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Autore: Rose of Blood    07/04/2013    2 recensioni
Volteggiavano immersi nella nebbia fitta quando si svegliarono.
Intorno a loro il nulla…
***
Si sentì una risata roca provenire da qualche punto in quella nebbia.
-Non penserete mica di andarvene così presto?
spero che questa fanfiction vi piacciaXDXDAggie
la storia è temporaneamente sospesa, riprenderò i primi di giugno..
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I ragazzi indietreggiarono ed Ewan imprecò. Si massaggiò la testa. Dietro di loro vi era la roccia nuda e viscida. Cercarono invano con le mani qualche fessura o via di fuga.  Ma sembrava che da quella Cosa non ci sarebbe stata via di scampo.
Per la prima volta il tenebroso Fabio rabbrividì. Tutto: la nebbia, il grigio, il terreno, il nulla era impregnato di quell’essere.  E voleva distruggerli. Gli occhi erano sempre fissi su di lui, come per sfidarlo e a Fabio mancavano sempre più le forze. L’ombra alzò le braccia e in quel momento si levarono dei lampi e saette viola scuro che arrivarono a pochi centimetri da loro.
Poi la voce che sembrava provenire dall’interno della terra parlò.
-Non ho nome ma molti. Sono dolore, disperazione, fama, successo e odio. Il mio potere va al di là di ogni immaginazione.
Fabio sentiva un freddo implacabile entrargli nel petto e nelle tempie.
 Gli occhi di brace dell’essere brillarono. I pensieri di tutti rimbombavano tra le rocce. Chloe si strinse più forte al fratello singhiozzando. “Lasciaci liberi, smettila, smettila!” udivano echeggiare dalla sua testa. E ogni volta che pensava un acuto dolore si insinuava nella sua mente facendola urlare.
-Sta tranquilla- le diceva Ewan accarezzandole i capelli rossi- e cerca di non pensare.
 Quella cosa non parlava, ma peggio si inoltrava nelle loro menti e nei loro cuori, premeva nei loro ricordi più dolorosi e li intensificava facendo quasi squarciare il petto. Era questo il suo potere.
Si accasciarono a terra stremati. I due fratelli si stringevano come se fossero una cosa sola. Perché non potevano vivere l’uno senza l’altro. Ewan rivide Chloe chiudendo gli occhi, i momenti passati con lei, quando i bambini la prendevano in giro e lui la difendeva, quando giocavano con la neve e quando c’era il temporale e lui la stringeva a sé assicurandole che presto tutto sarebbe finito. Rivide anche Lidja e sua madre, Gillian, l’amore che nutriva per loro andava oltre ogni limite. Sua madre, che non li aveva abbandonati, anche se erano diversi e non aveva mai avuto una vera vita pur di proteggerli. In quel momento sapeva che era la fine. Forse era proprio così la morte, sinceramente non se l’era nemmeno lontanamente immaginata in quel modo.
Ma in quel momento tutto finì. I lampi e le saette scomparvero.
Trovarono la forza di riaprire gli occhi.
-Nidhoggr era un essere potente, ma non l’ho mai capito fino in fondo. Ha scoperto che amare significa non avere mai nulla in cambio, non essere mai ringraziati, ed essere considerati inferiori. Suo fratello l’ha trasformato in un mostro. Vi pensate? Suo fratello! L’amore genera odio. I draghi hanno portato l’amore sulla Terra. L’amore è una debolezza. Per questo voi non sarete mai grandi come me. Avete un limite. L’AMORE. Sono vissuto fino ad oggi solo per distruggerlo. Amore è solo una parola.
-I draghi non sono più con noi…ci hanno abbandonato.- disse Ewan con un filo di voce.
-Voi non avete avuto scelta, siete stati obbligati a divenire draconiani. Vi hanno considerato diversi tutti quelli che avete conosciuto finora. Avreste potuto nascere come ragazzi normali, avere famiglie e molti amici e tutto questo non sarebbe successo. Voi potete capire.
-Perché non ci sono gli altri?- chiese Fabio che non si fidava di lui.
-Dov’è Karl? E Lidja? E Sofia?- sussurrò Chloe.
-Loro non potevano capire. Vi ho chiamato io qui. Loro erano troppo legati ai draconiani e loro soffriranno la loro vita, mentre voi avrete la possibilità di scegliere.
Allora era quella la verità. Erano stati divisi dalle persone che amavano.
E l’Essere senza nome mostrò loro il loro passato, tutte le cose che erano successe e quelle che non avevano mai avuto.
-Ewan..Chloe…avete avuto una vita difficile. Siete sempre fuggiti. Avreste voluto rimanere con i vostri amici avere una casa, un padre che si prenda cura di voi, una vita tranquilla in cui occuparvi di tutte le cose che amate di più. Avreste potuto suonare, stare con la vostra famiglia, ma questo vi è stato negato dall’egoismo di qualcun altro che ha scelto di entrare dentro di voi e farvi essere diversi. la vostra vita è stata legata alla missione ma ora vi hanno anche abbandonato e senza di loro vi sentite persi. Potete tornare indietro e cambiare tutto questo.
I due fratelli erano commossi. La cosa che avrebbero voluto di più al mondo era una vita normale.
Poi si rivolse a Fabio che era ancora un po’ scettico e gli mostrò sua madre abbandonata da suo padre perché lui era un mostro e l’aveva cresciuto nella povertà. Poi era morta e lui era finito in orfanotrofio, sempre solo e schernito da tutti. Gli mostrò Ratatoskr che gli aveva raccontato una mezza verità sull'origine dei suoi poteri per costringerlo ad obbedire. Poi lui l’aveva ucciso. L’aveva macchiato di omicidio oltre che di tradimento. Era un segno indelebile nella sua anima.
-Tutto questo non sarebbe dovuto accadere. Potresti essere ancora in Ungheria. Puoi cambiare il tuo passato.
                           
                                                                   ***
 
 
-Thuban!- urlai correndogli incontro. Gli accarezzai il collo di squame verdi.
-Sofia?!- disse lui con voce profonda- come hai fatto ad arrivare fino a qui?
  
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