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Autore: Halloween_    04/04/2013    4 recensioni
Due gemelle che si adorano e non possono stare divise.
Due capitani che si odiano e non possono stare vicini.
Il loro futuro deciso da una monetina; una monetina in mano a due pirati.
Fan Fiction scritta con: Portuguese D Vanessa.
Attenzione: il racconto è dal punto di vista di una delle due gemelle. Vanessa racconta dal punto di vista dell'altra sorella.
Possibili OOC per alcuni personaggi -non ne sono sicura però lo inserisco comunque per precauzione-, spero nessuno se la prenda. ^^
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Futago no Shimai

{Alaica}

~Gemelle.
Il sole splende, il cielo è azzurro e gli uccellini cantano; insomma una splendida mattinata!
Mi stiracchio, con un bello sbadiglio calcio via le coperte e poggio i piedi sul legno freddo del pavimento.
La mia gemella, Merodi dorme nel letto di fronte al mio, anche lei si sta svegliando proprio adesso.
Oh, che sciocca sono! Il mio nome è Alaica, sono una ragazza di ventun anni, pigra, testarda, permalosa, gran menefreghista e adoro provocare la gente per vedere le diverse reazioni; la mia famiglia è composta di me e, beh mia sorella. Eh, sì ci siamo solo noi due.
Merodi anche se all’esterno è uguale a me, o quasi, ha un carattere molto diverso, è allegra, coraggiosa, ama divertirsi, odia i bugiardi e si caccia spesso nei guai, fortuna che sa uscirne da sola! Ah, è anche una gran coccolona! Sembra stia parlando di un cucciolo di cane, non di mia sorella.
Noi due viviamo a Twins Island, l’isola dei gemelli.
Per qualche strano motivo qui nascono solo gemelli sempre omozigoti, gli stranieri pensano tutte le volte di vederci doppio.
«’Giorno.» La voce impastata di sonno di Merodi, anche lei è seduta sul letto come me, siamo faccia a faccia, pare di stare allo specchio.
Entrambe, abbiamo lunghi capelli (fino al sedere), leggermente mossi color indaco il mio ciuffo è a sinistra il suo a destra; gli occhi grandi e blu cobalto, intensi e vivaci; la pelle bianchissima e un fisico giusto, anche nelle forme.
«’Giorno a te. Dormito bene?»
«Come un bambino, tu?» Si stiracchia un po’, fissandomi con due occhioni ancora un po’ assonnati.
«Hm, sì dai!» Gli uccellini mi hanno svegliato anche questa mattina, però ho dormito quindi va bene.
Ci alziamo dal letto e ci cambiamo i vestiti; short neri, stivali con cinghie, e top nero con una sola manica che arriva poco sopra gli short; per mia sorella: mini-gonna, t-shirt, calze a strisce, una felpa e cinte borchiate.
Pettiniamo i capelli, ciuffo a sinistra per me e a destra per Merodi e diamo una rinfrescata. Sembriamo umane adesso e non più pazze sclerotiche!
Ah, la doccia di mattino è l’unica cosa che riesce a svegliarci!
Il mio stomaco brontola, è tempo di colazione. «Ho fame, mangiamo?»
Mia sorella mi risponde con un tenero «Shi.»
Andiamo in quella micro stanzetta che sarebbe la cucina, non che ci sia molto. Giusto un frigo, fornelli, lavandino e, qualche credenza, tutta rovinata dagli anni.
«Che mangiamo?» Gli stivali sul legno fanno un rumore strano, però non mi dispiace. «Boh.» La risposta di Merodi accompagnata da un’alzata di spalle.
«Vediamo…» Apriamo il frigo.
«Ma è vuoto.» Sono certa di avere la stessa espressione della mia gemella in quel momento, un misto di delusione e irritazione. Stupido frigo maledettamente vuoto! «Già.»
«Se andassimo al villaggio, a “prendere in prestito” qualcosa?» Beh, non ha torto però lo facciamo solo in casi di estrema necessità.
Purtroppo noi due siamo senza soldi, quindi possiamo solo rubare al villaggio, oltretutto ci odiano perciò gli sta bene! Comunque non è il caso di farlo sempre.
«Hmm… Se cercassimo qualcosa nel bosco? Magari frutta!» Questa è la nostra principale fonte di cibo: il bosco che circonda casa nostra.
«Hai ragione, forse è meglio!» I suoi occhioni sembrano quasi dispiaciuti per l’idea di poco fa, puccia la mia gemella.
«Io ho sempre ragione!» Alzo la testa con fare da superiora miss so tutto io. «Giusto!» Ahahaha, mi da anche ragione.
«Ohhhh, puccia sorella!» È così tenera. Io adoro la mia gemella.
Perfetto, usciamo da quella sottospecie di casa e c’inoltriamo nel bosco.
Io amo questo posto, così tranquillo e pieno di animali, un paradiso per me.
Facciamo passare cespugli e alberi finché non urlo trionfante: «Ah, ho trovato qualcosa!» Un grosso albero carico di frutti.
«Cosa?» Merodi è poco lontano da dove sono io.
«Un albero da frutto… Uh, sono anche maturi! Possiamo mangiarli!» Di sicuro, ho gli occhi che luccicano per la felicità in questo momento.
«Che frutta è?» Mia sorella è dubbiosa però.
«Ehm… Non lo so… Però sono commestibili!» Ne sono sicurissima! Sono così belli e poi mi sembra di averli già mangiati, chissà quando.
Merodi mi guarda, molto poco convinta mentre dice: «Sorellina… Ma se non sai che frutti sono come fai a sapere che si possono mangiare?»
Non ha tutti i torti, io ho la risposta perfetta, forse: «Istinto… Animale…?» Ho detto una cavolata, che novità!
«Sicura, sicura?»
«Eh, lo mangio prima io!» Mi avvicino e do un calcio al grande albero; un frutto mi cade tra le mani. Lo addento subito, è molto buono e succoso. «È buono!»
«Waaaa, sorellina, sei un genio!» Mi abbraccia stretta, stretta; io ricambio, mi piace abbracciare mia sorella.
Qualche minuto dopo, siamo sedute sull’albero con le gambe penzoloni, a mangiarci la frutta e riempirci lo stomaco.
D’improvviso ci giungono delle voci, dei rumori di passi e una puzza d’alcool da far schifo. «S-Sorellina senti anche tu quel che sento io?»
«Sì, purtroppo…» Uffi, ed io che volevo mangiare in pace!
«Pirati di Barbanera!» Coordinazione perfetta!
L’isola è sempre stata sotto la protezione del grande Barbabianca ma dalla sua morte è passata nelle mani di quel ciccione sdentato di Barbanera! Maledetto!
Manda i suoi uomini a riscuotere dei tributi e puntualmente io e mia sorella li eliminiamo; questo attira ancor più l’odio dei popolani, credono che così facendo attireremo Barbanera in persona, un giorno o l’altro.
«Ahahahah, sorellina, ho il presentimento che ci sarà un mucchio da divertirsi!» Merodi adora far fuori quei maledetti, anche se è una ragazza dolce e gentile quando si tratta di pirati di Barbanera diventa una sadica assassina che prova piacere nell'ucciderli. Però le voglio bene lo stesso e la capisco benissimo, noi due avevamo conosciuto qualche anno fa Barbabianca e posso solo dire che era un uomo fantastico e davvero buono. Il migliore in poche parole.
«Ahahahah, anch’io!» Li vedo avvicinarsi. «Oh, arrivano…» Ci appostiamo, due cacciatori pronti a balzare sulle prede.
Merodi sorride mentre mi augura buon divertimento, io dubito dureranno molto questi però come dice lei: «Meglio di niente!» un sorriso sadico stampato in volto.
Le chiedo se ci buttiamo e lei risponde un: «Certo che sì!», come se fosse la cosa più ovvia a questo mondo.
Atterriamo di fronte ai pirati, atterriti per la nostra improvvisa comparsa.
«E voi chi siete?» Domanda uno di quello con il fiato puzzolente come mai, che schifo!
«Le ultime persone che vedrete!» Che dolce la mia sorellina, gli sorride anche.
«Addio!» Io mi limito a questo e a un occhiolino.
«Asshuku!» Urliamo all’unisono.
I pirati si sollevano, grazie a Merodi che può diminuire la gravità, al contempo restano schiacciati da me che la posso aumentare; fine assicurata, i corpi senza vita cadono a terra come macigni.
Ridiamo divertite e lasciamo i corpi come spuntino per qualche animale feroce.

Poco lontano, un popolano, le ha viste usare i loro poteri per eliminare gli ennesimi pirati, il poveretto, terrorizzato, corre ad avvertire i compaesani.
Nello stesso tempo, altri due pirati hanno assistito allo spettacolo e pregustano il momento in cui potranno mettere le mani sulle due ragazze che hanno suscitato il loro interesse.


Quando ci siamo un po’ calmate; arriva una considerazione da mia sorella: «Andiamo al villaggio? Magari ci sono altri pirati!» Il tono è di pura eccitazione, vuole combattere ancora; lei si diverte così e anch’io non sono da meno.
«Vero, vero! Andiamo, allora!» Un cenno vigoroso da parte mia, tutti i capelli che mi volano davanti agli occhi. Li butto indietro e ci incamminiamo dopo l’euforico: «Siiiiiiiii!» di Merodi, con tanto di occhioni luccicanti.
Ho già detto che adoro il bosco? È pieno di animali strani e normali, belli e brutti, docili e aggressivi, chi attacca i popolani chi no; tanto, io ho fatto amicizia con tutti, quindi, non m’importa un accidenti!
Alberi di tanti generi e cespugli rigogliosi s’intervallano a piccole zone fiorite e tranquille radure, gli unici luoghi, dove filtra un po’ di luce; il resto del bosco è sempre immerso null’oscurità.

Fuori dal bosco, non è grandissimo, alla base della piccola collina, dove si trova, c’è l’unico villaggio dell’isola.
Piccolino e pieno di case uguali due a due, i gemelli possiedono sempre le case identiche e vicine il più delle volte. I popolani sono pochi in ogni caso. Sul resto del territorio si trova qualche casupola isolata, come la nostra. Quasi tutto è costruito in legno o mattoni, niente di che.
Varchiamo l’ingresso del piccolo ammasso di case, tutto è tranquillo da far paura, che sia successo qualcosa? Pare disabitato, nessuno in giro. Strano, davvero.
Apro la bocca per dar voce ai nostri dubbi.
Un rumore sordo, un colpo. Cado in ginocchio, le orecchie mi fischiano e qualcosa di caldo mi cola sul collo. Sangue. Ho un lungo taglio sul retro del capo.
Merodi sta vendo verso di me; lo stesso tizio la colpisce, in pieno, facendola crollare a terra.
«Sorellina!» Urlo, mi rialzo a fatica, la testa è pesante e la vista confusa, corro da lei. Un nuovo colpo, sono per terra, ancora.
«Alaica!» La voce preoccupata di mia sorella. «Che diamine fate?!» I popolani ci hanno circondate, sono armati di bastoni, la rabbia brilla nei loro occhi come un incendio.
Siamo entrambe in ginocchio, una accanto all’altra e cerchiamo di pararci come meglio possiamo; ma è difficile, sono più di noi e molto arrabbiati.
Dobbiamo difenderci! «Miry-» Nemmeno finisco di parlare, ne tanto meno usare i miei poteri, che Merodi mi blocca. «NO! Non dobbiamo fargli del male!» Una ferrea volontà brilla nei suoi occhi blu.
«Forse hai… Ragione…» Mi manca l’aria, e la voce mi esce sconnessa. Ha ragione lei, abbiamo promesso di proteggerli nonostante tutto, quindi non possiamo attaccarli.
«Non possiamo… Noi li dobbiamo… Proteggere…» Sorride, ha un cuore d’oro e una bontà senza pari la mia sorellina.
Un energumeno sta caricando un colpo tutto per lei, mi spingo in avanti e metto in mezzo. L’impatto del bastone con la mia testa produce un suono orribile, come qualcosa che si rompe, la testa mi scatta all’indietro di netto e il sangue denso comincia a colarmi sulla faccia, non vedo più da un occhio a causa sua.
«Alaica.» Disperata inizia a piangere Merodi. «Avanti… Che aspettate?! Fatelo! Colpite anche me! Forza! Colpitemi!» Disperata grida, tra un singhiozzo e l’altro.
«Che diamine dici?!» Adesso sono io che strillo, di rabbia però. Afferro il bastone e lo spezzo in due. «Provaci e questo te lo ficco giù per la gola! Mia sorella NON si tocca!»
Mi sento un animale, feroce, braccato dai cacciatori. Ho paura. Paura che sia la fine questa volta. Per entrambe, ma io non voglio che Merodi muoia, non può succedere!
Sento ancora la sua voce flebile che mi chiama, siamo stremate, deboli. Abbiamo perso tanto sangue, non sento più nulla, non vedo niente.
Stringo la mano di mia sorella, entrambe, stiamo perdendo conoscenza. Forse per sempre, poco male, morirò con lei.
Anche se avrei voluto fare ancora tante cose.
L’ultima cosa che scorgo, sfocata e indistinta, sono due figure di persone.
Che vestiti strani… Certo che potevo sceglierne uno migliore di ultimo pensiero!
La mia mente piomba nel buio più assoluto.



Angolo dell'Autrice.
Eccoci qui con il primo capitolo di questa nuova Fan Fiction! :)
È scritta in collaborazione con Portuguese D Vanessa quindi se la volete leggere dal punto di vista di Merodi, beh passate da lei! ;)
Spero tanto vi piaccia e vogliate lasciare una piccola recensione, così da sistemare eventuali errori o cose che non vanno e migliorare.
Grazie a chi è arrivato a leggere fino a qui! <3
Alla prossima, spero! :)
   
 
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