La nostra converazione fini lì e per cinque minuti rimanemmo in silenzio.
Poi senza rendermene conto dissi -voglio finirla qui-.
Harry si girò e iniziò a piangere, io non riuscì a resistere e inizia a piangere con lui.
La tensione si sdrammatizzò e ci buttammo ognuno nelle proprie braccia.
Fu allora che capii quanto tenevo a lui, decisi di dirglielo ma non iniziai nemmeno a parlare che mi baciò come non aveva mai fatto.
Erano le due quando uscimmo dall'arena, eravamo soli anche i ragazzi se ne erano andati.
Ce ne andammo insieme, mano nella mano come fanno i bambini piccoli.
Quella fu una senzazione unica senza precedenti, la casa era lontana e perciò ci mettemmo un pò per arrivare, in quel pò ci raccontammo cosa avevamo fatto nel periodo da single.
Io dovetti ammettere che ero andata in discoteca e che un mio amico ci aveva provato e io quasi ci stavo cascando.
Da parte sua Harry neanche era stato un santarello, dico per esempio era uscito con qualche ragazza ma niente di pìù, naturalmente anche io trovai conforto in un mio ex.
Naturalmente niente di che, non appena arrivati a casa andammo dritti verso la camera e lascio immaginare il seguito, lo amavo con la A maiuscola.
Non dormimmo per niente quella notte, eravamo troppo eccitati, volevamo conservare ogni attimo, poi alle sette crollammo abbracciati.
Erano le due e ci svegliammo di soprassalto perchè Louis aveva bussato violentemente contro la porta.
Decidemmo di fargli uno scherzo e così mi nascosi in bagno.
Harry Bambolotto, ormai lo chiamavo così, andò ad aprire e si dovette dare uno schiaffo per lacrimare, non appena Lu lo vidè esclamò "-No! Non mi dire che ti ha piantato in asso! Dopo tutto quello che hai detto, mi dispiace-" mi abbracciò e poi si staccò.