Sono qui,  sono qui da solo che cerco una via di fuga da tutto questo, da questa vita fatta di sbagli.
Non pensavo che sarebbe mai arrivato questo momento… il momento in cui neanche la musica può aiutarmi, una vita senza musica non ha senso.. beh, il problema è che la musica c’è… ma non riesco più a sentirla.
Tutto ciò che ho amato viene lentamente ricoperto da un alone di tristezza, quasi rassegnazione.
Non ho più la voglia di vivere che avevo prima, certe esperienze mi hanno cambiato troppo, hanno inciso permanentemente la mia coscienza.
Forse dovrei semplicemente stare solo per un po’, a volte parlare fa male, ogni frase è come una pugnalata al cuore.
Vuoi sapere sempre di più ma allo stesso tempo vuoi dimenticare tutto, lasciando solo la speranza, quello che ti dà la forza di alzarti ogni giorno e infilare a fatica la pesante maschera che sei costretto a portare da chissà quanto tempo, ci hai quasi fatto amicizia vero?
Non ti sentiresti un po’ a disagio senza di lei? È un meccanismo di difesa.. che purtroppo comporta degli effetti collaterali, ti logora lentamente, in qualche modo dovrai pure buttare fuori tutto questo dolore e odio che hai compattato dentro di te durante questa drammatica avventura che la gente normale chiama “vita”.
A pensarci bene, c’è da chiedersi se questa “gente normale” esista davvero, chi può dire se una persona è normale o no? Che cos’è la normalità? Su quali criteri bisogna basarsi per rispondere a questa domanda?
È una cosa soggettiva, come tutto quello che ci frulla in testa d’altronde.
E che dire della felicità? Ci sono quei momenti in cui ti accorgi di essere felice, di avere un motivo per continuare a respirare.
Però può capitare di pensare a quanto durerà questa bella sensazione.. e nel momento in cui lo fai, ti accorgi che è già finita.
Gli esseri umani sono troppo intelligenti per esistere, quando mai si è vista una situazione così complessa, impossibile da spiegare ma allo stesso tempo, così chiara nella propria soggettività?
Madre natura ci ha dotato di una coscienza troppo forte, non tutti riescono ad accettarla.
A volte bisogna farsi delle domande per capire se si è davvero la persona che si è sempre pensato di essere.
Noi tutti facciamo delle scelte.. ma in fondo sono le nostre scelte a fare noi (Cit.)
Pensiamo di essere padroni di noi stessi, padroni delle nostre scelte, non sempre è così, anche se non vogliamo ammetterlo, tutto quello che facciamo, è influenzato da istinti primordiali che cercano di emergere ma che tuttavia, riusciamo a domare quel poco che basta per non ritornare alla nostra forma più primitiva e selvaggia che è sempre presente nei meandri della nostra mente.
Basti pensare all’amore, che cos’è l’amore?
Un istinto di sopravvivenza? Una reazione chimica?
Ognuno lo descrive come preferisce, non esiste una definizione vera e propria, nessuno può spiegare il modo in cui nasce e quello in cui svanisce.
Sono a conoscenza del fatto che questa serie di osservazioni non migliorerà in alcun modo la mia situazione psicologica… eppure la casualità degli avvenimenti mi ha portato a fare tutto ciò.
Ci sono molte cose che mi spaventano, posso evitarle, posso ignorarle, ma ce n’è una che non posso né evitare né ignorare: me stesso.
 
 
                                                                                                                                                                                                  MagoDellaPioggia