04/04/2013
2 recensioni
My eyes shine
with you
Prologue
Suono’ la sveglia e come tutte le mattine la mandai a quel paese e la spensi.Poi sorrisi ,perché quello non era un giorno qualunque,compivo 17 anni!Ero felicissima ,perché quel giorno niente lavori forzati,sarei stata trattata come una principessa ,ma sopprattutto i miei genitori non avrebero litigato tutto il giorno,o ci avrebbero provato.Come tutti i compleanni ,i miei genitori e mia sorella Caterina,entrarono nella mia stanza .
“Tanti auguri a te!Tanti auguri a te!Tanti auguri a Emma,tanti auguri a te!”cantarono come galline spennacchiate
Mi rizzai a sedere sul letto e spensi le candeline sulla torta che mia madre aveva fatto. Crostata al cioccolato ,ovviamente.Poi presi il regalo dalle mani di mia sorella .Era il nuovo album dei Green Day:Uno!Quello nuovo ,quello che tanto desideravo! Gli ringraziai e scesi dal letto per andare a fare colazione. Poi risalii e mi sistemai :quel giorno era e volevo essere vestita decentemente. Mi sistemai per bene ,poi guardai l’orologio, erano le 7.30!Cazzo!Il pullman partiva a 7.35!Papà era già uscito, mamma si stava lavando, e per non bastare il mio motorino era dal meccanico.
“Ci sono volte in cui vorrei essere veloce come Edward Cullen” pensai ad alta voce prima di iniziare a correre
Quando aprii la porta di casa, mi ritrovai difronte Michele, il mio migliore amico, di cui mi ero innamorata, prima che si mettesse con Alice, la mia migliore amica.
“Ti ho aspettato perché oggi è il tuo compleanno, a proposito,auguri”mi disse sorridendo
“ Grazie ,ciao ,e…corri” gli dissi prima di iniziare a correre come una matta
Poi fu tutto un continuo di auguri e di ragazzi che ne approfittavano per farmi il filo,perché io ero, come dire, la ragazza più ”corteggiata “della scuola, anche se non capivo il perché. Arrivammo alla fermata in anticipo, dato che il pullman non era ancora arrivato, ed erano già le 7.40.Che culo!Appena arrivammo vidi Alice venirmi incontro.
“Auguri tesoro “disse tutta entusiasta.
“Grazie “le dissi abbracciandola .
Lei e Michele si salutarono con un bacio, ma io girai la testa, perché la cotta non mi era del tutto passata. Arrivammo a scuola in ritardo, solito .
***
Finite le micidiali lezioni :sul serio, subirsi due ore di matematica n un giorno, sono un parto,e soprattutto di Sabato. Tornai a casa ,mangiai e poi salii in camera , dovevo scegliere i vestiti per la festa! Sentii i miei genitori parlare concitatamente al piano di sotto.
“Lasciamole godere il compleanno non puoi rovinarle la festa! “disse mia madre
“OkOk,glielo diremo lunedì’…ma non puoi rimandare all’infinito….”disse mio padre cercando di mantenere la pazienza
Dissero molte altre cose, ma non ci feci caso. Probabilmente parlavano del divorzio. Bisognava aspettarselo dopotutto. Litigavano un giorno sì e l’altro pure. Mi sdraiai sul letto e puff!Nel mondo dei sogni. Mi svegliai alle 7.00.Oh cazzo!Dovevo essere a casa di Alice alle 7.30!Ok.Doccia,capelli e vestiti a tempo record, ma ero comunque in ritardo…..Perché l’orologio corre sempre più di me? Dopo gli ultimi preparativi a casa di Alice, due ore dopo, andammo al locale dove c’era la festa. Non ricordo molto, solo che ho conosciuto un ragazzo ,e che mi sono divertita tantissimo. Mi svegliai la mattina dopo a casa mia, ma come c’ero arrivata?. La Domenica passò velocemente. Oggi era Lunedì, il giorno dell’annuncio.Eravamo tutti e quattro seduti per fare colazione ,cosa successa sì e no tre volte in tutti i miei 16 anni di vita…Comunque, papà si schiarì la voce e disse:
“Sapete, il mio lavoro richiede molti sacrifici, e per questo dovete capire….Non è facile, ma…”disse papà tirandola per le lunghe
Quante storie però !
“Ma….”dissi io cercando di fargli tagliare corto
“Ecco, dobbiamo trasferirci! ”disse mio padre
Oh Godness!Non riuscivo a dire niente.Caterina piangeva.Mamma aveva gli occhi rossi.Ebbi solo il coraggio di chiedere:
“Dove?”dissi con un filo di voce
“A Londra”disse papà
Oh God.A Londra? Patria delle ragazze perfette? Patria di una lingua difficilissima? Patria di cibo schifoso? Dove per frequentare le scuole bisogna indossare un’uniforme? Se è questa Londra, io sto bene qui! No, proprio no, io non ci vado, punto e stop. E Alice? E Michele? E i parenti? E insomma………….la mia vita? Perché a me?
Spazio autrice:
Ok guys ! Questo è il prologo ,recensite se vi piace, e anche se non vi piace, almeno così so’ cosa devo migliorare ,accetto le critiche !Comunque vorrei ringraziare NuvolaBlu per avermi fatto un banner così dgfhgytrnbvgkjngf.Thanks,e anche Laura, che sta scrivendo questa fanfiction con me, baggiana