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Autore: callmemavy    07/04/2013    2 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Dedico questo capitolo alla mia fidanzata ed a tutti quelli che mi seguono e commentano!

Versione non censurata del capitolo 12, contiene scene gore.
Ho aumentato il rating da giallo ad arancione tempo fa proprio per questo capitolo, non è cruento, ma lo faccio per sicurezza.
Avevo inizialmente postato una versione tagliata del capitolo per rispetto del regolamento riguardo alla tortura, ma leggendo meglio non c'è nessun esempio o riferimento su ciò che si può considerare tortura o no, quindi credo che vada ad interpretazione personale e personalmente non ritengo "tortura" se non c'è sadismo da parte della persona attiva, perciò pubbico il capitolo originale.
Inoltre preferisco uno splatter in cui vengono torturate le persone che un fluff dove viene torturato l'Italiano!

NB: non lo riscrivo ogni volta, perciò ricordate che Jekyll ha un marcato accento inglese.


Capitolo 12 - Cuore infranto

Tikr... crack... tic... zak...

Era buio e Mavis venne svegliata da dei rumori metallici su di se. Aveva una sensazione di oppressione, ma era ancora troppo confusa per capire cosa le stesse accadendo.

Iniziò a vedere un po' di luce, si sforzò per vedere meglio, presto le macchie persero forma ed iniziò a distinguere un suo braccio disteso su un letto di ferro. Sentiva freddo alla schiena, mentre un calore forte iniziò a bruciarle il bacino, si faceva sempre più doloroso, così con fatica girò la testa per capire cosa stesse succedendo.

La vista era sfocata, ma distinse due mumminfermiere ed il dr. Jekyll che la toccavano, poi lentamente tutto si fece più nitido, il dottore e le assistenti indossavano delle mascherine in carta e dei lunghi grembiuli bianchi, ma totalmente sporchi di sangue.

La ragazza spostò lo sguardo su quello che faceva Jekyll e notò che stava cercando di estrarre la faccia tirandola con delle vecchie tenaglie mentre si aiutava tagliando la carne attorno ad essa con un bisturi rugginoso. Continuava a girare il coltello dentro di lei, sembrava quasi divertirsi, mentre il sangue gli schizzava addosso o cadeva sul tavolo operatorio.

Più che in una sala operatoria le sembrava di essere nel mattatoio di un macellaio pazzo...

Mavis cominciò ad uscire da quello stato di semi-coma e riprese completamente conoscenza, ma con essa si fece vivo anche il dolore che fino ad allora era stato lenito dal suo stato alterato.

-Aaaaaaargh!- Mavis gridò e cercò di alzarsi, ma si accorse che i suoi polsi e le caviglie erano legati al tavolo operatorio con delle grosse fibbie in pelle.

-Accidenti, speravo non ti svegliassi- Disse il dottore lasciando la freccia.

-Mi spiace, ma lo sto facendo per il tuo bene, ora però cerca di stare ferma.-

La ragazza cercò di non muoversi, ma il dolore era troppo forte per resistere.

-Aaaargh! Non ce la faccio!-

-Infermiere datemi una mano, tenetela ferma!-

Le mumminfermiere fecero cadere dei lunghi nastri di lino delle braccia, che come serpenti si avvinghiarono al corpo nudo della ragazza tenendola bloccata al letto.

-Aaaaaaargh!- Mavis continuava ad urlare disperata, mentre il medico riprendeva l'operazione, posò il bisturi ed iniziò a tirare la freccia con entrambe le mani riuscendo nell'intento. Mise la freccia su un piatto poi tornò a guardare la ferita, ci infilò due dita dentro in profondità e la divaricò, Mavis fece una smorfia di dolore.

-Che strano... perché le vene sono danneggiate anche così lontane dalla freccia? Mavis, lo so che ti chiedo tanto, ma non ho ancora finito, devo controllare una cosa importante, ma è molto rischiosa, perciò qualsiasi cosa succeda non ti devi muovere. Purtroppo voi vampiri siete immuni ai sedativi, quindi non ti posso addormentare.- Detto questo il dr. Jekyll prese un nuovo bisturi e poggiò la lama in mezzo al petto della ragazza, ma prima di iniziare a tagliare la guardò negli occhi così grandi e spaventati:

-Forse è meglio che non guardi.- Consigliò il medico, poi una mumminfermiera le posò delicatamente una mano sugli occhi.

Mavis non poteva vedere nulla, ma sentiva la lama sprofondarle nella pelle. Era esausta, non ce la faceva più a soffrire così tanto, per quello che era successo a Jonathan e per le torture che continuava a subire.

Il dolore era insopportabile, così si limitò a stringere i denti, non poteva fare altro, mentre rimaneva inerme su quel letto freddo come la sua anima

Qualcosa in lei era cambiato, non le importava più nulla né di se stessa, né di nessun altro.

Poi iniziò a sentire tutte le ossa vibrare ad intervalli rapidi, così prese la mano che le copriva gli occhi e la spostò, vide il dottore che, con una lama a mezzaluna seghettata, le stava segando la linea intercostale, ma accorgendosi che la ragazza lo stava osservando lasciò lo strumento incastrato dove era per rimproverarla:

-Sei impazzita? ti ho già detto che non devi guardare! lo capisci che se sbaglio potrei ucciderti?-

-Che importa? Io sono già morta...- Rispose rassegnata la vampira.

-Mavis che stai dicendo?-

-Che importa? Io sono già morta...- Continuò a borbottare senza ascoltare quello che diceva l'uomo.

-Mavis?!-

-Che importa? Io sono già morta...-

-Accidenti, sta delirando!- Disse il chirurgo provando a sentire i battiti cardiaci dal polso della ragazza.

-E' colpa mia... me lo merito...- La ragazza continuava a parlare da sola, ma almeno stava ferma e calma e sembrava anche stabile, così il dottore continuò il lavoro.

Il rumore della sega sulle ossa riprese, Mavis se la sentiva in tutto il corpo, fin dentro le orecchie.

-Aaaaaargh!- Le grida ripresero, erano meno forti di prima e soffocate dal pianto, non erano urla di dolore, ma per sfogare lo strazio che la sua anima provava.

Il dottore posò la sega, poi rivolgendosi ad una assistente ordinò:

-Divaricatore costale.-

La vampira vide passare sopra di se un grosso attrezzo ossidato e sporco, poco rassicurante, che le appoggiarono sul petto, sentì dei rumori metallici dentro di se, poi il Dr. Jekyll le accarezzò i capelli dicendo:

-Mi dispiace, ma questo farà molto male...-

Detto ciò iniziò a girare una manovella.

Mavis cercò di urlare, ma dalla sua bocca non uscì un filo di voce. Non riusciva a respirare, così rimase a tremare mentre sentiva le proprie coste rompersi.(ndr. le costole sono quelle animali)

-Oh my God...- esclamò stupefatto il dottore.

Mavis alzò la testa per scoprire cosa le era successo e vide il proprio torace tenuto aperto dagli uncini del divaricatore. Il cuore era esposto e quando lo guardò iniziò a battere più rapidamente, ma la cosa più inquietante è che era pieno di macchie nere, come le vene che lo raggiungevano. Che non fosse normale lo sapeva anche lei e presa dall'agitazione fece ricadere la testa sul tavolo mentre il cuore entrò in tachicardia.

-Perché non mi dai mai retta? Ti avevo avvertita che non dovevi guardare! My darling, mi dispiace per quello che ti hanno fatto e per quello che ti ho dovuto fare io. Credo di aver capito cosa ha danneggiato il tuo cuore, nitrato d'argento, probabilmente contenuto nella punta della freccia. Non preoccuparti ora ti richiudo.-

Il Dr. Jekyll si voltò un attimo e Mavis ne approfittò per rompere una cinghia che le bloccava un polso e prendere un bisturi dal tavolino accanto con cui provò a pugnalarsi il cuore, solo i buoni riflessi delle infermiere riuscirono a fermarle il braccio e disarmarla appena in tempo, mentre il dottore si voltò sconcertato.

-Accidenti, questo da te non me lo aspettavo, purtroppo non mi lasci altra scelta.-

Jekyll prese un vecchio piede di porco rosso un po' sverniciato con cui colpì violentemente la tasta della vampira facendola svenire all'istante.


Lo so, mi sono fatto tanti problemi per nulla...

Comunque nel capitolo 12 tagliato vi avevo promesso che per farmi perdonate del capitolo a mezzo che vi avevo lasciato avrei pubblicato il 13° in breve tempo e manterrò comunque la promessa. Ci sarà un emozionante monologo, spero vi piaccia.

Al prossimo capitolo!

  
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