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Autore: realmcguiness    06/04/2013    4 recensioni
Spensi la mia sigaretta schiacciandola distrattamente nel posacenere. Non riuscii a trattenere un piccolo sorriso quando entrai nella camera da letto e la vidi. Pensai che forse una ragazza così bella non l'avevo mai incontrata. Era così semplice, pura. Era perfetta. La guardai mentre si infilava distrattamente una vecchia maglia da basket che le stava fin troppo larga, sbuffò quando non trovò subito il buco della manica. Mi avvicinai a lei scuotendo la testa divertito. Sembrava una bambina dispettosa. Una bellissima bambina dispettosa. L'aiutai con la maglia, rubandole un bacio subito dopo. Non me n'ero accorto che sul mio volto si era allargato un enorme sorriso già da un po'.
'Che c'è, Zayn?' mi chiese, iniziando a giocherellare con la mia collana.
Mi avvicinai a lei stampandole un bacio sulla guancia, sul collo e sulla clavicola.
'Nulla, sono felice.' risposi poi, tirando la sua lunga maglietta verso di me, accorciando così la nostra distanza.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zayn's POV.
Il caldo getto della doccia mi cullò per qualche secondo in più, capii solamente una volta fuori quanto tempo mi ero preso per quel bagno. Il vapore acqueo ricopriva completamente il piccolo locale, dovetti passare piu' volte la mano sulla superficie liscia dello specchio per riuscire a vedere qualche cosa, per riuscire a vedere la mia faccia. Strinsi un po' di più l'asciugamano bianco attorno alla mia vita, sistemandomi scrupolosamente i capelli con la mano. Sorrisi quando, una volta uscito dal bagno, vidi un volto famigliare in piedi davanti alla porta trasparente della mia dependance. Come ogni mattina da quando erano iniziate le vacanze estive il ritrovo era a casa mia non prima delle undici. I ragazzi venivano ogni mattina da me per decidere come sprecare il resto della giornata a fare, probabilmente, una miriade di cazzate: era quello che ci riusciva meglio.
 
'Allora playboy, quella di oggi chi era?' 
 
Il sorriso curioso di Payne mi si catapultò addosso. Probabilmente aveva intuito che quella ragazza spettinata che stava velocemente salendo nel maggiolino bianco parcheggiato davanti casa era appena uscita dalla mia stanza, sconvolta da una nottata poco casta. 
'Hamber, Hannah. Non ricordo bene, ma lavora al Grill.' Spiegai a Liam, vagamente. Ma non mentivo, davvero non ricordavo il suo nome. Ne erano passate così tante di ragazze tra quelle lenzuola che ricordarle tutte sarebbe stato davvero poco probabile, per non dire impossibile. Il ragazzo annuii. Stava per sedersi sul mio letto ancora disfatto, ma appena si ricordò di quello che era ovviamente successo su quelle coperte poche ore prima, si alzò riluttante, cercando qualcosa con cui pulirsi le mani. Risi alla visione di quella scena.
'Io ancora devo capire cosa ci trovano le ragazze in Zayn Malik.' Esclamò il mio amico, lanciandomi un'occhiata curiosa. Mi avvicinai a lui con aria scherzosa, mimando con l'indice la forma di un ovale attorno al mio viso.
 
'Questo di solito basta!' Risposi, sarcastico.
 
Liam scoppiò a ridere, lanciandomi un cuscino. 'Hai finito di vantarti?' Feci spallucce e mi girai verso lo specchio. 'Mm, non ci posso fare nulla se sono bellissimo!' Iniziai a ridere, Liam si portò i palmi delle mani sul volto, in segno di disperazione.
'Buongiorno, stronzi!' Dalla vetrata della mia grande stanza tuonò una voce conosciuta, che interruppe i nostri strani discorsi, o meglio, interruppe il mio momento di vanto. 
'Hazza, finalmente!' Esclamò Liam, salutando il nostro amico dagli occhi verdi. Lui sbuffò, stravaccandosi sul mio letto con velocità. Le urla di Liam non riuscirono a salvarlo in tempo, ormai era già completamente disteso su quelle lenzuola per le quali Liam aveva provato tanto ribrezzo poco prima.
'Che c'è?' Chiese spaesato il riccio. 
Liam lo guardò con un espressione alquanto strana, che fece intendere tutto il suo disgusto. 'Lenzuola post-sesso' borbottò, indicando con l'indice il mio letto. Harry fece spallucce. 'Ormai sono inerme a queste cose, Malik mi ha abituato a cose peggiori!' Dopo l'esclamazione del mio amico Liam non riuscì a trattenere un urlo di disgusto. 'Fate schifo!' Disse, coprendosi gli occhi, quasi convinto che la cosa potesse aiutarlo. 
 
'Oggi mi aiutate con gli inviti per la festa, vero?' Liam, una volta abbandonata quell'espressione di fastidio, guardò attentamente per qualche secondo nel suo zaino, prima di estrarre il suo mac dove aveva meticolosamente scritto i nomi degli invitati. Liam era essenzialmente un cazzone come tutti noi, ma un cazzone buono. Di quelli meticolosi e gentiluomini. Annuii vedendo la sua disperazione. Harry invece fece un'espressione alquanto contrariata.
'Aw' mugugnò. 'Io non posso.' Si passò la mano tra i capelli con frustazione, quasi la cosa potesse aiutarlo a pensare. 
'Come non puoi?' Il coro che uscì dalla bocca mia e di Liam fu alquanto comico, ci scambiammo uno sguardo confuso prima di riportare l'attenzione sul riccio.
'Fanculo. Oggi arriva la figlia di Bob. E quella rompi palle di mia madre vuole che io sia presente. Sapete com'è. Tutto quel fatto sul ritrovo della famiglia e cazzate varie.' 
'Oh, è vero! Arriva la tua sorellastra!' Disse Liam, consapevole che da lì a poco avrebbe ricevuto uno di quei sguardi di ghiaccio da parte di Harry. Non gli piaceva chiamarla così. Ed era chiaro che, come odiava il padre, odiava ugualmente la giovane figlia. Sapevo che ogni estate veniva in città dal padre, ma non l'avevo mai vista. Mi rivolsi a Liam con fare curioso.
'Dimmi Liam, com'è questa sorella?' Ridussi gli occhi a due fessure, scrutando il mio amico e cercando allo stesso tempo di immaginarmi un Harry al femminile, o qualcosa del genere. Prima che il ragazzo potesse rispondermi, e dalla sua faccia ero certo volesse dirmi che era figa o cose del genere, la voce tagliente di Harry bloccò il nostro entusiasmo.
'Una rompi palle.' Affermò. 
Approfittando di un momento di silenzio Liam provò a prendere parola, dato che la domanda era stata rivolta a lui. 'In realt...' Harry, però, lo interruppe nuovamente, questa volta più seccato. '...Una rompi palle del cazzo.' 
'Come siamo fini, Styles!' Liam si avvicinò a lui con fare scherzoso. Nel frattempo io continuavo a guardarlo sperando mi dicesse di più. Essenzialmente volevo sapere se era figa o no. Lanciai uno sguardo complice a Liam che annuì maliziosamente, intendendo perfettamente i miei pensieri, così com'era abituato a fare.
'Malik se la porterà a letto in meno di due settimane.' Tuonò in fine Payne, causando un po' di riluttanza in Harry.
'Non credo proprio, è troppo idiota anche per uno come Malik.' 
Alla pesante affermazione di Harry ci trovammo tutti e tre a picchiarci come dei bambini tra i cuscini del mio letto. Quando io ed Harry coprimmo il nostro amico con le lenzuola bianche l'urlo di disgusto fu così forte che se i padroni di casa stavano dormendo, beh, a quel punto si sarebbero sicuramente svegliati.
 
***
 
MESS POV

Salutai velocemente mia madre con un altro abbraccio. Una lacrima stava per rigare il mio viso, ma la trattenei. 
'L'estate passerà in fretta, tesoro.' Disse lei, stringendomi al suo petto.
Io annuii. Pensai di essere strana. Tutte le mie amiche avevano passato mesi e mesi a sperare che arrivassero le vacanze estive, invece io ero lì speranziosa che l'inverno tornasse. 
'Salutami Bob.' Disse poi.
Bob. Feci un'involontaria smorfia quando sentii quel nome. Ecco un'altra cosa che le mie amiche non fanno: chiamare il proprio padre per nome. Salii sul mio autobus posando distrattamente il borsone sul portabagagli. L'anziano signore accanto a me fece una smorfia contrariata, facendomi notare di aver fatto un po' troppo rumore. Mi sedetti quasi rannicchiata sul mio sedile impolverato, l'iPod alle orecchie. Cercai di non pensare troppo, il mio intento era quello di addormentarmi così da non passare il viaggio a tormentarmi. Ma la cosa mi risultava piuttosto difficile, dato che nella mia mente martellava quel fisso pensiero. Anche quell'estate, come altre in precedenza, sarei rimasta in città con mio padre. Mio padre che, quando avevo nove anni, se ne scappò con una ventenne lasciando mia madre da sola a crescermi. Mio padre che, poi, si risposò e si costruì una nuova vita nella città più costosa che io conosca. Mio padre che, comunque, ogni estate cerca disperatamente di comprare il mio amore regalandomi beni lussiosi di cui non ho bisogno. Una normale estata con mia madre e i miei soliti amici. Questo vorrei. Posai la testa sul finestrino striato, sbuffando. Socchiusi gli occhi, ripensando alle parole di mia madre.
'L'estate passerà in fretta.' 
Già, sarà così. O almeno spero.
***
Quando mi sveglai una mano forte stava scotendo leggermente la mia spalla. 
'Signorina?' 
Aprii gli occhi e mi trovai davanti un uomo composto, indossava una divisa scura e un cappello formale. Non ci misi molto a capire che fosse l'autista del mio autobus.
'Siamo arrivati' tuonò poi, accennando un sorriso.
Presi pigramente le mie cose, scendendo i gradini del veicolo grigio. Strofinai per qualche secondo le mani sugli occhi stropicciati, cercando di svegliarmi. Mi guardai attorno. Non feci nemmeno in tempo a capire se fosse cambiato qualcosa dall'ultima volta, che una mano strinse forte la mia. 
'Ciao, bambina.' 
Mi girai di scatto, scoprendo la figura dominante di mio padre davanti a me. Aveva già rubato il borsone dalla mia mano, posandolo con facilità sulla sua spalla.
'Ciao Bob' dissi, accennando un sorriso.
Notai la leggera smorfia contrariata sul suo viso. Non gli piaceva quando lo chiamavo così, ma oramai si era rassegnato. Mi bombardò con domande di ogni tipo. Sul viaggio, sulla scuola, sui ragazzi... Io mi limitai a rispondere con dei miseri monosillabi. 
'Harry, Jessica, siamo arrivati!' esclamò.
Nel suo tono di voce potei scorgere orgoglio e un po' di agitazione, era come se mi stessero aspettando da mesi, come un pacco arrivato in ritardo. Entrai nell'enorme villa di Bob, salutando con poca voglia sua moglie e Harry, il loro figlio. Lo squadrai dalla testa ai piedi come ogni volta. Sapevo che Harry aveva vent'anni, io solo diciannove: quello era un chiaro simbolo dell'infedeltà di mio padre nei confronti di mia madre.  Lui era il simbolo, raffigurava perfettamente l'enorme capacità che mio padre aveva nel comportarsi da cazzone. Però era strano, Harry non mi somigliava per nulla. Soprattutto, era impossibile non notare il contrasto trai i miei lisci capelli castani rispetto ai suoi, voluminosi ed ondulati. Anche lui nascondeva dei brillanti occhi verdi sotto i capelli che tormentava incessantemente con la mano destra.  In più era piuttosto alto e possente, cercai di dimenticare che avesse preso quell'imponenza da mio padre. Jessica, invece, era una donna di plastica. La tipica quarantenne ricca che cerca inutilmente di bloccare il tempo che passa inesorabile sulla sua pelle con l'aiuto di un dottore esperto. 
'Sei ingrassata?' mi sussurrò, quando gli uomini se n'erano già andati.
Io non risposi. Semplicemente mi limitai a salire le scale, come Bob mi aveva indicato di fare poco prima. Raggiunsi la mia stanza. Quella rigorosamente ricoperta da oggetti color rosa confetto. Volevo starmene un po' da sola nella mia stanza, ma qualcuno contrariò subito la mia idea. La porta della camera, anch'essa rosa, si aprì e davanti a me sbucò Jessica. Tra le mani stringeva degli asciugamani puliti.
'Tieni, fai una doccia. Indossa qualcosa di carino, per stasera.' Disse, facendomi l'occhiolino. 
Non capii subito. Stasera? Che sarebbe successo quella sera? Presi tra le mani gli asciugamani. Qualsiasi cosa stesse tramando, non l'avrei fatta. Ma la doccia era senza dubbio tra i miei piani.
'Che succede stasera?' Chiesi alla donna, passandomi una mano tra i capelli. La donna arricciò un enorme sorriso su quel viso candido e richiamò anche l'attenzione di Harry, che stava attraversando il corridoio in quel momento. 'Che palle, che c'è?' Chiese lui, avvicinandosi con ribrezzo alla porta della mia stanza assieme alla madre. Jessica gli passò una mano tra i capelli per pochi secondi, prima che lui si allontanasse disgustato. 
'Non prendere impegni per stasera.' Disse, guardandolo negli occhi. 
'Festeggiamo l'arrivo di tua sorella.'
A quella parola, sorella, il mio mugugno di protesta fu quasi identico a quello di Harry. Quando mi resi conto anche del resto delle parole di Jessica, sulla questione della festa e tutto il resto, profondai la testa nel cuscino. 'Non ce n'è bisogno, Jessica, davvero.' Harry per una volta annuì alle mie parole.
'Vedi, mamma? Non ce n'è bisogno!' Ripetè, convinto. Ma, conoscendo Jessica, sapevamo che non saremmo andati da nessuna parte con quelle stupide parole.
'Oh no, sarà una bellissima cena e voi vi divertirete. Come... come una famiglia.' Quelle parole furono troppo. Famiglia, ma quale famiglia? Stavo per dirglielo, che non doveva trattarmi così. Ma Harry mi precedette.
'Oh ti prego, mamma. Non rompere.' A quelle parole Jessica tentò di arrabbiarsi. Sì, ehm, tentò perchè ovviamente non era la persona più incline a fare la mamma e a imporsi sul figlio. Le bastava che lui avesse tutto quello di cui aveva bisogno, per essere felice. Ma se si trattava di una festa o, come in questo caso, una cena di famiglia, sapeva essere abbastanza dura.
'Harry Edward Styles.' Tuonò la madre.
'La cena di famiglia ci sarà e sai cos'altro?' Il figlio scosse la testa. 'E tu ti divertirai. Tutti si divertiranno. Come una vera famiglia.'
Dopo quelle parole Jessica mi chiese scusa per le parole del figlio, e se ne andò tra gli sbuffi sconsolati di lui. 
Tutta quella faccenda non prometteva niente di buono. Oh no. Nulla di buono. Ripensai in un attimo alle parole di mia madre di quella mattina.

Non è vero, mamma, pensai, l'estate non passerà in fretta, sarà l'estate più lunga del mondo. In un attimo stavo nuovamente trattenendo quella lacrima amara.








IL MIO ANGOLO, CON TANTO DI CATTURAGIF C:




con questa gif sono riuscita a catturare la vostra attenzione, vero?
lol questo è il primo capitolo della fanfiction. spero vi piaccia,
se volete farmi sapere qualcosa recensite o scrivetemi su twitter a @realmcguiness AGJS
UN BACIONE A TUTTI,SE AVETE LETTO FINO A QUI IN FONDO E' GIA' UN TRAGUARDO <3  

 
  
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