05/04/2013
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(CAROLINE’S POV)Camminavo per le strade affollate di New York con la mia migliore amica Vicky. Io e lei ci conosciamo da quando eravamo piccole e adesso condividevamo un appartamento, ma per pagare l’affitto abbiamo un lavoro che non è dei migliori…uno strip club.
Vicky è una che adora il divertimento quindi per lei non è un problema, ma io sono una ragazza più “sistemata”, se così si può dire, avendo lei intorno inizio a comportarmi però come lei; ma devo pure ricavare soldi in qualche modo…Insieme raggiungemmo il posto di lavoro e ci cambiammo, la serata sarebbe stata lunga. Eravamo di bell’aspetto quindi ogni sera ci davano abbastanza soldi per essere “soddisfatti”.
[…]
Era tarda sera, anzi era quasi l’una di notte, il locale era pieno, pieno di uomini e donne seminude compresa me, anche se avrei preferito non essere lì.
Vedevo Vicky con due ragazzi che portò in una stanza, lei si che aveva il coraggio di fare un lavoro del genere. Vidi dei ragazzi divertirsi intorno a un gruppo di ragazze ma uno di loro sembrava non apprezzare la vista di quelle donne. Mi avvicinai e riuscii a vederlo meglio. Era un ragazzo molto bello con gli occhi castani, capelli castani che gli coprivano la fronte, labbra sottili e perfette. Era lui che puntavo oggi. Sarebbe stato mio. Andai da lui e iniziai a muovermi e a ballare sensualmente attorno e la sua espressione cambiò, fece un mezzo sorriso ed era quasi contento di avermi vista. Iniziò a toccarmi, ma la cosa non mi dispiaceva. Tutti i ragazzi erano aggressivi e ansiosi di spogliarmi per fare ciò per cui avevano pagato, ma lui aveva un tocco diverso, delicato non voleva affrettare le cose. Lo presi dal colletto della maglietta e facendolo alzare lo portai in una stanza. Lo baciai con foga portando una mano sotto la maglietta e passando la mano sul suo petto. Passai a baciargli il collo sentendolo ansimare dal piacere. Gli tolsi la maglietta e lui cominciò a baciarmi il collo facendomi dei piccoli succhiotti e senza staccarsi mi tolse il piccolo top che indossavo, la mano accarezzava il mio interno coscia finché non arrivò agli slip e io gemetti.
Gli tolsi i pantaloni e i boxer, eravamo del tutto nudi e lui appoggiandomi al divano entrò dentro di me, andava sempre più forte ed entrambi arrivavamo al culmine dell’eccitazione.