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Autore: Dama DeLupottis    04/04/2013    8 recensioni
Lui: Dario Camossi, 48 anni, chirurgo professionista con più di 1800 interventi alle spalle, freddo, superbo, diffidente, calcolatore, si fida solo di se stesso, crede esclusivamente ai fatti matematicamente dimostrabili e nel potere del denaro e del successo.
Lei: Anna Orievia, 20 anni, studentessa di ingegneria, solare, dolce, sognatrice, chiacchierona ma soprattutto testarda, crede nella forza dell’amore, nell’amicizia e che per tutti ci sia possibilità di redenzione.
E’ sempre vero che gli opposti si attraggono? La differenza d’età è notevole e quella del carattere ancora di più, questi due non hanno niente in comune, potranno mai andare d’accordo?
Genere: Introspettivo, Romantico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Pov. Dario

Cucino un semplice piatto di pasta a cui ci abbino un po’ d’insalata. E’ semplicemente assurdo! Con tutte le donne che ci sono a questo mondo, dovevo proprio andare a scegliere quella che non era in grado di accendere il gas senza che qualcuno urlasse “pericolo” e che sapesse fare soltanto latte, the, caffè e pasta (con il sale solo se si ricordava), cioccolata calda, e purè in bustina (liquido come una minestrina). La sua giustificazione? “cucinava Roberta!”

La osservo mentre mangia: sembra quasi in un altro mondo. Mi chiedo a cosa stia pensando di tanto impegnativo, ma ho paura che mi risponda di non sentirsi all’altezza delle altre donne che ho avuto, cosa che detesto sentirle dire, che mi fa semplicemente imbestialire, dato che in ogni caso, il mio passato non posso cambiarlo.

Quando però io condisco la mia insalata, notando che lei non è nemmeno a metà del piatto di pasta, non riesco più a trattenermi dal domandarle:- Ehi, mi vuoi dire che cos’hai? A cosa stai pensando?-

- A Massimo!- sussurra tenendo lo sguardo sul piatto.

Massimo! Ma certo! Perché non ci ho pensato prima? Possibile che sia sempre nei suoi pensieri?

Decido di astenermi dal commentare e mi limito a rassicurarla poggiando una mano sul suo braccio:- Non preoccuparti! Le cose torneranno come prima!-

- Non lo so Dario! Inoltre con la scuola… devo trovarmi un lavoro, per mantenermela l’anno prossimo, quando non avrò più la borsa di studio!- e rieccola che m’investe con la valanga dei suoi problemi, che sarebbero semplicissimi da risolvere se solo accettasse il mio aiuto!

- Di questo non ti devi preoccupare!- mi appresto a dire.

- No Dario! Non voglio i tuoi soldi!- Ecco! Come pensavo!

- Non m’interessa niente dei miei soldi! Lo sai!-

- Ma a me sì! Non voglio dipendere da te, voglio che tu sappia che io sto con te solo perché ti amo, e basta!-

- Io lo so già, non serve che me lo dimostri!-

- Serve a me! Per il mio orgoglio! Per questo io mi cercherò un lavoro, magari serale e tu non ti opporrai!- dice in tono perentorio, un po’ come quando io faccio il dottore e lei la paziente, non c’è verso di discutere! E’ po’ come la mia copia al femminile… e ovviamente… non posso fare a meno di amarla!

- Ok! Allora sai che facciamo? Settimana prossima vieni a New York con me, e poi al nostro ritorno penseremo alla scuola, al lavoro e a tutto il resto! Ok?-

- Che cosa non hai capito della parte “non voglio i tuoi soldi”?- domanda accigliata

- E’ un piccolo regalo, che se non accetti mi offendo!- dico con il mio accento persuasivo:- E poi mi conosci… sai che odio essere contrariato!-

- Ma sai che amo contraddirti!- esclama sorridendo

- E dai! Fallo per me!- mi alzo e la abbraccio da dietro, lei si volta e mi bacia, allora domando speranzoso:- E’ forse un sì questo?- lei annuisce per poi perdersi di nuovo fra i miei occhi e le mie labbra.

Mentre ripongo i piatti in lavastoviglie non posso fare a meno di pensare di dover fare qualcosa, per sistemare un po’ le cose che si erano incasinate anche per colpa mia. Sapete bene di cosa sto parlando, o meglio di chi sto parlando…sì indovinato….ancora di lui! Massimo è mio amico, e non ho motivo di allontanarlo solo per un “piccolo” errore che ha commesso Anna. Entrambi mi fanno pena: uno che cerca in tutti modi di evitare l’argomento dell’amicizia e diventa scontroso non appena viene nominato, e l’altra che passa ore e ore a rimuginare su come sistemare le cose. Non può andare avanti così! Finirò per stare con una che pensa al mio amico anche quando sta con me, non riuscendo a sentirsi pienamente felice, e con un collega a cui non posso nominare l’amore della mia vita senza farlo sentire in colpa! Assurdo! Devo sistemare le cose, devo fare in modo che si chiariscano l’un l’altra, anche se magari questo potrebbe comportare un reciproco risentimento nei miei confronti per aver agito alle loro spalle…


Pov. Anna

Finalmente andiamo in camera….so che ho dormito sulla macchina, ma sono ancora molto stanca e non vedo l’ora di recuperare tutte le ore di sonno che ho perso in questi giorni.

Dario comincia a togliersi jeans e camicia, mentre io indosso i pantaloni del mio pigiamino rosa.

Sono ancora senza maglia quando all’improvviso giunge alle mie spalle: riesco a sentire il calore del suo petto contro la mia schiena, e la sua mano posata sul mio ventre che mi stringe forte a lui. Mi lascio avvolgere da quell’abbraccio gettando la testa all’indietro: lui comincia a baciarmi il collo, a mordermi il lobo dell’orecchio per poi scendere sulla spalla. Dei brividi mi percorrono la schiena quando fa scivolare delicatamente lo spallino del reggiseno lungo la mia spalla, depositandovi una scia di baci.

Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra mentre fa scorrere anche l’altro spallino:- Che dici? Questa è l’atmosfera giusta?-

- Può darsi!- rispondo mentre con tutta la mia anima spero che prosegua ciò che ha cominciato

Nel sentire le mie parole, o forse il desiderio che celava il mio tono di voce, sgancia il reggiseno e me lo sfila via lentamente accompagnandolo lungo le mie braccia, fino a farlo cadere ai nostri piedi. Rimango immobile, ma comincio a sentire caldo quando le sue mani risalgono lungo le mie braccia e arrivano ad accarezzare la pelle che fino a pochi secondi prima era rimasta coperta.

Il mio respiro si fa più pesante, ma nel momento in cui mi fa voltare verso di lui, un moto di vergogna e d’incertezza mi assale: così mi copro con le braccia, ma lui guardandomi negli occhi mi prende i polsi e li riporta verso il basso mormorando:- Non fare così! Mi ferisci sai?-

- E’ che… io non sono perfetta!- mi limito a dire

- Non ho mai voluto che lo fossi…perché non m’importa! Per me sei stupenda…così come sei!- a quelle parole sorrido, lui sa sempre come farmi sentire meglio!

D’istinto lo abbraccio e lo bacio. Poco dopo sento il legno del letto dietro le mie gambe, e Dario che mi accompagna dolcemente sul materasso: mi fa distendere percorrendo con la mano in linea retta il mio corpo, dalla clavicola all’ombelico. Poi mi raggiunge anche lui, riprende a baciarmi con più passione e la sua mano si sposta ad accarezzare il mio seno. Quando la sua bocca comincia a tracciare scie umide sul mio collo, sono talmente assuefatta da lui, che quasi non mi rendo neanche conto che mi ha già liberato dei pantaloni. Comincio a sfilargli i suoi, con qualche difficoltà, ma per fortuna giunge in mio aiuto, evitandomi qualche altro momento imbarazzante.

Non so bene come comportarmi, ma non voglio rimanere nuda per prima, così lo faccio distendere sul materasso e con una scia di baci parto dalla mandibola e mi dirigo verso il basso, con una lentezza che, dai suoi sospiri, lo sta facendo proprio esasperare…

Quando arrivo all’elastico dei suoi boxer, lo guardo negli occhi, e poi li faccio scorrere lentamente per le sue gambe, compiacendomi segretamente del fatto che le sue mani stavolta non mi abbiano fermato. Rimango immobile in ginocchio, o meglio seduta sulle mie caviglie a guardarlo in tutto il suo splendore: d’accordo, non è un modello, non ha addominali marcati o pettorali, ma non vorrei nessun altro al posto suo in questo momento! La cosa straordinaria però, è che lui non sembra affatto infastidito o imbarazzato del mio sguardo: è totalmente a suo agio, come se stesse per andare a fare una passeggiata, o un intervento, che per lui sono pressoché la stessa cosa.

Comincio timidamente ad accarezzarlo, ma mentre la mia mente è ancora indecisa sul da farsi, ancora una volta viene in mio soccorso: si siede e prendendomi per un fianco mi riporta sotto di lui.

Mi libera anche dall’ultimo ostacolo che ci divide e dopo qualche altro minuto speso ad accarezzarmi e a baciarmi, probabilmente per darmi il tempo di prendere confidenza con quella situazione, mi domanda a pochi centimetri dal viso: - Sei pronta?-

- Sì!- rispondo semplicemente.

Vorrei dirgli che ho paura, vorrei che mi rassicurasse come è solito fare, poi però realizzo che non m’importa, che mi fido ciecamente di lui e che non riesco più ad aspettare. In fondo quest’uomo mi ha già preso a martellate, ed è riuscito a calmare tutto il mio dolore soltanto chiamandomi “amore”… che sarà mai un po’ di dolore adesso? Sono sicura che riuscirà alla grande a farsi perdonare!

Sono così persa nei suoi occhi, nei miei pensieri, che non mi accorgo neanche del dolore, o meglio me ne accorgo, ma non ci faccio caso, perché ora so di avere dentro di me l’uomo che amo, colui che ho desiderato per mesi e che non finirò mai di desiderare. Lo so che è scontato da dire, ma ora finalmente mi sento completa, felice come mai prima d’ora.

Poco dopo comincia a muoversi, facendomi conoscere il piacere di questo prezioso atto d’amore. Ci guardiamo negli occhi, perdendoci l’uno nei sospiri dell’altro. Mi sembra quasi di perdere il contatto con la realtà, di essere trasportata in un mondo parallelo, dove esistiamo solo io e lui… non voglio altro!

Quando la passione iniziale finisce e lascia il posto alla stanchezza, Dario si sdraia accanto a me, mi accarezza dolcemente la guancia, e giocando con una ciocca dei miei capelli mi dice: - Ti amo!-

Io sorrido:- Era così difficile da dire?-

- Sì! Suona tuttora abbastanza sconvolgente il solo sentirmelo pronunciare!-

- Eppure la Terra sta girando ancora attorno al proprio asse!- gli faccio notare

- Già! So che potrebbe sembrarti una cosa da niente… ma da anni ero ormai convinto che non avrei mai più detto una cosa del genere!- confida facendosi serio

- Cosa ti ha fatto cambiare idea?-

- La paura di perderti! In questi giorni ho potuto vedere con i miei occhi che ormai la mia vita senza di te non è più niente, non riuscivo a spiegarmi come ho fatto a vivere in questi anni ritenendomi soddisfatto, ma soprattutto non riuscivo a tornare a quella vita di prima, ora che avevo conosciuto cosa volesse dire vivere accanto a te…-

- Adoro quando sei così dolce!-

Lui sorride: - Sì, ma non ti ci abituare, è una parte di me che a volte mi dà parecchio fastidio!- e così dicendo si alza e si riveste, e anche io faccio lo stesso.

Una volta in pigiama, entriamo nel letto, mi accoccolo fra le sue braccia, ma prima che lui possa spegnere la luce gli dico timidamente:- Lo so che… sì insomma…non è stato dei migliori, ma… forse posso migliorare!-

- Sì ne sono convinto! In fondo avrai l’onore di far pratica con uno dei migliori!-

Io rimango immobile, non so se dovrei ridere per la sua pessima battuta proveniente direttamente dal suo ego, o sentirmi offesa per quello che ha appena detto.

Lui si accorge della mia espressione ambigua e scoppia a ridere: - Ahah smettila stupidina di fare i paragoni con le altre! Con loro era solo sesso…quasi non ricordo nemmeno il nome delle ultime…-

D’accordo forse dovrei sentirmi più tranquilla…ma in realtà non mi sento molto rassicurata, o meglio un po’ lo so, ma un po’…la curiosità e la mezza invidia cominciano a farsi strada in me: - Ultime? Quante per la precisione?-

- No adesso non pensare che ne avevo una a settimana!- esclama sorridendo:- Sono stato fedele a mia moglie per 17 anni, poi dopo il divorzio direi che negli ultimi due anni… ne ho fatte passare…quattro, se non ricordo male, ma erano storie così… senza importanza!-

Wow! Rimango a fissarlo sbalordita, domandandomi: ma che ci  faccio io con uno così? E soprattutto…che ci fa con una come me? Per fortuna stronca in partenza le mie solite paranoie dicendo:- Ehi, ora basta domandarmi del mio passato ok? Ci sei solo tu adesso! Non ho bisogno d’altro!-

Decido di chiudere gli occhi e di rinchiudere per sempre il passato in una scatola remota della mente: Dario ha ragione, non serve a niente rivangare ciò che è stato, l’importante è ciò che siamo adesso, anzi, è proprio grazie al passato che siamo così oggi, ma soltanto noi possiamo scegliere di continuare ad essere ciò che eravamo, o di cambiare. Io ho scelto di essere una persona diversa, una ragazza un po’ meno posata, che vive seguendo il proprio cuore….ho scelto Dario e non m’importa di aver fatto la scelta giusta, ma almeno sono sicura che in un futuro non potrò mai pentirmene perché ho fatto ciò che volevo. Finalmente ho cuore e mente in pace, e posso abbandonarmi in un sonno tranquillo tra le braccia del mio principe.

***

Sento Dario alzarsi, ma non ho ancora voglia di svegliarmi completamente: lui è sempre un tipo mattiniero, io sono l’esatto opposto, quindi mi giro attorcigliandomi per bene nelle lenzuola  e cado nuovamente nel sonno più profondo.

Dopo un po’ di tempo, non so bene quanto, sento il materasso che si abbassa, apro gli occhi stiracchiandomi e vedo Dario sedutomi accanto che mi dice dolcemente:- Buongiorno amore! Ecco la colazione!- e mi porge un vassoio con una tazza di the, mini-brioches alla crema, al cioccolato e alla marmellata. Beh devo dire che mi vuole proprio fare ingrassare!

- Colazione a letto? Mi sa tanto di film!- dico io un po’ scettica

- In realtà è per farmi perdonare!-

- Mi sembra di averlo già fatto no?-

- No! In realtà…sto parlando di un’altra cosa che ancora non sai…- aggrotto se le sopracciglia, ma decido di lasciarlo proseguire nel discorso:- … devi perdonarmi per…-

- Massimo!- esclamo vedendolo sulla porta della camera

- Ecco appunto! Io me ne vado!- dice Dario alzandosi dal letto e incamminandosi per uscire, ma viene bloccato da Massimo:- Ehi se vuoi puoi rimanere!-

- No, è giusto che vi lasci soli…mi fido di voi!- mi strizza l’occhio e se ne va chiudendo la porta.

Addento una mini-brioche al cioccolato, sperando che mi dia la carica giusta di affrontare una delle conversazioni più imbarazzanti della mia vita, mentre Massimo si avvicina e mi chiede: -Posso?- indicando il posto dove poco prima era seduto Dario

- Certo che puoi!- rispondo con naturalezza. Da quando fra amici si chiede il permesso per fare qualcosa?

Io continuo la mia colazione in silenzio, e visto che non riesco a spiccicare parola, è lui che deve farsi avanti per primo:- Dario mi ha detto che ci stai ancora male per quello che è successo fra noi…- dice con tono calmo e risoluto:- … e lo capisco ma… ti ho già detto che era tutto a posto…non so cos’altro dirti…se c’è qualcosa che ho fatto di sbagliato…-

- No no!- mi affretto a dire:- Tu non c’entri niente, è stata solo colpa mia! Perdonami!-

- L’ho già fatto, un minuto dopo quello che è successo! Non capisco perché continui a pensarci! Cos’è che ti turba?-

- Il fatto che fra noi le cose non saranno più come prima!- confesso onestamente con un velo di tristezza

- Non è affatto vero!-

- Ne sei sicuro?- domando prendendogli la mano, che lui prontamente ritrae, confermando le mie teorie:- Lo vedi? Non sono più la stessa persona ai tuoi occhi! Non ti fidi più di me!-

- Perdonami Anna!-  risponde guardandomi mortificato:- Non è questo… è che mi sento in colpa, ogni volta che Antonella mi chiede di te, mi sembra di vivere in una grossa bugia…lo so che doveva essere ritenuto un fatto irrilevante, dato che tu eri distrutta e hai agito senza pensare, ma il fatto di essermi costretto a tenerlo nascosto a mia moglie e al mio migliore amico, mi ha dilaniato dentro, mi sono sentito un traditore…-
E così scopro che anche lui ci sta ancora male, e posso dire di sentirmi peggio di prima:- Mi dispiace di averti spinto a questo! Tu sei così buono… così onesto! Non lo meritavi!-

Lui si accorge che la sua confessione mi ha reso ancora più triste e cerca di rimediare abbozzando un sorriso:- Beh infondo….stiamo facendo una tragedia per quello che poi era solo una manifestazione di affetto nei miei confronti no? Già il fatto che Dario non si è per nulla irritato, mi riempie il cuore di gioia!-

- Parlerò con Antonella!- dico convinta tutto ad un tratto

- Non sei obbligata a farlo!-

- No è giusto che lo faccia per te! Però non ti nascondo che ho paura…lei è l’unica donna che in questo periodo mi è stata accanto come una vera mamma e non voglio perderla per una stupidaggine del genere!-

- Antonella è una donna molto comprensiva! Sono certo che capirà!- dice con un sorriso

- Ma anche lei mi tratterà diversamente, come stai facendo tu!-

- Mi serve tempo Anna! Riuscirò a dimenticare, te lo prometto!- poi tanto per smorzare questa insolita atmosfera tesa aggiunge: - Nel frattempo… ti rubo una brioche alla crema…sono le mie preferite!- dice addentando una brioche.

 E’ così buffo da farmi ridere! Questo è il Massimo che voglio! Questo è il mio amico!

Ad un certo punto Dario bussa alla porta e poi la apre chiedendo:- Posso?-

- Mi sono unito anch’io alla colazione!- esclama Massimo con la bocca mezza piena mostrando trionfante la sua brioche.

- Ah gustatevela pure perché mi dovrete perdonare di nuovo…stavolta entrambi!- aggiunge Dario appoggiandosi allo stipite della porta

- Per cosa?- domandiamo  in coro

- Per colei che suonerà il mio campanello tra circa…- guarda l’orologio-… dieci minuti!-

Io allargo gli occhi per lo stupore:- Antonella? Oddio no!- dico proprio nell’esatto istante in cui il campanello suona per davvero e Dario corre ad aprire. Io mi alzo dal letto ed esclamo in preda al panico:- Non ce la posso fare! Mi serve tempo!-

Massimo ferma il mio nervoso andare avanti e indietro mettendomi le mani sulle spalle, poi guardandomi negli occhi mi dice:- Tesoro stai tranquilla! Non ti mangerà! Fidati di me!-

Faccio un respiro profondo e dico:- D’accordo mi cambio e arrivo!-

Nel bagno c’impiego un po’ più di tempo del consueto, mentre ascolto la conversazione che prosegue in sala, ma l’unica cosa che finora ho sentito riguardo l’argomento è stata la domanda ripetuta più volte da Antonella riguardo al motivo per cui si trovasse lì, che riceveva in risposta il solito “Anna ti deve parlare”.

Finalmente raggiungo gli altri: Antonella mi saluta come al solito con un abbraccio che io stento a ricambiare solo perché temo possa essere l’ultimo. Continuo a fissarla e non so da che parte cominciare, poi Dario mi viene accanto, mi cinge il fianco con un braccio e mi incita a parlare.
Allora senza girarci troppo intorno, prendo coraggio e dico:- Ho baciato Massimo!-

Antonella rimane lì fra l’impietrita e la meravigliata, e io comincio a dare una marea di spiegazioni sul perché l’ho fatto, in che situazione ero, anche se a dire il vero un po’ mi dava fastidio dover condividere emozioni che soltanto io potevo pienamente capire e passare come la ragazzina che vuole essere compatita, cosa che io non volevo affatto. Dopo un monologo di circa cinque minuti infarcito da serie di “mi dispiace” termino con: - Ti prego Antonella perdonami!-

Temo la sua risposta, ma il suo viso che prima era stato un po’ corrucciato, poi triste, amareggiato e deluso, si rilassa e un sorriso compare sul suo viso:- Come posso non perdonare una che mi guarda con quegli occhioni tristi? Dai vieni qua! Fatti abbracciare!- e così dicendo si avvicina e mi stringe forte :- Ne hai passate tante in questo periodo… non ti sono stata nemmeno vicina a sufficienza! Ma ti prometto che mi farò perdonare!-

- Dici sul serio? E’ tutto qua quello che hai da dirmi?- cioè, d’accordo che era una donna comprensiva, ma qualsiasi altra moglie avrebbe alzato la voce, se la sarebbe presa col marito, con me, col mondo intero se necessario, almeno…è quello che avrei fatto io se fosse successa una cosa simile con Dario, probabilmente l’avrei alzato da terra!

- Sì, a meno che tu non abbia intenzione di portarmi via Massimo! Tutti possiamo sbagliare nella vita, l’importante è ammetterlo e cercare di rimediare! Ma adesso che con Dario va a gonfie vele… si è tutto risolto a meraviglia no?-

Wow! È così buona! Sembra più felice lei che ha ricevuto il torto piuttosto che io, che anche se sono stata perdonata mi sento ancora in colpa. Come farò a meritarmi di nuovo la sua fiducia? Me la merito davvero la sua amicizia? Perché io in ogni caso non mi sento più molto all’altezza…
All’improvviso Massimo interrompe i miei pensieri cingendo sua moglie per un fianco e dicendo rivolto a me:- Che ti dicevo?-

In quel momento decido di voltare anche questa pagina, di ricominciare da oggi a vivere questa fantastica amicizia, così sorrido e gli rispondo:- Che hai proprio una moglie fantastica! Non dimenticarlo mai!-

Nei venti minuti successivi io ed Antonella rimaniamo un po’ a parlare, di vari argomenti, ma niente di serio o d’impegnativo….semplici discorsi femminili! Poi ad un certo punto guarda fuori dalla finestra ed esclama:- Ehi fuori c’è il sole, che ne dite di fare una passeggiata in centro?-
La risposta del mondo maschile non arriva: sono talmente presi a guardare in tv la gara automobilistica, che ci degnerebbero di uno sguardo solo se ci piazzassimo davanti al televisore…e solo per dirci:- Potete spostarvi?-

Antonella sbuffa e incrocia le braccia esclamando:- Uomini! Più di tanto non cambieranno mai! Vieni a fare due passi con me? C’è la cresima di mio nipote fra un mese, e non ho niente da mettere….hai voglia di farmi da consulente?-

- Ma certo! Volentieri! Non sarà difficile trovarti qualcosa che ti stia bene!- esclamo pimpante come una bambina che entra ad un luna park….perché infondo…questo era il significato dello shopping per me…come credo…per la maggior parte di voi ragazze!

- Ehi noi andiamo!- dice Antonella alzando leggermente il tono di voce, rivolgendosi ai due, che annuiscono e poi riprendono ad ignorarci completamente:- Eh ciao! Hanno aperto pure il libro di medicina! Non c’è verso di smuoverli da lì!- conclude, prima di avviarsi alla porta seguita a ruota da me.

Scendiamo undici piani di scale a piedi, tanto per riattivare un po’ la circolazione, mentre continuiamo le nostre solite chiacchiere da quattro soldi: -  Sai che hanno aperto un nuovo bar all’angolo? Ti va di farci un salto?- domanda la mia nuova “vecchia” amica quarantasettenne…
- Magari dopo, devo ancora smaltire la colazione! – rispondo sorridendo.

Si preannuncia proprio una bella giornata, anzi…una bella settimana: oggi si fa shopping, e tra tre giorni parto per New York con l’amore della mia vita! Cosa posso desiderare di più? Sapete che vi dico: la scuola…i miei problemi…beh possono andarsene tutti a farsi benedire! Non ho intenzione di rovinarmi questi giorni…a loro penserò in seguito, dopo che mi sarò goduta questa pausa di relax, e soprattutto…la Grande Mela!



Ciaooo! Ho posto fine a questa tortura con un finale che nemmeno mi soddisfa appieno! In ogni caso dovevo completare questa storia al più presto, prima che mi potesse rovinare questa sessione di esami. XD
Detto questo ringrazio tutte quelle che mi hanno seguito fin qua, e soprattutto quelle che mi hanno sostenuto lasciandomi bellissime recensioni! Grazie mille davvero!
E per quelle che finora sono state silenziose….un piccolo sforzino per la fine della storia no???? =) mi piacerebbe tanto sapere una piccola vostra opinione, ma va beh… sono stata comunque felicissima di aver letto i vostri nomi tra i seguiti/preferiti/ricordate!


SEGUITO (per chi volesse...)
In ogni caso vi comunico che, dato che non ho ricevuto risposte in proposito, decido io e quindi farò un seguito di questa storia, mantenendo i personaggi principali, ossia Dario, Anna, Massimo e Antonella ( che probabilmente avrà un ruolo maggiore), e inserendone di nuovi, ossia Matteo ( 30 anni, immunologo), Manuel ( 26 anni, manager esperto di marketing), e Vayda (21 anni, studentessa di scienze statistiche). La storia molto probabilmente s’intitolerà “ Un bisturi nella culla” tanto per collegarsi alla precedente, ma se adesso state pensando “( Dario= padre)+ (Anna=madre)= felice famigliola” vi state sbagliando di grosso!
La storia comincerò a scriverla tra circa un mese, e per chi volesse, se riesco, attaccherò il link qua sotto!


http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1851849&i=1

Un bacione a tutte! Ciao Ciao! Chiara =)
  
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