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Autore: Chiccablu    05/04/2013    1 recensioni
Kurt e Blaine sono ormai due adulti sposati che vivono nella Grande Mela come altre centinaia di coppie gay: Il primo è un famoso organizzatore di eventi e il secondo un abilissimo arredatore. Hanno un lavoro solido, una casa grande e perfettamente arredata ma c'è una cosa che manca nella loro vita, un sogno che vogliono realizzare.... Vecchie amicizie si rincontrano e nuove amicizie si creano.
Dal testo :“ Come sono arrivato a questo punto!?” si chiese Kurt mentre si stava addormentando sulla scrivania del suo splendido ufficio che trasuda opulenza da ogni centimetro.
“Voglio dire questa è la decisione più importante della mia vita e non mi sento ancora pronto a prenderla!”; erano due foto, due foto soltanto a metterlo in crisi. Blaine la sua scelta l'aveva fatta e adesso a lui toccava la finale. Stava per crollare quando Rachel bussò alla sua porta con due enormi bicchieri di caffè provenienti direttamente da Sturbucks dicendo -Kurt noi dobbiamo parlare!- e nel suo volto si dipinse un'espressione mista tra l'emozione più totale e la gioia di una bambina che ha appena preso di nascosto una fetta di torta.
- Allora tutto è iniziato quando....
Genere: Commedia, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
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Scrivo qui perché giù in fondo ho paura  che non lo leggiate! 
 
Intanto mi scuso per il ritardo ma tra compiti e altro non sono riuscita a finire prima. Un ringraziamento speciale alla mia super fantasticissima beta lyubit. Mentre scrivevo questo capitolo ho avuto un enorme tristezza time, crogiolandomi mentre guardavo “Glee 3D concert movie” e mi sono messa a piangere perché verosimilmente io non li vedrò mai. Comunque a parte questo spero abbiate passato buone vacanze e MI RACCOMANDO RECENSITE!!

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Quella mattina Kurt si svegliò più ansioso del solito. Era il fatidico giorno X, il giorno in cui il duro lavoro di quei mesi si sarebbe realizzato, il giorno in cui Quinn si sarebbe sposata e lui sarebbe stato lì, in prima fila a guardarla, tranquillizzarla e lanciarle sguardi malinconici ricordando i vecchi tempi di Lima. 
Nonostante la cerimonia cominciasse alle 11:00 Kurt puntò la sveglia alle 6:30, provocando una serie di grugniti contrariati dal marito. Si vestì subito con il completo designato per la cerimonia e lo coprì con un cappotto scuro di Chanel, provocando una serie di apprezzamenti da suo marito ormai sveglio.
Prese la sua borsa di pelle scamosciata dove teneva la cartellina con tutti gli ordini del giorno e si diresse alla villa. Nonostante fossero ancora le otto erano già tutti a lavoro; i fiori erano in fase di posizionamento, gli operai stavano montando il gazebo nel giardino dove si sarebbe svolto la cerimonia e il catering stava arrivando.
La sposa sarebbe stata lì nel giro di un’ora e lo sposo poco più tardi, nonostante sapesse esattamente che sarebbero stati puntuali Kurt aveva paura che rimanessero bloccati nel traffico di New York e che facessero un incidente o, peggio ancora, che non suonasse la sveglia.
Non appena intercettò la figura di Margot un sorriso spuntò sul suo volto e, un po' più rilassato, le disse 
-Finalmente sei arrivata! Allora bisogna che tu dica a questi gentili signori che il tendone va montato tre metri più giù perché altrimenti bisogna spostare tutte le luci e le spine potrebbero non arrivare alla presa. Poi la torta dovrebbe essere qui in meno di un'ora e il resto é tutto sistemato.- 
la donna sorrise al ragazzo e, vedendo passare uno di quei gentili signori, gli corse dietro urlando frasi sconnesse riguardo al gazebo e alle luci.
Kurt sentiva l’ansia salire nelle ore prima degli eventi e in quei momenti voleva solo Blaine, l’unica persona che riusciva a tranquillizzarlo. Ma Blaine sarebbe arrivato più tardi con le ragazze e Kurt si mise l’anima in pace aspettando con ansia l'arrivo di suo marito che, neanche a farlo a posta, si presentò dopo un quarto d'ora accompagnato dalla sposa e dalle damigelle. Kurt si tranquillizzò un po'. Molto poco.
Le ragazze dovevano ancora prepararsi, la torta non era ancora arrivata e dovevano ancora finire di decorare il gazebo. La sua mente si stava annebbiando così come la sua vista a forza di mandare sms al pasticciere e al capo dei gentili signori, ripose il telefono in tasca e prese il walkie talkie quando due forti braccia lo strinsero da dietro provocandogli una serie di brividi.
-Stai facendo un lavoro fantastico, rilassati- gli sussurrò Blaine all’orecchio.
Lo fece accomodare su uno dei divanetti e finalmente il soprano sembrò rilassarsi, quella situazione di pace durò pochi secondi in quanto decise che starsene lì seduto a non fare nulla non era assolutamente produttivo, così si alzò per andare a controllare che la disposizione dei tavoli fosse corretta quando si sentì chiamare da una finestra. Alzò lo sguardo e vide Brittany che si sbracciava e gli faceva segno di salire al piano superiore.
Pensando di dover tranquillizzare la sposa si stava preparando un discorso d'incoraggiamento pieno di riferimenti al suo matrimonio con Blaine e a come lei e il suo futuro marito sarebbero stati felici, ma, una volta finite le scale, trovò uno scenario diverso. Tre ragazze per tirare su una maledetta lampo. Brittany, Rachel e Quinn stavano impiegando tutte le loro forze per chiudere il vestito di Santana, che stava trattenendo il fiato a più non posso.
-Santana cosa diamine è successo!?- chiese Kurt, tornando al tono isterico che grazie a Blaine aveva appena abbandonato.
-Non è colpa mia se il vestito non si chiude Hummel!- disse lei nervosa.
–Se tu e l’altro genio non facevate tutte quelle torte adesso si starebbe tutti più calmi- disse Rachel lanciandogli uno sguardo d’accusa.
-Sono grassa!- disse Santana iniziando a piangere –E’ tutta colpa tua Porcellana! Se non fosse per i tuoi bambini, io sarei la più sexy di tutte!- piagnucolò ripulendosi dal mascara che le era colato.
-Ok adesso provo io!- disse Kurt, facendo allontanare le ragazze.
Santana trattenne il respiro più che poté fin quando sentì lo zip della cerniera finalmente chiusa.
-Kurt sei un santo- disse Quinn abbracciandolo disperatamente.
-Lo so, lo so. TU- disse indicando Santana –Tieni lo scialle tutta la sera siamo chiari?- disse con un finto tono autoritario quando il suo walkie talkie lo avvertì che lo sposo era arrivato e stavano iniziando ad arrivare anche alcuni invitati.
- Ragazze finite di prepararvi che fra 15 minuti si comincia- e l’ansia passò dal volto di Kurt a quello di Quinn.
Giù di sotto era tutto pronto. Mentre lui era alle prese con il problema Santana, Margot aveva fato un lavoro eccellente coordinando tutti.
-La torta è arrivata, fiori e panchine sono sistemati, lo sposo è pronto e il sacerdote anche quindi diamo altri 20 minuti alla sposa e poi possiamo iniziare- disse la donna fiera.
Kurt le fece un gesto di intesa e le batté il cinque, stava per congratularsi ma una voce lo interruppe 
-Kurt Hummel!- 
Kurt la riconobbe subito; quella voce per lui era inconfondibile, la voce potente della ragazza che era stata la sua unica amica per molto tempo.
Si girò e corse in contro alla ragazza come se non la vedesse da una vita. E in effetti era così, da quando Mercedes aveva scelto di rimanere a L.A si vedevano di rado ma non perdevano l’occasione di scambiarsi lunghe e intense email. 
I due si abbracciarono così forte che si poteva pensare si sgretolassero da un momento all’altro. Misero in quell’abbraccio tutte le emozioni che non potevano essere trasmesse con delle parole scritte su un monitor quel senso di distanza che li separava da tempo ormai.
-Kurt è tutto così bello! Sei stato bravissimo come al solito- disse l’amica abbracciandolo forte mentre ammirava l’ottimo lavoro fatto.
Poco dopo arrivarono Puck, Tina, Finn e Mike, anche loro si complimentarono con Kurt per il lavoro fantastico. 
Fu proprio mentre Mike abbracciava il soprano che fece il suo trionfale ingresso Sue Sylvester con la sua “tuta da cerimonia”.
-Porcellana questa cerimonia fa più schifo del previsto. Ma nonostante ciò, ottimo lavoro- e Kurt credé che fosse un’illusione, che quella donna che più volte aveva cercato di rovinare la sua vita non poteva aver detto quelle parole, non poteva avergli fatto un complimento così l’uomo si guardò attorno per accettarsi che ci fossero dei testimoni a quell’evento più unico che raro.
Salutò calorosamente Sue e i parenti della sposa e delle sposo, diede il benvenuto a tutti gli ospiti e li fece accomodare in previsione della cerimonia.
Lo sposo era già pronto così come i suoi testimoni visibilmente agitati, Margot percorse la navata e corse a chiamare Kurt dandogli l'okay per far partire la cerimonia e fu in quel momento che Quinn afferrò il walkie talkie che Margot aveva lasciato nella sua stanza e, con voce soave urlò un -NON POSSO FARLO!-
-Quinn stiamo davvero parlando da un walkie talkie- disse lui, un po’ infastidito dal ritardo dell’amica.
-Kurt sono nervosa…. E se le cose non andassero?- rispose lei.
-Quinn ne abbiamo già parlato! Ora voi ragazze scendete e tutto andrà bene!- e chiuse la comunicazione ignorando gli altri urletti che provenivano dall'apparecchio.
Una manciata di minuti dopo era già lì, in fondo a tutte le panche ad osservare le ragazze passare con i loro bellissimi vestiti quando qualcosa o meglio qualcuno catturò la sua attenzione. Era una ragazza dai lunghi capelli biondi mossi, con un top bianco e una gonna ampia a fiori rosa e panna, che sorrideva guardando quelle ragazze, come se le conoscesse da sempre. Kurt realizzò chi fosse solo quando vide la donna di fianco a lei: Shelby Corcoran.
Kurt stava per iniziare a controllare la lista degli invitati quando iniziò la marcia nuziale e si girò per cercare lo sguardo di Quinn accompagnata all'altare dalla madre, l’unica persona della sua famiglia che le era stata sempre vicino anche dopo la nascita di Beth.
Quinn era bellissima, il vestito le stava d’incanto e i capelli biondi le incorniciavano alla perfezione il suo volto sorridente che, in quel momento, avrebbe potuto illuminare tutto il mondo.
Arrivata al gazebo Quinn fece segno a Kurt di raggiungerlo e gli cedette il bouquet di peonie, il ragazzo fece un sorriso da orecchio a orecchio. E così si ritrovò a fare pure il damigello d’onore!
La cerimonia fu molto divertente, leggera. Quando arrivò il momento delle promesse si scoprì che i due avevano scelto di scrivere le promesse di proprio pugno e Kurt era certo che fosse stata un’idea di Quinn.
“ Quando ci siamo scontrati, ho pensato che fossi un idiota per avermi pestato i piedi. Ma quando ho alzato lo sguardo ho capito che eri un tipo speciale. Non saremo la coppia perfetta, ma siamo perfetti l’uno per l’altro. Ti amo” 
Quinn è sempre stata una ragazza romantica, anche quando rimase incinta non perse le sue convinzioni di come l’amore fosse una cosa magica.
La promessa di Matt fu più classica, ma riuscì comunque a farla piangere. 
-Bene, sono queste le uniche lacrime che voglio veder scorrere dal tuo viso- disse lui teneramente mentre le dava l’anello.
I due si scambiarono le fedi e poi si baciarono con tanto di pianto isterico di Rachel, che abbracciò subito l’amica.
Gli invitati iniziarono a preparare il riso quando i due sposi aprirono due ombrelli e percorsero la navata di corsa, sotto una pioggia di chicchi di riso e risate.
Il ricevimento stava andando a gonfie vele, Kurt aveva fatto un lavoro meraviglioso, tutti si stavano divertendo e Quinn era felicissima.
Aveva fatto centro un’altra volta.
La villa che avevano affittato era su due piani: al piano di sotto c’era un’enorme cucina dove il catering aveva ampio spazio di movimento mentre sopra c’erano ben nove camere da letto dove ognuno poteva cambiarsi tranquillamente. Ma il pezzo migliore era il giardino. Un prato più verde dei colori dei pittori, tavoli con tovaglie color lillà e un roseto enorme. 
Mentre controllava tutte le aree del tendone di tulle per assicurarsi che non crollasse nulla, vide Shelby parlare con Rachel.
-Così ho saputo della tua audizione- disse lei un po’ imbarazzata.
-Si beh adesso ho una bambina di cui prendermi cura quindi...- disse Rachel.
A Shelby si illuminò il viso –Davvero? Una bambina?- sembrava quasi incredula.
Rachel andò a prendere Andrea nella carrozzina di fianco a Finn, che la teneva con sé fino al momento in cui la musica non si sarebbe alzata di troppo.
-Oh Rachel…. È-è bellissima- disse con le lacrime agli occhi.
- Sai secondo me somiglia anche a te…- e le due iniziarono una conversazione intensa delle differenze tra la piccola e Rachel alla stessa età, nel frattempo gli altri avevano avviato le danze costringendo le due donne a spostarsi all'interno.
I neosposini erano al centro della pista e ballavano sulle note di “Unchained melody” cantata da Mercedes e Puck mentre gli altri li guardavano incantati, Quinn era bellissima, Il vestito era essenziale, come lei: senza spalline, bianco, contornato da un semplice velo della stessa lunghezza dell’abito.
I primi ad unirsi a loro furono Rachel (che aveva lasciato Beth su di sopra con la tata e Shelby che guardava sua nipote abituandosi all'idea) e Finn insieme poi alle altre coppie che cominciarono a ballare quella che sembrava essere la danza d'accoppiamento dei bambini.
-Mi concede questo ballo?- chiese Blaine, sempre impeccabile –E non accetto scuse- prese suo marito portandolo al centro della pista e ballarono finché non arrivò il momento del taglio della torta. Quinn teneva il coltello come se da un momento all’altro potesse rivoltarsi contro di lei quando Matt le prese delicatamente le mani e poggiò la lama sul bellissimo trionfo al cioccolato bianco con i bordi ricoperti di fragole testato su Blaine (al quale non era affatto dispiaciuto fare da cavia) e approvato da Kurt. La ragazza stava per portarsi la sua fetta alla bocca quando la schiacciò contro il naso di Matt che prese la sua fetta e la fece mangiare a una Quinn allegrissima. 
Finita la torta tutti continuarono le danze quando la ragazza che si rivelò essere Beth si avvicinò a Quinn insieme a Shelby, con aria intimorita e curiosa.
-Quinn?- chiese Shelby – Lei è Beth-
La ragazza si girò quasi di scatto e le si inondarono gli occhi di lacrime e, quasi di impulso, abbracciò la ragazza.
-Scusami io-io non so cosa mi sia preso- si scusò Quinn, terrorizzata al pensiero di aver spaventato la ragazza.
-Tranquilla..- disse lei sfoggiando un sorriso identico al suo e le due andarono a parlare di tutto quello che era successo.
Si raccontarono di come per Quinn fosse stato difficile vedere la sua bambina affidata ad altri, di come fosse stata dura scoprire per Beth che la sua vera madre non poteva prendersi cura di lei e di come lei e Puck tentarono di riaverla con loro. Le due alla fine si scambiarono un abbraccio di quelli forti, con la promessa di tenersi in contatto nonostante non sarebbe stato facile, un po’ per l’ancora presente imbarazzo, un po’ per le diverse strade che le vite delle due avevano preso.
Tutti i ragazzi cantarono qualcosa. Kurt e Blaine cantarono “She will be loved” mentre Tina e Mercedes e Santana cantarono insieme “Thinking of you” e un’altra serie di canzoni sdolcinate tipiche delle Nuove Direzioni.
Il pomeriggio passò veloce e tutti si trovarono seduti sopra a delle lenzuola fatte portare giù appositamente da Kurt per godersi un bellissimo tramonto in campagna. 
-Margot avete controllato i fuochi d’artificio se sono tutti e sicuri?- chiese Kurt a quel benedetto walkie talkie.
-Lo sai vero che tu sarai un padre tremendamente apprensivo e fin troppo organizzativo?- chiese Santana retorica.
-Se è per questo Blaine dice già che sono un marito maniaco dell’organizzazione quindi!- e i due continuarono a scambiarsi battute finché non fece buio e fu il momento dei discorsi.
Iniziò il testimone dello sposo, dicendo di come Quinn gli era piaciuta fin dall’inizio e di come pensava fosse un idiota a non averla acchiappata prima lui e cose di questo genere.
Poi salì sul palco la madre di Quinn iniziando a parlare dei momenti imbarazzanti di quando era solo una bambina e di come poi era fiera di lei sia come capo cheerleader che come studentessa di Yale, terminando infine con uno strappalacrime "ti voglio bene" sussurrato al microfono.
Poi ci furono Rachel, Brittany e il resto dei ragazzi del Glee.
-Perché tu Santana non vai?- le chiese Kurt mentre controllava attentamente che il palco non crollasse sotto il peso di tutti i suoi amici.
-Quinn sa che le voglio bene, non ho bisogno di ripeterlo di fronte a un mucchio di idioti che non mi conoscono. Non ne trovo il motivo- disse lei, indicando le persone sotto il palco.
Quando anche l’ultimo calice fu alzato per festeggiare gli sposi, Kurt fece partire i fuochi d’artificio. Tutti si girarono meravigliati a guardare quelle esplosioni di colore in quel bellissimo cielo stellato. Persino Kurt, che per tutta la sera era stato dietro a catering e organizzazione, si concesse un attimo di tregua dirigendosi accanto a Blaine per ammirare quei fuochi mentre proprio dietro di loro Santana sveniva.


  
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