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Autore: Bobbieyoung    07/04/2013    3 recensioni
E' colpa di Brittany se l'asilo dove lavora è stato costruito in prossimità del campo da football dove Santana allena le sue Cheerios? No. Ed è colpa sua se le due non vanno d'accordo? In parte.
DAL CAP1:
E’ così testarda… Chi cerca di impressionare? Perché non riesce a parlarmi civilmente? Beh… Magari neanch’io sono stata troppo gentile, ma è sempre lei a cominciare.
Testarda e sexy… ma tutto ciò non ha importanza adesso, perchè presto incontrerà una bella ragazza che la farà innamorare, e lei si dimenticherà di me. Che è una buona cosa, perché io non sono più interessata a lei.
Per niente!
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Dave Karofsky, Quinn Fabray, Sam Evans, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ok, capitolo nuovo!! L'ho diviso in due perché era abbartanza lungo. Il prossimo arriva presto e, secondo me, è uno dei più belli. A presto.
 








Capitolo 5 - PARTE I


*Perché è incredibile*



-Santana-


 

Con il cuore che batte dolorosamente veloce e la bocca secca quanto il deserto del Sahara, mi muovo sul sedile, guardando Brittany allontanarsi per poi scomparire dietro un angolo.

Cos’è successo? Seriamente, cosa diavolo è successo?

Mi ha baciata…

Ci siamo baciate.

E adesso non riesco più a sentire le gambe.

Ha detto di no a Dave? Perché ho pensato che stessero parlando di lui nel corridoio? E perché cazzo bocca da trota sta cercando di accoppiare Brittany con qualcuno? Non ne ha bisogno, sono sicura che sia in grado di gestire la sua vita sentimentale. Certo, può frequentare chiunque voglia… ma il pensiero di Brittany con un’altra donna mi fa bollire il sangue nelle vene, perché sono talmente gelosa che non ci sono parole per descriverlo.

Ma perché? Ormai non stiamo più insieme! Ci siamo frequentate solo per uno stupido mese! Non abbiamo neanche avuto il tempo per affezionarci più di tanto, o per conoscere tutto dell’altra. Non so nemmeno quale sia il suo piatto preferito. No, in realtà lo so. E’ pasta con pomodoro e formaggio.

Ma non conosco la sua famiglia. Ok, magari so che ha una sorellina chiamata Hailey e un fratello più grande di nome Ryan. So anche che è cresciuta in una cittadina a circa quaranta minuti da qui e che ha studiato Scienze dell’ educazione a Los Angeles, per poi tornare a vivere qui. Sono rimasta sorpresa nel sentire queste cose, perché Los Angeles è sempre stato uno dei miei più grandi sogni, sin da quando ero piccola. Ho vissuto in Ohio per tutta la vita e credo che non a tutti sia permesso inseguire i propri sogni. Ma va bene, perché il McKinley è un bellissimo posto, in cui ho avuto l’opportunità di conoscere persone favolose, che ora sono i miei più cari amici, e in più prendo un ottimo salario alla fine di ogni mese.

Ma, quando io e Brittany stavamo insieme, una volta abbiamo scherzato riguardo il fuggire insieme a Los Angeles. In realtà io non stavo scherzando… e darei qualsiasi cosa per sapere se Brittany parlasse seriamente o se fosse l’alcool nel suo sangue a parlare, dato che quella sera avevamo bevuto un paio di drink.

Il mio battito non accenna a rallentare e, anzi, addirittura aumenta mentre ripenso alla sensazione delle labbra di Brittany sulle mie. Solo cinque minuti fa…

Che sia stato solo un impulso momentaneo? Che mi abbia baciata solo perché era disperata e confusa per tutto quello che era successo durante il pomeriggio? Probabilmente aveva solo bisogno di un po’ di conforto e io ero lì che la abbracciavo… avrebbe baciato chiunque in una situazione così. Sono sicura che avrebbe baciato anche Dave. Ugh, non posso credere di aver pensato che avesse detto sì all’invito di Dave. Avrei dovuto saperlo, no?

Veramente aveva solo bisogno di conforto o mi ha baciata perché… voleva baciare me?

Tutto ciò che so è che il mio cuore sta martellando e la mia testa sta correndo all’impazzata, mentre esco dalla macchina per dirigermi in aula insegnanti a recuperare la mia roba prima di andare a casa.









Quando entro in aula insegnanti trovo solo Quinn e Tina, perché è venerdì e tutti gli altri si stanno già godendo il weekend. Cosa di cui ho bisogno disperatamente, dopo ciò che è successo oggi.

"Oh ciao Santana! Com’è andato l’allenamento? Hey, stai bene? Sembri leggermente… scossa." Mi da il benvenuto Tina, e io riesco a percepire la preoccupazione nella sua voce.
In questo momento non sono veramente dell’umore giusto per parlare con Tina. In realtà, non lo sono mai. E’ la nostra insegnante di storia ed è... noiosissima. So che lei è Brittany vanno abbastanza d’accordo – perché sto di nuovo parlando di Brittany?

"Sto bene… Devo solo prendere le mie cose." Mormoro, dirigendomi verso il mio angolino, per vedere se ho ricevuto qualche comunicazione.

C’è solo una lettera del preside Figgins, che devono aver ricevuto tutti gli insegnanti, in cui ci ricorda che dovremmo sempre svuotare la lavastoviglie, una volta finito di lavare, prima di infilarci qualche tazza sporca.

Mentre la leggo, sento Tina augurarci un buon weekend per poi salutarci, prima che la porta si apra e si richiuda pochi secondi dopo, ma io sono troppo occupata a ripercorrere nella mia testa i momenti del bacio, per poter rispondere.

"Santana?"

Mi volto lentamente, guardando Quinn lì seduta, osservarmi con uno sguardo strano.

"Sei sicura di stare bene? Me lo chiedo perché prima ti ho vista correre lungo il campo da football, verso l’asilo, sotto la pioggia battente, per poi tornare indietro un paio di minuti più tardi."

"Oh… sì, è perché uhm… Ho portato Brittany e uno dei bambini in ospedale, perché si è rotto il braccio."

"Oh mio Dio, povero piccolo! Sta bene? E Brittany? Dev’essere rimasta molto scossa."

"Sì, no, sta bene. Credo…" Osservo la lettera, ancora tra le mie mani, pensando a come salutare Quinn, perché me ne voglio andare. Continuano ad apparirmi immagini della faccia di Brittany, così vicina alla mia, e sono profondamente confusa.

"Hey Santana, siediti un momento. Sembri pallida e io sono abbastanza preoccupata. Ti vado a prendere un bicchiere d’acqua."

Silenziosamente seguo gli ordini di Quinn, camminando verso il tavolo per sedermi al suo fianco, perché il mio cervello è troppo in panne per fare diversamente. Pochi attimi dopo sto stringendo in mano un bicchiere d’acqua, mentre Quinn mi incoraggia a berne un paio di sorsi, cosa che poi faccio.

"Dev’essere stata dura andare all’ospedale con un bambino ferito. Ma tu hai fatto benissimo ad accompagnarli e ad aiutarla a gestire la situazione."

Scuoto lentamente la testa, perché non è quella la ragione per cui mi sento debole e confusa. Non sono scossa dall’incidente di Randy. Sono shockata per quello che è successo nella mia macchina un’ora dopo.

Stranamente, sento l’impulso di parlarne con qualcuno. Ho bisogno di parlarne, ho bisogno di sentire l’opinione di qualcuno. Brittany aveva solo bisogno di conforto o voleva veramente baciarmi?

"In realtà… non ha niente a che fare con quello."

"Che vuoi dire?"

"Voglio dire che il bambino sta bene e non è stato così spaventoso portarlo all’ospedale, ma… è successo qualcos’altro e ora sono un po’… disorientata."

"Ok" risponde Quinn con dolcezza e, con la coda dell’occhio, riesco a vederla sollevare le spalle. "Vuoi parlarne? Avevo comunque intenzione di rimanere qui per un po’."

Alzo gli occhi e vengo inondata dal caldo sorriso di Quinn. Posso parlarne con lei?

Non parlo mai a nessuno della mia vita amorosa. Mike e Puck sono dei buoni amici, ma non sono molto bravi a parlare di… queste cose. Magari è anche colpa mia. Nemmeno io sono bravissima a fare confidenze. I miei amici sanno che sono gay e nessuno ha mai avuto problemi.

Ma non parlo mai con loro della mia vita sentimentale perché beh… io e Brittany non stavamo insieme ufficialmente, perciò non c’era niente di cui parlare. Lei non voleva farlo sapere in giro e quindi io ho tenuto la bocca chiusa.

E quando ho frequentato la supplente, Camilla, nessuno voleva saperne niente perché o erano gelosi, o semplicemente non erano interessati.

"Santana?" Vengo riportata alla realtà, guardando Quinn con un sorriso che esprimeva le mie scuse per essermi persa nuovamente nei miei pensieri.

"Ecco, è successo qualcosa tra me e… Brittany." Mormoro, mentre le mia guance cominciano a riscaldarsi. "Noi uh… diciamo che abbiamo un passato."

Quinn sgrana gli occhi, ma non sembra shockata, né mostra segno di volermi giudicare. Sembra genuinamente interessata, e questo è il motivo per cui decido di prendere un profondo respiro e raccontarle tutto.

 






 







-Brittany-

 

Tutti si lamentano di quanto sia brutto il lunedì, perché la settimana è solo all’inizio. Ma io amo i lunedì. I bambini sono sempre così contenti e mi raccontano tutte le cose che hanno fatto durante il weekend con i loro genitori o i loro fratelli. Vogliono tutte le mie attenzioni e, per l’eccitazione, mi chiamano con i nomi più buffi: Ms. Piece, Ms. Pace, Ms. Pens, Ms. Pees, Bittny, Brattny... Mamma, Mami, Papà (sì, è capitato una volta), signora... e io non posso fare altro che trovare completamente adorabile il loro modo di dirmi che hanno imparato a nuotare o a scrivere il proprio nome e loro quasi esplodono d’orgoglio, quando gli dico che sono ‘bravissimi!’

Oggi non è andata diversamente. I bambini sono stati energici e loquaci come sempre e io ho cercato di fare del mio meglio per dare loro tutta l’attenzione di cui avessero bisogno ma, alcune volte, è stato difficile concentrarmi, perché la mia mente continuava a riportarmi a venerdì pomeriggio. Lo fa tuttora… specialmente ora che sto andando verso l’aula insegnanti, per vedere se ho ricevuto della posta, prima di andare a casa. E’ altamente possibile che Santana sia ancora lì, visto che gli allenamenti sono durati più del solito.

Non so assolutamente cosa succederà la prossima volta che ci guarderemo negli occhi, perché ci siamo baciate nella sua macchina e, da allora, non sono più stata in grado di pensare ad altro. Ancora una volta sono scappata, sull’orlo delle lacrime, dopo aver saputo che Santana è interessata a Quinn.

Sarà vero? Vuole veramente frequentarla? Cioè, Quinn è molto carina e capisco che Santana possa essere attratta da lei, ma seriamente? Quinn? Almeno è gay?

All’inizio pensavo che Santana flirtasse con lei solo per attirare la mia attenzione e farmi un po’ incazzare, ma in macchina ha detto cose completamente differenti. Ha detto che sarebbero una bella coppia e per me è stato come ricevere un pugno nello stomaco.

Dall’altra parte è una cosa positiva, no? Se Santana intraprenderà una relazione seria, allora io potrò finalmente metterci una pietra sopra. Sarà dura, perché sarei comunque obbligata a vederla tutti i giorni e, quando immagino lei mano nella mano con Quinn, il pensiero di licenziarmi e trasferirmi in Messico diventa estremamente allettante.

Io e Santana abbiamo sprecato la nostra occasione… e lei l’ha chiarito dicendomi che vuole provare a dare una chance a questa cosa con Quinn. Ma è così difficile credere che sia vero. Sembra che Santana si sia inventata tutto per farmela pagare per essere uscita con Dave, anche se non l’ho mai fatto. Come posso fare a scoprire come stiano veramente le cose? Ho bisogno di sapere se Santana fosse seria riguardo Quinn, perché se si è inventata tutto allora… forse potremmo riprovarci?

Non so nemmeno se Santana provi ancora qualcosa per me. Durante gli ultimi mesi ha fatto di tutto per dimostrare il contrario, ma quel bacio mi ha riportata esattamente dove ci trovavamo otto mesi fa. Mi stavo innamorando di lei, perdutamente… ma se lasciassi che succedesse, potremmo farci di nuovo del male. Ne varrebbe la pena?

Quando apro la porta dell’aula insegnanti, trattengo il respiro, perché sono ancora immersa nei miei pensieri, ma eccole lì, a rovinare le mie fantasie. Santana e Quinn sono una di fianco all’altra, vicino alla lavastoviglie, e sembra che abbiano appena preso il caffè insieme. Quinn sfoggia la sua migliore risata.

Non c’è nessun altro nei dintorni e io sento il formarsi di un nodo in gola. Veramente hanno solo bevuto un caffè? Hanno in programma di uscire insieme più tardi?

"Ciao" Mormoro, chiudendo la porta alle mie spalle, mentre la risata di Quinn sfuma. Rideva per una battuta detta da Santana? Oppure perché, per scherzo, le ha toccata il culo? Con me lo faceva sempre.

"Oh, ciao Brittany! Come stai?" Quinn mi sorride guardando velocemente Santana, che prima mi fissa, poi si schiarisce la gola.

Credo che Quinn mi abbia appena chiesto come sto, o qualcosa del genere, ma non so cosa rispondere. Perciò mi limito ad attraversare la stanza, per raggiungere la mensola con la posta. Non c’è nessuna lettera ufficiale per me, solo un post-it di Sam, tramite il quale mi augura un buon weekend e mi ricorda di fargli gli auguri per il suo appuntamento con ‘R’. Deve averlo attaccato venerdì mattina, e la cosa mi provoca un leggero sorriso. Spesso ci lasciamo dei bigliettini, anche se ci vediamo in continuazione. Mi domando se la cosa tra lui e Rachel funzionerà. Sam è dolcissimo, mentre Rachel ha un bel caratterino certe volte. Ma entrambi amano la musica e giocano anche a tennis insieme, quindi dovrebbero trovare alcuni punti in comune.

Voltandomi, vedo Quinn e Santana scambiarsi occhiate fugaci. Serro la mascella. Si stanno scambiando sguardi vogliosi o stanno comunicando mentalmente? Non sapere cosa stia succedendo tra loro mi sta facendo impazzire. Si sono viste durante il weekend? Santana le ha chiesto di uscire? Magari hanno iniziato ufficialmente a frequentarsi dopo che ho baciato Santana nella sua macchina e tutti i miei pensieri sui sentimenti che potrebbero ancora essere lì, sono stati inutili. Ho bisogno di saperlo…

Non c’è nessun altro qui. E’ l’occasione perfetta. Se lo chiedo a Santana di fronte a Quinn, non avrà altra scelta che dire la verità.

"Allora… Uhm…" Inizio, grattandomi la fronte per guadagnare un po’ di tempo. Sia Quinn che Santana mi osservano con aria interessata. O è disagio quello negli occhi dell’ultima? Ora o mai più. Meglio togliermi il prurito velocemente.

"Allora l’ avete reso… insomma…ufficiale?"

L’ultima parola fuoriesce come poco più di un respiro, e riesco a vedere gli occhi di Santana chiudersi per un secondo. Quinn socchiude gli occhi, piegando la testa da un lato. Lancia un’occhiata veloce a Santana, prima di riportare lo sguardo su di me.

"Reso cosa uffic-"

"Sai, te l’ho già detto, Britt." Santana interrompe Quinn, fissando gli occhi nei miei per un paio di secondi. "Vedremo come si evolveranno le cose." Poi rivolge a Quinn un’occhiata eloquente e io sono più che confusa.

Eh? Era un ‘sì’ o un 'no'? Non ho idea di cosa stia succedendo e, dal momento che anche Quinn sembra abbastanza perplessa, pare che nessuno in questa stanza sappia con sicurezza come stia la situazione.

Ho appena dato a Santana l’occasione di chiarire le cose, ma sembra che sia troppo codarda per farlo. Non riesce a dirmi se la cosa con Quinn è seria oppure se se la sia semplicemente inventata. E’ una codarda, e io non ho bisogno di una persona così. Non ho bisogno che mi prenda in giro, anche perché, ovviamente, sta prendendo in giro anche se stessa. Sollevo le spalle, perché non ha senso continuare ad insistere.

"Ci vediamo." Dico, mentre torno verso la porta. Mentre lo faccio, scopro Santana guardarmi un’altra volta, ma questa volta non so a cosa stia pensando. Mi correggo: non lo so mai.

E così esco dalla porta.






 



 




 




-Santana-

 

Nascondo la faccia tra le mani non appena Brittany esce dalla porta, che si chiude alle sue spalle. Sento lo sguardo di Quinn bruciare sulla mia pelle e so che vuole chiedermi cosa diavolo sia appena successo. Come glielo spiego, adesso?

"Uhm… mi sono persa qualcosa?" Quinn chiede con prudenza, mentre io sono imbarazzatissima. "Perché mi è sembrato che Brittany stesse chiedendo se io e te fossimo ufficiali come coppia… cosa sta succedendo?"

Singhiozzo profondamente, scuotendo la testa, perché la situazione mi sta sfuggendo di mano. Non avrei mai pensato che Brittany potesse chiedermi, di fronte a Quinn, se io e lei ci stessimo frequentando.

"Quinn, mi dispiace così tanto…" Sussurro, lasciando cadere le mani. "Ho creato una specie di casino, in cui sei coinvolta anche tu."

"Sì, così sembra. Perché Brittany chiede se io e te stiamo insieme?"

Indico il tavolo, chiedendo a Quinn di sedersi, in modo da potermi spiegare efficacemente.

Venerdì scorso, quando sono tornata qui dopo l’incidente dell’ospedale, ho raccontato a Quinn tutto ciò che era successo tra me e Brittany, perché lei era lì e io avevo disperatamente bisogno di qualcuno con cui parlare. L’ha presa molto bene, limitandosi ad ascoltare i miei lamenti riguardo quanto successo in passato e il motivo tra noi per cui non abbia funzionato. E’ stato così bello poterne parlare con qualcuno, perché fino a quel giorno mi sono sempre tenuta tutto dentro o, al massimo, ne parlavo con Fergie, che però non mi dava mai la sua opinione.

Quinn non riusciva a capire come mai Brittany non volesse ufficializzare la nostra relazione, dato che non c’era nessun motivo per non farlo. Io ho cercato di spiegarle che Brittany non voleva ferire i sentimenti della sua ex e che aveva paura che stessimo facendo tutto troppo in fretta ma, più ne parlavo, più mi arrabbiavo con Brittany, perché io ci sto ancora male. Dovrei lasciarmi tutto alle spalle, ma non è facile. I sentimenti non scompaiono semplicemente, non importa quanto uno abbia sofferto o quanto sia stato deluso.

Ho raccontato tutto questo a Quinn e lei è stata molto comprensiva. Le ho raccontato tutta la storia, tralasciando il fatto di essermi vantata, di fronte a Brittany, di aver trovato un nuovo potenziale interesse amoroso in Quinn. Cosa che, ovviamente, ho detto solo per infastidirla, ma ora si è fatta troppo grossa…

"Hai intenzione di spiegarmi o devo scoprirlo da sola?" Chiede Quinn con un sopracciglio alzato.

Scuoto la testa, andando velocemente a sedermi al suo fianco.

"No, ok senti… ricordi che venerdì ti ho raccontato il motive per cui io e Brittany ci punzecchiamo sempre?"

"Certo che me lo ricordo e ti ho anche detto che avrei mantenuto il segreto, dato che solo Sam sa di voi due. Questo comunque non risponde alla mia domanda."

"Giusto… da quando mi ha quasi baciata nel bagno di Dave, anche da prima di allora, non avevo idea di cosa stesse succedendo tra di noi e ho cercato di capirlo. Per raggiungere il mio obiettivo volevo sapere come avrebbe reagito vedendomi flirtare con qualcun’altro. Volevo vedere se la gelosia avrebbe preso il sopravvento e, quando pensavo che uscisse con Dave, sono andata fuori di testa. Quindi le ho detto che io e te… lo sai… usciamo insieme."

"Cosa?" Quinn mi osserva con un’espressione a metà tra lo shockato e il divertito. "Hai detto a Brittany che io e te ci frequentiamo?"

"Beh non esattamente, ma una cosa del genere! Le ho detto che andiamo molto d’accordo e che la situazione potrebbe trasformarsi in qualcosa di serio."

"Santana! Non sono neanche gay!"

"Lo so! Quinn, mi dispiace da morire. Non volevo trascinarti in tutto questo, ma ero così arrabbiata con Brittany per essere uscita con Dave… Per questo mi sono spostata quando mi ha baciata in macchina. Continuavo a immaginarla con Dave."

"Non è quello che mi hai raccontato venerdì… hai detto di esserti spostata perché eri sopraffatta."

"Lo so. Senti, non ti ho detto tutto venerdì perché avevo paura che scoprissi della mia piccola bugia ma Quinn, è stata l’unica cosa che mi sia venuta in mente! E quando Brittany mi ha detto che c’era stato un equivoco e che noi era mai uscita con Dave, non potevo rimangiarmi le parole e dire che avevo inventato tutto. Avrebbe pensato che fossi pazza."

Quinn mi guarda con la bocca spalancata, incredula. Scuote lentamente la testa, e io sono imbarazzatissima.

"E’ stupido Santana!" Afferma. E io non posso che concordare. "Ma dall’altro lato…" Mormora. Io socchiudo gli occhi, quando si gratta il mento, persa nei suoi pensieri.

"Dall’altro lato cosa?" Chiedo, vedendo un sorriso soddisfatto formarsi sulle labbra di Quinn.

" Dall’altro lato potrebbe essere un buon piano. Il tuo progetto era di farla ingelosire flirtando con me, giusto?"

"Sì?"

"Ok… e se decidessi di partecipare al tuo piano infantile, aiutandoti un po’? Se si ingelosirà, saprai che è ancora interessata a te."

Osservo Quinn per vari minuti, sentendo la mascella spalancarsi. Mi sta proponendo di fingersi la mia ragazza per vedere come reagirà Brittany?

"Stai dicendo… Stai dicendo che non sei arrabbiata con me per essermi inventata tutto quanto, ma vuoi aiutarmi? Perché? Come hai detto tu, non sei neanche gay."

"Vero. Ma tu sei stata la prima ad accogliermi e a farmi sentire parte del gruppo. Se posso aiutarti a chiarire la situazione tra te e Brittany, allora sono felice di farlo. A patto che tu non dica alla gente che abbiamo intenzione di sposarci o cose simili, perché in realtà c’è un ragazzo, che frequento da un po’ di tempo, con cui potrei iniziare qualcosa di serio. Non sarà per sempre, no?"
Scuoto la testa, non riuscendo ancora a credere alle parole di Quinn.

E’ un’idea stupida? In qualche modo non riesco ad evitare di pensare che sia un’idea geniale, ma ultimamente tendo a prendere decisioni sbagliate e a supporre le cose sbagliate.

E allora? Se Brittany non batterà ciglio, una volta scoperto che io e Quinn abbiamo una ‘relazione’, almeno saprò che non devo più sprecare il mio tempo pensando a lei e potrò smettere di chiedermi se la nostra rottura sia stata un gigantesco errore o no…

"Ma Santana?" Quinn interrompe i miei pensieri.

"Sì?"

"Dovresti comunque parlarle. E’ l’unico modo in cui possiate chiarire le cose."

Singhiozzo interiormente, perché credo che Quinn abbia ragione. Certo che ha ragione…

Ma parlare a Brittany sighificherebbe… parlarle. Decisamente non siamo state molto brave in quello, in passato. Non saprei nemmeno da dove iniziare.

  

  
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