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Autore: Antevasin    04/04/2013    6 recensioni
Spaventata non è decisamente un aggettivo che potrebbe descrivere il mio stato d'animo in questo momento.
Affascinata forse, sarebbe più appropriato.
Stupidamente affascinata, aggiunge la mia mente, che ormai da ore mi manda segnali di allarme a più non posso, a ricordarmi incessantemente che i miei occhi, in questo momento, dovrebbero vedere i rassicuranti drappi rossi e oro del baldacchino della mia camera, e non il freddo verde della coperta che copre i nostri corpi nudi nel tuo antro da serpe.
Ma quando mai ho dato ascolto al mio cervello? Sarò anche figlia di Hermione Granger, che del suo cervello invece ha sempre fatto la sua guida nella vita, ma nelle mie vene scorre anche sangue Weasley - e, si sa, i Weasley tendono ben poco a seguire la ragione, piuttosto che l'istinto.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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This is the end
Hold your breath and count to ten
  Feel the earth move and then
Hear my heart burst again


Forse mi sbaglio.
Sicuramente mi sbaglio.
Ti guardo dormire al mio fianco, i capelli liberi da quello stupido gel che ami tanto usare ti coprono scomposti la fronte. 
Stento a credere che tutto ciò sia reale.
Ci siamo cordialmente odiati, fino a qualche mese fa.
E allora perchè adesso mi ritrovo nella tana di una serpe, fra le braccia di una serpe, circondata da colori che non mi appartengono?
Il tuo braccio possessivo mi stringe la vita, le mie gambe sono intrappolate fra le tue.
Sorrido.
La tua mania del controllo non ti abbandona neanche quando dormi.
Non che voglia sottrarmi a tutto questo, sia chiaro.
Da brava Grifondoro, coraggio e incoscienza costituiscono parti eque del mio carattere.
Spaventata non è decisamente un aggettivo che potrebbe descrivere il mio stato d'animo in questo momento.
Affascinata, forse, sarebbe più appropriato. Stupidamente affascinata, aggiunge la mia mente, che ormai da ore mi manda segnali di allarme a più non posso, a ricordarmi incessantemente che i miei occhi, in questo momento, dovrebbero vedere i rassicuranti drappi rossi e oro del baldacchino della miacamera, e non il freddo verde della coperta che copre i nostri corpi nudi nel tuo antro da serpe.
Ma quando mai ho dato ascolto al mio cervello? Sarò anche figlia di Hermione Granger, che del suo cervello invece ha sempre fatto la sua guida nella vita, ma nelle mie vene scorre anche sangue Weasley - e, si sa, i Weasley tendono ben poco a seguire la ragione, piuttosto che l'istinto.

For this is the end 
I've drowned and dreamed this moment 
So overdue, I owe them 
Swept away, I'm stolen


Mi giro su un fianco per osservarti meglio.
La tua mano si sposta sulla coscia.
Sei bello, e non ho mai avuto problemi ad ammetterlo.
Quello che invece non ho mai ammesso è che c'è altro in te.
Sei affascinante, sagace, intelligente, carismatico. 
Mia madre mi ha sempre ripetuto che nella vita bisogna saper osservare che non basta vedere.
Mi rendo conto solo adesso che in sette anni non ti ho mai osservato
Ti ho visto negli insulti più o meno pesanti che ci scambiavamo.
Ti ho visto nei dispetti più o meno gravi che ci facevamo.
Ti ho visto nella nostra rivalità a Quidditch.
Ti ho visto nelle parole argute con cui incantavi i professori.
Ti ho visto nella fedeltà che i tuoi compagni ti mostrano, da quando al primo anno, implicitamente, ti sei autoproclamato loro leader indiscusso.
E forse è grazie a tutto ciò che ho visto, che adesso posso osservarti davvero.

Let the sky fall, when it crumbles 
We will stand tall 
Face it all together 
At skyfall


Questa nostra relazione va avanti da un mese ormai.
In realtà neanch'io so come definirla.
Relazione, rapporto, frequentazione... non credo che nessuno di questi, in effetti, sia un termine adatto.
Esternamente nulla è cambiato.
Litighiamo nei corridoi da un mese, come nei sette anni passati.
Giochiamo tiri più o meno sporchi durante le partite, come negli anni passati.
Andiamo a letto insieme, come mai negli anni passati.
Ecco, questo è l'unica piccola, insignificante variante del nostro... beh, qualunque cosa sia.
Non mi importa dargli un nome, in fin dei conti.
Come non importa a te.
Cioè che conta è che siamo qui, adesso, in una vicinanza che oramai non è più solamente fisica. 
Mugoli qualcosa nel sonno, mentre i tuoi lineamenti assumono una smorfia infastidita. 
Ti accarezzo lentamente una guancia col dorso della mano, e tu ti rilassi.
Sorrido di nuovo.
Mi piace la tua vulnerabilità quando dormi.
Anche se la tua mano continua a stringermi la coscia, e le tue gambe continuano a intrappolare le mie.
In fondo, anche se non lo ammetterò mai, mi piace anche la tua possessività. 
Mi fa sentire al sicuro. 
Ironico, se penso a chi tu sia, a chi io sia, a ciò che le nostre famiglie sono.

Skyfall is where we start 
A thousand miles and poles apart 
When worlds collide, and days are dark 
You may have my number, you can take my name 
But you'll never have my heart
 

Mi sono sempre vantata di essere una persona abbastanza indipendente dalla mia famiglia. 
Ma più o meno consciamente cerco comunque il loro consenso. 
Meno che da piccola, certo, ma sapere che loro approvano ciò che sto facendo mi infonde un certo senso di serenità.
Non significa che io non faccia ciò che loro non approvano: semplicemente si tratta di una questione di coscienza.
Ecco, col tuo respiro che mi solletica il collo, con il freddo di questo sotterraneo in cui non dovrei essere, con le tue mani sul mio corpo... mi sento terribilmente in colpa nei confronti dei miei genitori.
Non si tratta di una questione di sangue, come potrebbe accadere nella tua famiglia.
Si tratta di una questione di scelte, che è ben peggiore come cosa.
Fra i miei genitori e i tuoi non è mai corso buon sangue - tanto per restare in tema.
Probabilmente - anzi, sicuramente - la nostra rivalità in questi anni è dovuta a rancori da loro lasciatici in eredità con discussioni, mezze frasi, racconti di ciò che quasi trent'anni fa è accaduto.
Le scelte di tuo padre, la sua famiglia.
Le gesta dei miei genitori e di zio Harry, che ormai riempiono le pagine dei nostri libri di Storia.
Non so se riusciremo a superare tutto questo.
Non ne abbiamo mai parlato apertamente, dal momento che gli unici spettatori a tutta la nostra relazione, finora, sono le scure pareti che ci circondano.
Neanche Albus e Lily sanno nulla. Hugo e James, poi, neanche a parlarne...
Sto bene con te, a letto e fuori dal letto.
I nostri scontri nei corridoi mi rinfrancano lo spirito, devo ammetterlo.
Ma ogni tanto mi sembra di avere un'enorme e affilata spada di Damocle che pende sul mio capo, quasi a monito di ciò che siamo - o che non siamo, dipende dai punti di vista.
Non si tratta di una questione di Case, mi rendo perfettamente conto che, al di là dell'ovvio orgoglio per la propria Casata, motivare un'eventuale incompatibilità con una scusa del genere sarebbe assolutamente infantile.
Non si tratta neanche di una questione di sangue, almeno non per me.
Si tratta di una questione di fondo, di ciò che siamo singolarmente. 
Opposti.
Che incontrandosi, posso fondersi insieme in un unica cosa, così come possono distruggersi l'un l'altro per far prevalere il più forte.
E se così fosse, a esser franchi, non so se mi lascerei abbattere così facilmente da te.

Let the sky fall, when it crumbles 
We will stand tall 
Face it all together 
At skyfall


Forse risvegliato dal tocco della mia mano, apri lentamente gli occhi, sbattendo le palpebre un paio di volte.
Metti a fuoco il mio viso e un mezzo sorrisetto si allarga sul tuo volto mentre la mano scorre di nuovo sul mio fianco.
- Buongiorno, Weasley.
- Malfoy.
Ti scocco un bacio a fior di labbra, allontanandomi prima che tu possa approfondire il contatto.
Non ne sembri soddisfatto, a giudicare dal sopracciglio che si alza scettico sulla tua fronte.
- Che succede?
Scrollo le spalle.
- Nulla. 
Ti avvicini di nuovo al mio viso, lentamente, e stavolta non mi sottraggo.
Dura poco però, sembra un casto bacio da tredicenni - e decisamente noi non ci siamo mai scambiati alcunché da tredicenni, finora.
- Si può sapere che ti prende?
Adesso anche il tuo tono di voce è infastidito.
- Malfoy, non per scalfire il tuo ego, ma la mia libido non è attiva ventiquattr'ore su ventiquattro. Dammi tregua, almeno di mattina.
Adesso sembri allibito - reazione, mi rendo conto, perfettamente giustificata, visto che finora non mi sono mai sottratta a un po' di coccole mattutine più o meno innocenti.
- Mh... Strano, avrei giurato che la parola "tregua" non rientrasse nel tuo vocabolario, quando si tratta di me... nè fra le lenzuola, nè fuori dalle lenzuola, mi pare.
Adesso la tua testa è appoggiata sul palmo del braccio piegato, per cui mi guardi dall'alto e non più di lato.
Credo che, inconsciamente, tu lo faccia per cercare di mettermi a disagio o in soggezione.
So bene che è un gesto non premeditato, comunque, perchè sai perfettamente che è difficile scalfirmi con questi mezzucci.
- Perchè, tu vorresti un po' di tregua?
- Non l'ho mai detto.
- Tregua fuori o dentro da questa camera da letto?
- Ti ripeto che non ho mai detto di volere una tregua, nè dentro nè fuori da qui.
Chiudo le palpebre, sbuffando.
L'argomento dovrà essere affrontato, prima o poi, quindi tanto vale levarsi il pensiero.
Riapro gli occhi, e noto che adesso sei disteso supino al mio fianco, senza toccarmi, con le mani intrecciate dietro la testa, le gambe incrociate e lo sguardo perso sul soffitto.
Senti una strana sensazione di vuoto a livello del fianco e delle gambe.
- Malfoy?
- Mh?
Faccio una pausa prima di continuare. 
- Cosa siamo?
Non rispondi subito, sembri sovrappensiero.
- Due splendidi esemplari di essere umano.
Un sorrisetto divertito ti compare in volto, ma so bene che hai capito dove voglio andare a parare.
- Non fare l'idiota.
- Ok... due maghi?
Sospiro, mentre un sorriso simile al suo tira le mie labbra. Se la tiri alla lunga è solo perchè stai cercando di preparare il terreno alla discussione.
- Ritenta.
- Un uomo e una donna?
- Questo l'abbiamo abbondantemente appurato. Altre idee?
Sghignazzi, mentre di nuovo ti giri su un fianco a guardarmi.
- Serpeverde e Grifondoro?
Scuoto la testa.
- Purosangue e Mezzosangue?
- Non credevo dessi peso alle questioni di sangue.
- Non lo faccio, infatti.- rispondi con aria vaga.
Stiamo qualche secondo in silenzio, guardandoci negli occhi.
- Vieni al punto, Weasley.
- Sai bene quale sia il punto, Malfoy.
Chiudi gli occhi, ti rigiri sulla schiena mentre il braccio va a coprirti le palpebre.
- Le storie di sesso ledono il tuo spirito puritano, Rose?
- Dovresti sapere, ormai, che il mio spirito di puritano ha poco, Scorpius.
Sorridi.
- È vero. E allora? 
Sospiro.
Forse mi sbaglio, forse davvero non sai dove voglio andare a parare.
- Lascia stare. Vado a farmi una doccia.

Where you go I go, 
What you see I see 
I know I'll never be me, without the security 
Are your loving arms 
Keeping me from harm 
Put your hand in my hand 
And we'll stand
 

Mi alzo dal letto, ancora nuda, e mi dirigo verso il tuo bagno.
Il bello di essere Caposcuola con camere singole e bagno in camera.
Il getto caldo dell'acqua mi aiuta a rilassare i muscoli, mentre mi abbandono contro la parete della doccia.
Passa qualche minuto, prima che tu decida di interrompere il mio momento di pace raggiungendomi come una furia sotto il getto d'acqua.
- Sei una codarda!
Hai uno sguardo arrabbiato adesso, molto arrabbiato, e il tuo corpo è pericolosamente vicino al mio, ma non mi smuovo di un millimetro. Ormai sto facendo l'abitudine ai tuoi sbalzi d'umore.
- Malfoy, soffri di qualche blanda forma di bipolarismo? Fammi fare la doccia e torna a poltrire a letto, l'espressione serena che avevi cinque minuti fa quando ti sei svegliato ti dona molto di più.
Mi giro e ti do le spalle, iniziando a insaponare i capelli, ma quando sento il tuo torace aderire alla mia schiena e qualcos'altro spingere su qualche altra parte del mio corpo mi rendo conto di aver fatto un'enorme passo falso e mi giro di nuovo a fronteggiarti, allontanandomi da te e aderendo con la schiena sulla parete.
- Sei una codarda.- ripeti, guardandomi negli occhi.
- E sentiamo, serpe, per quale motivo lo sarei?- ti dico, mentre sciacquo via il sapone dalla testa. 
I nostri toni sono calmi, probabilmente la tipica quiete prima della tempesta.
- Perchè non hai il coraggio di farmi una semplice, banale e stupidissima domanda.
- Io te l'ho fatta, la domanda. Sei tu che ti sei rifiutato di rispondere.
- No, Weasley, tu mi hai fatto una mezza domanda. Non mi hai chiesto quello che davvero volevi sapere.
Ti guardo allibita.
- Ah, e per questo io sarei codarda? E allora tu sei un idiota, visto che pur sapendo cosa voglio chiederti, ti ostini a non darmi una risposta, uscendotene con battutine stupide come al tuo solito!
- Non ti è mai passato per la mente che forse se non ti do una risposta è perchè non so quale sia, la risposta giusta?
Chiudo gli occhi, alzando il capo e lasciandomi colpire il viso dalle gocce d'acqua.
Ti avvicini al getto della doccia e il tuo fianco tocca il mio ventre.
Stavolta non mi scosto.
Afferri il contenitore di sapone, versandotene un'abbondante dose sul palmo, e mi dici di girarmi.
Obbedisco, lasciandomi andare alle tue carezze sulle mie spalle e sulla mia schiena.
Ecco un'altra cosa che adoro. La tua delicatezza quando meno me l'aspetto. Forse proprio perchè così rara nei tuoi atteggiamenti, mi piace tanto.
-Va bene. Ricominciamo. Rifammi questa domanda.
Sospiro, gli occhi ancora chiusi.
- Cosa siamo noi due, Scorpius?
Mi concentro sui cerchi concentrici che i tuoi pollici disegnano alla base del collo, chiedendomi pigramente come fai a sapere che è proprio quella la zona in cui i massaggi mi rilassano di più.
- Rose e Scorpius.
La tua risposta mi fa tentennare.
- Non Weasley e Malfoy? 
- Anche Weasley e Malfoy. Ma soprattutto Rose e Scorpius.
Apro gli occhi, mentre mi giro a guardarti.
Non riesco a trovare le parole per cercare di spiegarti quello che provo, forse perchè neanch'io, in fondo, riesco a distinguere bene le emozioni contrastanti che avverto in questo momento. 
Probabilmente te ne rendi conto, e mi stupisco di come tu riesca a capirmi così facilmente.
- Vorresti uscire allo scoperto?
Non c'è un'inflessione particolare nella tua voce, è un semplice tono di domanda.
Mi do mentalmente della stupida. Forse sarà da un mese che andiamo a letto insieme, è vero, ma da sette anni ci vediamo e, forse, qualcosa l'uno dell'altra l'abbiamo imparata.
- Non lo so.
Ed è vero, per mille motivi. 
Con uno sguardo mi fai capire che vorresti una risposta più esauriente.
Sospiro di nuovo, dando voce al mio flusso di pensieri senza preoccuparmi di dar loro un esatto ordine logico.
- Io... non so se tutto questo andrà avanti a lungo, non so se me ne stancherò come ho fatto con le altre brevi relazioni che ho avuto finora. Non mi preoccupa più di tanto dell'opinione della gente, ma mi dà fastidio dover ammettere per l'ennesima volta di non essere capace di mandare avanti un rapporto per più di un mese. È frustrante, estremamente frustrante. E oltretutto non sarebbe giusto nei tuoi confronti... insomma, ammesso che tu fossi d'accordo...- 
Il mio tono di voce si fa più timido nell'ultima frase e automaticamente abbasso lo sguardo. Mossa sbagliata. Vedo qualcosa che persiste a restare in posizione di allerta e riporto gli occhi a vagare sul box alle tue spalle, senza fissare un punto preciso.
Te ne accorgi, e sghignazzi sotto i baffi.
Ignori l'ultima frase del mio discorso, ponendomi invece un'altra domanda con voce scettica.
- E in tutto questo, quindi, non c'entrano nulla le nostre famiglie?
Scrollo le spalle, guardandoti di nuovo negli occhi ma senza risponderti.
Tu ti passi una mano fra i capelli, guardandomi esasperato intuendo una risposta affermativa.
- Merlino, Weasley, io dovrei preoccuparmi della reazione della mia famiglia, non tu! Non mi pare che corri il rischio di essere amabilmente chiamata "traditrice del tuo sangue" da qualcuno dei tuoi familiari!
Scrollo il capo, perfettamente consapevole che, a conti fatti, è lui comunque quello nella posizione peggiore.
Ma saperlo comunque non mi aiuta granchè, anzi.
- Scorpius, fra i miei genitori e tuo padre scorre un odio che risale agli anni di Hogwarts. E poi sappiamo entrambi chi sia stato Draco, e chi siano stati i miei genitori. Credi davvero che sarebbe così semplice da accettare, da parte loro? E non si tratta di una questione di sangue!
Ti sento quasi digrignare i denti e capisco di aver toccato un tasto dolente.
Un po' me ne pento, ma anche questo è un discorso che, comunque, prima o poi avremmo dovuto affrontare.
- Weasley, tu non sai niente di mio padre, e non ti permetto di parlare di lui come se fosse un criminale solo perchè i suoi genitori hanno fatto degli sbagli.
Strabuzzo gli occhi, mentre con un gesto stizzito ruoto la manopola della doccia per chiudere il getto d'acqua.
- Degli sbagli?! Si sono macchiati del sangue di innocenti, maledizione! Ma ti senti quando parli?! 
Scrollo le spalle per liberarmi dalle tue mani, mentre esco veloce fuori dalla doccia avvolgendomi in una lunga tovaglia grigia - tanto per cambiare.
Esco fuori dal bagno sbattendo la porta e andando a raccogliere i vestiti che la sera prima abbiamo lasciato sparpagliati per tutto il pavimento della tua stanza.

Let the sky fall, when it crumbles 
We will stand tall 
Face it all together 
At skyfall


Così come una furia sei entrato in bagno poco fa, adesso ne esci con una faccia a dir poco livida dalla rabbia e mi afferri un braccio stringendolo con violenza.
- Stammi bene a sentire, Weasley. I tuoi genitori saranno anche i salvatori del mondo magico, come il tuo adorato zietto Potter, ma c'è anche chi non ha avuto la fortuna di poter scegliere da che parte stare. C'è chi è stato costretto a stare da un lato, piuttosto che dall'altro. Non sto giustificando i miei nonni, perchè so meglio di te di quali e quante colpe si siano macchiati, ma non ti permettere mai più di dire alcunchè contro mio padre perchè non risponderò di me stesso, la prossima volta. 
Un brivido mi corre lungo la schiena, non voglio indagare se per il freddo di questi maledetti sotterranei o per l'ira che ti leggo negli occhi, ma non demordo.
- Tutti possono scegliere, Malfoy.
- Ma forse non tutti hanno la forza di farlo, pur volendolo. Sono per questo da biasimare?
Non rispondo, devio solo lo sguardo e con uno strattone mi libero dalla tua presa.
Non voglio continuare il discorso perchè so che sarebbe inutile cercare di farti capire il mio punto di vista e finiremmo solo per urlarci contro senza giungere ad un risultato.
- Va bene, Malfoy. Tregua.
Mi abbasso a raccogliere l'intimo, iniziando ad indossarlo.
- L'hai detto troppe volte oggi, Weasley.
Lo dici con un sorriso che non è per nulla divertito, ma non mi lasci il tempo di controbattere.
- Allora? Che hai intenzione di fare?
- Siamo in due, se non erro, a dover decidere cosa fare.
Mi allaccio il retro del reggiseno, mentre con un'occhiata noto ancora il gonfiore sotto l'asciugamano che ti cinge i fianchi.
- Fammi capire, litigare ti eccita così tanto?- chiedo, tanto per alleggerire un po' l'atmosfera.
- Non hai idea di quanto riesci a diventare sexy quando ti incazzi, Weasley.
Sorrido.
- Merlino, hai più sbalzi di umore di una donna col ciclo. Com'è possibile che fino a dieci secondi fa mi stavi quasi spezzando l'omero e adesso mi fai un complimento?
Scrolli le spalle, mentre raggiungi il capo opposto del letto e inizi a raccogliere i tuoi indumenti dal suolo.
- Non hai risposto, comunque.
Lui mi guarda come se non avesse capito a cosa mi riferisco, ma so perfettamente che invece sa bene di cosa parlo.
- Non fare il finto tonto.
- E tu cerca di essere meno acida, non ti sopporto quando fai così. Comunque, per me va bene.
Ignoro deliberatamente la prima parte della frase, non ho la minima intenzione di ricominciare a litigare.
Lasci tutti gli abiti raccolti sul letto, mentre ti vai a poggiare con la schiena sulla parete che hai alle spalle, incrociando le braccia sul petto.
Morgana, quanto sei sexy. 
Distolgo lo sguardo, rendendomi conto di essere arrossita. 
- Va bene cosa?
- Qualsiasi cosa tu decida. 
Lo dici con un tono divertito, probabilmente ti sei accorto del mio imbarazzo.
- Certo, scarichiamo tutta la responsabilità su di me! Tu mi guardi con un sopracciglio alzato, ancora fermo nella tua posizione sexy.
Accidenti a te, che mi fai venire la voce tremula anche stando fermo!
- Responsabilità? Non ti sto facendo decidere di fare un figlio o meno, Weasley, - e arrossisco ancora di più - ti sto solo chiedendo se hai abbastanza fegato da iniziare pubblicamente una relazione con una serpe che ha un albero genealogico che conta diversi antenati mangiamorte alle spalle. Ti sto solo chiedendo se avrai le palle di presentarmi ai tuoi, un giorno, come tuo compagno. Ti sto solo chiedendo, Weasley, se hai abbastanza intelligenza e coerenza da riuscire ad andare oltre ai nostri cognomi, come tu tante volte mi rimproveri di fare. Allora? Che mi dici, mia piccola Grifondoro orgogliosa? Giochi o non giochi?
Spalanco gli occhi, allibita da quello che ho sentito, senza proferire parola per una decina di secondi.
- Da quando i film babbani ti interessano?
La tua mandibola sta quasi per toccare terra.
- Fammi capire, Weasley: io mi dichiaro e, permettimi l'espressione, mi sputtano la reputazione da gelida serpe superiore a cose futili come i sentimenti e l'unica cosa che ti colpisce sono le ultime quattro parole che ho pronunciato?
Come se ci fosse improvvisamente uno strano effetto eco, le tue parole pian piano mi rimbombano in testa.
Mangiamorte.
Cognomi.
Compagno.
- Oh.
- Beh, adesso sì che posso ritenermi soddisfatto...
Borbotti qualcos'altro, con tono contrariato, mentre la mia mente continua ancora a riflettere sul senso di quello che hai detto. E i miei occhi, nel frattempo, notano che il tuo asciugamano non è più gonfio.
Scoppio a ridere, mentre tu mi guardi come se mi fossi trasfigurata all'improvviso in uno Snaso peloso e puzzolente.
- Weasley, ma mi prendi per il culo?!
Di nuovo hai un tono arrabbiato, ma stavolta vorrei davvero chiarire l'equivoco.
Indico con un dito il tuo asciugamano, ti guardi ma rialzi subito lo sguardo verso di me, senza capire.
- Adesso so come risolvere il problema dell'alzabandiera mattutino, per le prossime volte...
Stavolta sei tu ad arrossire, mentre ti giri di spalle e sciogli l'asciugamano per poter infilare i boxer.
Nel frattempo mi godo il panorama dei tuoi glutei perfettamente sodi, e immagino che se tu osservassi la mia espressione estasiata in questo momento mi sfotteresti a vita.
- Beh, non pretenderai che le mie prestazioni siano le stesse, quando tu hai il potere di buttare giù il mio ego con un soffio.
Rido di nuovo, avvicinandomi alle tue spalle.
Compagno.
- Avremmo dovuto fare questo discorso un mese fa, sai? Così non sarei stata costretta a fingere ogni volta che la mia libido era sottoterra mentre tu avevi dei bisogni da soddisfare.
Ti cingo la vita con le braccia, sento che stai per replicare qualcosa ma non ti lascio il tempo.
Chiudo gli occhi.
- Ho fegato. Ho palle da vendere. Sono intelligente e cerco di essere coerente. Gioco.
Sento le tue spalle scuotersi, seguite da una risata liberatoria che arriva presto.
- Weasley?
- Mh?
Ho gli occhi ancora chiusi, la fronte appoggiata alla tua schiena e mi beo del profumo che il tuo corpo emana.
- Vieni un po' qui...
Senza capire, sciolgo l'abbraccio e mi metto davanti a lui, seguendo il suo sguardo abbassato.
Alla sua risata si unisce anche la mia, capendo a cosa tu riferisci, e stringendo il tuo mento con due dita ti alzo il capo, andando a incontrare le tue labbra. 
Compagno.
Anche stavolta dura poco e allontani il volto dal mio di qualche centimetro, in modo da potermi guardare negli occhi.
- Non ti darò modo di stancarti, Rose.
Sospiro, mentre improvvisamente torno a sentire la solita spada pendere sul capo.
Cerco di cacciare indietro la mia indecisione e i miei dubbi che, nonostante la sua totalmente inaspettata dichiarazione, non sono comunque svaniti.
- Spero che tu venga meno alla promessa almeno a letto, però...
Riesco ad alleggerire l'atmosfera, mentre con un sorriso ancora stampato sulle labbra scendi a segnare con piccoli morsi la linea della mandibola, fino al collo.
Dopo una manciata di secondi ti allontani, con un'espressione soddisfatta sul viso.
- Dobbiamo vestirci e scendere a fare colazione, tra poco iniziano le lezioni.
Strabuzzo gli occhi, stupita.
Mi sarei aspettata come minimo un altro round, dopo quelli di stanotte, giusto per festeggiare la riappacificazione, considerando anche la tua evidente manifestazione di... gioia per la situazione: e invece ti allontani, ancora sorridente, e torni in bagno, forse a esprimere in altra maniera questa gioia.
Mentre mi vesto, rifletto ancora sulle tue parole e i dubbi mi riassalgono.
Sono sincera, non so dove ci porterà tutto questo e se ci porterà lontano.
Un conto è stare chiusi fra quattro mura, con la libertà di fare ciò che vogliamo quando siamo fuori, ma impegnarsi seriamente è decisamente un altro paio di maniche... che non sono completamente sicura di voler indossare.
Potrei provarci, però. Questo sì. Un po' te lo devo, visto che ti sei esposto così tanto.
Esci tutto felice dal bagno e sorrido ripensando a quante volte il tuo umore sia cambiato praticamente nel giro di mezz'ora o poco più.
Ti osservo vestirti tranquillo mentre io finisco di indossare le mie ballerine e con un colpo di bacchetta asciugo i capelli ancora umidi.
Afferro la mia borsa dalla tua scrivania, facendo passare la fibbia su una spalla in modo da averla a tracolla e mi avvicino alla porta, aspettando che tu sia pronto.
- Andiamo?
Mi guardi con un sorriso strano, notando il Mantello dell'Invisibilità che mi ha prestato Albus ripiegato sul mio braccio e non più a coprirmi per sgattaiolare via di nascosto, come finora invece ho fatto.
- Quello dovresti tornarlo a tuo cugino, non credo che ti servirà più...- dici, indicando con un cenno della testa il prezioso Mantello e avvicinandoti a me.
- Si, glielo darò appena lo vedrò a lezione.
Metto la mano sulla maniglia della porta, dopo aver fatto un grande respiro di incoraggiamento.
Ok, ce la posso fare.
Ma non faccio in tempo ad aprire, che subito il legno scuro mi sbatte sul naso, facendomi vedere le stelle.
- Hei, Malfoy, ti ricordo che oggi alle cinque ci sono gli allenamenti di Quidd... ROSE?!?-
Gli occhi chiarissimi di Albus mi guardano stralunati, come se fossi un allucinazione.
- Ciao, Al...-
- Che cazzo ci fai qui?
- Emh...-
- Io e la mia ragazza stavamo andando a colazione. Grazie per avermi ricordato degli allenamenti e, soprattutto, per aver bussato prima di entrare. Davvero, Potter, la tua delicatezza è notevole. 
Non riesco a mascherare una risatina, sentendo le tue parole, accompagnata da un brivido lungo la schiena per quel "la mia ragazza" che tu hai buttato lì, con nonchalance, in mezzo ad un mezzo insulto a mio cugino.
Brivido che, evidentemente, sulla schiena del suddetto cugino deve essere assomigliato molto ad una scarica elettrica, visto che trema percettibilmente e continua a battere più volte le palpebre, come se non riuscisse a mettere bene a fuoco qualcosa.
- La... tua... ragazza...?- balbetta poi, mentre un inconsueto rossore gli tinge le guance.
- Oltre che poco delicato sei anche sordo, Potter? Sì, la mia ragazza. Ora, se permetti, io e la mia ragazza vorremmo andare a mangiare, quindi tornatene nel tuo buco di camera caotica e lasciaci in pace. 
Senza dare a quel povero ragazzo il tempo di rispondere, mi afferri la mano, intrecciando le dita con le mie, e io faccio appena in tempo a lasciare il Mantello sul braccio di Albus ancora attaccato alla maniglia della porta, prima che mi trascini via fra gli sguardi stralunati di altre serpi ancora in pigiama che vagano per i corridoi dei vostri dormitori.
- Potresti anche essere più gentile nei suoi confronti, sai?- ti dico, strattonandoti il braccio.
Mi guardi di traverso, mugolando qualcosa.
Rinuncio.
Mi rendo conto che è la prima volta che ci teniamo per mano, e stranamente la cosa non mi dà più di tanto fastidio.
Ho sempre odiato camminare mano nella mano con qualcuno, mi fa sentire in trappola.
Stavolta no.
Forse perchè, in fondo, sono io a non voler scappare da questa trappola.
La tua mano stringe la presa e ricambio senza pensarci.  Ci avviamo con calma verso al Sala Grande.
Non bado alle espressioni incredule delle decine di volti che si girano a guardarci come se ci fosse spuntata la coda.
Bado solo alla tua mano che mi stringe forte, all'altra che poggia sulla mia guancia per avvicinarmi al tuo viso, che incontro in un bacio a fior di labbra. 
Un breve sorriso, poi un occhiolino e ti allontani.
Io rimango impalata davanti all'enorme porta della Sala.
Odio le pubbliche dimostrazioni di affetto e lo sai.
Odio avere gli occhi di tutti puntati addosso e lo sai.
Ma più di ogni altra cosa odio l'improvviso senso di vuoto alla mia mano ancora calda della tua presa.
E forse, anche questo, lo sai.

We will stand tall 
Face it all together 
At skyfall





# Angolo autore #

Bene gente. Dopo aver lasciato circa cinque, sei fics senza fine (ovviamente mai pubblicate, non sopporto chi lascia le storie incomplete), mi sono resa conto che forse il mondo delle long non fa per me, quindi eccomi con questa oneshot :-) per essere precisi, la prima ambientata nel mondo del maghetto occhialuto, visto che finora ho sempre preferito le originali. Da qualche mese però, dopo aver letto le storie di Mirya, Kysa e Axia mi sono innamorata del fandom Harry Potter, quindi... questo è il frutto di tale passione xD

Solo due precisazioni.
La canzone che fa da canovaccio è "Skyfall", di Adele, la colonna sonora dell'ultimo 007 per intenderci.
La frase Giochi o non giochi? , così come il titolo "Jeux d'enfants" derivano dal film di Yann Samuell "Amami se hai il coraggio" (in originale, per l'appunto, "Jeux d'enfants"). Ho visto il film un paio di anni fa e mi ha messo un'ansia tremenda, tanto che tutt'ora mi rifiuto di guardarlo nonostante la mia coinquilina si ostini a ripetermi che è un film meraviglioso. Forse prima o poi lo vedrò. Più poi che prima, magari.

Bene, direi che è tutto.

Criticate, commentate, non commentate, fate un po' come volete: so che a volte non si ha voglia di scrivere nulla alle recensioni, io stessa solo ultimamente ho iniziato a lasciarle pur frequentando il sito da... cinque? Sei anni? (ho un altro account adesso, per motivi di varia natura, quindi non so dirvi con certezza).  Per carità, non mi lamento se lasciate una traccia del vostro passaggio, eh, anzi xD

Adesso è tutto veramente.

Peace & Love, bella gente! :-)

  
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