GOMEN NASAI…

Urla. Dolore. Il fuoco. Il pianto di un bambino.

La luna tinta di rosso fa da spettatrice all’incontro di due cuori.

Uno infranto irrimediabilmente, addolorato, arrabbiato. Il tuo.

L’altro pieno di sensi di colpa e di dolore. Il mio.

Mi guardi con i tuoi magnifici occhi rossi che una volta erano pieni di amore, ora sono pieni d’odio; un tempo brillavano, adesso sono iniettati di sangue.

Davanti a me non c’è la splendida Yoko, davanti a me c’è solo la volpe a nove code.

Hai perso il controllo, ed è tutta colpa mia.

Sento le lacrime bagnarmi le guance, ma non sono io quello che ha il diritto di piangere.

Perdonami!

Perdonami per quello che ti ho fatto!

Dietro di me il piccolo Naruto piange.

-Sei sicuro di quello che fai?-

E’ Gamabunta, mi ero dimenticato di essere sulla sua testa.

Annuisco col capo, non riesco a parlare.

Ti guardo di nuovo. Stai in silenzio, un sorriso malvagio ti deforma il muso da volpe.

Nella mia mente riaffiora la tua immagine in forma umana mentre sorridevi, eri bellissima…

Prendo in braccio Naruto, lui si calma un po’.

Fisso mio figlio; mio, ma non tuo…

Alzo gli occhi, ti scopro a fissarlo con rabbia.

Ti prego, non odiarlo; l’unica colpa che ha è quella di essere nato dalla donna sbagliata…

Compongo dei sigilli, dietro di me appare la lugubre figura del Falciatore; il bambino ricomincia a piangere ancora più forte di prima.

Sembra aver capito.

Ripenso a Yu, sto facendo del male anche alla mia nee-chan…

Il falciatore ha finito il suo compito; tu sei dentro il piccolo Naruto, sigillata.

Sono a terra, lui è accanto a me; ho il fiato corto la vista sfocata.

Sto morendo.

Un urlo ovattato, un peso sul mio torace, sento delle lacrime bagnarmi la casacca da jonin.

Sorellina.

Si accorge di Naruto e lo prende in braccio, per poi fissarmi interrogativa.

Dal mio sguardo capisce tutto e piange più di prima.

Yoko era la sua migliore amica.

-Prenditi c-cura di lui…è un eroe…-

Riesco solo a dire questo, sento che il buio e il freddo mi stanno avvolgendo.

Perdonatemi…

Perdonami Yu, nee-chan, perché ti lascio sola ad affrontare un grande peso a soli quattordici anni.

Perdonami Naruto, figlio mio, perché per colpa mia non potrai mai conoscere la madre migliore del mondo.

Perdonami Yoko, amore mio, perché ho tradito il tuo amore per uno stupido malinteso.

Gomen nasai…

Il buio mi avvolge, in fondo è piacevole…

Piangi Konoha, perché il tuo più grande eroe è morto.........

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Sei anni dopo.......

Due persone sono davanti a una tomba; una ragazza sui venti anni bionda con gli occhi azzurri, e un bimbo di sei anni biondo, occhi azzurri e tre segni perpendicolari su tutte e due le guance.

-Zia Yu, com’era il mio papà?- Chiese il piccolo guardando la lapide.

-Tuo padre, Naruto, era una persona meravigliosa, un fratello dolcissimo e innamorato di una splendida persona-

-Conosco questa persona?-

La ragazza sorrise amaramente.

-No...-

“Ma lei adesso è parte di te...”

Il bambino rimase un po’ deluso.

-Coraggio! Andiamo, oggi inizi l’accademia!-

Naruto si riprese e annuì energicamente, per poi iniziare a correre fuori dal cimitero. Yu s’inginocchiò di fronte alla tomba; baciando il nome che c’era inciso.

Yondaime Hokage

-Ciao fratellone...-

-Zia Yu muoviti!!- la richiamò Naruto.

-Arrivo!- la ragazza si avviò nella sua direzione.

Sulla lapide di marmo bianco c’era scritto con lettere d’oro:

Piangi Konoha, perché il tuo più grande eroe è morto ...

Gioisci cielo, perché il più incredibile degli angeli è tornato a te....

The end

[al Quarto Hokage...che anche non esistendo veramente mi è stato vicino durante un periodo difficile.... la vostra sognatrice, Clare]