"Nightmare"
 

" La mia vita è un pendolo
che oscilla
tra il leggere e lo scrivere..."
 

Prologo:




Si arriva ad un certo punto che far finta di stare bene diventa impossibile.
Sono quei momenti in cui vorresti piangere.
Invece, alla fine, ti nascondi dietro ad uno di quei sorrisi troppo grandi, una di quelle risate troppo forti.
Voler dormire per 1000 anni, oppure non esistere, con la consapevolezza però che esisti.
E’ per questo proviamo a non pensarci.
Vogliamo che tutto si fermi.
Amelie era ferita mentalmente ed emotivamente.
Ogni giorno camminava con un sorriso, perché questo è ciò che era: la ragazza che non smetteva mai di sorridere.
Era bella, bellissima. E quando, d’ un tratto, all’ improvviso, alzava lo sguardo, pochi  riuscivano a capire quello che le era successo.
Qualcuno aveva preso la sua autostima e ci aveva giocato a nascondino. Qualcuno ci aveva fatto addirittura a botte. Altri l’ hanno portata al limite della sopportazione e della forza.
I suoi occhi brillanti e lucidissimi lasciavano intravedere insicurezza e maturità, ma infondo erano persi, lontani.
Non lasciava avvicinare nessuno abbastanza da ferirla, era come una farfalla: bastava un colpo di ali per spezzarla.
Si alzava la mattina e si copriva di quella corazza fatta di falsa sicurezza e accompagnata da un enorme sorriso, un semplice ma complicato gesto capace di farle affrontare al meglio la giornata.
Poi, come se niente fosse, una volta tornata a casa si lavava di quella inutile barriera.
Ogni singola emozione, sensazione o addirittura una semplice opinione tenuta a bada per parecchio tempo, impregnava le sue candide mani, pronte a essere svuotate su pagine e pagine di inchiostro nero.
Se c’ era una cosa che lei amava più di qualsiasi altra era l’ odore di china fresca e di pagine appena stampate.
La scrittura ha sempre fatto parte della sua vita, fin da quando era una semplice ragazzina in piena crisi adolescenziale.
Ma ora non lo era più, poteva considerarsi ormai matura, responsabile e capace di affrontare ogni genere di situazione che caratterizzava la sua giornata.
Non era la sola a pensarlo, ma tutte le quelle persone che avevano avuto la possibilità di conoscerla, probabilmente non a pieno, perché forse, quello non aveva avuto nemmeno lei la possibilità di farlo.
L’ unica cosa di cui era certa su se stessa era di chiamarsi Amelie Knowles e di essere una diciannovenne stanca delle persone, stanca di venir sempre ferita, stanca di aiutare sempre gli altri ma nel frattempo di controllare, stanca delle solite giornate, stanca dei suoi amici, stanca di essere stanca.














Spazio autrice:


Ciao a tutti c:

Questa è la prima storia che pubblico su EFP, spero sia di vostro gradimento!
Come avrete capito dalla citazione in alto amo leggere e scrivere, così dopo il parere della mia migliore amica sulla storia, ho deciso di pubblicarla.
Non è ancora apparso nessuno dei ragazzi ma accadrà presto :D

Se potete lasciare una recensione mi rendete davvero felice... e mi darete quella spinta in più per continuare! :)
Ciao a presto, baci *-* <3