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Autore: Pando91    06/04/2013    6 recensioni
Santana e Brittany si conoscono alla fine del liceo, quando è tutto ancora in gioco.
Dopo una conoscenza infuocata e festini compromettenti, la mora e la bionda cominciano a conoscerci meglio, grazie ad un impegno preso da Brittany per concludere l' anno al meglio. Un esame l' aspetta.
La loro vita subirà dei cambiamenti, bisogna solo vedere chi riuscirà ad accettarli per prima.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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IL VUOTO




Presi a camminare, lasciando che la mia mente si svuotasse. Volevo soltanto il vuoto, volevo soltanto cancellare quegli ultimi giorni, settimane, mesi e ritornare ad essere quella stronza che insultava tutti, compresa lei.

Il vuoto.

Seguii le sue istruzioni e presi a camminare. Non sapevo dove stavo andando, perché avevo scollegato la mente, sapevo solo che tutto ciò che sentivo era troppo forte per me e volevo non provare più niente.
Troppi disagi, troppi problemi, troppa poca indifferenza.
Volevo la pace, da tutto, da tutti.
E invece in quel momento, imperversava in me un moto di angoscia, tristezza e amarezza.
Quel vuoto non riusciva ad arrivare, avevo troppo dentro.
E non c’ero abituata, come potevo? Mai avevo provato tutto quel fuoco, mai in tutta la mia vita, neanche quando volevo a tutti costi far vedere alla Sylvester e a tutti quanto valessi.
Camminai ancora, con l’ obiettivo di svuotarmi, passo dopo passo.
E invece, più mi muovevo, più il mio corpo liberava energia e tutte le sensazioni si moltiplicavano.
Rinunciai al vuoto, quando tra quelle emozioni, ne trovai una. Non era più l’amarezza, la tristezza, o la ragazza ad essere stata mandata via, proprio da lei. Quella sensazione, piena, era gratitudine.
Lo trovai assurdo. Ero grata di averla con me. Quella piccola parte di me stava ringraziando l’ Universo, per avermi fatto conoscere quella ragazza bionda, per avermi fatto provare quelle emozioni che ancora non riuscivo a descrivere.

E lì mi fermai.             
                                                                      
Smisi di liberare energia, smisi di moltiplicare le mie sensazioni, smisi di svuotarmi, perché riconoscevo soltanto quell’emozione. Come se in uno schermo nero, avessi cominciato a vedere una piccola lucciola danzante, che cercava di farsi largo.

E lì capii.

Capii, che non potevo lasciarla sola. Non potevo farlo, perché lei era una delle persone più importanti della mia vita e dovevo cominciare a riconoscerlo.
Non potevo farlo perché fondamentalmente non volevo.
Non potevo farlo, perché provavo quella gratitudine di vivere che mai avevo sentito nella mia vita.
Come scavata da quella lucciola bianca, presi a correre.
Tornai indietro, cercando di fare il più in fretta possibile. Capii subito dove mi trovavo, non ero poi così distante. Sapevo che Brittany di lì a poco avrebbe tenuto l’esame, sarebbe entrata in quella stanza e avrebbe concluso quel suo viaggio.
Mi aveva detto di andarmene, ma non era quello che volevo, e sapevo che anche per lei era lo stesso.
Continuai a correre e quando con il fiatone raggiunsi le porte del McKinley mi fermai per pochi secondi, dolorante, per riprendere fiato.
La testa mi scoppiava e sentivo di non volere più il vuoto, mai più. Quelle sensazioni erano troppo belle per essere scacciate via. Il dolore sarebbe passato.
Quando mi avvicinai per entrare, notai Sam seduto su di una panchina. Cercai di non pensare a quello che era successo.

“ Allora? “

Lo guardai, speranzosa.

“ Entra tra poco, è nell’ aula di scienze “

Stavo per entrare, quando mi girai.

“ E tu che ci fai qua? “

Non mi interessava particolarmente, ma non riuscivo a capire. Lui mi sorrise.

“ Quando mi agito ho bisogno di aria, e comunque lei non aveva bisogno di me. Sbrigati. “

Senza neanche rispondergli, entrai nella scuola, percorsi i corridoi vuoti, cercando di fare il più in fretta possibile.

“ Pierce “

Sentii pronunciare il suo nome. Svoltai l’angolo e la vidi alzarsi, la porta dell’aula non chiusa.

“ Britt- “

Lei stranita si voltò, e in coro anche gli altri, compresa Quinn, che erano lì per lei. Mi maledissi per non averla aiutata, per non esserle stata accanto, ma non era certo quello il momento di pensare a ciò che non avevo fatto. Avrei avuto pochi secondi, invece, per rimediare.

“ Pierce, entri pure “

“ Arrivo, mi sto allacciando le scarpe “ mentì un attimo.

Era un segno.
Mi avvicinai a lei. Non sapevo cosa dire, cosa fare, non sapevo come muovermi.
Non sapevo niente. Ma non si trattava di un “niente “ vuoto, ma di uno troppo pieno.
Mi guardò ancora, dandomi la possibilità di parlare.

“ Io credo in te Britt “

Glielo dicevo sempre, quando aveva bisogno di riprendersi, di mettersi in testa che tutto sarebbe andato bene. Era una frase che tranquillizzava e motivava anche me stessa.
Le poggiai una mano sulla guancia, accarezzandola un attimo.

“ Brittany, è il tuo momento “

Mr Shue era sull’ uscio, con il suo solito sorriso rassicurante.
Lei si girò, annuì e ritornò da me. Mi prese la mano e me la baciò.
In quel momento, mi sentii libera. Con le sue labbra su di me, mi sentii libera.
Quando entrò in quella porta, senza dirmi niente, sperai con tutte le forze che andasse bene, che una volta uscita avrebbe dato una risposta positiva.
Mi sedetti accanto a Quinn, che sembrava avere uno sguardo felice. Mi prese la mano e io sospirai.

“ Spaccherà i culi “

Puck se ne uscì con una delle sue solite frasi, prima che tutti ritornassero silenziosi, in attesa.

A me, aspettare, non era mai piaciuto.
 
--
 
Dopo quaranta minuti esatti, stavo attraversando il corridoio a grandi falcate, in ansia. La stavano tenendo veramente tanto. Non avevo idea di come stesse andando.
Sam, che era rientrato pochi minuti prima che lei iniziasse l’ esame, stava cercando di creare un aggeggio per cercare di capire qualcosa di quello che stavano dicendo dentro.
Ma la porta era troppo spessa e niente servì. Lì si che sarebbero servite le Orecchie Oblunghe. Maledetta magia che non esisteva.

“ Il mio orecchio non è abbastanza potente! “

Sbuffo ancora Bocca da Trota.

“ Spostati, provo io. Grazie alla musica e alle canzoni di Barbra ho imparato ad affinare il mio udito “

Spostò poco delicatamente Sam e si chinò, cercando di sentire qualcosa. Anche lei però scosse la testa, delusa.

“ E’ evidente che la divina Barbra non sempre è di aiuto, Nana “

Sputai quelle parole, agitata come non mai.

“ Puoi provare a star ferma? Metti in agitazione chiunque così! “

Sempre la Nana cerco di calmarmi, ma ovviamente non ci riuscì.

“ Non ti distrarre e riattacca quell’orecchio alla porta, magari parlano più ad alta voce. Fai attenzione a non far casino appoggiando la proboscide “

Qualcuno rise, Quinn s’indispettì.

“ Santana! “

Sbuffai.

“ Va bene, va bene, non farci caso Nana, quando sono in ansia divento ancora più stronza del solito “

La bruna, che mi aveva lanciato uno sguardo non proprio felice, sembrò capire e si concentrò sull’ esame.

“ Niente, sono in fondo all’ aula, troppo lontani anche per me “

Ci rinunciò e si andò a sedere.

“ Beh comunque tra poco dovrebbe uscire, non penso la terranno tutto il giorno “

Kurt cercò diplomaticamente di tranquillizzarci.
Continuavo a ripetermi, come un mantra, che tutto sarebbe andato bene.

“ Andrà bene, andrà bene “

Nel mio cervello queste parole rimbombavano sicure.
Puck, che si era attaccato alla porta, incorreggibile, ad un certo punto si alzò di scatto e indietreggiò.

“ Sta uscendo! “

Cominciai a sentire caldo. Agitazione.
Quando la porta si aprì, la figura di Brittany uscì, richiudendola dietro di sé. Non riuscivo a capire dalla sua espressione come fosse andata. Si appoggiò al vetro e tutti aspettammo. La curiosità mi stava uccidendo.
Prima di parlare mi guardò un attimo.

“ A quanto pare .. devo aspettare. Prendono la decisione e mi chiamano “

Il mio petto agitato si sgonfiò per un attimo. Ancora non si sapeva niente. 

“ Come ti sembra sia andata? “

Kurt glielo chiese titubante. Lei scrollò le spalle.

“ Non saprei, ho risposto quasi a tutto “

Tutti ci risedemmo, io avrei voluto abbracciarla, ma non sapevo quanto lei lo volesse.
Così, semplicemente lasciai un posto vuoto vicino a me, sperando che si venisse a sedere proprio lì.

“ Vuoi qualcosa Britt? “

“ No grazie Quinn “

Le sorrise e poi si andò a sedere vicino a lei.
Sprofondai quando la vidi così lontana da me. E così presi coraggio. Avevo voglia di averla vicino a me. Andai da lei, la presi e la portai nel posto in cui ero prima. Lei si fece trascinare, con un sorriso sulle labbra.
Tutti ci guardavano straniti, ma a me non importava niente.
Continuai a tenerle la mano, senza proferire parola.

“ Mi dispiace per prima “

Fu la prima cosa che riuscii a dirle.

“ Anche a me “

Fu la sua unica risposta.
Non so quanto tempo passò, perché sentire la sua mano nella mia, le sue dita intrecciate con le mie, mi faceva sentire in pace.
Non mi serviva nient’altro.

“ Siamo pronti “

Uscì dalla porta il prof di scienze, che richiamò Brittany.

“ Andrà bene “ disse semplicemente lei, poi si alzò e lo raggiunse.

Tutti trattenemmo il respiro e nessuno provò ad ascoltare ciò che dicevano: volevamo soltanto sapere, e presto anche.



ANGOLO AUTRICE:

Buonasera, eccomi qua con uno degli ultimi capitoli di questa storia :)
insomma, Santana sta capendo, ci sta arrivando, e tutto questo è fantastico, non credete?
Dopo tutto quello che sta succedendo tra cast, spoiler falsi, EPICHE dichiarazione da parte di Brittany a .. Lord T., scrivere è l' unica cosa che mi rende vicine a queste due, che sono lontane da troppo tempo!!

Spero vi sia piaciuto il capitolo, e spero che anche per voi sia un modo per evadere da tutto questo!
RINGRAZIO TUTTI coloro che leggono la fan fic, la seguono, la preferiscono e la recensiscono, siete importanti e questo è bellissimo, poter condividere con voi quello che amo fare!!

Un PARTICOLARE ringraziamo a Rosuccia, che mi ha betato il capitolo. Sopportarci/supportarci a vicenda è sempre una gran cosa!

A presto ragazzi, Buona serata, Giulia :D
 
  
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