Avete presente quando si rompe qualcosa, il rumore che fa un bicchiere di cristallo sul pavimento?                                     
  Ecco in quell’istante il mio cuore aveva fatto lo stesso rumore e i cristalli si stavano conficcando nello stomaco provocando un dolore atroce, il più forte che avessi mai provato.                                                                                
   Ero rimasta sola, sotto la pioggia che cercava di nascondere le mie lacrime, ma io lo sentivo il sapore delle lacrime, lacrime acide come se volessi espellere tutto l’amore che io ancora provavo, tutto l’amore che volevo cancellare mentre lo guardavo andare via dopo che le sue parole mi colpirono dritto il petto “ in questo momento non siamo fatti per stare insieme, mi dispiace è stato meglio cosi ”    "E’ stato meglio così”.
Meglio di cosa? Ma meglio di COSA?
Meglio della cioccolata calda sul divano un sabato pomeriggio d’inverno?
Meglio di una foto insieme nella stanza troppo piccola di un albergo?
Meglio dei baci in mare?
Meglio di essere un po’ ubriachi in mezzo agli amici?Meglio di scriverci tutto il giorno che abbiamo voglia, tanta voglia, troppa voglia?
Meglio di provarci ancora?
Meglio di svegliarci, abbracciarci e riaddormentarci?Meglio di una chiacchierata in piena notte?
Meglio di tornare a casa sfiniti e sorriderci?
Meglio di litigare, urlare e chiedersi scusa?
Meglio di prenderci in giro quando spunteranno i primi capelli bianchi?
Meglio di dividere i pop corn al cinema?
Meglio di riscoprirci innamorati ogni tanto, quando non ci si sperava più?
Meglio di farmi ballare nel buio di una città straniera?
Meglio di prendere i miei capelli e stringerli forte per il troppo sentire, per il troppo godere?
Meglio di restare a guardarci nudi in silenzio, cercando di resistere?
Meglio di avere il potere di farci piangere e di renderci felici?
Meglio di leggere il giornale ed incazzarci insieme?
Meglio di rischiare che fossi quella giusta?Meglio di fare l’amore per terra, anche se è freddo, anche se fa male?
“E’ stato meglio così”.Parla per te. Per me sarebbe stato meglio restare insieme                                                                                 
 Era il due gennaio , da quel  giorno la mia vita non aveva più senso, io lo sapevo che da li sarebbe iniziato un anno  infernale.


10 gennaio 2012
“ eddai ashley alzati da questo letto, non fai altro che piangere, non mangi più, non esci più, guardati cazzo, dov’è la ragazza che io conosco? Dov’è la mia migliore amica? Quella che sa farti ridere quando il mondo ti sta per crollare addosso? Dove è finita? Ridatemela perché mi manca”
Guardavo gli occhi del mio migliore amico matt che diventavano lucidi, non mi riconoscevo nemmeno io, non sapevo chi ero e non sapevo nemmeno più cosa volesse dire “ vivere” perché la mia vita se l’era portata via lui dopo che mi aveva lasciato. Se non ci fosse Matt con me penso che probabilmente a quest’ora non sarei più nemmeno su questa terra, avevo smesso di uscire non volevo vedere nessuno, non avevo nemmeno più le forze di stare in piedi.                                                         
La scuola era iniziata da quasi una settimana e di me nessun segno, qualcuno si era chiesto dove fossi  “ sono malata tornerò presto”
Ma io di tornare non ne avevo alcuna intenzione ero malata si, ma era una malattia dalla quale non guarisci con le cure mediche, ero malata d’amore e la mia cura era lo stesso motivo per cui io stavo cosi.
Cosa ci vedete di tanto bello nell’amore?
Non ci ho mai creduto, eppure ci sono cascata anche io, ma lo vedete? Lo vedete che era meglio vivere spensierata, con i miei amici i ragazzi che ogni tanto ti giravano intorno ma senza nemmeno darci tanto peso.
E invece tac, è arrivato lui che mi ha stravolto la vita, mi ha portato in alto fino al paradiso e poi?
Poi mi ha dato un calcio e mi sono ritrovata a terra, da sola, con il cuore spezzato e una vita da ricostruire.
Non ero pronta per tornare in quella scuola, non ero pronta per guardarlo negli occhi e non potergli sorridere, non ero pronta a svegliarmi la mattina e non trovare il suo “ buongiorno amore”
Non ero pronta a non poter ridere con lui, non ero pronta a niente.
Se fino ad ora avevo avuto un valido motivo per entrare in quella stupida scuola, adesso l’avevo perso.
Continuavo a guardare Matt negli occhi mentre pensavo a tutto questo e con uno strattone mi tirò su dal letto
“ adesso mi sono stufato, io t voglio bene ma non sopporto di vederti così so che ci stai male, ma adesso ti alzi ti fai una doccia ti cambi e andiamo a mangiare qualcosa, tanto così ti fai solo del male, io ti aspetto giu”
E con un bacio sulla guancia mi lasciò da sola, decisi di alzarmi farmi una doccia, mentre aprivo l’armadio capì che quello era davvero il momento di ricominciare.
 
Per la prima volta riuscì a ridere, come avrei fatto fino ad ora senza matt non lo voglio nemmeno immaginare, ma io sapevo che di la a poco ci saremmo dovuto lasciare.
“ matt..”
“ dimmi amore mio.. “ quanto mi piaceva sentirlo da lui, con  un sorriso innocente di  un ragazzo che mi vuole bene più di qualsiasi cosa
“ sei l’unico uomo che amo dopo mio papà, te l’ho sempre detto, grazie per tutto quello che fai per me, promettimi che non mi dimenticherai mai?”
“ e come potrei?”
Lo abbracci e senti una stretta allo stomaco, quella sarebbe stata l’ultima sera che l’avrei visto, che avrei  potuto stare con lui, ma era meglio così.
 
 
 
 **
 
 
 
 6.00 del mattino
“ pronto B.?”
“Ashley ma.. sono le sei del mattino in Italia, sei pazza?”
“ scusa se ti ho svegliato,  ti dico solo una cosa preparami un letto
Ah, vienimi a prendere Heatrow due ore e mezza, love you”
Non le lasciai nemmeno il tempo di replicare, sapevo che stava sorridendo e l’avevo lasciata così
Anche io ero molto sconcertata confusa e mi sentivo in colpa, avevo lasciato tutto e tutti senza dire niente a nessuno, ma io in quel paese non potevo più stare.
Un biglietto, e una valigia di sogni.
Londra, londra per amore londra per ricominciare.
Non importa come sarebbe andata, ora l’unica cosa che volevo era dimenticare.
 
 
 
Heathrow
Ci siamo, Londra, da oggi si riparte
Prendo il telefono e faccio una foto al cartello con scritto “ welcome to London” e la mando a Matt
Mi  aspettavo  che mi chiamasse
“ ti prego dimmi che è uno scherzo”
“ non lo è.. “ dissi io, con il magone allo stomaco cercando di trattenere quelle maledette lacrime
“ è stato meglio così e lo sai, me ne sarei andata prima o poi, lo sapevi ma non volevi accettarlo , come non me ne rendevo conto nemmeno io, ma è arrivato il giorno, ti amo e lo sai sempre stato e sempre sarà”
 sentii il suo respiro spezzato da un singhiozzo
“ volevo un tuo abbraccio, come faccio senza te ora io?”
“ sono ancora qua” risposi “ non è di certo questo a dividerci, potrai venire a trovarmi quando vuoi, ora devo andare, ti chiamo più tardi”
Riattaccai e mi misi a cercare Bianca per tutto il Gate, non ci misi tanto a trovarla una nanetta che saltellava cercando di farsi notare tra la folla, è impossibile non vederla
Mi  corse in contro e mi abbracciò
“ sei una testa dura, sapevo che saresti  fuggita prima o poi, ma ti voglio bene per questo”
Non risposi nemmeno, la abbracciai solo più forte, ero felice di essere
Felice della mia scelta.
 
Mentre eravamo in metro Bianca, mi spiegò come si stava a Londra, anche lei era andata via dall’italia, ma lei sarebbe tornata poco dopo, io no.. non sarei tornata.
 “ domani iniziamo a cercarti un lavoro,”
Mi limitai a sorridere, dovevo trovare il modo di dire a tutti che me ne ero andata e soprattutto di sapere come avrebbero reagito, era stata una cosa voluta non salutare nessuno, sarebbe stato meno doloroso.
 
Eravamo nella mia stanza  insieme stavamo cercando tra i miei vestiti qualcosa di carino, o di speciale da mettere la sera stessa “ ti porto in una discoteca che, vedrai” e sorrise “ vale stasera lavora, sai, sto quasi ringraziando il cielo che tu sia venuta qua “ disse “ avevo proprio bisogno di qualcuno con cui festeggiare” sorrisi e l’abbracciai, in quel momento non avrei potuto chiedere di meglio.
Quando tornai dal bagno, B. aveva acceso il mio computer  sapendo benissimo cosa volesse comunicarmi “ credo sia giunto il tempo di far sapere dove sei, non credi?”
Presi  un respiro e caricai una foto che avevo fatto poche ore prima alla meravigliosa città in cui ero capitata.
“ ciao amore, ci si rivede, questa volta sono tornata per non andarmene più” una foto che esprimeva tutto ciò che provavo in quel momento.
Caricamento completato, i commenti sconvolti della gente mi fece venire le lacrime, ed un secondo dopo
Si apri l’unica chat che non avrei mai voluto vedersi aprire, sbiancai.
“ non è vero” mi disse
“ lo è,  lo è”
“ Ashley come hai potuto?”
“ l’ho sempre voluto, e sai perché l’ho fatto tom? Perché non voglio più vedere la tua faccia, mi fai schifo”
Questo mi usci senza nemmeno pensarci, era facile per lui quando si era già trovato una bella troietta da portare a letto, mentre io quasi non mangiavo più da quanto stavo male.
Avevamo preso due strade diverse,  non aveva diritto di giudicare ciò che facessi.
B. si accorse delle mie lacrime, mi si avvicinò e mi disse “ vai a preparati, non pensarci, vedrai stasera”
Tirai un sospiro e mi allontani.
Quando tornai, rimase sbalordita “ quanto sei dimagrita Ash?”
“ lo prendo come un complimento?” dissi scherzosamente.




Hello
Questo è il primo capitolo della mia prima FF
Diciamo che sto tentando di esprimere scrivendo quello che un po' io ho passato
purtroppo però non sono potuto scappare a Londra, anche se lo farò molto presto.
Anywaaay spero vi piaccia.
xx
F.