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Autore: karter    05/04/2013    3 recensioni
Salve a tutti, eccomi con una raccolta di flashfic incentrata su attimi di vita quotidiana della mia coppia preferita, la namixace. Questa raccolta non terrà conto degli avvenimenti di Marineford e parlerà del rapporto tra i due pirati. Ci saranno storie che non seguiranno un filo temporale, ma casuale.
Spero di avervi incuriosito almeno un po' da farvi passare a dare un'occhiata:)
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nami, Portuguese D. Ace
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- mamma mi racconti una storia?- chiese un bambino stupendo dai folti capelli rossi e gli occhi neri come la pece e delle lentiggini sotto quelle pozze color petrolio, steso al calduccio sotto le coperte, guardando la sua mamma con due occhioni da cucciolo, lo stesso sguardo che usava lei per ottenere ciò che voleva.

A quella vista la giovane donna sorrise scompigliando i capelli al suo bambino. Era incredibile come quella piccola peste, nonostante fosse la fotocopia del padre, tranne per i capelli, avesse ripreso da lei certi comportamenti assurdi. Fece un profondo respiro sedendosi sul letto, provando, per l' ennesima volta sulla sua pelle,l' effetto devastante di quello sguardo capace di far sciogliere anche il più duro dei pirati.
- sai che dovresti dormire vero?- chiese la giovane consapevole di lanciarsi in un impresa dalla quale sarebbe uscita sconfitta.
- ti prego solo una mamma- disse continuando a fissarla com quegli occhi stupendi e incrociando le dita davanti al volto per farla cedere. La donna a quella vista si commosse e tirando un sospiro di rassegnazione cominciò..
- c'era una volta una ciurma di pirati composta da nove ragazzi molto particolari, ognuno dei quali aveva un sogno nel cassetto, un sogno molto speciale. Il loro capitano era un ragazzo dai folti capelli neri che andava sempre in giro con uno strano cappello di paglia in testa, lo considerava un tesoro importante e il suo sogno era quello di diventare re dei pirati.- disse la donna sorridendo al bambino che la guardava con aria sognante - il suo vice era un ragazzo alto e muscoloso con degli strani capelli verdi che era solito andare in giro con tre spade e desiderava ardentemente diventare il più grande spadaccino del mondo, poi c'era una giovane donna, la navigatrice del gruppo, che era un tipo tutto pepe ed era lei a mandare avanti la nave mentre cercava di disegnare la carta del nuovo mondo, il suo sogno nel cassetto, a quei tre in seguito si aggiunsero anche un cecchino dal naso lungo che era solito raccontare tante bugie-

- mamma ma il cecchino aveva il naso lungo perché diceva le bugie?- chiese il bimbo preoccupato toccandosi il naso per controllare che non si fosse allungato.

La giovane a quella domanda sorrise
-eh già piccolo mio, e succederà anche a te se dirai qualche bugia a me o papà-

Il bambino a quelle parole sbianco' e promise che sarebbe stato sempre sincero guadagnandosi una carezza dalla sua mamma mentre tornava a raccontare
- il sogno di questo ragazzo era quello di diventare un pirata forte e coraggioso proprio come il suo papà, poi c'era un cuoco dalle strane sopracciglia arrotolate, vero Don Giovanni, ma maestro nella cucina che desiderava trovare All Blue, il cuore dei mari, per fortuna tra loro c'era anche un'altra ragazza, un'archeologa, che aveva la passione per la lettura e il cui sogno era di trovare e poter decifrare tutti i Poigne Griff del pianeta, un altro membro interessante era il carpentiere, un cyborg che aveva il vizio di andare in giro in slip e che voleva costruire una nave capace di solcare tutti i mari, infine, ma non per questo meno importante, uno scheletro dalla strana capigliatura afro, il cui desiderio era quello di ritrovare un vecchio amico-

Il bambino era attentissimo alle parole della mamma, non voleva perdersi nemmeno una parola di quella che ai suoi occhi sarebbe stato l' inizio di una storia che l' avrebbe accompagnato per tanto tempo.

- i nove ragazzi avevano ognuno una storia diversa alle spalle, ma il capitano  era riuscito a riunirli tutti sulla stessa nave, sotto la stessa bandiera pirata, rendendoli una vera famiglia.
I ragazzi vissero tantissime avventure insieme, affrontarono milioni di nemici, misti tra pirati, Marines e banditi, ma anche mostri marini e tempeste improvvise che riuscivano ad evitare grazie alla loro bravissima navigatrice.
I ragazzi avevano un cuore d'oro, principalmente il loro capitano, anche se era un po' ingenuo e spesso si faceva ingannare, finendo in guai più grandi di lui, che nonostante lo mettessero in difficoltà, riusciva sempre a tirarsene fuori, anche grazie ai suoi compagni, sempre pronti a sostenerlo in qualsiasi avventura e disavventura, anche se erano maggiormente le seconde a capitare loro, perché anche quando non si cercavano i guai, erano i guai a cercare loro.- dicendo ciò la donna prese un profondo respiro e si alzò dal letto del suo bimbo rimboccandogli le coperte.

- mamma che successe a questi pirati, riuscirono a realizzare i loro sogni?- chiese il bambino curioso, mentre la stanchezza iniziava a farsi sentire. La giovane sorrise alla vista del suo piccolo ometto lasciandogli un dolce bacio sulla fronte, mentre le palpebre del bambino si chiudevano, dicendo
- dormi angelo mio- e cosi uscì dalla cameretta diretta nella sua stanza, dove sapeva il marito la stesse aspettando.

 

- si e' addormentato- disse stendendosi nel letto accanto al suo uomo e prendendo dal comodino una fotografia che rappresentava nove giovani il giorno dell' arrivo a Raftael Island, il giorno in cui i loro sogni si realizzarono, mentre una lacrima le solcava il volto niveo. L' uomo a quella vista si commosse e avvolse la compagna in un caldo abbraccio
- non piangere Nami, sono certo che presto li rincontreremo- disse posando un casto bacio sulle labbra della compagna e asciugandole quella lacrima solitaria. A quelle parole la rossa sorrise sulle labbra dell' uomo
- grazie Ace, tu sai sempre come consolarmi - e così dicendo i due si addormentarono stretti l' uno tra le braccia dell' altra con il sorriso sulle labbra, non prima però di aver riposto al sicuro quel piccolo attimo di felicità passata.

testo ripostato ;)

  
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