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Autore: mely_luna    04/04/2013    1 recensioni
Sono vittima del mio stupido orgoglio.
Sono vittima della mia mente contorta.
Sono vittima di me stessa.
Sono io a rovinarmi la vita.
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sua madre le chiama "ossessioni". per Dream quel disturbo è un trauma di merda!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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...DREAM...

 

 

Corse fuori senza nemmeno fare attenzione ai quattro gradini davanti al portone. Lì saltò d'un balzo. Si buttò tra i passanti del marciapiede,incurante che gli facessero largo oppure no. La pioggia iniziò a bagnargli la maglietta,i capelli che via via gli si appiccicarono alla fronte,facendogli scivolare le goccie sulle guancie e lungo il collo,mescolate alle lacrime. Correva senza più fermarsi,senza sentire la fatica e rifiutando di ascoltare il battito del suo cuore che,per lo sforzo,era diventato come un rimbombo in un luogo vuoto. Gli pulsavano le tempie e provava un senso di costrizione alla gola come se qualcuno la stesse afferrando per il collo; eppure nonostante tutto, non voleva fermarsi. Corse fino al porto, fino a dove arrivava il marciapiede e poi imboccò il molo che si estendeva fra gli scogli; si arrestò di colpo e fissò il mare...

Era una ragazza di 17 anni,si chiamava Dream ma tutti la chiamavano "piccolo sogno". Sua madre l'aveva avvertita di non fidarsi troppo alle persone ma non l'aveva ascoltata,aveva fatto di testa sua, come sempre,e ora doveva pagarne le consequenze. Dream non era una ragazza normale come tutte le altre,in lei c'era qualcosa che la differenziava. Lei non si truccava,al massimo si metteva il fondotinta e un pò di matita,giusto per far felice sua madre che le continuava a dire di truccarsi di più. I ragazzi non le interessavano,neanche ci pensava a trovarsene uno; diceva che prima o poi il destino le avrebbe fatto incontrare la sua anima gemella,ma lei ora voleva solo vivere il presente come se non ci fosse un domani e divertirsi. La sera non usciva mai,le piaceva rilassarsi stando sul divano a guardare la t.v., magari con una cioccolata calda fra le mani,oppure a messaggiare con le sue amiche. Ma nonostante tutto,c'era un problema ancora più grande che Dream doveva affrontare,e non c'era nessuno che poteva aiutarla. Era un problema che non era molto facile da tirarsi fuori,una volta che c'eri dentro non potevi più uscirne. Sua mamma diceva che era un disturbo che aveva fin da piccola,non era niente di grave ma per Dream quel problema era un dramma. Non si ricordava come si chiamava questo disturbo,in mente le venivano le parole" disturbo compulsivo" o qualcosa del genere,sapeva solo che le tormentava la vita. Dream era ossessionata dalle converse,così che se le fece comprare di tutti i colori. Quando era arrabbiata metteva quelle di colore rosso,quando era triste quelle nere oppure quando era annoiata quelle rosa. Anche la posizione dei quaderni doveva avere un certo ordine: dai colori più scuri a quelli più chiari. Se un colore chiaro era messo al posto di quello scuro,la sfortuna avrebbe cominciato a far parte di lei. E tutto questo era il disturbo,che sua madre chiamava semplicemente "ossessioni". Ogni sua azione che compieva la doveva scrivere su un pezzo di carta; ad esempio se doveva raggiungere la scarpiera,doveva passare per prima in cucina,poi in cameretta per poi dirigersi verso la scarpiera. Non poteva entrare in un posto dove c'era già entrata un paio di volte, e entrandoci la terza averbbe portato sfortuna. Tutto questo si chiamava disturbo compulsivo. La psicologa le aveva spiegato che era come se stesse camminando dentro a un tunnel buio,e che infondo a questo tunnel si trova una porta. Se continuava a camminare verso quella porta qualcosa di brutto sarebbe successo. Ora Dream doveva riuscire a girarsi e tornare indietro,doveva allontanarsi da quella porta. Ma Dream non ne era stata capace,faceva un passo avanti e 10 indietro,e la depressione,la tristezza e la voglia di suicidarsi aumentava sempre di più. Per una volta per tutte,voleva far fine alla sua vita. Che senso aveva vivere con questo problema che le tormentava la vita?

Morire sarebbe stata la cosa più facile. Ora era scappata da casa,si vergognava persino di

guardare la madre negli occhi. Ancora aveva in mente la scena avvenuta pochi minuti fa: sua mamma l'aveva scoperta. Aveva trovato una bustina contenente una polverina bianca,ed era rimasta immobile,senza dire niente. Il fatto che lei si drograsse,non centrava niente con il suo disturbo,era iniziato tutto per gioco; giocava a fare la grande. Lo facevano anche gli altri ragazzi,perchè non poteva farlo anche lei?

Ma il gioco finì quella mattina,quando sua madre la scoprì. E ora si trovava lì a fissare il mare. Voleva buttarsi e dimenticarsi di tutto. Voleva che la sua figura fosse dimenticata da tutti. Cominciò a sudare mentre le gambe tremavano,pronte a cedere e a cadere. Si buttò. Sentii l'acqua gelida avvolgerle il corpo. Annegò sempre di più,il suo corpo affondò verso il buio del mare,non illuminato dai raggi del sole.aprì la bocca così da far entrare più acqua. Ma mentre affondava verso il vuoto,capì che qualcosa per qui lottare c'era: la sua vita.

Cominciò a muovere gambe e braccia,mentre piano piano riemerse dall'acqua. Ma la corrente del mare la fece sbattere contro uno scoglio,procurandogli una ferita. Quando fu fuori dall'acqua,non pioveva più e il cielo era di nuovo sereno. Respirò velocemente per riprendere fiato; poi guardò la ferita e sorrise. Era felice di essersela preocurata,infondo era un taglio nella sua pelle dove le ricordava che aveva lottato per la sua vita senza l'aiuto di nessuno. Si alzò in piedi pronta a ricominciare una nuova vita. Pronta a riprendere tutti i pezzi del suo cuore che era stato distrutto. Era pronta a voltare pagina e a svegliarsi da quell'incubo.era pronta a tutte le difficolta che la vita gli avrebbe presentato. Era pronta a vivere un sogno,come significava il suo nome.

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE!!!

 

Ciao a tutte ragazze! Questa è una piccola storiella che ho scritto a scuola per una specie di "gara". Il testo più bello vince! Alla professoressa è piaciuto molto,ma ancora non si sa chi è il vincitore alcuni lo devono finire di scrivere!! vi prego ditemi che ne pensato,anche perchè la metà del testo parla di una storia vera!! grazie a tutte quelle che hanno letto fino alla fine. GRAZIE!!

-un bacio!

  
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