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Autore: Kamelya    05/04/2013    2 recensioni
Sofia è una ragazza un po’ insicura, sempre triste, che si definisce ''nerd''.
Ma sarà proprio un ragazzo a fargli capire quanto lei è speciale.
In fondo, tutti siamo speciali. Basta solo crederci.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 5.

Te lo dimostrerò.

 
Ci aprì Donato.
-Buonasera!- esclamò
-Buon compleanno!-  dicemmo insieme, sorridendo. Volevo scomparire, che vergogna. E non sapevo nemmeno perché mi stavo vergognando.. Ah, già. Volevo uccidere quelle due stronze. L’avrebbero pagata.
-Accomodatevi- ci disse gentilmente.
Ilaria appena vide Michele, corse da lui. Tsk.
La casa era grandissima, era a due piani. All’entrata c’era un grande salone, pieno di palloncini e cibi, più in la c’era la cucina e un corridoio che portava a delle scale.
Il salone era pienissimo, c’erano almeno trenta persone, tra ragazzi e ragazze.
Ad un tratto, notai Chiara. Ti pareva..
Mi sedetti sul divanetto e Enza mi fece conoscere una sua compagna di classe, Erica e un suo amico, Luca. Mi stavo divertendo tanto, stranamente. Poi si aggiunsero anche Ilaria e Michele. Parlai anche con Chiara. Chi se lo sarebbe aspettato di andare al compleanno di Donato..
-Ehi Sofia! Non credevo bevessi birra!- esclamò Michele.
-eheheh-
-Ciao gente!- era Donato. Maledizione che imbarazzo..
-Ehi Donato!-
-Grazie di cuore a tutti per questa meravigliosa festa!- ci urlò tutto contento.
-Di niente amico!- risposero Michele e Luca.
Io mi limitai a sorridere un po’.
Iniziammo a ballare e dopo un po’  andai in cucina a prendere un bicchiere di acqua. Sul frigo notai una foto attaccata, era Donato da piccolo. Che tenero! Il suoi capelli castani, con il riflesso del sole erano davvero belli. Per non parlare dei suoi sorridenti occhi marroni.
-Ero bello pure da piccolo eh?- una voce mi spaventò. Era proprio lui..
-Mi.. mi hai spaventata!- balbettai. Lui si mise a ridere. Lo guardai male.
-La tua faccia.. che buffa!- sussurrò tra le risate.
-Eh si prendimi in giro..- sbuffai.
-Come mai non balli?-
-Ero ven…venuta a prendere un bicchiere d’acqua..-
Non avevo ancora il coraggio di parlargli tranquillamente…
 -Sai, Sofia, credevo che non venissi. Mi hai sorpreso..- Ero morta. Ed era tutta colpa di quelle due. Divenni rossa come un pomodoro. -Oh..- mugolai.
-Anche tu mi hai sorpreso tanto.. non pensavo potessimo diventare amici un giorno-  dissi, facendo un bel respiro. Volevo sotterrarmi.
-Anche io, sai?- e mi sorrise. In quel dannatissimo momento, sentii il viso avvampare. Donato mi piaceva ancora, cavolo.
I suoi fantastici occhi mi guardavano intensamente e la sua bocca intimò uno splendido sorriso. In quell’istante, mi sentii felice come non mai.
-Beh, io vado a ballare.. vieni?-
-Devo… andare… in bagno prima..- dissi velocemente. Non potevo reggere un minuto di più con la sua presenza.
-Sali le scale,è la porta di fronte..-
-Grazie!- e scappai.
Bene, ora penserà che sia strana. Sono una cogliona.
Volevo piangere. Rovinavo sempre tutto.
Dopo dieci minuti abbondanti, ritornai nel salone.
Non avevo più voglia di ballare.
 
La festa finì un’ora dopo.
-Preferite una morte lenta o veloce?- chiesi, incazzata.
-Ho fatto una figura di merda con Donato. Sapete meglio di me che non ho alcuna speranza di piacerglo. Anche se sono pazzamente innamorata di lui, non lo avrò mai e mi sono rassegnata, da tanto. Ero riuscita a dimenticarlo. Vaffanculo!- urlai ad Enza e Ilaria, mentre camminavamo per strada.
-Ascolta bella, noi l’abbiamo fatto per te.. e tu ci ringrazi così? Sapete meglio di me cosa…? È una tua convinzione quella! Sei una ragazza fantastica, perché non dovresti piacergli? - mi rispose Ilaria
-Ho ricevuto solo una delusione. E non voglio star male di nuovo, scusatemi tanto. E, ad essere sincera, non penso di essere una ragazza fantastica.- risposi.
-Sofia, và a dormire che è meglio. Se vivi con queste stupide paranoie, allora preparati ad avere una vita di merda. Le delusioni fanno parte di noi, ci fanno crescere. Hai paura di affrontarle, sei solo una cagasotto. Mi hai delusa. Con questo chiudo, buonanotte.- quelle parole di Ilaria mi spiazzarono. Enza, mi guardò intensamente. –Sof, Ilaria ha ragione.. riflettici su… non puoi farti così tanti problemi..-
Io rimasi lì, immobile. Per Ilaria ero unacagasotto. Una fifona. Una che non si gode la vita. Una che non vuole soffrire. Una perdente.
Tornai a casa, mi fiondai sul letto e iniziai a piangere come una fontana.
La domenica, stetti tutta la giornata a letto,  subendo le grida di mia madre.
 Parlai con Enza, che mi rassicurò. Ma le parole di Ilaria erano sempre lì. Non mi aveva mai detto quelle cose.  Dovevo dimostrarle che ero coraggiosa. E lo dovevo dimostrare anche a me stessa..




sono tornata dall'oltretomba!!! :D (cioè il ritorno dalle vacanze)
Scusate se è corto, ma ho tanti impegni t.t mi rifarò, ve lo prometto ^^
come vi sembra?
Ho deciso di mettere il titolo ad ogni capitolo da d'ora in poi ^^
ringrazio tutti quelli che leggono, anche se non recensite mi fate felice comunque :-)
al prossimo, non mancate :-)
ps. Cambio nick, sarò 'Blackdream' ^^
  
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