Vi avviso è molto demenziale, frutto di una mente malata. Quindi se deciderete di continuarla lo fate a vostro rischio e pericolo (quindi inviatemi la liberatoria tramite recensioni), non rispondo quindi di eventuali danni celebrali o psichici che riscontrerete dopo averla letta.
Enjoy!

-Oh no, no, no, NO!- sussurrò Scorpius Malfoy, dopo aver visto una copia del "malefico libro" abbandonata in un angolo del castello.
Quel libro, peraltro babbano -e in questi momenti cominciava a capire l'odio di Lord Voldemort verso i babbani-, lo aveva costretto a tre settimane di reclusione forzata, per difendersi dalle migliaia di ragazzine, -ok, forse erano solo poche decine, MA AGGUERRITE- che si nascondevano negli angoli più oscuri del castello per tendergli un'imboscata.
Si da il caso, infatti, che lui incarnasse alla perfezione l'idea di vampiro che quel "libro" -se si può definire tale- incarnava: bello, ricco e pallido -cosa ci sarà mai di affascinante nella carnagione di un cadavere proprio non riusciva a spiegarselo-.
Per andare a lezione, inoltre, non si poteva neppure passare per la sala trofei, che era stata chiusa per evitare i continui pellegrinaggi della ragazzine al ritratto di un certo Cedric Diggory, uno sfigato di tassorosso morto quando suo padre andava a scuola, ma che era considerato dalle mocciosette uguale al protagonista, il vampiro-palla da discoteca Edward Cullen.
Comunque, per fortuna, la moda era ormai passata e lui aveva finalmente riacquistato la tanto agognata libertà.
Perso nei suoi pensieri era arrivato davanti al passaggio segreto del dormitorio di serpeverde, per passare un po' di tempo con la sua ragazza, Lily Potter, anch'essa serpeverde.
La trovò a leggere su uno dei divanetti verde smeraldo e, appena lei lo vide si alzò in piedi e, puntandogli minacciosamente il dito contro, disse:
-Tu non mi ami quanto Edward ama Bella!
Sul divanetto c'era il libro maledetto.
-Oh, no-.

Spero non ci siano errori, è frutto di una post-maratona dei film di HP.
Recensite per sostenere il povero Scorpius!