Wow! Mi stavo per trasferire in Inghilterra, il mio sogno si stava per realizzare, ero contenta ma allo stesso tempo agitata e spaventata, non sapevo cosa aspettarmi come comportarmi. In un certo senso tornavo alle mie origini, visto che mia madre è inglese. Mi aveva raccontato un po' di cose e solo all'idea ero entusiasta.

Il gran giorno è finalmente arrivato.
Arrivata a destinazione, a Holmes Chapel, una cittadina situata nella contea del Cheshire, iniziai a svuotare i scatoloni e sistemare la mia nuova camera.
Quando ebbi finito, decisi di uscire per fare un giro, per iniziare così a conoscere un po' il posto. Era tutto così diverso: dalle stradine, ai negozi, alle case e alle persone, che sinceramente non sembravano molto disponibili. Camminavo mentre ammiravo il cielo azzurro fino a quando andai contro un grande torace, un po' muscoloso, alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi, lui mi sorrise, era un ragazzo alto, dai capelli ricci e castani, gli occhi di color verde, bellissimi quanto il suo sorriso. Stavo forse impazzendo? Inziavo a pensare già troppe cose su questo perfetto sconosciuto. Però non potevo negare che era davvero un bel ragazzo.
Io imbarazzata non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto.
-scusa- balbettai, il ragazzo era sorridente ma temevo mi avrebbe rimproverata per una mia distrazione.
-Scusami tu, ero preso a scrivere un messaggio e non ti ho vista arrivare- si scusò lui rimettendo il suo cellulare in tasca.
Io non parlai, sorrisi solo leggermente.
-Sei nuova da questi parti? Non credo di averti mai vista- Mi chiese lui, sembrava convinto di ciò che diceva. Beh non ha tutti i torti, siamo in una piccola cittadina in cui tutti si conoscono.
Annuii. -Credo di essermi persa- dissi imbarazzata, mi sentivo ridicola.
Lui sghignazzò -Spiegami come hai fatto a perderti in una cittadina così piccola?! Vuoi che ti accompagni io a casa?- mi chiese, era davvero molto disponibile, al contrario della tanta gente che avevo visto finora.
-Mi farebbe piacere- risposi, sul mio volto si disegnò un ampio sorriso.
Ci incamminammo verso la strada che pensavo mi avrebbe riportato a casa e intanto gli descrissi cosa vedevo fuori da casa mia, sperando capisse di che luogo si trattava.
-Comunque, piacere, io mi chiamo Harry- si presentò, porgendomi la mano
-Joy- dissi a mia volta e stringendogli la mano.
-Hai un bellissimo sorriso, te l'hanno mai detto?- Mi disse strizzando l'occhiolino, io arrossii e lo ringraziai. Non ero abituata a ricervere complimenti, tanto meno da persone che conoscevo a malapena.
Durante il tragitto lui mi descrisse il posto in cui vivevo da oggi e mi disse che se volevo rivederlo dovevo solo cercare la panetteria del paese, lui lavorava lì.
Arrivati davanti alla porta di casa mia:
-Vuoi entrare?- gli chiesi cercando di trovare un buon modo per mostrargli la mia gratitudine.
-Mi piacerebbe, ma devo tornare a casa. Sarà per la prossima volta, spero- rispose Harry, che non smetteva mai di sorridere. Sembrava un tipo molto solare e socievole.
-Certo! Allora, ciao e grazie di tutto- ringraziai per poi rientrare in casa dopo il suo saluto:
-Di niente, mi ha fatto piacere parlare con te. A presto-

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