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Autore: taisha    05/04/2013    3 recensioni
Il sigillo della cacciatrice.Un segreto custodito per mille lunghi anni dalle quattro streghe più potenti del mondo,il consiglio.I vampiri.Sangue.Vendetta.Odio e Amore.Tutto legato dallo stesso sangue,quello delle Petrova.Potrà la sola e unica cacciatrice mettere fine alla razza vampirica?
In una storia dove tutto può sembrare scontato,si avvicendano le vite dei nostri protagonisti con la sola differenza che non tutto è come sembra.
Il destino di una nuova fanciulla si legherà a quello dei nostri protagonisti e non tutto sarà facile come alcuni vorranno.
Questo è il seguito di Diamante Rosso Sangue e spero tanto che riscuota lo stesso successo del primo capitolo della saga!
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Stefan Salvatore, Tatia, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Casa nel bosco Giugno 2013.
 










 
 
 
Sbuffò e lanciò dall'altra parte del letto la rivista che aveva tra le mani.Era la terza volta che la rileggeva quel pomeriggio.Nina sospirò e si abbandonò tra i cuscini fissando gli occhi marroni sul soffitto,erano già tre giorni che lei ed Elijah avevano affrontato la discussione del sigillo,della cacciatrice,erano passati esattamente tre giorni da quando lui se n'er anadato via e non le aveva insegnato proprio un bel niente,lasciandola da sola in quell'enorme casa.Scosse la testa,sapeva di non doversi fidare di lui,una remota vocina interna l'aveva avvisata,ma lei ovviamente l'aveva del tutto ignorata.
 
Voltò la testa verso l'orologio sul comodino,segava le cinque del pomeriggio.Strinse gli occhi e sospirò di stizza,Elijah le aveva portato tutto quello di cui aveva bisogno,ma lei era annoiata.
 
Terribilmente annoiata.
 
Aprì di scatto gli occhi e si sollevò dal letto,doveva far qualcosa,uscire da quella casa e rivedere la luce del sole.Alzò gli occhi al cielo,perchè non ci aveva pensato prima?
 
Saltò giù dal letto e si fiondò all'armadio,il sole estivo batteva forte sulla finestra e i raggi solari che filtravano facevano risplendere i suoi linghi capelli castano chiaro,la ragazza afferrò una magliettina bianca e un paio di short di jeans.
 
Infilò le converse basse e si osservò allo specchio,era raggiante,nonostante tutto.
 
Un sorriso triste calò sulle sue labbra rosee.Scosse la testa e parve riprendersi.
 
Uscì cautamente dalla porta della sua camera,aveva sempre il terrore che lui le comparisse alle spalle senza preavviso e la spaventasse a morte,rise leggermente a quel pensiero e si guardò intorno.
 
Camminò lungo il corridoio osservando ogni dettaglio delle pareti candide e delle porte in legno,afferrò la maniglia di una di queste e la aprì.
Una grossa libreria,mille libri dei colori più diversi gli si pararono difronte.Sorrise e entrò nella stanza avvicinandosi alla libreria,accarezzò delicatamente le varie copertine, afferrandone poi uno a caso.Anna Karenina,sorrise pensando a quante volte si era persa nelle parole di Tolstoj.Respirò il profumo vecchio delle pagine chiudendo gli occhi,gli erano sempre piaciuti i vecchi libri,soprattutto per l'odore.
 
Lo ripose delicatamente al suo posto e si avvicinò alla scrivania in legno,accarezzandola in tutta la sua linghezza.Osservò fuori dalla porta e decise di continuare il suo giro.
 
In effetti era la prima volta che si inoltrava in quelle numerose stanze,curiosa di sapere cosa si celasse dietro le sontuose porte d'ebano costoso.
Le varie stanze da letto,i bagni arredati con i migliori marmi e la stanza del thè,coloro che ci abitavano dovevano essere sicuramente ricchi.Lei e la sua famiglia non si sarebbero mai potuti permettere una casa così grande e ben arredata come quella.
 
Restava un ultima tanza,quella infondo al corridoio,alzò il sopracciglio sinistro e si guardò alle spalle,era una stanza distaccata dalle altre,nascosta infondo al corridoio.Questa cosa la incuriosiva tremendamente.
 
Infondo non aveva altro da fare,fece spallucce e avvicinandosi alla porta cautamente girò il pomello,spalancando la porta.
 
Il grande letto a baldacchino completamente disfatto fu quello che le saltò subito agli occhi,una giacca riposta ordinatamente sulla poltrona, una piccola valiggetta ai piedi di essa e il profumo di un dopobarba costoso.Fu allora che capì,quella doveva essere la stanza di Elijah.
 
Si osservò alle spalle e sicura che lui non fosse ancora rientrato,attraversò la soglia della stanza trovandosi così nel suo spazio,circondata dalle sue cose.
 
Allungò una mano e accarezzò il tessuto costoso della sua giacca,voltò poi la testa verso il suo letto e vi si avvicinò piano,quasi come se lui fosse lì,davanti a lei.
 
Sorrise e appoggiando la mano alla spalliera del letto,così i vampiri dormivano e facevano cose come gli umani.
 
Si guardò intorno e avvicinandosi alla specchiera,lo specchio rifletteva la sua immagine,si osservò per un attimo e poi afferrò la boccetta di profumo riposta proprio difronte a lei.La portò al naso e inspirò,il suo profumo invase velocemente le sue narici,era così forte e maschile.E semplicemente buono.
 
Come le colonie di un tempo.Lui aveva più di mille anni,era un uomo di altri tempi,le sue cose lo testimoniavano.
 
Chissà come sarebbe stato uscire con lui,era sicuramente tipo da fiori e cioccolatini.
 
Rise leggermente ma poi scosse la testa e ritornò con i piedi sulla terra,che diavolo stava facendo?Posò la boccetta e uscì dalla stanza.
 
Si appoggiò alla porta e prese un grosso respiro,ma che le era preso?Aveva appena fantasticato su un...vampiro?!




 
 
Era scesa in cucina,si era fatta un thè e aveva visto un pò di tv ma il tempo sembrava non passare mai.Sbuffò e osservò la luce che filtrava dalla porta secondaria che conduceva al giardino.
 
Si alzò dallo sgabello e si avvicinò ad essa,stava per voltare la maniglia quando la sua mano venne fermata da una presa forte.Nina spalncò gli occhi e fece per voltarsi ma la voce di lui la bloccò."Dove stavi andando Nina?"
 
Il suo profumo le invase le narici e il contatto con il petto di lui la fece irrigidire."E-Elijah."
 
Lui lasciò la presa e la fece voltare verso di se."Dove stavi andando Nina?"Finalmente occhi negli occhi.
 
"Io volevo.."Distolse lo sguardo da lui,ma che le prendeva?!"Volevo solo prendere un pò d'aria in giardino."Finalmente sollevò dinuovo lo sguardo su di lui."Sono giorni che non respiro ara diversa,sono sempre chiusa in queste quattro mura."Lo osservò.
 
Lui sospirò e annuì,la sua epressione era mutata,era più distesa e non dura come prima."Hai ragione."La osservò negli occhi."Ma se esci da sola,qualcuno potrebbe vederti e tutto potrebbe andare in fumo,capisci?"Sospirò."Potrebbero portare a termine il loro piano se ti catturassero"Prese una piccola pausa." E per te non ci sarebbe più diritto di scelta."
 
Nina si ritrovò ad annuire."Già,hai ragione."Sospirò affranta e si allontanò da lui.
 
"So che vuoi tornare alla tua vita,lo vedo."Nina ormai si era riseduta.Non lo guardava nemmeno.
 
"Sono stato via per un pò e ti ho lasciata da sola,mi dispiace,davvero."La guardò."Avevo degli affari da sbrigare ma per farmi perdonare però ti ho portato altri vestiti e.."Lei lo fermò.
 
"Ti prego.Basta!"Lo osservò."Basta vestiti!Voglio solo uscire da questa dannata casa!"
 
Lui posò le borse sul tavolo."Vuoi ancora imparare a combattere?"Lei spalancò gli occhi osservandolo,nel frattempo l'uomo si era tolto la giacca."Allora Nina?"
 
La ragazza restò in silenzio,finalmente le avrebbe insegnato a combattere?
 
"Nina cambierò idea se non mi rispondi."Finì di arrotolarsi le maniche fino ai gomiti e la osservò annuire decisa.
 
"Si che voglio ancora che tu me lo insegni!"Si alzò dallo sgabello e si avvicinò a lui.
 
Lui le sorrise e si avviò alla porta secondaria."Seguimi allora,ragazzina."
 
Lei alzò un sopracciglio e mise il broncio."Non chiamarmi ragazzina!"Lo seguì d'istinto fuori e fu investita dalla luce del sole estivo di Giugno.
 
Era la prima volta che dopo tre giorni metteva piede fuori casa.Sorrise e chise gli occhi beandosi per un attimo di quella sensazione.
 
"Allora,principessa.Per quanto tempo vuoi rimanere lì?"Rise leggemente.Voleva provocarla,veder fuoriuscire il sangue Petrova che era in lei,solo così le avrebbe potuto insegnare a combattere.
 
Lei riaprì gli occhi e indurì lo sguardo."Ancora?Guarda che non sono ne una ragazzina ne una principessa!"
 
"Ah no?"Rise leggermente aspettandola al centro del giardino."A me sembra proprio di si,invece."
 
Nina gli si avvicinò."Te la faccio vedere io la ragazzina!"Cercò di sferrargli un pugno ma la sua mano venne fermata da quella di lui.
 
"Non ci siamo,sei prevedibile."Le sorrise scatenando in lei un moto d'ira improvviso.
 
"E allora insegnami qualcosa!Non startene lì impalato a far nulla!"
 
"Sta zitta e attaccami stupida ragazzina!"Gli era scomparso il sorriso dalle labbra e la guardava duro.
 
Lei deglutì a vuoto e osservò la sua espressione.Non prometteva nulla di buono ma qualcosa in lei stava salendo piano quando lui aveva pronunciato quell'insulto,un bisogno improvviso,voleva spaccargli quella faccia di marmo e fargli vedere che lei non era una stupida ragazzina.
 
Strinse i pugni e si scagliò contro di lui,un pugno centrò lil bersaglio ma in un attimo si ritrovò con le spalle contro il suo petto e stretta dalle sue forti braccia che strigevano fin troppo.Chiuse un attimo gli occhi e cercò di reagire facendo leva su tutta la forza di cui disponeva ma la sua stretta sembrava d'acciaio.
 
La ragazza si ritrovò a sospirare di stizza,solo allora lui si abbassò al suo orecchio e sussurrò ridendo."Sei ancora troppo prevedibile."Rise leggermente sentendola cercare di divincolarsi.Continuò."Cerca di utilizzare la testa,la furbizia e l'istinto."Il suo fiato sul collo era come una carezza.Nina si ritrovò a chiudere gli occhi e a seguire solo la sua voce."Concentrati Nina,visualizza il tuo obbiettivo, fatti guidare dall'istinto e colpisci."
 
Fu un attimo,lei gli si rivoltò tra le braccia e conficcò il rametto che aveva tra le mani nel suo braccio,conscia della sua attuale debolezza assottigliò gli occhi e gli sferrò un pugno dritto al volto.
 
Sconcertato e dolorante per la reazione di lei, Elijah non potette far altro che indietreggiare e allontanarsi dalla sua traiettoria.Non appena la vide tornare alla carica la fermò con un braccio e la sollevò di peso."Questo non è combattere,è barare ragazzina."
 
Nina sorrise vittoriosa e sussurrò."Ho seguito il mio istinto, vecchietto."
 
Lui si ritrovò a ridere e a posarla dinuovo con i piedi al suolo."Come sapevi del legno?"Detto ciò si estrasse il ramo dal braccio con una piccola smorfia di dolore.
 
Lei lo osservò e un espressione dispiaciuta accompagnò la sua risposta."Mi dispiace Elijah.Non volevo, davvero."Sospirò.
 
Lui rise leggermente."Non preoccuparti,non mi ucciderai così facilmente."Sorrise."Allora tigre?Ancora non devi rispondermi."
 
Lei si ritrovò a ridere di quel soprannome e sospirò."Bhè sai,Dracula,Buffy l'ammazza vampiri,Angel e altri telefilm."Rise leggermente."I media si sono scatenati su questo argomento."Gli fece un occhiolino.
 
Elijah la osservò e rise scuotendo la testa."Ecco."Sorrise e la vide avvicinarsi.
 
"Fa vedere,forse posso rimediare."Lo osservò.
 
Lui sorrise e scostò la mano vedendo la reazione sorpresa di lei."Non ce n'è bisogno."
 
Lei restò a bocca aperta."Come diavolo hai fatto?"Lo guardò.
 
Il vampiro rise."E' uno dei vantaggi dell' essere immortali."Sorrise.
 
Lei gli diede un buffetto sulla spalla e scosse la testa."Ci sono molte cose che non so di voi."Alzò il sopracciglio."Ad esempio come diavolo fai tu a resistere al sole?Cioè non era mortale per voi?"
 
"Sono un vampiro speciale, Nina."Sorrise."Sono sempre un originale.Il sole non mi fa alcun chè."Sorrise guardandola negli occhi.
 
Lei fece per dire altro ma il rumore del suo stomaco la fece letteralmente vergognare a morte."Dannazione."Sussurrò sotto voce.
 
Lui si ritrovò a ridere."Signorina,da quand'è che non mangi?"
 
"Da stamattina a colazione e metti che sono quasi le sette del pomeriggio."Sospirò.
 
"Vieni,ti preparo qualcosa.Non voglio certo che tu muoia di fame."Sorrise avviandosi verso la casa seguito poi da lei che sorrideva.


 
 
 
 
 
 
Era ormai notte fonda,Nina dopo cena si era recata in camera sua e a quanto pare dal suo respiro tranquillo dormiva ormai profondamente.Elijah sorrise e si accomodò sulla poltrona del salotto.Sospirò stanco e chiuse gli occhi,quella ragazzina era un uragano e oggi per la prima gli aveva dimostrato che sapeva come difendersi e giocare d'astuzia,lui aveva abbassato la guardia e lei non aveva esitato a sferrargli un attacco.
 
Sorrise piano e scosse la testa,a cena non aveva smesso un attimo di parlare,di casa sua,di se e persino della scuola.All'inizio era cauta,malfidante ma con il passare dei giorni si era rassicurata che lui non le avrebbe mai fatto nulla.
 
Infondo la sua compagnia non gli dispiaceva,era simpatica,un pò petulante ed estremamente bella.Persino il minimo contatto che avevano avuto nello scontro non gli era dispiaciuto.
 
Si ritrovò a ripensare a Tatia,Nina era così simile alla ragazza che gli aveva rapito il cuore,secoli fa.
 
Sospirò e riaprì gli occhi.Indurì lo sguardo,perchè pensava ancora a lei,se n'era andata e l'aveva lasciato per sempre.Scosse la testa e sospirò.Basta,non ci avrebbe pensato più.
 
Tatia era un capitolo chiuso.
 
Lei non faceva più parte della sua vita.E stavolta per sempre.
 
Fissò lo sgardo sul pianoforte difronte a se,da quanto non suonava?
 
Si alzò dalla poltrona e si accomodò sul sediolino difronte al pianoforte.Sorrise accarezzando i tasti e ne premette uno.Il suono si diramò nella stanza forte e squillante.
 
Appoggiò entrambe le mani e iniziò a suonare,una melodia senza capo ne coda,una melodia lenta e triste dettata dal suo cuore.



 
 
 
Nina aprì piano gli occhi si passò una mano sul volto,cos'era quel suono?Stava facendo un così bel sogno e quel suono l'aveva svegliata.
 
Sbadigliò rumorosamente e ascoltò meglio,era un pianoforte.Erano da soli lei ed Elijah, in casa.
 
Era davvero pazzo a suonare nel cuore della notte,la ragazza allungò il bracciò alla sveglia e si sorprese nel vedere che erano solo le 4 del mattino.Scosse la testa e si abbandonò dinuovo tra i cuscini,le sembrava di aver dormito un secolo.
 
Si voltò poi sul lato e cercò di riprendere il suo sogno,ma quella melodia le era entrata nella testa.
 
Riaprì gli occhi e ascoltò,era così lenta e triste,rappresentava il suo animo?Era davvero così triste quell'uomo elegante e così pacato?
 
Si sollevò piano dalle lenzuola e sedutasi al centro del letto ascoltò ancora per un pò fino a quando non decise di scendere di sotto.Infilò le pantofole e uscita dalla sua stanza scese velocemente le scale.
 
Fermatasi ai piedi di esse,fu avvolta da quella melodia struggente e dannata,piano e senza far rumore si avvicinò al salotto restando sulla soglia della porta.
 
Elijah era seduto difronte al pianoforte e suonava legio quella melodia senza spartito,quasi come se quella melodia fosse scritta a fuoco nella sua mente ma soprattutto nel suo cuore.
 
Nina restava sulla soglia della porta incantata,persa in quella musica triste che le arrivava dritta al cuore.




 
 
 
 
Elijah non si era minimamente accorto della presenza della ragazza sulla soglia della porta del salotto,era preso dal suonare,dall'esprimere tutta la tristezza che si portava dentro,il dolore di secoli di solitudine,il dolore di aver perso l'unica persona che avesse mai amato.
 
Fermò improvvisamente le sue mani appoggiandole sui tasti che con un suono sordo ruppero la magia che si era creata.
 
"Non smettere."Si voltò verso quella voce,Nina lo fissava dolcemente."Ti prego,suona ancora."La vide avvicinarsi piano e pararsi difianco al piano, guardandolo dritto negli occhi.
 
Non aveva mai suonato per nessuno,solo per se stesso.E adesso quella ragazzina,in pigiama,le chiedeva di suonare ancora.La osservò meglio,doveva averla svegliata,il pigiama leggero e roseo ancora stropicciato lo dimostravano,il suo volto ancora assonnato glielo confermava.
Doveva esser rimasta ad ascoltarlo sulla soglia della porta,rimanendo attratta da quella melodia intima e struggente che considerava la voce del suo cuore.
 
Abbassò un attimo gli occhi e poi riprese a suonare,la vide avvicinarsi piano e accomodarsi accanto a lui sul sediolino.Restando ferma, osservava i suoi movimenti e si beava della sua melodia.
 
 
Rimasero lì,dinanzi al pianoforte per quasi tutta la notte,lui suonava e lei ascoltava in silenzio.Fino a quando Nina,ormai troppo stanca, gli si era appoggiata alla spalla ed era crollata tra le braccia di Morfeo.

 
Elijah uscì dalla sua stanza chiudendo piano la porta.Sospirò e una volta sfilatosi la cravatta si avviò verso camera sua.
 
Erano ormai le 6 e il sole splendeva già alto nel cielo.
 
Ma sul suo volto non c'erano ne sonno ne stanchezza.
 
Solo tristezza.
 
Ma forse per lui,c'era ancora una speranza.








 
 
 
 
Mystic Falls Giugno 2012.





 
 
 
 
 
"Katherine, è una stupidissima idea!"Seguì la vampira fuori dal porticato.
 
L'altra caricò la valigia nella macchina e la osservò."Senti ragazzina,dobbiamo fare qualcosa!Ne vale anche della nostra vita!"Alzò il sopracciglio osservandola."O te ne sei dimenticata?"
 
L'altra scosse la testa e sospirò,portò una mano alla fronte e disse."Ma cosa hai intenzione di fare?Non possiamo fermare una cerchia di streghe millenarie, da sole!"Alzò lo sguardo ad osservare la vampira difronte a lei.
 
Kat appoggiò entrambe le mani sui fianchi."Certo che no!Ma possiamo giocare d'astuzia tesoro."Chiuse il porta bagagli dell'auto e puntò dinuovo lo sguardo castano sull'ex-doppelganger."Io so molte più cose di quanto tu possa immaginare."Sorrise furba.
 
L'altra rimase in silenzio analizzando la proposta della vampira,in cuor suo Elena sapeva di non potersi fidare fino e infondo di Katherine ma era anche vero che i due Salvatore le avevano tenute nascoste molte cose.
 
Sbuffò di stizza e annuì."Ok,ci sto!Ma fa che io non me ne penta Kat,posso sempre puntarti un paletto nel cuore."
 
"Posso fare esattamente la stessa cosa ragazzina."Sorrise furba la Pierce.
 
Entrambe si sorrisero e salirono in auto.Era una strana alleanza la loro,entrambe escluse da qualcosa che gli era vicino più di quanto potessero immaginare.
 
Erano dirette nella città ventosa,verso Chicago.







 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice!!^_^
 
Beeeene beeene,eccomi ritornata dopo un lungo periodo di assenza con il continuo di questa mia pazza storia!Eheh So di avervi fatto aspettare a lungo ma la mia ispirazione è andata dritta verso altri pensieri e mi ha fatto sfornare un altra pazza storia!xD 
Ah,a proposito...Vi sarei grata se leggesse anche l'altra,ovviamente quando avrete del tempo e sempre se voi lo vogliate!Eheh (Non è una minaccia...tranquille!xD)
 
Il lnk è questo nel caso siate curiose!^_^ ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1736964&i=1
 
Vedendo la 4x18 la mia fantasia ha partorito questa storiella,rivedere Elijah mi ha dato alla testa...*_* Erano così doooolci lui e Katherine!! *_* Li shippo da una vita e finalmente la Plec mi ha dato qualcosa su cui fantasticare,anche se non a buon fine..-.-'' 
 
Ci ho pensato io allora!Eheh xD
 
Come sempre ringrazio tutti coloro che hanno letto silenziosamente e le mie due affezionatissime recensiste nonchè TESORI!! *_*
 
Sere le Fay 
 
elyforgotten
 
Grazie ragazzeeeeee!!
 
 
Ok,detto ciò,vi ringrazio ancora infinitamente e ci rileggiamo in una delle mie storie!!Un abbraccio grandeeee!!
 
Tay  <3
 
   
 
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