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Autore: NutellaAndSugarAsNiall    07/04/2013    1 recensioni
Cos’è l’amore?
amóre [a'more]
1 sentimento di affetto vivo, trasporto dell'animo verso una persona o una cosa
2 sentimento ed istinto naturale che lega due persone
3 aspirazione dell'uomo al bene, a Dio; Dio stesso
4 desiderio di ottenere una cosa; attaccamento a una cosa
5 ciò che è oggetto dell'amore
6 personificazione mitologica dell'amore
Secondo gli scienziati l’amore non è altro che una serie di reazioni chimiche che avvengono nel corpo umano facendo provare attrazione tra due persone.
Se mi dovessero chiedere cos’è l’amore? Una merda. Un’inutile perdita di tempo. Perché le persone continuano a credere a quest’illusione? Non lo so.
Ho mai amato? Sì… bhe, almeno credo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cos’è l’amore?

amóre   [a'more]

sentimento di affetto vivo, trasporto dell'animo verso una persona o una cosa

sentimento ed istinto naturale che lega due persone

3aspirazione dell'uomo al bene, a Dio; Dio stesso

4desiderio di ottenere una cosa; attaccamento a una cosa

5ciò che è oggetto dell'amore

6personificazione mitologica dell'amore
Secondo gli scienziati l’amore non è altro che una serie di reazioni chimiche che avvengono nel corpo umano facendo provare attrazione tra due persone.

Se mi dovessero chiedere cos’è l’amore? Una merda. Un’inutile perdita di tempo. Perché le persone continuano a credere a quest’illusione? Non lo so.

Ho mai amato? Sì… bhe, almeno credo. Una volta sono stata innamorata. Era un ragazzo, avevo 15 anni, ero piccola e ingenua, io credevo di amarlo; lui fu il primo in tutto, il primo bacio, il primo “amore”, la prima volta… no, quella non era una prima volta, perché, almeno per quello che mi hanno detto, la prima volta dovrebbe essere una cosa magica, piena di “amore”. Io l’avevo vista così, tutto il tempo, fino all’ultimo minuto, eravamo ad una festa, in un albergo. Pensavo fosse stato bellissimo, indimenticabile, invece, eccolo lì! A prendermi in
giro. Non lo sapevo, per me era stupendo, quando alla fine in quello stupido ultimo minuto, entrarono i suoi amici, facendogli i complimenti
per aver vinto una scommessa. Su di me. Ecco perché la penso così, ecco perché per me l’amore è solo una perdita di tempo. Se sei
arrivata fino a qua a leggere, è perché vuoi sentire che cagate spara una diciassettenne in crisi per una rottura. Probabilmente perché ti
faccio pena. Vorresti aiutarmi. Bhe, se è così di sei fatta un’idea sbagliata, io sto bene senza amore.

Mi chiamo Gaia Stuart, vivo a Londra, ho 17 anni, i miei genitori mi hanno abbandonata in un orfanotrofio appena nata, sono scappata. Sì,
lo so, ho fatto una grandissima cazzata ad andarmene, magari se non me ne fossi andata non sarebbe andata così, magari adesso non
sarei costretta a lavorare in uno stupido bar per pagarmi un minuscolo appartamento. Per quanto riguarda gli studi non li pago io, ma vado
a scuola grazie ai miei genitori, sì, sono vivi. Io so i loro nomi, potrei andare a vederli… in carcere. Proprio così! Padre ladro e madre
alcolizzata. Ma non voglio, loro sono ricchi, mi basta questo. Mi devono pagare. È un loro dovere. E io di problemi non me ne pongo. Non è
come pensate, sempre che pensiate che sia così, non sono autolesionista e non lo sarò. Ho sentito dire che gli autolesionisti si sfogano
sul loro corpo perché si ritengono responsabili di quello che succede. Bhe, non è così. Io non ne ho colpa, sono stati quegli stronzi dei miei
genitori. Non sono nerd, non vado bene a scuola. Ho un percing sul naso e sul labbro, ma non sono emo. Non so cosa sono, non sono
una puttana, insomma, mi capita di vestirmi un po’ scollata alcune volte, ma se qualcuno mi si avvicina lo stendo. Mi tingo i capelli di rosso
fuoco, è quello che mi brucia dentro, il fuoco. Ho un tatuaggio sulla scapola sinistra “I will show you the worst of me”; “Ti mostrerò il peggio
di me”. Come ho detto prima non sono autolesionista, ma per sfogarmi faccio box. Vado in palestra. Infatti nella mia camera c’è un sacco
che pende dal soffitto. Uno sfogo. Qualcosa da colpire.

Ho degli amici, pochi ma buoni: Zayn Malik, Harry Styles, Niall Horan, Louis
Tomlinson e Liam Payne.
Assolutamente maschi. Ne ho piene le palle di quelle ragazze tutte rose e fiori con le migliori amiche che si
raccontano i segreti. Non spaccio droga. È inutile, tanto non cambia niente. Bevo, ma non sono alcolizzata, non diventerei mai come mia
madre. Non rubo, non diventerei mai come mio padre.

Ecco la mia vita. Vi piace? No, lo so. A me neanche. Se ripenso a quella sera non vorrei mai essermene andata dall’orfanotrofio. Ma più vado avanti, più mi convinco del contrario. Tanto cosa mi importa, non posso cambiare il passato; come si dice “Ricorda il passato, pensa al presente e aspetta il futuro”? Tutte cazzate. Solo cazzate. Il mio passato non è certo un passato da ricordare. Il presente io non lo penso, vada avanti d’istinto, non mi interessano le conseguenze. Il futuro? Può andare a farsi fottere! Non mi importa di quello che succederà domani! Non mi interessa quello che accadrà. Perché tanto la vita è piena di imprevisti, che ti sorprendono appena programmi qualcosa. Io odio gli imprevisti. Come evitarli? Facile, vivi in momenti. Se non pianifichi il futuro non ci possono essere imprevisti.

In questo momento sono a casa mia, con i miei amici. Loro sono… loro. Non si spacciano per qualcun altro. Sono semplicemente loro stessi.

Harry Styles: riccio, occhi verdi; non è un puttaniere, lo ha fatto solo due volte per la sua ragazza che l’ha mollato e adesso ha questa reputazione. Ecco di chi è a colpa: dell’amore.

Louis Tomlinson: ha la testa a posto, ma gli piace svagarsi, come me. Occhi blu e ciuffo insù. Il padre drogato ha ucciso sua madre. Ecco perché e cosi: per l’amore.

Liam Payne: rasato, occhi marroni; lo hanno trovato quand’era piccolo in un cassonetto. Rasato, perché i genitori adottivi l’hanno mandato nell’esercito. E lui ha accettato; per colpa dell’amore.

Zayn Malik: lui non sa del suo passato, i suoi gli hanno sparato e ha perso la memoria. Bella merda. Cresta con ciuffo biondo. Pakistano. Prima non era come noi; poi c’è cascato anche lui, perché sua sorella è morta. Sempre colpa dell’amore.

Niall Horan: biondo occhi azzurri, lui si che è invidiabile per la bellezza. È semplicemente un gran figo. E io glielo dico in faccia continuamente. Come tutti brutto passato, dimenticabile. Sempre e comunque affamato.

Questa è la mia storia, comunque, eravamo a casa mia, ad ubriacarci per dimenticare. Era molto divertente ubriacarsi con loro, sì, perché io non sono una persona depressa, io mi godo a vita, e mi diverto. Eravamo tutti barcollanti per il salone di casa mia. Non c’era nient’altro da fare. Fino a quando Zayn tirò fuori un sacchetto trasparente dalla tasca del giubotto.

Z:”Hei ragazzi …  Vi va di provarla?” Io rimasi spiazzata da quella domanda. Loro sapevano tutto di me, non avevamo segreti. Sapeva del passato della mia famiglia e di mia mamma. La cosa che mi fece incazzare è che mi guardò prima di fare quella domanda, come se mi stesse sfidando. Ovviamente i tre più rincoglioniti accettarono subito: Louis, Liam e Harry.

Quello che mi stupì di più però fu che Niall, conoscendo anche lui il mio passato mi guardò, guardo lui, e urlò

N:”Ma sei forse impazzito? Noi non facciamo queste cose!” ed aveva ragione.

Z:”Ma dai!-disse rivolgendosi a me-Neanche noi abbiamo un passato invidiabile, ecco perché ce le ho! Per dimenticare!”

G:”Tu non ti rendi conto di quello che stai per fare! Potreste morire!”

Z:”Insomma Si, da quando ti preoccupi?” Già, Si. Diminutivo di sister.

G:”Io non mi preoccupo, solo che non voglio morire!”

N:”Esattamente, voi fate quello che volete! Ma noi no!” rispose Niall, stupito almeno quanto me.

Z:”Va bene, allora andatevene! Non vogliamo rompi palle in mezzo a noi!” sono sicura che era l’alcol a parlare.

G:”NO! Voi non lo farete! Siete gli unici che mi sono rimasti e non morirete anche voi!”

Z:”Cosa c’è? Mi stai dicendo che tieni a noi?”

G:”Sì!” dissi tutto d’un fiato. Lo so, l’amore ti fotte, ma non potevo permettere che se ne andassero anche loro.

Z:”Come? L’amore ti fotte. L’hai detto tante volte! E adesso ci vieni a dite che tieni a noi?”

G:”Lo so, l’amore ti fotte. E io sono fottuta! E non permetterò che ve ne andiate! Non diventerò mai come mia madre, e lo sai bene!” dissi
per poi strappargli il sacchetto trasparente dalle mani e lanciarlo giù dalla finestra.

Z:”Ma che cazzo fai? Se tu sei contraria non vuol dire che lo siamo anche noi!” disse avvicinandosi, troppo per i miei gusti. Per cercare di
darmi un pugno che io abilmente schivai.

G:”Ma sei fuori! Non ti rendi conto di quello che fai! Sai che ti metto al tappeto con uno schiaffo!” dissi avvicinandomi. Non ci potevo credere.
Ma che cazzo stava facendo?

Z:”Sai che non mi fai paura.” Mi sussurrò a due centimetri dalle labbra.

G:”Sai che dovresti avere paura.” Gli risposi.

G:”Quindi fammi il piacere di allontanarti; non pensare più, neanche lontanamente, a drogarti; e a non farti fottere dall’amore, perché io l’ho
fatto ed è una cosa davvero brutta.” Gli sussurro a due centimetri dalle labbra.

Z:”Mi stai dicendo che mi ami?” mi domandò con un sorriso strafottente.

G:”No, ti sto dicendo che vi voglio bene e che non permetterò che vi roviniate così.” Dissi per poi abbracciarlo. Lui rimase spiazzato da
quella risposta. Per poi ricambiare l’abbraccio.

Z:”Anche noi ti volgiamo bene.”

N:”Bene, finite le fusioni in pubblico, possiamo tornare al vodka.” Disse con tono scocciato. Io bevvi l’ultimo sorso, quella goccia che fece
traboccare il vaso, e da quel momento non capivo più niente.

G:”Gelosone!” dissi per poi avvicinarmi e baciarlo, con desiderio. Non ero io, era l’alcol.

G:”Non sai da quanto avrei voluto farlo. Sei un gran figo, e sei bono!” sussurrai sulle sue labbra. Poi lui si avvicinò e mi ribaciò ancora e
ancora e ancora. Per poi fare intrecciare le nostre lingue.

N:”Sono fottuto dall’amore. E so di essere figo.” mi rispose. Sì, il problema era che io ero ubriaca, molto ubriaca, abbastanza da non saper
mettere a fuoco; mentre lui no. Lui era lucido. Fin troppo.

G:”Sono fottuta anch’io.” Risposi convinta.

H:”Evviva i fidanzatini!” urlò Harry mentre su guardava le mani divertito, come un bambino.

Lou:”Sì! I fidanzatini!” esultò anche lui in preda all’alcol.

Li:”Bhe, allora non sempre l’amore ti fotte.” Disse il saggio del gruppo, pft, ma chi voglio prendere in giro? Siamo tutti degli adolescenti
rimbambiti. Nessuno è saggio qui.

G:”No, l’amore per la famiglia ti fotte. L’amore per un quindicenne in preda agli ormoni ti fotte. Non l’amore per un figo e bono finto biondo.”

N:”Già, non l’amore per una rossa e tatuata stronza naturale!”

Z:”Bhe, allora basta con le frasi poetiche. Haz, prendimi una birra!” urlò Zayn felice. Per poi schivare un birra lanciata da Harry in preda
all’alcol.

G:”Vi voglio bene ragazzi!” urlai in mezzo al mio salotto come una pazza.

Tutti:”Abbraccio di gruppo!” dissero per poi buttarsi addosso a me in preda al panico per quello che stava succedendo. Ci abbracciammo
per tanto tempo, finché non ci addormentammo.

Quando mi svegliai, mentre di solito non ricordo un beato cavolo di quello che è successo la sera precedente, ricordavo tutto alla
perfezione. Del sacchetto trasparente; di Zayn, del “Ti voglio bene”; di Niall, del fatto che adesso stiamo insieme; e delle birra lanciata da
Harry, tutto alla perfezione.

Quando mi sono svegliata ero felice, semplicemente felice. Io sono sempre stata innamorata di Niall. Non lo avrei mai ammesso neanche a me stessa se non fosse stato per la sbornia di ieri sera. Mi ero appena svegliata, avevo un mal di testa assurdo, e mi accorsi che non riuscivo ad alzarmi; perché ero semplicemente sommersa da cinque corpi addormentati su di me. E adesso come faccio?

Eravamo ancora abbracciati, sul pavimento. E avevo un torcicollo assurdo.

C’erano Louis, Liam e Harry abbracciati alle mie gambe come delle sanguisughe, Zayn era attaccato con le testa alla mia pancia e la mano sulla testa di Harry, invece Niall era sotto di me, che mi abbracciava anche lui ed io avevo la testa sul suo petto, e sentivo i battiti regolari del suo cuore.

Cercai di alzarmi, anche se era praticamente impossibile. Così decisi di svegliare qualcuno, almeno Zayn che mi impediva qualsiasi movimento.

G:”Zayn” gli sussurrai all’orecchio, lui si mosse un po’, e si girò dall’altra parte “Zayn!” dissi con la voce più alta, lui aprì gli occhi per qualche attimo, e poi mi strinse di più a se “Vabbé, allora non mi lasci altra scelta!” dissi per poi iniziare a fargli il solletico. Già, il bad boy soffre il solletico. Lui si mise a ridere e a muoversi, svegliando tutti gli altri tranne Niall, che dormiva come un angelo.

Z:”T-ti p-pre-g-go, s-m-met-t-ti-la!” riuscì a dire tra una risata e l’altra. Io mi bloccai di colpo

G:”Va bene, solo perché rischio di vegliare Niall!” risposi con sufficienza.

N:”Troppo tardi. Buon giorno!” disse Niall sbattendo più volte le palpebre per mettere a fuoco.

Tutti:”Buon giorno!” esclamarono

G:”Giorno amore!” dissi io sorridente

Tutti:”Oh, ma che teneri!”

G:”Fatevi i cazzi vostri voi!”

Tutti:”Scusa”

N:”Oggi voglio andare a fare un giro!” annunciò contento. Visto che era sabato e non avevamo niente da fare, accettammo tutti

Tutti:”Ok!”

N:”No –disse indicandomi- solo con lei”

Tutti:”Uuuu”

Z:”Non metterla incinta!” urlò dopo essersi alzato

G:”Scemo!” sibilai tra i denti.

H:”Non ti preoccupare, se vuoi te li presto io!” disse il riccio rivolto a Niall.

N:”No, grazie! Ce li ho!” rispose stando al gioco.

G:”Ok, basta così –li interruppi rossa dalla vergogna- andiamo!” Continuai per poi trascinare fuori il biondo.

Quando fummo usciti di casa Niall mi guardò

N:”hei, piano, dove mi porti?” disse tentando di starmi dietro

G:”Lontano da quei pervertiti dei nostri amici!” dissi continuando a camminare

G:”Piuttosto tu, dove vuoi andare?” gli chiesi curiosa

N:”Tu seguimi, ti fidi di me?” In effetti, io mi fidavo di lui? Sì. Pienamente. Ma come ha fatto a ridurmi così? Se me lo avesse chiesto qualcun
altro avrei risposto con un ‘No!’ secco, per poi andarmene; invece, strano ma vero, mi fidavo cecamente di lui.

G:”Sì!” risposi convinta. Camminammo e arrivammo in un parco deserto, il parco dove ci eravamo incontrati.

G:”Wow, Niall, perché mi hai portata qui?” ero incredula, possibile che se lo ricordasse ancora?

N:”Perché volevo fare questo –disse per poi baciarmi per un tempo mooolto lungo; e credetemi, quando dico mooolto lungo è proprio
lungo- senza che ci fossero quei pervertiti dei nostri amici.” Mi sorrise, il più bel sorriso mai visto nella mia vita.

G:”Sei un figo, e sei anche bono!” esclamai, per poi tapparmi la bocca con le mani, accorgendomi di avere dato vita ai miei pensieri. Lui per
risposta si mise a ridere

N:”Sei bellissima, e sei anche molto sexy con quei jeans attillati!” mi rispose sempre ridendo.

G:”Se potessi ti farei sulla panchina!” dissi con uno sguardo malizioso

N:”Ma puoi!” mi rispose con lo stesso sguardo.

G:”Se passassero dei bambini rimarrebbero traumatizzati!” mi misi a ridere

N:”Vieni con me!”

Mi portò in un albergo, dove passammo tutto il pomeriggio. Avevamo fatto l’amore. Sì, Gaia Stuart si è innamorata di un figo e bono finto biondo. Eravamo sdraiati sul letto, quando Niall mi chiamò

N:”Gaia?”

G:”Si?”

N:”Sono fottuto, Ti Amo!”

G:”Ti Amo anch’io!”


amóre   [a'more]

sentimento di affetto vivo, trasporto dell'animo verso una persona o una cosa

sentimento ed istinto naturale che lega due persone

3aspirazione dell'uomo al bene, a Dio; Dio stesso

4desiderio di ottenere una cosa; attaccamento a una cosa

5ciò che è oggetto dell'amore

6personificazione mitologica dell'amore

Secondo gli scienziati l’amore non è altro che una serie di reazioni chimiche che avvengono nel corpo umano facendo provare attrazione tra due persone.

Se mi dovessero chieder cos’è l’amore? Non lo so spigare. L’amore è quando una persona sente non solo le farfalle, ma tutti gli animali della giungla che ballo Gangam style nel suo stomaco. L’amore è quando tieni così tanto ad una persona che faresti di tutto pur di vederla sorridere. L’amore è quando trovi qualcuno che è in grado di farti sentire bene qualsiasi cosa sia successa.

Perché le persone continuano a credere a quest’illusione? Perché ti fa stare bene. Perché ti accende, e ti fa vivere.

Ho mai amato? Sì, ne sono convinta. Io amo quel figo e bono finto biondo. Lo ammetto. Ed è la cosa più bella che mi è mai capitata. 
  
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