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Autore: frabelieber96    04/04/2013    1 recensioni
 
Non ho mai pensato all'amore e al suo significato ma nonostante ciò vorrei accarezzarla e dirle che la amo perché forse, probabilmente, la amo davvero.
Vorrei dirle che si sbaglia, che possiamo cambiare le cose, ma è tutto inutile. Lei mi disprezza, disprezza ciò che sono, ciò che le ho fatto credere di essere. Disprezza la mia scommessa, il fatto che non creda nell'amore - pensa lei- , il fatto di non sapermi accontentare delle piccole cose. E mi disprezzo anche io, per aver avuto paura di amarla, per aver avuto paura di ammetterlo davanti a lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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10.





Mentre io me ne stavo sdraiata sul letto ad aspettare che lo smalto sulle mie unghie si asciugasse, Sam, seduta a qualche metro da me, leggeva una di quelle frivole riviste mensili.

<< Rimani da me a dormire stasera? I mie sono fuori città e tornano solo domani per pranzo! >> chiesi annoiata alla mia amica.

<< Certo! C'è anche Luke stasera? >> chiese lei con aria disinteressata, in realtà sapevo che moriva dalla voglia di trascorrere del tempo con mio fratello.

<< Non lo so >> dissi io sincera. Da qualche settimana Luke si fermava a dormire nel dormitorio del college e tornava a casa sempre meno. Non lo biasimavo, anzi, lo capivo. Quando hai vent'anni l'unica cosa che desideri è essere libero, indipendente e senza alcun tipo di responsabilità e allora è normale che la sera anziché tornare a casa dopo una giornata di lezioni rimani a spassartela tutta notte con i tuoi compagni di università o meglio ancora con una bella ragazza. Il fine settimana però, Luke tornava a casa e passavamo tutto il weekand insieme e la domenica sera non lo tolleravo più tant'è che ero felice che il giorno dopo sarebbe ripartito all'insegna del college e che non lo avrei rivisto per i prossimi due o tre giorni.

<< Possiamo chiederglielo dopo, potremmo anche suggerirgli di invitare qualche suo amico universitario stra fico e super muscoloso >>

Sam stava per ribattere ma il campanello della porta aveva suonato e l'aveva così interrotta.

<< Vado ad aprire, sarà qualche venditore di pentole o aspirapolvere, lo liquido in un minuto! >> e così dicendo mi alzai dal letto e in pochi minuti raggiunsi l'entrata di casa mia.

Quando la porta di casa mia fu aperta difronte a me, contrariamente ai miei sospetti, non c'era un anziano e disperato venditore di porta in porta, ben sì un cantante internazionale giovane e aitante, bello e venerato, irraggiungibile per molti e amato da tutti.

<< Avevi detto che dovevi lavorare oggi, cosa ci fai qui? >> chiesi felice ma incredula

Justin si sporge in avanti con il volto, quanto basta per far si che le nostre labbra si uniscano. Mentre mi bacia porta una mano sulla mia vita e mi spinge con cautela in dietro in modo che anche lui antri in casa e poi chiude la porta alle sue spalle.

Sto ancora dando il bacio di benvenuto al biondino canadese che ho difronte quando sento la voce di Sam urlare dal piano di sopra

<< Ho trovato un articolo su di lui. Leggo testualmente: "Justin Bieber, rivelano fonti affidabili, dura più a letto che sul palco". Ora Bex, contando che io a un suo concerto ci sono stata e dura più di due ore, tu confermi o smentisci questo articolo? >> 

 

Justin interrompe il nostro bacio e mentre chiude gli occhi apre la bocca in un sorriso sincero ed imbarazzato. 

Io sono davvero sconvolta, non tanto per il fatto che esistano articoli del genere, ma perché mi chiedo come possa la mia migliore amica voler verificare questo tipo di informazioni.

<< Samantah, vieni qua a chiederglielo tu stessa visto che la cosa ti interessa tanto.>> urlo io di rimando.

 

In pochi secondi Sam è in cima alle scale e i suoi occhi continuano a spostarsi da me a Justin e da Justin a me. Dopo una decina di secondi si decide a parlare

<< Non era un venditore di pentole al campanello >> dice Sam sicura. Se pensa di aver appena svelato un grande mistero le vorrei anche dire che l'acqua calda è già stata scoperta.

<< No, ero io. E quella non era una domanda da fare! >> risponde Justin non poco imbarazzato.

<< Non lo stavo chiedendo a te, infatti, ma alla mia migliore amica. >> dice la ragazza dalle scale.

Quando Sam si decide a scendere i gradini e ci raggiunge al piano di sotto le chiarisco le idee dicendole che certe cose non le deve chiedere neanche a me, ne ora ne mai più.

Sembra però che il suo cervellino non ragioni più perché poco dopo in cucina, mentre preparo una spremuta d'arancia per tutti, esclama

<< Deduco che la fonte affidabile del giornale non sia poi così tanto affidabile…. per quel poco che ne so quell'articolo è una grande cavolata! >>

 

In questo momento non posso che desiderare una pala per scavarmi la fossa da sola.

 

 






Justin sta per togliermi la maglietta di dosso come io ho già fatto con la sua qualche minuto fa ma veniamo interrotti dalla suoneria del mio cellulare

<< E adesso che c'è? Sam se ne appena andata, possibile che non abbiamo cinque minuti per noi?! >> dice Justin sbuffando.

Non mi preoccupo neanche di rispondergli, invece mi catapulto sul mio cellulare e rispondo alla chiamata

<< Sto arrivando >> dice la voce di Christopher dall'altra parte del ricevitore

<< Cinque minuti ed esco di casa allora >> rispondo io chiedendo scusa con gli occhi a Justin.

<< Va bene dolcezza >> dice Chris prima di attaccare.

 

Justin mi guarda spazientito, non ha apprezzato il fatto che sto per uscire di casa, immagino.

<< Non sapevo saresti venuto, ho preso un impegno. Non posso annullare tutto solo perché ti sei presentato a casa mia un'ora fa >>

<< No, però potevi avvisare che non avevi tempo per me >> dice rimettendosi la maglietta bianca addosso.

<< Se vuoi puoi venire con noi. Io e Chris andiamo a vedere Luke giocare la sua prima partita di football della stagione con la squadra del collage >>

<< Volentieri. Tra l'altro devo parlare con Luke per il regalo di nozze di Scooter. >>

<< Non mi hai detto che Scooter si sposa >> ammetto io alzandomi dal divano e infilandomi le scarpe

<< Si, venerdì prossimo! Vieni con me? >>

<< No, magari vengo al prossimo! >> dico beffarda io

<< E dai, Bex. Noi tutti speriamo che questo sia l'ultimo, non puoi cercare di essere positiva? >>

<< Scusami tanto se sono realistica. Questo sarebbe il quinto matrimonio e se non sbaglio il quarto risale a cinque mesi fa… non penso che questo durerà più degli altri! >>

Dal vialetto di casa si sente il rumore di un clacson, Chris dev'essere arrivato.

Apro la porta e Justin esce con me, non appena vede la macchina di Chris, una Porsche Cayenne, gli si illuminano gli occhi

<< Questo Chris mi piace già >> afferma deciso e si catapulta a presentarsi con l'amico di Luke.

 

Le ultime parole famose, penso io.

 

 

 

 

Ci vuole un'ora e quaranta per arrivare a Santa Barbara, dove si trova il college di mio fratello.

 

Ci vollero solo 18 minuti perchè la mia tortura ebbe inizio. 

Ci vollero solo 18 minuti prima che Chris iniziasse l'argomento da cui io mi ero volutamente tenuta alla larga.

 

Con le mani sul volante e una semplicità da far paura Chris aveva iniziato il discorso

<< Bex, ieri, dopo aver portato a casa l'ennesima ragazza mio padre mi ha chiesto perché ci fossimo lasciati, ha detto che dovremmo riprovarci, secondo lui sei tu la ragazza giusta per me! >> 

 

ecco, la mia ora era arrivata.

 

Nonostante fossi seduta sui sedili posteriori dell'auto mi ero accorta facilmente dell'espressione meravigliata, confusa e rabbiosa di Justin. In un primo momento pensava di aver capito male, nell'istante successivo invece si era accorto di aver capito perfettamente e allora una rabbia istintiva e dettata dalla gelosia si era impossessata di lui.

 

<< Tu e… e  Rebecca.. stavate…insieme? >> chiese titubante e non ancora sicuro di quello che stava ascoltando

<< Si. Quasi due anni fa. Io e Luke siamo sempre stati migliori amici, io e Bex siamo cresciuti insieme e poi due anni fa ci siamo messi insieme. E' la ragazza migliore con cui sia mai stato fidanzato. >>

 

Se qualche ora fa pensavo che una situazione  più imbarazzante non potesse esistere, bhè, mi sbagliavo di grosso.

Chris non sapeva assolutamente niente di quello che c'era tra me e Justin.
Justin stava venendo a conoscenza del mio passato con Chris ora e sinceramente avevo paura che approfondisse così tanto da arrivare a sapere tutto.

Notai che Justin si stava per voltare per potermi guardare e io, istintivamente, piuttosto che dover rispondere al suo sguardo geloso e arrabbiato, appoggiai la testa al finestrino, chiusi gli occhi e feci finta di essermi addormentata. 

Il mio piano era semplice, far finta di dormire per tutto il viaggio evitando così di dover parlare dell'argomento e lasciando che questo andasse a finire nel dimenticatoio.

 

<< Bex si è addormentata >> asserì Justin con un tono indecifrabile.

<< In questo caso, allora, posso anche farti una confidenza da ragazzo a ragazzo. >>

 

Ti prego Chris, non farlo.

<< ti sto ascoltando >> aveva detto subito dopo Justin desideroso di sapere e di arrivare in fondo alla questione. 

 

<< Io sono stato la sua prima volta. >> 

 

Ecco fatto. Chris aveva appena complicato qualunque cosa ci fosse tra me e  Justin, come se quel "qualunque cosa" non fosse già abbastanza complicata di suo.

 

 

 

Quando la macchina era stata fermata e la radio spenta mi ero resa conto che il viaggio doveva essere finito. 

<< Sveglio Rebecca >> avevo sentito dire Chris.

<< Non toccarla >> aveva urlato Justin. Poi si era subito corretto con un << Cioè, quello che intendevi dire era di non svegliarla, ci penso io.>>

Chris aveva acconsentito e Justin, dopo esser sceso dalla macchina, aveva aperto lo sportello su cui ero appoggiata e aveva sussurrato al mio orecchio

<< Puoi smettere di fingere ora, siamo arrivati. >> 

Io, dal canto mio, avevo aperto gli occhi e non avevo nemmeno cercato di controbattere, sarebbe stato inutile. Justin aveva capito benissimo.

 

<< Rebecca mi accompagni al bar prima di andare a prendere posto sulla tribuna? >> aveva domandato Justin con tono innaturale. 

<< Puoi andarci da solo, io e Chris ti aspettiamo seduti ai nostri posti >> avevo risposto io intenzionata a non trascorrere neanche un minuto da sola con Justin.

<< Justin non conosce il posto, accompagnalo al bar, Bex. Io non mi perdo di sicuro >> si era intromesso Chris. 

 

Quando l'amico di Luke fu abbastanza lontano da non sentirci Justin fece finalmente trapelare tutti i sentimenti che fino a quel momento aveva cercato di tenere nascosti.

 

<< Non mi avevi mai raccontato nulla di questo Christopher. >> mi aveva quasi urlato in faccia Justin.

<< Si, è vero, non ti ho mai raccontato di come ho perso la verginità, e allora?! non mi sembra che tu mi abbia mai raccontato di come sia stato la tua prima volta… >>

Justin aveva disteso il braccio e lo aveva appoggiato alla macchina lasciando che il suo peso fosse sorretto dall'auto di Chris.

<< Si, ma per voi ragazze è diverso. Chris sarà il ragazzo che ricorderai per sempre. >>

<< Non nego che la prima volta è stata importante ma di certo quando mi sposerò o quando partorirò i miei figli non sarà Chris l'uomo a cui penserò. >>

Justin mi fissa negli occhi e piano piano vedo la rabbia sparire e lasciare posto alla gelosia.

<< Sai Bex- dice Justin in tono meno severo- il pensiero che quel cretino sia stato con te mi distrugge. Non avevo mai pensato a questa cosa ma è uno schifo, ho in testa l'immagine di te e quel ragazzo tutto muscoli dal almeno un'ora e non riesco a farla andare via. Sono geloso e il solo pensare a te con un altro mi fa incazzare. Mi fa incazzare parecchio. >>

<< Francamente, Justin, non mi interessa. Non sei l'unico ragazzo con cui io sia stata e non trovo che problema ci sia. Non ti ho mai mentito al riguardo e non puoi dire il contrario. Inoltre sei incoerente al massimo. Quando mi hai proposto di scommettere dov'era la gelosia? Quando chiamavi i tuoi amici e mi proponevi come nuova ragazza da conoscere, dov'era la gelosia? Quando sapevi che ero ad un appuntamento con i tuoi amici? dimmi Justin, dov'era la gelosia allora? >>

Justin rimane in silenzio. Non saprei se non sa cosa dire o se invece sa che parlando ancora peggiorerebbe solo le cose.

L'altoparlante richiama l'attenzione del pubblico e ci informa che la partita sta per iniziare.

<< Bene, se ora vuoi vedere la partita di Luke insieme a me e a Chris non c'è problema, se invece hai cambiato idea fai pure, vattene. Io di certo non starò qui a scongiurarti di rimanere e di restare con me. >> 

Mi volto dando le spalle a Justin e manifestando più rabbia di quanto in realtà non senta mi dirigo verso gli spalti decisa a prendere posto accanto a Chris.

<< Aspettami, vengo anch'io >> sento dire Justin a qualche metro da me.







 

il mio angoletto piccino piccino:
Buona sera a tutte ragazze mie. Sono qui a postare dopo un mese ed è tantissimo, lo so.
Mi dispiace molto di non aver aggiornato ma ci sono state tantissime cose durante marzo.
Partendo dalla più importante, ovvero il concerto di Justin a Bologna, che è stato un vero sogno.
Dopo il concerto sono stata assalita da una nostalgia e malinconia assurda e non riuscivo a scrivere nemmeno mezza riga su di lui, era strano scrivere di qualcuno che avevo abbracciato solo pochi giorni prima.
Volevo anche scrivere una OS per dare libero sfogo alle mie emozioni di quel primo sabato di primavere ma ho preferito non farlo, quelli sono miei ricordi intimi e personali, che custodisco gelosamente nel mio cuoricino che ormai straborda di amore per Justin.
Seconda cosa, dico sinceramente che sono rimasta male per le sole tre recensioni ricevute al capitolo precedente.
Siccome però io scrivo inizialmente per me stessa e per sognare ad occhi aperti ho deciso di continuare a scrivere e allora eccomi di nuovo qua.
Ho riscritto questo capitolo una decina di volte e non ero mai soddisfatta o contenta.
Voglio informarvi che se non capite subito cosa sia successo in Canada dopo la famosa notte in cui ci eravamo lasciate non preoccupatevi, verrà svelato tutto nei prossimi capitoli :)
Il fatto che i capitoli trasmettano anche, e spero non solo, confusione e poca chiarezza in alcuni punti è perchè la storia che scrivo rispecchia la storia tra Justin e Rebecca e la lora storia d'amore è cosi, difficile, incompresa, confusionale e incomprensibile.

Vi amo tutte e ora corro a rispondere alle recensioni che mi avete lasciato.
Spero di trovarne di più queta volta.
Vi prometto che non dovrete aspettare cosi tanto per l'undicesimo capitolo, arriverà presto. 
Grazie,
@frabelieber96

 

  
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