Stupida vita, stupida scuola, stupido corpo, stupida mente contorta, stupida me.
Ciao, sono Giulia una stupida quindicenne brutta, senza un fidanzato, ma con tanti amici.
Ho i capelli lunghi marroni tendenti al biondo, occhi nocciola, sono alta ma formosa, mi piacerebbe essere una modella perfetta senza nessun difetto, Come ogni ragazza sono innamorata di un ragazzo trasgry (?)
Questo ragazzo si chiama Zayn, Zayn Malik, un ragazzo muscoloso, con un ciuffo biondo da svenire, lui è fidanzato con Stella, una bionda tutta culo e tette senza cervello.
Ho un fratello a dir poco perfetto e dolce, Liam, non è fidanzato, cerca la ragazza giusta.
Mia madre e mio padre ormai sono separati da un anno, ormai ci ho fatto l’ abitudine, a Pasqua con mia madre, a Natale con mio padre le altre feste con i miei amici.
Vivo da sola con mio fratello perché non sapendo se andar a vivere con mia madre a Londra o con mio padre in Svizzera ho scelto di rimanere nella mia patria, la patria della pizza, l’ Italia, vivo a Ferrara, città molto bella.
La mia migliore amica Ester è il mio cuore, lei è l’ unica che sa cosa provo davvero tutti i giorni, quando sto male, quando piango in silenzio, quando anche in estate ho magliette che mi ricoprono i polsi, lei sta sempre dalla mia parte, anche quando ho torto. In confronto a me Ester è stupenda, bionda occhi azzurri alta e magra, il mio opposto è fidanzata con Harry Styles, il migliore amico di Zayn, io ogni volta ci provo con Zayn e lui? Lui o mi ignora o ride, gli faccio pena.
Oggi facciamo una uscita a quattro io Zayn e Ester e Harry mi vibra il cellulare, digito il codice per sbloccarlo, un messaggio da Ester:
Bellezza, tra mezzora sono da te *cuore* -Ester xx
***
Suona il campanello vado ad aprire ed è Ester, splendida come al solito: in mano ha una borsa grande come una valigia di trucchi vestiti profumi, ha di tutto.

E: dolcezza, sei pronta?

Io: per cosa? Dico con aria interrogativa

E: oggi usciamo con i due più belli della scuola, Hazza è mio, Zayn è diciamo tuo
La sua affermazione mi provocò una risata

Io: Zayn per me è troppo, dico io, mi hai vista? Sono peggio di un cesso anche con tre chili di fondotinta sono brutta.

E: ehi, tranquilla, tu sei stupenda, sei bellissima, lo vuoi capire? Ogni volta ti devo ripetere le stesse cose.

Io: grazie, non finirò mai di ringraziarti.
Oggi sarò un’ altra, sarò diversa, ci sarà un forte cambiamento

Io: Ester sono pronta truccami e rendimi un lavandino
Questa ultima mia affermazione le provocò una risata.

E: amore posso mettere Boyfriend di Justin?

Io: certo, io amo quel ragazzo.

Ester mi fece indossare molti dei vestiti più sexy che avevo nell’ armadio ma mi stavano tutti a dir poco male, sembravo un panda in calore, facevo schifo.


E: ti ho trovato un vestito a dir poco FA-VO-LO-SO

In mano aveva un vestitino stretto in vita con una fascia e poi si apriva in numerosi fili blu con il velo sotto; arrivava fino al ginocchio è perfetto.
Me lo provo e sono accettabile.


E: sei perfetta.

Lei è perfetta, indossa un vestito corto e stretto che mette in mostra le forme al punto giusto. Lei era già pronta, già truccata.
Mi mise la matita blu, l’ ombretto blu e un lucidalabbra. Infine mi fece fare lezioni per essere sensuale.
Citofonarono alla porta.
Andò ad aprire Ester e vide il viso di Harry malinconico.

E: amore mio che ti è successo?

Harry non rispose.

H: possiamo parlare in privato?

E: certo andiamo in macchina
***

H: Zayn sì è lamentato dicendo –Io con quella sfigata devo uscire?-

Io stavo origliando e a quelle parole mi è cascato il mondo, subito mi sentii la vista appannarsi e lacrime cadere sul mio viso.

E: cazzo, ci ha sentiti, chiama Zayn e fallo venire qui. Ora.

Ester mi chiamo più volte da fuori della mia camera ma ormai si arrese e mi disse: okay ora c’ è una persona che vorrebbe parlare con te.

Z: scusa, scusa davvero, aprimi.

Io: No sono una sfigata del cazzo, quindi fottiti tu e la tua autostima del cazzo, vaffanculo.

Ormai ero in bagno con la lametta in mano ma poi pensai: -che cazzo stai facendo, mettila giù non lo fare mai più- stranamente la posai e la misi nel mobiletto.
Qualcuno era entrato nella mia camera, con la chiave.

Z: ehi, dove sei?

Non risposi.
Z: scusa sono un

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Giulia

Ester