Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Tommoswife    07/04/2013    2 recensioni
E’ possibile che una curiosa bambina di cinque anni possa crescere come una ragazza insolente, scontrosa, associale?
Forse la sua vita non è fatta per vivere con i numerosi misteri del padre, forse deve scoprire ciò che si nasconde dietro tutti quei tatuaggi, dietro a quel ‘ciao’ dedicato a qualcuno di davvero speciale.
Lei deve sapere, lei deve conoscere il passato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Papà?

-Dimmi tesoro.

-Perché hai tanti tatuaggi?

Ha fatto una di quelle risate profonde che mi rendevano un pochino impaurita.

-Piccole pazzie di quando ero ragazzo.

-Sono cosi strani!

Sorrise.

- E perché Gemma?

-Non lo so … ad esempio questo, cosa vuol dire?

Ho indicato una scritta che ancora non potevo leggere sul grande braccio.

-C’è scritto ‘Ciao’.

-E perché lo hai scritto?

Di colpo il suo sorriso si è tramutato in uno sguardo cupo, molto cupo.

-Ehm … semplicemente è la prima cosa che mi ha detto una persona ...

-Chi, papà?

-Un amico di nome Louis.

-Louis? Ma non mi hai mai parlato di lui!

-Lo so tesoro, ora va a dormire è tardi per te, hai solo cinque anni.

-NON SONO PICCOLA!

-Ah si?

Ha iniziato a farmi il solletico finchè non ho avuto più fiato.

-Va bene, vado a dormire.

Ha portato un dito alla guancia e io gli ho dato il bacio della buona notte.

-Papà?

-Mmmh?

- Dov’è Louis?

-Va a dormire Gemma.

                                                                       *** 


Non volevo aprire gli occhi, forse perché non avevo molti motivi di aprirli, purtroppo la sveglia e la luce del sole mattutino mi dicevano il contrario. Mi sono alzata, vestita e sono scesa in cucina.

-Ti ho preparato i pan cake.

Mio padre mi ha porso il piatto pieno. Io l’ho preso e l’ho lasciato cadere sul pavimento con occhi impassibili.

-Li faceva meglio la mamma!

-Smettila di comportarti in questo modo! Adesso pulisci!

-Non prendo ordini da te! Tu non sei più mio padre! Da quando lei se ne è andata non sei lo stesso!

-Come puoi dire questo?!

-Mi sto riferendo ai tuoi tatuaggi papà!

Ho indicato il braccio coperto da cicatrici provocate dal laser.

-Quelli non c’entrano, a una certa età bisogna toglierli.

-No, tu li hai tolti perché ti ricordavano la mamma, il passato e … sai di chi sto parlando.

-Tu non l’hai nemmeno mai conosciuto!

-Hai ragione, ma ti ho ascoltato mentre mi parlavi di lui e so che ci tenevi quanto la mamma!

Ha aperto la bocca per dire qualcosa ma dalla sua gola non è uscito nessun suono. Ho preso la mia borsa e sono uscita sbattendo la porta.
Londra era fredda in autunno, ma restava comunque la parte dell’anno in cui più mi piaceva, ho tirato su il cappuccio e ho iniziato a camminare verso il parco.
Non avevo alcuna intenzione di andare a scuola ma mi ero assentata tante di quelle volte che ormai era diventata un’abitudine.
Arrivata, ho imboccato il sentiero per il lago, sulla riva c’erano altri ragazzi che come me facevano buco, io ho proseguito per il piccolo molo e mi sono seduta alla fine di esso con le gambe che penzolavano poco sopra l’acqua dolce.
Ho preso il mio libro dalla borsa  ‘Romeo e Giulietta’, era il classico di Shakespeare e io lo avevo letto miliardi di volte, ma mi piaceva sempre sfogliare le pagine e recitare nei miei pensieri quelle bellissime parole.
Ero immersa nella mia lettura quando un ragazzo si è separato dal suo gruppetto dirigendosi verso la mia direzione. Si è chinato accanto a me, non aveva l’aria di essere completamente sobrio, il che era sospetto dato l’orario mattutino.

-Cosa leggi?

Non ho staccato gli occhi dalla pagina.

-Qualcosa che non credo ti interessi.

-Fa un po’ vedere.

Mi ha strappato il libro dalle mani. Io mi sono alzata cercando invano di riprendermelo.

-RIDAMMELO SUBITO!

-Ah si? E se no cosa fai?

Non gli ho risposto continuando a dimenarmi. Lui ha lasciato cadere lo scritto in acqua.

-Ops!

E’ scoppiato a sghignazzare.
Io ero furiosa,  ho teso la mano e gliel’ho sbattuta in faccia con un sonoro schiaffo.
Lui ha reagito immediatamente bloccandomi i polsi in una forte stretta, non credo che le azioni che sarebbero seguite  fossero molto gentili se qualcuno dei suoi amici non lo avesse chiamato.

-Vengo, ma ora mi dovete il doppio della scommessa!

Si è voltato rivolgendomi un’ultima occhiataccia mentre si massaggiava la guancia arrossata.
Mi sono girata di colpo verso il lago: il libro galleggiava ancora! Mi sono sporsa per cercare di recuperarlo ma mi mancavano ancora pochi centimetri, mi sono allungata ancora di più verso l’acqua e in quell’istante ho realizzato che mi stava mancando l’equilibrio.
Ho cercato di appoggiarmi a qualcosa ma era troppo tardi, in pochi secondi il gelo mi stava gia avvolgendo come mille coltelli che mi bloccavano il respiro.
Non sapevo nuotare.


Ciao a tutti e grazie per aver letto il primo capitolo! Vi preannuncio che questa storia non sarà rose e fiori come possono esserne altre, questo non vuol dire che non ci saranno parti felici o romantiche. Forse l'inizio della storia vi ha un pò confuso: perchè mettere Harry e Louis come due quarnatenni?
Scoprirete meglio nel prossimo capitolo, dove cambieranno un pò di cosette ... 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Tommoswife