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Autore: Mercury_3_2_93_    06/04/2013    1 recensioni
L’amore tra fratelli può essere forte, può anche non esistere.
Avvolte si pensa che tra fratelli o sorelle esista solo odio, rancore avvolte non ci si sopporta, magari ci si vuole bene ma non lo si dimostra, ma l’amore che lega queste due gemelle è forte, quasi possessivo.
Rachel e Cassidy conoscono molto bene questo loro sentimento.
Attenzione : Non voglio descrivere una relazione erotica ecc.. non sono pratica di certe cose ma mi piace molto scrivere e voglio provare anche questa tematica, vorrei solo che se per caso, sto violando il regolamento su questo contesto, qualcuno mi faccia notare l’errore in tal modo che io possa eliminare la storia, grazie e buona lettura ! Vi prego di non aspettarsi molto dalla loro vita comune.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Cap 6 : Non mi lasciare
 
Quella mattina, quando Rachel si svegliò sola nel letto, comprese che sua sorella non era andata da lei a svegliarla come faceva di solito sfilandole il cuscino da sotto la testa.
‘’ Chissà perché… ’’
I pensieri della ragazza furono interrotti dal rumore della porta che si apriva, Cassidy entrò in camera già pronta ad uscire per andare a scuola.
<< Sorellina, perché non mi hai svegliata questa mattina ? >>.
La gemella non rispose, nella stanza si poteva udire solo il rumore provocato dai movimenti di Cassidy mentre cercava i quaderni per inserirli nello zaino.
<< Muoviti a preparati o facciamo tardi >>.
Disse con freddezza la mora, Rachel sgranò gli occhi incredula, cos’avesse sua sorella quella mattina non lo sapeva proprio, ma di sicuro dopo avrebbero parlato.
Non fù così, dopo che Rachel fu pronta ad uscire di casa, le due si diressero verso la fermata dell’autobus in silenzio, nessuna parola scambiata nessuna risata.
‘’ Ma che avrà ? ‘’
Pensava preoccupata la bionda mentre camminando dietro la sorella, non faceva altro che osservare le sue spalle, per la prima volta le sembravano troppo lontane.
A scuola poi Cassidy si sedette lontana da sua sorella, la classe rimase a osservare quell’improvviso cambiamento tra le due gemelle, era la prima volta che non si calcolavano proprio, era tutto molto strano e anche i professori rimasero increduli.
Durante la pausa pranzo, nel cortile della scuola:
<< Cassidy, ma avete litigato tu e tua sorella ? >>.
Domandò una ragazza di colore.
<< Non del tutto >>
Sussurrò la gemella cercando con gli occhi sua sorella, la vide da sola mentre scartava goffamente il panino e lo addentava con lentezza.
La stava evitando era vero, per ciò che era accaduto la sera prima, si sentiva a disaggio con sua sorella.
Non sapeva il perché.
<< E’ strano vedervi così >>
<< Lo so, è strano anche per me. Ma vedrai che le cose si sistemeranno presto >>.
Mentì Cassidy per evitare totalmente quel discorso, non sapeva se le cose si sarebbero realmente aggiustate, ma sapeva che per un po’ di tempo lei e sua sorella dovevano stare divise.
E così fu per tutto il giorno, Rachel non capiva cosa le fosse preso così all’improvviso, neanche al ritorno si sono scambiate una parola, si erano sedute lontane e poi sono scese dal pullman separatamente, sotto lo sguardo di tutti.
<< Cassy ? Ti devo parlare >>
Urlò la bionda afferrando la gemella per mano, solo per un istante le due mani si erano strette, ma poi la mora decise di allontanare da se quel contatto.
<< Non ho voglia di parlare, cosa vuoi ? >>.
<< Che cavolo ti è preso ? >>
<< Che intendi dire >>
<< Perché mi eviti ? >>
Calò il silenzio, questo fu interrotto dal continuo sospirare della bionda e dai singhiozzi del pianto che interrottamente aveva iniziato a far tremare Rachel, dal canto suo Cassidy fu tentata di asciugare quelle maledette lacrime, ma non lo fece.
<< Ragazze ? Siete qua fuori ? >>.
La voce del padre delle due gemelle raggiunse il vialetto di casa, allora la mora entrò in casa seguita pochi istanti dopo dalla gemella.
<< SI papà, eravamo fuori a parlare >>.
L’uomo sorrise, poi fissò le figlie.
<< Vi aspettavo per parlarvi di una cosa >>
<< Cosa ? >>
Domandarono le due.
<< Beh.. Vostra madre non vi ha detto la verità, lei è tornata perché… Perché ha un… Vedete non è semplice, ma dovete essere forti >>
Iniziò a dire l’uomo.
 << papà, cos’è successo ? >>
L’uomo sospirò e guardò le sue figlie dolcemente.
<< Mamma ha un tumore, e potrebbe non farcela, tra due giorni deve partire per  operarsi in un centro più adatto al suo caso… Fatevi forza, so che non andavate d’accordo ma ricordatevi che quella donna è vostra madre >>.
Terminò così il suo discorso Alan, le ragazze si guardarono negli occhi con estremo dolore.
<< Prendo il motorino e andiamo da lei >>
Sussurrò Cassidy correndo in camera sua a lasciare lo zaino e per cercare le chiavi del motore dentro il comò.
<< Vieni con me ? >>
Chiese poi alla sorella dopo essere tornata, Rachel annuì uscendo fuori di casa, precedette la sorella verso la vespa rosa.
Cassidy  usava  poche volte il motorino, perché il padre le impediva di andare in giro in moto, aveva sempre paura degli incidenti.
Pochi minuti dopo le gemelle sfrecciavano in mezzo al traffico sorpassando le auto lente, quando Rachel si strinse a sua sorella, quest’ultima sussultò al contatto caldo di quel corpo, ma cercò ugualmente di non badare a quelle strane sensazioni.
Arrivate vicino al parcheggio delle roulotte, la dove per un bel po’ di tempo avevano vissuto, Cassidy e Rachel si avvicinarono con titubanza verso la porta della madre, bussarono piano e quando la donna le andò ad aprire rimase stupida e felice al con tempo stesso, le due gemelle inizialmente non sapevano cosa fare  e dire, si erano chieste ‘’ Ma quando arriviamo, cosa facciamo ? ‘’ la soluzione non tardò ad arrivare, entrambe si gettarono tra le braccia del genitore con tanta forza da farla andare a sbattere contro la parete.
Quando calò la sera, Cassidy decise di prendere una bella boccata d’aria, e così appena mise piede fuori dalla ‘’ Casa ‘’ della madre, si andò a sedere su uno degli scalini, mentre la madre delle ragazze stava riposando perché stanca.
Non passò neanche un minuto che il cellulare iniziò a squillare, la mora prese quindi l’apparecchiò e rispose, nel momento esatto che sua sorella Rachel uscì anche lei per una boccata d’aria e per riprendere quel discorso con sua sorella.
<< Cassy, ora basta ! devi rispondermi, perché mi eviti ? >>.
<< Rachel ? >>
<< No Rachel un corno, perché non mi vuoi più bene ? Cosa ti ho fatto, è per via di ieri sera ? Per quel bacio ? >>
Urlò le ultime parole con gran dolore, mentre la mora faceva segno alla sorella di stare zitta.
<< Io non me ne sto zitta, devi rispondere capito ? Cos’è successo ? Perché per uno stupido bacio non vuoi più parlare con me, smettila di evitarmi, smettila , io non vivo senza te. Non mi lasciare ti prego ! >>
Cassidy sgranò gli occhi, per un momento si dimenticò della persona che era in attesa dall’altra parte del cellulare, evitò comunque lo sguardo di sua sorella, sapeva che se continuava a guardarla sarebbe ceduta e sarebbe corsa tra le sue braccia, per rassicurarla per farla smettere di piangere, poi come una secchiata d’acqua gelida, Cassidy ricordò che qualcuno al telefono probabilmente aveva ascoltato tutto.
<< Stupida, c’era papà al cellulare ! >>
Urlò con orrore la mora, quindi con mani tremanti riaccostò il cellulare all’orecchio, ma dall’altro capo l’unico rumore fù solo : Tum, Tum, Tum.
<< Oh no, ha chiuso. Questo vuol dire che… >>
<< … Ha sentito tutto >>.
Ora erano davvero nei casini.
 
Nel prossimo episodio : Una gita sarà in  grado di aggiustare le cose tra le due sorelle, e una lite furibonda con il padre che vorrà dividerle di stanza.
 
                                     DAL TITOLO : Il gioco della bottiglia

  
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