04/04/2013
2 recensionidalla porta.
Guardo l’orologio e noto con felicità che segna le 14 e un minuto.
-Mi scusi, il supermercato è chiuso- dico uscendo dalla mia postazione e togliendomi il camice.
-Lo so, ma dovrei comprare solo un paio di cose, è urgente-
Noto che il suo sguardo si ferma sul mio seno così, tossisco.
-Emh… si, mi scusi-
-Comunque le ho già detto che…-
Non riesco a finire la frase perché una biondina mi interrompe.
-Joe, ti sbrighi? Ho fretta-
Dice con una voce stridula, peggio di un oca.
-Si amore, vai pure in macchina-
Posa lo sguardo su di me e mi guarda con disprezzo, così io ricambio lo sguardo. Prima di girare i suoi tacchi 12, da un bacio al suo presunto ragazzo e se ne va, senza
neanche dire ‘buongiorno’.
Io rimango a guardarla stupita. Non credevo ci fossero simili creature sulla Terra.
-Mi scusi se la mia ragazza è stata scortese-
-Non ti preoccupare, non è colpa tua, Joe -
-Grazie, Demi-
-Come fai a sapere il mio nome?-
-Ho le mie fonti, comunque posso prendere delle cose?-
-Sono importanti?-
-Potrei morire senza di loro-
-Okay…ti do due minuti-
-Grazie-
Dopo avermi ringraziato corre in un reparto, a cercare le cose così importanti.
Torna dopo poco con un pacco di unghie finte e un lucidalabbra.
Scoppio a ridere e lui mi guarda stranito.
-Perché ridi?-
-Certo che senza delle unghie finte e un lucidalabbra sono morte tante persone-
-Simpatica-
-Lo so-
Dico prendendogli i prodotti dalle mani e posizionandoli davanti a una macchina, che registra i prezzi.
-Sono 15 dollari-
Gli imbusto le cose e gliele porgo, mettendo dentro anche lo scontrino.
-Cosa? 15 dollari? È una truffa!-
-Senti, carino, ti conviene pagare se non vuoi far arrabbiare la tua fidanzatina-
-Non parlare di lei così-
-Così come?-
Prende i soldi dalla tasca e li mette sul bancone. Subito dopo afferra la busta.
-Comunque, devi ancora dirmi come hai fatto a sapere il mio nome-
-Mi sa che devo ancora ripeterti la stessa cosa, carina-
Dice camminando verso l’uscita. Si ferma davanti la porta e infila degli occhiali da sole neri.
-Ciao, Demi- dice ridendo.
Ma che cazzo ha da ridere? Subito dopo se ne va, senza aspettare una mia risposta.
Ripongo la banconota nella cassa e vado al mio armadietto. Ogni cassiere ne ha uno, per riporre le proprie cose lì.
Prendo la borsa, rimetto il camice dentro l’armadietto ed esco dal supermercato. Per fortuna oggi c’è Liam a chiudere.
angolo autrice:
ciao a tutti. a cinque recensioni pubblico il terzo capitolo che sarà un po' più lungo di questo c:
recensite, grazie belle. <3
se volete trovarmi su twitter sono @liamsfragrance