Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: Envy_Love    26/10/2007    0 recensioni
“Universo Reale.
Universo Alternativo.
Mondo Reale.
Mondo parallelo.
Fay Tranen e Fantasy Tranen.
Due sorelle con un unico segreto ed un unico scopo: rimanere vive.
Ce la faranno a sopravvivere anche ad Aerugo, paese in rivolta nel sud?
Riusciranno a superare le loro difficoltà principali?
Ma soprattutto..
..riusciranno a salvare Amestris dalla catastrofe della guerra?
…sei pronto a varcare la soglia del portale ancora una volta?”
Salve. Sono tornata anche questa volta con una nuova fiction che, come al solito, non vedevo l’ora di postare! *.* Bhè.. spero vivamente che vi piaccia! ^_^ ringrazio di cuore fullmetalQUEEN perché mi ha dato le caratteristiche dettagliate di Fantasy Tranen, ovvero la sua “reincarnazione” nella mia fiction XD e sapete chi è Fay? *O* IO, ovviamente.. XD spero vi divertiare a seguire questa fiction, ma d’altronde non sono io a scegliere. XD
Ready? Steady? GO!
Genere: Generale, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Envy, Nuovo personaggio, Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Secondo
-BlackIce Alchemist-

 
E così aveva varcato l’ultima porta, con sua sorella che la seguiva, pronta ad affrontare l’ultima prova. L’esame teorico e psicologico era andato a meraviglia, perciò perché quello pratico doveva andare male? Sfregò le mani l’una sull’altra, facendosi un po’ di caldo, dato che le mani erano a dir poco ghiacciate.
«Prego, venga avanti, signorina Tranen.» Fay fece qualche passo avanti, sospirando. Aggrottò le sopracciglia, mentre tranquillamente univa le mani. Prendeva una boccata d’aria, faceva una piroetta su se stessa e poggiava le mani sul terreno, tranquilla ed elegante. Non accadde nulla, o almeno così pareva.
Scomparve il sudore dalla fronte dei militari, scivolando tutto verso il terreno, formando una sfera d’acqua attorno a lei. Unì nuovamente le mani, poggiandole a terra e facendo evaporare la sfera, che scomparve in pochi istanti. Si alzò in piedi, schioccò le dita e si creò una nuvola nera sopra le teste dei presenti. Un altro schiocco di dita e cominciò a grandinare. No, ho errato, quella non era grandine: erano purissimi pezzi di ghiaccio nero che cadevano dalla nuvola al posto di pioggia. I presenti ne furono a dir poco allibiti, anche se alcuni di quelli si fecero male a causa di quegli stessi ghiaccioli. Fay unì le mani e le alzò sopra la testa, facendo sparire con un fulmine lilla la nuvola e il ghiaccio. Quando riaprì gli occhi, fissava due pozze nere davanti a lei.
«Mi avevano detto che qui c’era una ragazza in grado di fare tutto questo..» disse «..aspetta dunque i risultati dell’esami, Fay Tranen.» si voltò, e se ne andò a passo svelto in mezzo ai militari. Sospirò, voltandosi verso la sorella, che le corse addosso. Un attimo prima di riuscire ad abbracciarla, Fay pose una mano davanti a se, per impedirle d’abbracciarla.
«Sono esausta.» disse «Torniamo a casa, per favore.» sentenziò.

Due giorni dopo era tornata all’Haed Quartier, mani in tasca, pensando che probabilmente non ce l’aveva fatta. Appena fuori dall’ingresso, appeso, vi era un cartellone con elencati i nomi degli ammessi: erano solo in tre, e fra quelli riuscì a scorgere il proprio nome: Fay Tranen. Per un attimo le si illuminarono gli occhi, ed entrò di filato all’HQ. Quasi correndo raggiunse l’ufficio numero ventiquattro, dove davano la nomina ufficiale. Vi entrò, spalancando la porta, facendosi largo fra i vari scatoloni che riempivano la stanza.
«E questo sarebbe un ufficio generale?» chiese, disgustata. L’uomo davanti a lei ridacchiò: aveva corti capelli neri e occhi del medesimo colore, senza contare che era davvero un bel uomo. «Che schifo..» sentenziò alla fine. L’uomo si sedette al suo posto, invitando la ragazza a sedersi di fronte a lui. Poi gli porse una busta, contenente alcuni fogli: in tutto questo non stava dicendo nulla. Fay la prese, ma non l’aprì. «Si degni almeno di dire qualcosa, no?»
«Non ce n’è alcun bisogno, Alchimista.» rispose quello. «E con questo ora sei ufficialmente un cane dell’esercito.» Fay alzò lo sguardo. «Quanti anni hai, ragazzina? Sai cosa vuol dire essere un cane dell’esercito?» le chiese, sospirando.
«Diciassette.» rispose, secca. «Essere un cane dell’esercito vuol dire essere, come dico io, uno degli schiavi personali di questo paese. Ma essere Alchimisti di Stato è un qualcosa di forte che non vuol dire soltanto “servire”, ma anche “proteggere”.» spiegò «E se anche mi manderete in guerra, servirò e proteggerò questo paese con tutte le mie forze e il mio potere alchemico che sono riuscita ad ottenere.» Aprì la busta, tirandone fuori il prio foglio. Inarcò un sopracciglio, leggendo le prime righe con gli occhi. «Con il potere da me conferitomi, io, Colonnello Roy Mustang, nomino Fay Tranen alchimista di stato, con il nome di “BlackIce Alchemist”..» lesse, poi, ad alta voce. Si bloccò, alzando lo sguardo verso l’uomo «E’ lei Roy Mustang?» chiese. Quello annuì, sorridendole «Hm.. “BlackIce”, eh?» e sorrise. «Grande. Non chiedevo di meglio.»
«Lo accetti così di buon grado?» chiese l’uomo inarcando un sopracciglio.
«Certo.» rispose «Mi rispecchia.» spiegò. E sorrise, ma non dolcemente come si addice ad una brava ragazzina.
«Cos’è che ti ha spinta a fare questa scelta?» chiese il Colonnello.. «E’ partita da te?»
«Sì, Taisa. E’ partita da me.» rispose «L’unica cosa che desidero per il momento è fare qualcosa di buono per questo paese. Niente di più.» rispose. Roy Mustang la guardò scioccato.
«Non lo fai per soldi? Vita sociale? Aspirazioni a diventare Comandante Supremo?» chiese, inarcando un sopracciglio.
«No. Anche perché non mi interessa una vita sociale e no, non ho aspirazioni a diventare Comandante Supremo.» disse «E poi, i soldi che riceverò non rimarrebbero in mano mia a lungo. Li manderò a mia madre, che ha bisogno urgentemente di un ospedale decente.» spiegò. Poi si alzò, fronteggiando l’uomo che si era alzato a sua volta. «Adesso mi scusi, Taisa. Ma ho un treno da prendere.» il Colonnello le porse una scatola. Fay l’aprì, uscendo da essa l’orologio d’argento. Sorrise, mettendolo poi in tasca e attaccandolo con la cinghietta alla cintura nera che portava. Fece il saluto militare.
«Non ce n’è bisogno, BlackIce.» disse «Ho un treno da prendere anche io.»



Faycchan- *_* sono arrivati due commenti! Ooohh.. e io che pensavo che non ne sarebbero arrivati proprio! XD
Bhè, ho aggiornato in super fretta, ma aggiorno ancora solo fra due giorni, con altri due chap *_* alla prossima, gente! ^O^

Ringrazio Gra666 e WinryRockbellTheQueen per aver recensito!! *_* Oohh.. my Grà, non speravo che TU la commentassi!! XD ci si vede, eeehh? *_*

Faycchan <3
  
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