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Autore: elisa nico    04/04/2013    2 recensioni
Una bambina chiede a sua madre di come lei è suo padre si siano innamorati e l'origine del suo nome così strano. Da lì la nostra Strawberry inizierà un racconto che la porterà indietro nel tempo...
La mia storia non ha niente a che fare con la storia originale, da cui prendo solo alcuni personaggi.
Se vorrete lasciarmi una recensione, qualunque essa sia, ne sarò felice.
Kiss elisa nico
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Retasu Midorikawa/Lory, Ryo Shirogane/Ryan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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11 La lettera

Erano passati due giorni e finalmente era arrivata la mattina della partenza, erano appena le sei ma si trovavano tutti alla stazione ad aspettare il treno che avrebbe condotto Ryan e Strawberry lontano da tutto e tutti.

I due ragazzi nei giorni precedenti si erano comportati in modo normale, come se tra loro non ci fosse nulla, anche con i rispettivi partner avevano finto che tutto andasse bene. 

«Amore scusami ancora per questi ultimi giorni. Divertiti e non stare troppo vicino a Ryan, lo sai che sono geloso anche se qualcuno ti guarda.»

«Mark non ricominciare, basta ti prego. Ci vediamo domani sera quando torno.»

 «Ok verrò domani a prenderti.»

Mark, in quegl’ultimi giorni si era comportato bene, non aveva più insistito con la storia della gelosia con Strawberry e infetti da dopo quella sera della litigata anche lei era più tranquilla verso di lei, che tutto si fosse risolto?

Meglio così a furia di parlare di tradimenti si poteva anche confondere e smascherarsi.

Strawberry dopo il bacio di quella sera era tranquilla, la sua confusione era sparita quasi del tutto.

«Ryan riposati e rifletti su quello che ci siamo detti negli ultimi giorni. Cerca di capire cosa vuoi veramente per te e per la nostra storia.»

«Lo farò. Quando tornerò domani chiariremo tutto, una volta per tutte.»

Ryan ormai aveva deciso, anche se Strawberry non lo avesse voluto lui non poteva stare al fianco di Lory, non la amava e domani glielo avrebbe detto.

Lei aveva già capito come sarebbero andate le cose tra loro, ma dentro di sé nutriva ancora la speranza di sbagliarsi.

Mancavano pochi minuti all’arrivo del treno,  Kyle richiamo all’attenzione i ragazzi per dargli le ultime raccomandazioni.

«Allora ascoltatemi bene, quando arriverete ad aspettarvi ci sarà un auto che vi condurrà all’albergo dove stasera ci sarà la premiazione “al miglior pasticcere dell’anno”. Domani nel pomeriggio ci sarà una riunione dove verranno presentati nuove tecniche per la pasticceria,  voi vi prenderete parte e alla fine di tutto ciò un auto vi riporterà nuovamente alla stazione per tornare a casa.»

«Amico ho capito! E da giorni che non mi ripeti altro.»

«Tranquillo Kyle abbiamo capito tutto. Senti ma per l’albergo hai già prenotato tutto tu?»

«Si, si ho pensato a tutto, voi dovete solo partire e “divertirvi”.»

Nessuno si accorse di come Kyle aveva calcato la parola divertivi, infatti aveva preparato una sorpresa, chiamiamola così, per i due amici.

In lontananza si poteva già avvistare l’arrivo del treno, Mark salutò Strawberry dandogli un bacio sulla bocca, Lory fece lo stesso ma all’ultimo secondo Ryan si scansò leggermente  facendosi baciare sulla guancia.

«Ragazzi sta arrivando il treno, dovete andare.»

Detto questo anche Kyle salutò i due ragazzi che si stavano incamminando versò il treno.

«A presto ragazzi.»

Mark, Lory e Kyle salutarono un ultima volta i loro amici e poi si avviarono all’uscita.  

Strawberry e Ryan salirono sul treno e cercarono un posto per sedersi per il viaggio, trovarono una cabina vuota e si sistemarono lì.

«Finalmente siamo partiti. Per due giorni saremo soli, io e te. Ma Strawberry cos’hai non sembri felice? »

«Mi sento in colpa Ryan. Tu no? Non pensi a Lory, a quanto potrebbe soffrire se sapesse.»

«Mi dispiace sicuramente, non sono un insensibile, ma non mi sento in colpa. Non è colpa di nessuno se mi sono innamorato di te e non devo star male se cerco di essere felice. Tu non vuoi essere felice?»

«Certo che voglio esserlo.»

«Proviamo ad essere felici insieme, sono sicuro che tra noi funzionerà. Ti sto chiedendo una cosa terribile, lo so, ma in questi due giorni proviamo a conoscersi meglio a stare insieme  e poi vedremmo cosa fare al nostro ritorno.»

«La tua richiesta non implica del sesso vero?»

«No tranquilla, voglio solo passare un po’ di tempo con te. Se poi cambierai idea sarò felice di donarti tutto me stesso …»

«Eh smettila di scherzare!»

I due ragazzi iniziarono a ridere e scherzare mentre il treno a grande velocità li portava verso il loro destino.

Un paio d’ore più tardi erano arrivati a destinazione, come aveva detto Kyle, fuori dalla stazione c’era un auto che li stava aspettando.

Strawberry entusiasta come una bambina, ammirava dal finestrino dell’auto la città che la circondava. 

Ryan al suo fianco era silenzioso e teso, tutta la  spavalderia degli ultimi giorni era sparita, adesso c’erano solo loro due, niente complicazioni ne fidanzati a intricare la situazione.

«È un vero peccato …»

«In che senso è un peccato?»

«Non poter visitare questa bellissima città, sai non ci ero mai stata prima di adesso, ma non avremmo un minuto libero.»

«Vorrà dire che un giorno ci torneremo insieme.»

«Sarebbe bellissimo tornare insieme …»

Strawberry non si rese nemmeno conto dell’affermazione che aveva appena fatto rapita com’era dal panorama che aveva davanti, al contrario Ryan non si era lasciato sfuggire l’affermazione della ragazza.

Dopo pochi minuti finalmente arrivarono all’albergo che Kyle aveva prenotato per loro.

Scesi dall’auto rimasero tutti e due a bocca aperta, l’hotel era bellissimo e lussuoso, lo si capiva dall’esterno figuriamoci come doveva essere l’interno.

Appena scesi dall’auto gli si avvicinò un cameriere per prendere i loro bagagli, i due ragazzi lo seguirono all’interno senza parole e si avvicinarono alla hall.

«Buongiorno senta noi dovremmo avere una prenotazione per due camere a nome di Kyle Akasaka.»

«Buongiorno a voi signori e benvenuti. Controllerò subito le vostre prenotazioni, un attimo di pazienza.»

«Ma certo si figuri.»

«Senti Ryan mentre il signore ci assegna le camere vado un attimo in bagno, tanto pensi a tutto te?»

«Si tranquilla vai purè.»

Appena Strawberry si fu allontanata il portiere si rivolse a Ryan con fare misterioso.

«Mi scusi lei è il signor Ryan Shirogane?»

«Si perché?»

«Oh qui una lettera per lei dove il suo amico gli spiega tutto, gli chiedo solo di far finta di niente quando torna la signorina e di essere stupito. Quando leggerà la lettera più tardi capirà tutto, ma adesso la nasconda che la signorina sta tornando. Presto!»

Ryan non aveva capito niente di quello che stava succedendo, ma decise di stare al gioco, nascose la lettera appena consegnatoli dal portiere e facendo finta che nulla fosse successo si rivolse a Strawberry che si stava avvicinando.

«Tutto bene?»

«Si a meraviglia, avevo solo bisogno di rinfrescarmi un attimo. Ti ha già detto il numero delle nostre camere.»

«Ancora no.»

«Allora signori ecco fatto, il numero della vostra stanza è 1501. L’ascensore è alla vostra destra, la stanza si trova al quarto piano; le valigie vi verranno consegnate tra pochissimi minuti in camera. Grazie e buon soggiorno.»

Strawberry era rimasta stupita, forse la stanchezza non gli aveva fatto capire bene la situazione; al contrario Ryan iniziava a capire quello che stava succedendo.

«Scusi ma ci deve essere un errore, lei a parlato di una sola camera ma il nostro amico ci aveva assicurato che le camere prenotate erano due.»

«Mi spiace signorina, se vuole posso ricontrollare ma sono sicuro che la prenotazione del signor Akasaka fosse per una sola stanza.»

«Deve esserci un errore glielo assicuro, può controllare per favore.»

Il portiere si mise a controllare una seconda volta, ma Ryan sapeva che era una perdita di tempo.

Quando Kyle faceva una cosa tutto era calcolato nei minimi dettagli.

«Tranquilla Strawberry aspettiamo di sapere se c’e un errore, altrimenti una soluzione possiamo trovarla, possiamo prendere un’altra camera. Pagherò io non ti preoccupare.»

«Come vi avevo detto la camera prenotata dal signor Akasaka è una sola.»

Ryan sapeva che tutto era inutile ma fece finta di niente, come se la conversazione di poco prima non fosse mai avvenuta.

«Non ci sono problemi, non si preoccupi. Prenderò un'altra camera per me.»

«Mi dispiace signore ma l’albergo è tutto pieno a causa della convention di medicina che ci sarà oggi e domani.»

«Come una convention di medicina? Noi sapevamo che ci doveva essere una premiazione per la pasticceria?»

«Ma credevo che fossero stati avvertiti tutti i partecipanti del concorso per pasticceri che tutto è stato rimandato alla prossima settimana. Oggi e domani c’e questo convegno di medicina pensavo lo sapeste.»

«Ryan scusa io non ci capisco più niente, ma allora perché siamo venuti fin qui? Ed oltretutto dobbiamo anche dividere la stessa camera.»

«Io non ho idea di quello che sta succedendo, adesso chiamerò Kyle e gli chiederò spiegazioni.»

«Credo sia meglio farci dare qualche spiegazione. Comunque se le cose stanno così possiamo tornare anche subito a casa.»

«Vorresti andartene? Appena qualche minuto fa dicevi che avresti visitato volentieri la città?»

«Si lo so, ma noi siamo venuti qui per lavoro, se non dobbiamo fare niente non ha senso restare a far spendere soldi a Kyle.»

«Mi scusi signorina se mi intrometto nella vostra conversazione, ma purtroppo la camera è già stata pagata in anticipo e non possiamo restituire i soldi, quindi se volete un consiglio vi conviene sfruttare l’occasione. Nel nostro hotel abbiamo anche una piscina termale gratuita per i nostri clienti.»

I due ragazzi si guardavano indecisi sul da farsi, da una parte la rossa era attirata dall’idea di passare due giorni in relax, dall’altra il biondo era confuso, non capiva cosa stava succedendo doveva leggere quella lettera.

«Strawberry senti chiamerò Kyle e dopo prenderemo una decisione ok?»

«Va bene parla prima con lui, forse è meglio.»

Ryan si allontanò, ma invece di afferrare il cellulare prese la lettera che aveva nascosto in tasca e si mise a leggere.

 

Amico mio spero che tu non sia troppo arrabbiato con me.

Sicuramente avrei dovuto parlarti del mio diabolico piano,

ma allora dove sarebbe stato il divertimento?

Il portiere è un mio vecchio amico e a acconsentito

a darmi una mano in questa occasione.

La storia del premio come miglior pasticcere è

tutta una bufala ideata da me, avevate tutti e

due bisogno di passare un po’ di tempo insieme lontani e soli

e io ho inventato tutto per darvi questa possibilità.

Sicuramente ci saranno altre camere libere ma

ti conviene sfruttare ogni minuto per convincerla

dei tuoi sentimenti.

Io più di questo non posso fare, adesso tocca a te.

È già tutto pagato dal sottoscritto ora devi convincerla

a rimanere lì con te … Kyle

 

Ryan chiuse la lettera nella propria mano e ringraziò mentalmente il suo amico per avergli regalato questo bellissimo sogno …

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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