THE PERFECT GIRL…
[but
really perfect?]
Si osservavano da tempo ormai.
Forse secondi, forse minuti.
Non
aveva importanza, comunque.
Era come
se un bambino sadico e capriccioso si divertisse a capovolgere la clessidra senza
mai che il tempo scorresse completamente.
E non
andava affatto bene.
Rimanevano fermi a scrutarsi con vago interesse.
Lui, aveva i capelli vermigli un poco scompigliati dal
vento, le labbra dischiuse come se volesse dire qualcosa.
[Il problema era che non aveva nulla
da dire]
Lei, stringeva le mani sulle cinghie dello zaino,
mordendosi nervosamente il labbro come se volesse mettere a tacere le sue
dannazioni e i suoi pensieri.
[E non ci riusciva, dannatamente impossibile]
Fin da quando si erano visti, sentivano di essere attratti
l’uno dall’altra, solo per la calamità dei loro occhi.
Gli occhi di Sakura erano verdi.
Belli, lucidi, pozzi cristallini…
Gli occhi di Sasori erano
nocciola.
Sfumature rossastre,
sfavillanti…
Vuoti.
Fin da quando si erano visti, sentivano di essere attratti
l’uno dall’altra solo perché non si conoscevano.
Eppure, c’era qualcosa in lui, che parlava di lei e
viceversa.
Sakura portava il copri-fronte della foglia, fra i
capelli.
E quei fili rosati erano troppo rari per poter essere
visti in due persone diverse.
Dopotutto, colei che cercava la forza portante dello
Shukaku…
…non era accompagnata dal ragazzino-contenitore della
volpe a nove code ?
Quel giorno aveva deciso
di non nascondersi nella sua armatura inespugnabile.
Niente marionette. Nascosto nel suo mantello nero, stava
bene.
Dopotutto quel mantello
non era lo stesso che indossava quello in squadra con il pesce ?
[e non colui. Quello]
Si, quello che
assomigliava tanto a lui.
[lui che l’aveva
abbandonata]
Nemici.
« la vecchia. Dov’è la vecchia ? » il primo a parlare era
stato lui.
Finalmente, quel bambino con in mano la clessidra aveva
deciso che tutto dovesse scorrere per il verso giusto. O quello sbagliato. Non
lo sapeva ancora.
Il tono di voce non era eccessivamente alto, ma non basso
abbastanza da non farsi sentire.
L’espressione era rimasta indifferente, il viso non aveva
preso nessuna piega.
[se solo le avesse potute
prendere, per davvero]
« Chiyo-sama non è con me. Sono sola » un lieve
tremito la scosse, forse per una folata di vento più forte di quello che
aleggiava normalmente. La presa sulle cinghie dello zaino si fece più salda,
quasi fosse il suo unico appiglio per quella situazione. Osservò attentamente
gli occhi di quel ragazzo [bambino] come per coglierne meglio le sfumature.
Rabbrividì appena, notando il lato destro della bocca di
lui alzarsi in un ghigno sfrontato.
« sei sola. » ripeté come per accertarsene meglio, socchiudendo
gli occhi e osservando più intensamente quella figura così femminile.
Gli occhi di Sasori erano nocciola, con delle sfumature
rossastre.
E quel colore tanto
strano, sfumava lievemente nel verde…
Gli occhi di Sakura erano di un verde vivace, un verde brillante.
E quel colore tanto allegro, si perdeva nel nocciola…
I loro
occhi non erano dello stesso colore.
Quelli
di lei erano troppo vispi.
Quelli
di lui erano troppo oscuri.
Eppure,
erano uguali.
I loro
sguardi esprimevano, a modo loro, lo stesso sentimento.
L’abbandono.
[Lui era
un bambino affettuoso.
Lei era
una ragazzina innamorata.
Le
persone più importanti per loro però, se n’erano andate]
Quasi come se fosse stato un riflesso, le gambe di Sakura
si piegarono lievemente, la mano destra scattò ad afferrare un kunai e quella
sinistra si pose davanti a lei, come in segno d’attesa.
Le labbra del ragazzo ripresero una linea dritta senza che
adesso, potessero esprimere una qualsivoglia espressione. Lei aveva assunto una
posizione d’attacco.
« tu fai parte dell’Akatsuki…» Sakura indicò con un cenno
del capo il mantello nero con le classiche nuvole rosse.
« …e hai ucciso il quinto kazekage. La pagherai per
questo, poco ma sicuro » la presa sul kunai si fece più forte irritando la
pelle che sentiva il freddo del metallo penetrare dentro.
« non è di certo il primo che uccido. Tranne il quarto,
quella non è stata opera mia. Credo ci abbia pensato Orochimaru, al mio posto »
replicò tranquillamente Sasori con aria noncurante, quasi si stesse pavoneggiando
delle sue imprese. L’Haruno si morse il labbro a quel nome.
« …tu…tu conosci Orochimaru ? » bisbigliò corrucciando le
sopracciglia e assottigliando lo sguardo come se tentasse di poter leggere
dentro di lui.
« ha importanza ora ? Conosco lui, certo, e so anche del
suo nuovo reietto da compagnia… dopotutto…mpf, buon sangue non mente. »
concluse Sasori con una nota divertita nella voce.
Si passò una mano fra la zazzera rossastra, sospirando,
stanco.
Dovette indietreggiare improvvisamente, accorgendosi solo
in quell’istante dell’elevata velocità di lei che, stretto maggiormente il suo
kunai, era partita all’attacco con un urlo frustrato e rabbioso.
La mano esperta del ragazzo bloccò per un polso quella di
Sakura, fermando in tempo la lama che distava pochi centimetri dal suo ventre.
Si guardarono negli occhi.
« Sasuke-kun non è un reietto né tanto meno uguale a suo
fratello ! » sibilò quando i suoi occhi ebbero l’opportunità di osservare bene
le iridi scure di lui e, con uno scatto, si dimenò, liberando il polso dalla
sua stretta, allontanandosi velocemente.
Sasori la guardò con un cipiglio perplesso, mascherato
bene dal solito ghigno che prese nuovamente possesso delle sue labbra.
« sai…ora che ci penso… »
Sakura indietreggiava, per la prima volta spaventata da
quei passi velati che avvertivano l’avvicinamento di lui, perdendo
improvvisamente il coraggio di affrontarlo.
Sasori si avvicinava, sempre di più, con calma, gustandosi
quello stato confusionale di cui ora era in preda lei. Lo sapeva comunque, che
can che abbaia non morde, fin troppo facile.
« …ora che ci
penso…saresti davvero perfetta » concluse con un’alzata di spalle il traditore,
censurando il motivo della sua perfezione.
E continuava ad
avvicinarsi, fino a quando lei non fu in trappola, quell’albero che le impediva
di arretrare maggiormente, tentando di sfuggire a quello sguardo che aveva del
malizioso.
Sakura non diede segno di
piacere a quello che poteva considerarsi un complimento.
Dopotutto “sei davvero
perfetta” suonava come un complimento, ma lei, non riuscì a prenderlo come
tale.
Se fosse stato Sasuke a
sussurrarglielo nel modo in cui l’aveva fatto Sasori, probabilmente sarebbe
arrossita e avrebbe abbassato lo sguardo imbarazzata. Ma non lo avrebbe
guardato con disprezzo [misto a spavento].
Perché Sakura lo sapeva.
La
perfezione non esiste.
La si
può imitare in mille e altri modi, ma non si otterrà mai un degno risultato.
Nel
mondo nulla è perfetto.
C’è
sempre un piccolo difetto, che rovina la facciata esteriore.
E Sakura
la prese per quello che le sembrava: un’offesa.
« …saresti davvero
perfetta, per essere una mia creatura » il ragazzo si abbassò un poco
quando ormai la sua vicinanza all’Haruno era minima, tanto da poter sentire il
battito cardiaco di lei aumentare ad ogni sua parola. Impulsivamente, la mano
dalla pelle chiarissima di lui si alzò in aria, arrivando a toccare, saggiare
in un lieve tocco, la morbidezza della guancia di Sakura che, paralizzata, non
si mosse.
« la concezione di arte è
molto vaga, ci sono varie teorie. Ma si sa che l’arte, è una cosa che
dura in eterno. La si può ammirare sempre, in ogni momento fino a quando non
sarai orgoglioso di averla creata tu. E io…ho tentato di rendere me stesso
eterno. Ma non ci sono riuscito, dopotutto ho un “nucleo” vivente…e adesso,
credo di non essere né umano, né eterno…ma con te potrei riuscirci… » sussurrò
in poco più di un bisbiglio Sasori, avvicinandosi ancora di più a Sakura e,
insieme al suo battito cardiaco, riuscì a percepire stranamente il
respiro di lei battere sulle sue labbra, affrettato.
La mano scivolò sotto il
mento della ragazza in un gesto lento e fluido, la bocca, fugace, andò ad
impossessarsi di quella gemella che aveva di fronte.
Sakura sgranò un poco gli
occhi, non immaginando mai una cosa del genere. Incapace di reagire, incapace
di fermarlo, rimaneva ferma, il respiro morto in gola.
[ ma aveva tentato
veramente di allontanarlo ? ].
Quando era piccola immaginava
quello che doveva essere il suo primo, vero bacio. Non aveva mai pensato di
cedere le sue labbra ad un altro ragazzo che non fosse stato Sasuke-kun.
Lei amava davvero
Sasuke-kun.
E aveva pensato di dover
sgranare gli occhi, di fissare il vuoto mentre lui, dopo la sua romantica
dichiarazione, improvvisamente la baciava. Lei non doveva capire, doveva
essere confusa.
Ma si sorprese invece, di
essere lucida e di sapere perfettamente che quel ragazzo non era Sasuke, ma il
suo peggiore nemico, colui che voleva uccidere l’unica persona veramente cara
che le era rimasta.
Non fissò il vuoto con
occhi vitrei e, a discapito dei suoi sogni da bambina, li chiuse immediatamente
dopo quell’attimo di smarrimento, ricambiando quel bacio con foga, arrivando a
desiderare tutto di lui. Quando l’aria cominciò a mancare, fu Sasori ad
allontanarsi per primo, lasciando cadere al suo fianco la mano che sostava
ancora sotto il mento di lei.
« oppure l’arte è come
questo bacio. Un attimo, giusto per gustarne la bellezza momentanea che ti
rimarrà sempre impressa nella mente. Definiamola…un’esplosione di
sensi…» il ragazzo crucciò appena le sopracciglia, desolato dalle sue parole.
Socchiuse gli occhi,
fissando quelli di lei ancora increduli, forse, o semplicemente imploranti.
[ aveva capito Sakura per
che cosa era perfetta ]
Marionetta.
« vai al ponte Tenchi del
villaggio dell’Erba. Verso mezzogiorno, fra dieci giorni esatti da oggi, in
quel luogo incontrerai un subordinato di Orochimaru che è una mia spia.
Immagino che lì…potrai incontrarlo… » era un sussurro quello che Sasori si era
lasciato uscire dalle labbra ancora umide dal bacio mentre con un sospiro,
volgeva le spalle a Sakura ancora ferma davanti all’albero.
La ragazza rimase a
fissarlo per qualche istante e, come era venuto, se n’era andato, lasciandola
sola, incredula mentre una mano tremante, piano, si andava a poggiare sulle
labbra calde.
[ ed era salva ]
Mentre si allontanava
Sasori, sorrideva.
Un lieve sorriso, quasi
accennato e probabilmente non veramente visibile.
Quella ragazzina gli
aveva fatto uno strano effetto, gli aveva fatto dire delle parole insensate.
[ un’esplosione di
sensi ? l’arte è e t e r n a, ora e sempre. ]
Ma per un attimo, aveva
visto che i loro occhi, erano uguali.
E forse, Sakura era veramente perfetta per essere sua.
Per essere una marionetta senza vita.
Lui e lei erano uguali, dopotutto.
Ma lui non era né umano, né una marionetta e aveva perso t
u t t o.
Erano stati abbandonati entrambi dalle persone che
ritenevano più importanti nella loro vita.
Ma Sakura, era ancora in tempo per avere un’ancora
d’appiglio, aveva speranza.
Magari proprio grazie a lui.
Ad Akasuna No Sasori.
« vedi
di trovarlo il tuo Sasuke-kun e vivi la vita per quanto breve sia, lui non ti ha
abbandonata veramente. Il tuo sguardo ancora, non è uguale al mio… »
Et voilà la mia Sasori x
Sakura che avevo anticipato.
Ahem, so che la parte
“Sasori vuole Sakura come marionetta” non è originale, lo so.
Però mi serviva per il
complesso della trama in generale ^^
Ah, e ovviamente un
pizzico di SasuSaku non può mancare, ma è palese che Sasuke è solo accennato,
la storia è proprio una SasoSaku ^^.
La concezione di arte per
Sasori me la sono inventata al momento °°’ so che è sempre in competizione con
Deidara per l’arte eterna e l’arte esplosiva [oh, Deidara-senpai XD] ma non so
bene di come ne parlano. Spero non sia troppo OOC, anche se la parte finale non
me gusta.
Va beh ^^ non so se
esserne soddisfatta ç_ç magari è un po’ confusa o c’è qualcosa di sbagliato, vi
chiedo di perdonarmi in anticipo.
Grazie.
Ah, importante: l’incontro
fra Sasori e Sakura è subito dopo la morte di Gaara nello shippuuden, solo che
non c’è Chiyo. (le informazioni su Sasuke sono vere, solo che qui Sasori non fa
una brutta fine ù.ù)
DEDICATA COMPLETAMENTE A SAKURACHAN92: Mogliettinaaaaaaaaa! La mia SakuChan! (W le due Sakure! Tu SakuChan
e io Sakurako!) Lo so, il tuo compleanno era ieri, ma dopotutto la festa è
oggi! Quindi, prendi questa fic come una parte del mio regalo (ne ho preso un
altro moooolto più bello!) so che ti piacciono le Sasori x Sakura (anche se
sappiamo che le SasuSaku sono le migliori e non c’è nessuna ragazza che può
rimpiazzare Sakura dato che Sasuke è solo suo ù.ù) anche se Sasori è rigorosamente
di tua proprietà come Deidara e Neji, ya. Spero l’apprezzerai amo *-* ci ho
messo il cuore per farla anche se poi è venuta quello che è!
Ti
adorooooo! E buon compleanno! ^^
Tua MogliaH
ù.ù