non è stato sufficiente lo spauracchio che mi sono preso? ”
La McGrannitt gli assesta
una pacca scherzosa sulla schiena, cosa che su un mezzo-gigante come lui ha
l’effetto di una lieve puntura di insetto.
“ Solo tu ti sei preso lo
spauracchio, io ero tranquillissimo ” lo rassicuro. “ Erano in ottime mani. ”
“ Fa vedere? Sì, la bimba ha
due occhi, due orecchie…sì, tutto a posto. ” Hagrid resta comunque rosso in
volto, come la sera in cui Silente ci annunciò che sarebbe stato lui, il
Guardiacaccia, il nuovo professore di Cura delle Creature magiche.
“ Sono fuori tempo? ” sento
chiedere da una voce inconfondibile, che si avvicina a noi lungo il corridoio
del S.Mungo.
“ No, per un pelo. ”
L’infermiera di turno, ormai, è quasi rassegnata.
Prima ancora del tuo saluto,
sentiamo il tuo fiatone.
Poi, la tua rossa chioma si
affaccia sulla soglia della camera numero 15, e tanti saluti al silenzio.
“ E’ incredibile, sono
l’unico mago che riesce ad arrivare in ritardo anche con la polvere volan… ”
Ti blocchi, quando vedi Madeleine tra le mie braccia. “ Cavoli! ”
“ Signor Weasley! ” ti
rimprovera la McGrannitt.
Stringi i denti e lanci
un’occhiata alla paziente.
“ Non la sveglierebbe
neanche una cannonata ” dico io. Infatti, Hermione dorme ancora, nonostante
tu non ci sia andato leggero con il volume della ben nota esclamazione.
“ E così non solo mi sono
perso il diploma di Ginny e gli altri, ma anche la nascita di questa
principessa. ”
“ Sì, la tua lista di debiti
è ormai lunghissima ” sussurra Hermione con voce roca.
“ Oh, cominciamo con lo
scontare la pena più piacevole. ” Ti allunghi sulla neo-mamma e le scocchi un
bacio sulla guancia. Poi ti lasci catturare dalla pacifica dormigliona,
rilassando finalmente il respiro.
Anche io torno a sedermi
accanto a Hermione, e le poso Madeleine tra le braccia.
“ Ehi, tu, volevi proprio
sorprenderci sin dall’inizio, eh? ” le dice, accarezzandole le guance rosee, soffici
come velluto.
“ E’ vero che rischiava di
nascere nella carrozza? ” mi chiedi.
“ Sì, abbiamo qui il
cocchiere prescelto. ”
“ Hagrid! Te la sei vista
brutta? ”
Mentre vi abbracciate,
la sua facciona risponde per lui.
La McGrannitt tossisce,
guardandoti da capo a piedi, soffermandosi sulla pozza di acqua che i risvolti
dei tuoi pantaloni stanno creando a terra. “ Sembra che neanche tu abbia avuto
un viaggio riposante. ”
Scoppi a ridere al
commento della nostra ex professoressa di Trasfigurazione. “ Trasformarmi in
volo non sarebbe stato molto agile, in mezzo a quelle nuvole. Devo ancora
allenarmi. ”
“ Harry, sei con noi? ” mi
scuote Hermione, ridendo.
E mi accorgo di essermi
incantato come un stupido. “ Che hai lì dentro, Ron? ”
“ Ho deciso che nella vostra
famiglia c’è qualcosa che non va ” annunci.
“ Scusa? ”
“ Sono qui per rimediare. La
nostra…” mi guardi con aria interrogativa, e io capisco di doverti annunciare
il nome che abbiamo definitivamente scelto: “ Madeleine ”
“ La nostra Madeleine deve
avere la sua prima foto scattata con una macchina fotografica dei maghi. Ecco
qui. ”
Hermione alza lo sguardo al
soffitto. “ Ron, solo tu puoi pensare a questo…Considerate le circostanze del
tuo viaggio, il regalo che le hai fatto è essere già qui. ”
“ Ancora qui ” la correggo
io.
“ Cosa vuoi che sia stato,
un volo nel temporale sulle Highlands scozzesi?! ”
Hermione ti guarda con una
smorfia, un po’ come quando ti divertivi a disgustarla parlando a bocca piena. “
Bene, ti chiedo solo di toglierti la giacca, prima di inzuppare e far ammalare
dalla prima ora la tua figlioccia. ”
Ci guardi ad occhi sgranati, incredulo.
“ Scemo, chi pensavi che
avremmo scelto, se non te? ”
Hermione ti allunga la
piccola tra le braccia, e la tua facciata di impenitente scanzonato cade del
tutto.
“ Madeleine…” la accogli un
po’ con le lacrime agli occhi, intimorito come lo sono stato io dalla fragilità
di quel piccolo corpicino.
Maddy sbadiglia,
perfettamente a suo agio nel mostrarti i suoi occhi, verdi come l’erba
ridente.
“ Ehi, che regalo mi fai! ” le
sussurri.
No, Ron, il regalo lo stai
facendo tu a noi.
Noi lo abbiamo chiesto,
abbiamo chiesto per
Madeleine
il migliore dei padrini.
Perché tu per noi ci sei
sempre stato,
e sappiamo che ci sarai
sempre anche per lei.