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Autore: Mercury_3_2_93_    07/04/2013    1 recensioni
L’amore tra fratelli può essere forte, può anche non esistere.
Avvolte si pensa che tra fratelli o sorelle esista solo odio, rancore avvolte non ci si sopporta, magari ci si vuole bene ma non lo si dimostra, ma l’amore che lega queste due gemelle è forte, quasi possessivo.
Rachel e Cassidy conoscono molto bene questo loro sentimento.
Attenzione : Non voglio descrivere una relazione erotica ecc.. non sono pratica di certe cose ma mi piace molto scrivere e voglio provare anche questa tematica, vorrei solo che se per caso, sto violando il regolamento su questo contesto, qualcuno mi faccia notare l’errore in tal modo che io possa eliminare la storia, grazie e buona lettura ! Vi prego di non aspettarsi molto dalla loro vita comune.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Cap 7 : Il gioco della bottiglia
 
Cassidy decise di far portare alla gemella il motorino.
<< Portalo tu >>
<< Ok >>.
Rachel si sedette sulla vespa e si mise il casco, aspettò che la mora facesse la stessa cosa, dopo di che fece allacciare le mani della gemella attorno alla sua vita.
Per tutto il viaggio del ritorno, le due gemelle si chiesero cosa le aspettava a casa.
L’arrivo a casa fu tragico, il padre delle sorelle le attendeva con sguardo di chi volesse sfiorare la tragedia.
<< Papà ascoltaci prima di… >>
<< No, ascoltatemi voi. Non ho capito bene di che bacio si tratta, spero che non sia stato alla francese >>.
Urlò istericamente Alan, le due sorelle si chiesero se l’uomo stesse scherzando o se nell’attesa del loro ritorno avesse iniziato a ragionare sul possibile bacio.
<<  Emh, no papà, era un bacio innocuo. Della buona notte >>
Tentò Rachel avvicinandosi all’uomo, ma questo la fulminò con lo sguardo.
<< Spero per voi che sia così >>.
<< Ma è così >>
<< Ah davvero ? e perché da questa mattina vi comportate in modo strano, ora rispondimi Cass >>.
La gemella sentendosi chiamare in causa si avvicinò all’uomo per mettergli una mano sulla spalla, ma questo l’allontanò da se.
<< E va bene, ci siamo baciate. Ma è non come pensi tu. Papà insomma siamo sorelle o no ? e poi questa mattina abbiamo litigato un po’, perché… Perché tua figlia fa sempre tardi e l’ho sgridata >>.
Cassidy guardò verso sua sorella e le fece la linguaccia, questa rispose con un'altra linguaccia.
<< Stupida, è colpa tua se ieri notte hai voluto parlare di Simon >>
<< A si ? E tu perché mi parlavi sempre di Eliot ? >>.
L’uomo scosse il capo e sospirò.
<< Voi due da questa notte dormirete in stanze separate, chiaro ? >>.
<< No, perché papà ? >>
Domandò la bionda con occhi increduli.
<< Non si discute >>
Cassidy sospirò ed annuì.
<< E va bene, se papà vuole così… >>.
<< Bene, vedo che hai capito >>.
Alan rientrò in casa e lasciò le sue figlie da sole.
<< Perché hai detto si ? >>
<< Almeno la smette di rompere >>
<< Ma io… Non voglio >>
Cassidy chiuse per un attimo gli occhi, poi li riaprì e disse.
<< Vuoi metterti in testa che più stiamo lontane tu ed io… Meglio è ? >>
Non era vero, dannazione lei non voleva allontanare sua sorella, ma era meglio così, per tutti.
<< Perfetto, da oggi tu non sarai più una sorella per me >>.
Parole pungenti e dolorose, che potevano essere paragonate ad una lama nel petto colpirono entrambe le gemelle, ma l’orgoglio più testardo dell’amore le divise ancora di più.
La notte passò silenziosa, Rachel rimase in camera sua , mentre Cassidy si trasferiva nella stanza accanto e versava lacrime amare contro il cuscino, per soffocare il suo dolore.
Il giorno dopo le due sorelle sarebbero dovute partire per una gita, dinnanzi ad Alan si erano comportate come sempre, scherzando tra di loro.
L’uomo disse loro di partire con tutta tranquillità, che se sapeva qualcosa della loro mamma avrebbe chiamato.
Poi, arrivate al pulmino della scuola, si divisero di nuovo.
Rachel sedeva all’ultimo posto da sola, come unica compagnia la sua canzone preferita che amava ascoltare sempre con sua sorella.
Cassidy sedeva accanto alle sue amiche, al centro del pullman.
<< Ragazzi, tra qualche ora arriviamo a Parigi, so che il viaggio è stato stressante per tutti, tra il pulmino della scuola e l’aereo che abbiamo preso sarete sicuramente stanchi, quindi vi consiglio a tutti di andare a riposare, tanto staremo per una settimana e la città non scappa >>.
Gliu alunni annuirono tutti.
<< Si, ma potremo visitare la tour Eiffel ? >>
<< Certo ragazzi, e non solo >>.
Sorrise la docente della classe.
Finalmente arrivati a destinazione, tutti furono assegnati alla propria stanza.
<< Ragazze ? >>
La professoressa richiamò le due gemelle, che guardarono con aria interrogativa il mazzetto di chiavi che la donna dai capelli rossi stava facendo ondeggiare avanti ai loro occhi.
<< Voi cosa volete fare ? Stare in camera insieme o vi devo dividere ? Ci siamo tutti accorti che c’è aria di tensione tra voi due e allor… >>.
<< Stiamo in camera insieme >>
Disse Cassidy notando lo sguardo terrorizzato della gemella, sapeva che si sarebbe trovata in difficoltà con un'altra persona nella stanza.
<< Oh, avete fatto pace ? >>
<< Non proprio, però.. Si >>
Mentì la mora afferrando le chiavi.
Rachel seguì con gli occhi la sorella che si era incamminata verso la loro stanza.
<< Cassy ? Grazie >>
Sussurrò la bionda un attimo dopo essere entrata, nella stanza numero 20, osservò la mora che lentamente metteva la sua roba fuori dalla valigia.
<< l’ho fatto perché sapevo che avresti trovato difficoltà da sola >>.
<< Grazie comunque >>
Disse delusa Rachel, sua sorella continuava a trattarla con freddezza.
Cassidy finì di mettere le sue cose nella propria parte di letto e poi uscì alla ricerca di Simon.
<< Chissà dov’è, meglio se gli faccio un messaggio >>.
Pensò la bionda guardandosi attorno prima di afferrare il cellulare e iniziare a scrivere il messaggio, ma all’improvviso qualcosa le offuscò la vista, due mani le coprivano gli occhi.
<< Cucù ? indovina chi sono ? >>
La mora rise, quella voce l’avrebbe riconosciuta tra mille miglia, afferrò con le mani quelle del ragazzo.
<< Simon, ti stavo per mandare un messaggio >>.
I due si sorrisero prima di darsi un bacio dolce e silenzioso.
<< Andiamo a farci un giro >>
Sussurrò il ragazzo tirando Cassidy per una mano.
<< I prof si erano tanto assicurati che noi dovevamo andare a dormire, ma non ne ho voglia per niente >>.
<< E già, a chi lo dici. Piuttosto… Come mai te e tua sorella avete litigato ? >>.
Una domanda spontanea e semplice, ma alla quale Cassidy non sapeva che rispondere.
<< E’ complicato, cose da sorelle >>
Buttò una risposta a caso.
<< Capisco, beh sai una volta avevo un fratello maggiore, io e lui andavamo d’accordo e facevamo tutto insieme, poi un maledetto giorno litigammo e da allora non ci siamo più parlati, ma la cosa più triste fu che non abbiamo  avuto tempo nper far pace perché lui.. morì per un incidente… Mi sono pentito delle parole che gli ho detto e mi sono pentito della lite, ti consiglio di non perdere una persona che per te è tanto speciale >>
Cassidy osservò Simon con gli occhi pieni di lacrime, anche il ragazzo sembrava stesse per crollare, ma lui le aveva tirato su un sorriso sforzato, allora la mora decise di cambiare totalmente discorso.
<< Che ne dici di uscire dall’Hotel ? >>
<< Si, ho visto un posto bello nell’Hotel dove nessuno può disturbarci >>
Sussurrò Simon precedendo Cassidy.
Così i due si appartarono fuori al terrazzino dell’ultimo piano dell’Hotel.
<< E qui, non dovrebbe disturbarci nessuno ? >>.
<< Teoricamente >>.
Sorrise Simon prendendole la mano, la coppia si andò a sedere dietro un muretto, per rimanere appartati.
<< Farete pace >>
Disse all’improvviso il ragazzo, si era accorto degli occhi tristi di Cassidy.
<< Già… >>
La mora sospirò rumorosamente, poi posò il capo sul petto del ragazzo e gli accarezzò il braccio.
<< Ti manca la sua compagnia ? >>
<< Si, tanto. Ma non voglio parlare di questo ora ! >>
Cassidy si mise in ginocchio e baciò il suo ragazzo sulle labbra, gli passò la lingua con dolcezza e quando sentì che Simon stava rispondendo a quel bacio, ne approfittò per sfiorargli il collo con la punta delle dita.
<< Fai l’amore con me >>
Sussurrò sulle labbra di Simon.
<< Cosa ? Sei sicura ? >>
<< Si, non ho paura >>
<< Ma, è la prima volta per te ? >>
Domandò accarezzando i capelli della giovane.
<< No, prima di te c’è stato Steve, io lo amavo alla follia ma lui, diciamo che mi usava come giocattolo, mi sono lasciata convincere dalla sua dolcezza e ci ho fatto l’amore… Poi mi ha lasciata per un’altra, la mia ‘’ migliore amica ‘’ solo Rachel sa quante lacrime ho versato per quel farabutto >>.
<< Adesso non piangi più  >>
Sussurrò Simon afferrandole il mento con le mani, le sorrise baciando prima gli angoli della bocca, poi scese sul collo dove lasciò una scia di baci.
<< Simon… IO… >>
Qualcosa la fece trasalire, Cassidy aprì gli occhi di scatto, perché in quel momento stava pensando ad un'altra persona ? Perché pensava a sua sorella ?
<< Simon, io ti amo >>
Sussurrò mentre con mani tremanti sbottonava il gens del ragazzo, Simon si lasciò fare fin a quando sentì le mani della ragazza entrare nei suoi boxer, chiuse gli occhi lasciandosi trasportare da quel momento, sentì il cuore tremare ad ogni piacere che quella ragazza gli stava donando, poi con delicatezza la penetrò, Cassidy si tappò la bocca con entrambe le mani per non farsi sentire, ma Simon le tolse le mani per sostituirle con la sua bocca.
<< Sei bellissima >>
Sussurrò lui togliendole un ciuffo di capelli ribelli che le ricadevano avanti agli occhi.
 << Cass, ti amo anch’io… Ti amo >>.
Sussurrò mentre spingeva ancora e mentre con le mani le accarezzava i seni, erano morbidi e perfetti, e Simon si sentiva impazzire ad ogni tocco sempre di più.
Dal canto suo Cassidy non riusciva a trattenere i sospiri e i gemiti, allora si morse il labbro e voltò la testa di lato, ma quando lo fece si accorse di una lacrima che le scendeva dal viso, che cosa le stava prendendo ? Amava Simon, ma voleva sua sorella accanto, perché desiderava il suo profumo in quel momento, la sua dolce voce e la sua solita risata capace di irritarla e farla stare bene in qualunque momento?
Cassidy posò gli occhi su quelli di Simon, li vide pieni di passione e amore, sospirò il suo nome più volte prima di arrivare all’apice del piacere.
Dopo che Simon uscì da Cassidy le baciò la fronte sudata, e si riallacciò i pantaloni.
<< Sarà meglio tornare >>
Le sussurrò nell’orecchio.
<< Si, anche se sto bene qua con te >>
Disse lei baciandogli le labbra.
<< Anche io, ma non possiamo rimanere, o ci scoprono >>
<< Eee va bene >>
La mora si alzò da terra sentendo ancora le gambe che le tremavano per ciò che avevano fatto prima.
Simon accompagnò la ragazza fin alla sua stanza, prima di salutarsi le sussurrò :
<< Facci pace, o starai male per tutta la vita >>.
Cassidy mentre entrava nella sua stanza ripensò più volte a quelle parole, trovò sua sorella nel letto con un manga tra le mani e che dormiva con la bocca semi aperta.
<< Ehi, sveglia. Stai dormendo ? >>
Sussurrò Cassidy scuotendo leggermente la sorella.
<< Dai, devo parlarti >>.
Rachel le diede le spalle, e la mora sorrise sedendosi su quel piccolo spazio che si era creato.
<< Sai, ci ho pensato molto e… Io >>
Cassidy sorrise sfiorando il viso della sorella, le accarezzò i capelli incredibilmente morbidi, non riusciva a parlarle mentre dormiva, quindi si chinò su di lei per baciarle la fronte, in quel momento Rachel girò il viso dall’altro lato lasciando scoperto il collo, Cassidy notò la loro chiave che le ricadde da fuori la maglia e sorrise.
All’improvviso qualcuno bussò alla porta della stanza.
<< Chi è ? >>
Domandò la mora alzandosi con in mano il manga di sua sorella.
<< Noi… siamo venute per un’invasione notturna >>.
La gemella riconobbe la voce di Michelle una sua amica stretta, la ragazza i primi giorni di scuola passava il tempo a disegnare e guardare fuori alla finestra, non parlava con nessuno perché più volte veniva presa in giro perché di colore, ma con il tempo aveva capito che esistevano persone assai rare che erano contro il razzismo, e questa erano Cassidy e Rachel, per la rpima volta si sentiva accettata e a poco venne inserita ufficialmente nel gruppo dell’intera classe.  
Cassidy osservò per un’utlima volta il viso di sua sorella e andò ad aprire la porta,  questa era affiancata da Lily e Jack un amico di quest’ultima che era ignara della sua relazione con Simon.
<< Cosa ci fa lei qui ? >>
Chiese con rabbia all’amica, questa scosse il capo.
<< Mi ha seguita quando si è accorta che stavo venendo da te >>
<< Come mai ? Questo affezzionamento a me è insolito >>.
<< non è per te, però mi annoiavo e volevo fare qualcosa per ingannare il tempo, al meno che non disturbiamo >>.
Disse Lily calcando le ultime parole, quella brutta scrofa cosa voleva intendere ?
<< Entrate >>.
Appena furono dentro i ragazzi si andarono a sedere ai piedi del letto dell’altra gemella, la quale sentendo tanto fracasso si era svegliata lentamente.
<< Che cosa succede ? >>.
Chiese strofinandosi gli occhi.
<< Nulla, una riunione di condominio >>.
Sussurrò la sorella andando a sedersi accanto sul letto, Rachel pensò che stesse sognando ancora.
<< Abbiamo una bottiglia vuota >>
Disse Jack mostrando una bottiglia di vetro.
<< Giochiamo ? >>
Domandò Michelle divertita, le altre annuirono.
<< A cosa >>
Chiese stupidamente Lily.
<< Al gioco della bottiglia ovvio… Che cosa vuoi fare con una bottiglia ? Ficcartela in cu… >>
Le parole di Cassidy furono bloccate da una spintonata che le fece la sorella affianco, allora le due si sorrisero, stavano ritrovando la loro complicità di un tempo.
Così come l’avevano persa all’improvviso, ora la stavano ricostruendo.
<< Allora, giriamo la bottiglia >>
Disse Michael che con uno scatto fece roteare quell’oggetto, questo girava veloce e puntava ognuno di loro fin a quando non si bloccò su Cassidy.
<< Bene, allora Cass. Devi uscire fuori la stanza senza nulla addosso, solo con la biancheria >>
Disse divertita la ragazza, tutti scoppiarono a ridere, eccetto le due gemelle.
<< Non lo fare Cassy, se ti vedono, sono cazzi >>.
<< Non ti preoccupare Rachel, accetto la sfida >>.
Quindi la mora si tolse i vestiti dandoli a sua sorella, aprì con lentezza la porta, e anche se faceva un po’ freddino uscì dalla stanza, intimorita al primo rumore corse dentro e si fece ridare i vestiti.
<< Ahahha molto divertente, ora tocca a te girare >>.
Disse Michelle dando la bottiglia alla mora, che mentre si rivestiva fece girare l’arma.
Questa volta si fermò su Lily.
<< Bene, bene… Alloraaa, devi entrare nella prima stanza che trovi e urlare sono stupida >>.
Era una cosa da niente, ma Lily non si sarebbe mai auto umiliata da sola.
<< Mai >>
<< Fallo, o sei fuori dal gioco >>
Disse Jack.
<< E tu chi sei ? L’avvocato ? >>
Calò il silenzio, e così la ragazza fece come le era stato comandato, uscì fuori dalla stanza e aprì con forza la prima camera, questa era piena di maschi che fumavano e che guardavano la giovane in preda al panico.
<< Sono stupida >>.
Disse prima di correre in camera delle amiche.
<< Ahahhaha dovevi vederti, sembravi sul serio una stupida >>.
Disse Cassidy ridendo come una pazza e seguita dagli altri.
<< Ora tocca a me >>.
Disse con rabbia Lily e strappando la bottiglia di mano alla mora, gira e rigira la bottiglia si fermò su Cassidy.
<< Ma lo fa apposta ? >>.
Chiese la mora guardando irritata l’oggetto.
<< falla rigirare >>
<< uffa, va bene >>
Così la bottiglia si bloccò su Rachel.
<< E’ di famiglia >>.
Sussurrò Cassidy che avrebbe voluto non accadesse.
<< Non so che farti fare, fa così. Fai la stessa cosa che è toccato a  tua sorella  prima >>.
Rachel sgranò gli occhi mentre la sorella si era alzata dal letto con rabbia.
<< NO >>
<< Perché no ? E di cosa t’impicci visto che tu e tua sorella avete fatto lite ? >>.
<< E’ sempre mia sorella, non voglio che si umili così >>.
Rispose Cassidy, allora Rachel sorrise.
<< Lo farò >>
<< Cosa ? No te lo vieto >>
<< Non ti preoccupare.. >>
Disse poco convinta la bionda e iniziando a sbottonarsi la camicetta, ma le mani le tremavano troppo, si vergognava ma non voleva essere una perdente, voleva dimostrare che per una volta anche lei era come gli altri, capace di divertirsi.
<< Fermati >>
La mano di Cassidy bloccò i suoi movimenti goffi e tremanti.
<< Fai la penitenza, e non scegliete cose idiote >>.
<< Smettila di difendermi così >>.
Disse arrossendo l’altra gemella.
<< Ok, ok. Allora baciatevi >>
Cassidy&Rachel: << Eeeh ? >>
Lily rise divertita.
<< Guarda che se non accetti. La prossima penitenza sarà più difficile e dura >>.
Sentendosi minacciata Rachel guardò negli occhi Cassidy, la quale si ripromise mentalmente di fargliela pagare a quell’arpia.
<< E va bene, in fondo siamo sorelle. E’ naturale tra noi >>
Rispose senza dar il tempo alla sorella di ribattere, le sue labbra erano già posate su quelle di Rachel.
Fu un bacio semplice, privo di malizia, ma un bacio pieno ricco di sentimento.
Quando le due bocche si separarono, le gemelle si guardarono negli occhi tenendoli ancora semi chiusi.
<< Emm, ragazze ? Se volete rimanere sole, noi togliamo il disturbo >>.
Scherzò Jack facendo ridere i presenti, in breve quella che sembrava una serata dedicata al gioco della bottiglia, si trasformò in una guerra con i cuscini.
Quando finalmente rimasero sole le due gemelle, si infilarono nel letto insieme.
<< Sono contenta di aver fatto pace con te >>
<< Non ho detto che abbiamo fatto pace >>.
Sussurrò Cassidy chiudendo gli occhi, sentì la mano di sua sorella che era stretta nella sua tremare un po’ per quello che aveva detto.
<< Scherzavo >>
Disse subito la mora osservando l’espressione della sorella mutare dal triste al felice.
<< Mi sei mancata da impazzire >>
Disse Rachel poggiando la fronte sulla spalla della sorella.
<< Anche tu >>.
Cassidy si girò verso sua sorella per imprigionare gli occhi in quelli della gemella, si sorrisero ancora prima di unirsi in un bacio che entrambe desideravano, si staccarono per un attimo.
La mora sfiorò il collo della sorella con la punta del naso e iniziò a morderla dolcemente.
<< Mi fai il solletico >>
Si lamentò la bionda ridendo piano, Cassidy non si staccò da lei, l’osservò ridere e con dolcezza continuò a morderla, quando Rachel sentì che quella scia di morsi era terminata si sentì delusa, ma il tremolio della sorella la fece preoccupare.
<< Cassy ? Che hai ? >>
<< Perdonami, perdonami, perdonami >>.
Sussurrò con le lacrime agli occhi e stringendosi a sua sorella.
<< Sono stata una stupida, stavo rischiando di perdere la persona più importante della mia vita. Scusa >>
Continuava a dire tra le lacrime, Rachel sorrise e iniziò ad accarezzare dolcemente  la sorella fra i capelli, passarono la notte a parlare e a piangere entrambe, poi si addormentarono abbracciate.
 
Nel prossimo episodio : La fine della gita e rientro in casa, Rachel riceverà la visita di Eliot che parleranno della loro relazione.
<< Sono confusa sorellina >>
<< Perché ? >>
Rachel guardò sua sorella mordendosi il dito.
<< Ecco… Il motivo sei tu ! >>
Confessò arrossendo come un peperone.
 

                                      DAL TITOLO : Passione improvvisa
  
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