Probabilmente quel giorno fu la prima volta che Sakura lo notò.

Fu attirata da quegli occhi bianchi. Così candidi e puri.

L’ esatto contrario degli occhi di Sasuke, pensò Sakura, continuando ad osservarlo, come ipnotizzata.

Sakura sospirò. Anche se Sasuke non sarebbe più tornato, e questo Sakura lo sapeva fin troppo bene, alla ragazza piaceva ricordarlo, come il suo primo vero, grande amore.

Continuò a scrutare il ragazzo, che pareva non essersi ancora accorto dello sguardo che Sakura, gli puntava insistentemente contro.

Quegli occhi le ricordavano al neve. A Sakura la neve piaceva moltissimo, pur avendola vista una sola volta nella sua vita.

La neve era fredda, però. Ed anche quello sguardo glaciale lo era.

Ma Sakura, sembrò non farci caso più di tanto: quel ragazzo, dopotutto le sembrava molto, molto interessante.

Neji finalmente spostò lo sguardo, e i suoi occhi si posarono dritti su quelli della rosa.

Rimase colpito da quello sguardo, all’apparenza così allegro, ma in realtà, coperto da un triste velo di malinconia.

Neji se ne accorse subito, che in fondo quella ragazza non era poi così felice, come poteva  sembrare in un primo momento.

I loro occhi, per quanto potessero sembrare diversi, in realtà si somigliavano molto.

I due restarono a guardarsi per qualche minuto, poi Sakura distolse lo sguardo imbarazzata: sembrava non riuscire a reggere il peso di quegli occhi così freddi.

 Neji si alzò da terra.

A Sakura aveva fatto uno strano effetto, quando Tsunade le aveva detto che sarebbe dovuta partire in missione, insieme a Naruto, Sai, e il team Gai.

Non conosceva molto bene quei tre ragazzi, e lo stesso valeva per loro.

Neji camminò in direzione di Sakura.

La ragazza sentì il cuore battere a mille, e per questo motivo si diede della sciocca.

-Perché mi sento così? In fondo si tratta solo di un ragazzo…- pensò lei, restando immobile dove era, come incapace di muoversi.

Neji ormai si trovava a pochi passi da lei.

-Tu sei Sakura, giusto?- chiese finalmente lui, puntandole un dito contro.

Sakura sussultò. Era la prima volta, da quando l’aveva visto, che le rivolgeva la parola.

-S-Si…E tu devi essere Neji giusto?- balbettò timidamente lei, come intimorita da quel ragazzo.

Lui annuì.

-Si sta facendo buio. Perché non te ne vai a dormire? Prenderesti freddo!- disse lui alla ragazza.

Sakura fece un timido cenno di no con il capo.

-Ma cosa diavolo mi prende? Sto per caso diventando timida come Hinata-chan? Sakura, cosa cavolo ti succede?- pensò lei, scuotendo leggermente la testa, come per scacciare via dalla mente quei ridicoli pensieri.

Neji rimase stupito dalla reazione della giovane kunoichi.

-A me piace guardare le stelle la sera. E stasera brillano più che mai. Non mi perderei questo spettacolo per nulla al mondo.- ribadì lei, testardamente.

Per Sakura, guardare le stelle, era come sentirsi più vicina al suo Sasuke.


Quando le guardava, pensava che doveva essere felice, perché in fondo si trovavano ancora sotto lo stesso cielo.

E quando le stelle brillavano più del normale, a Sakura piaceva pensare che in quel momento, in quella serata, anche Sasuke stava pensando a lei.

-Allora vengo con te a guardarle.- rispose il ragazzo.

Evidentemente Sakura, aveva appena trovato una persona più testarda di lei.

-Fa pure come preferisci.-

Sakura, seguita da Neji, cominciò a camminare, fino a raggiungere una radura, poco distante dall’accampamento, che i ninja, avevano costruito nel bosco, per dormire durante la notte.

I due ragazzi si sedettero sull’erba fresca, bagnata leggermente dalla rugiada.

-Sakura…- iniziò Neji titubante. Non era bravo con le parole, come lo era con le armi, e la lotta in generale.

-Si?- chiese lei.



-Smettila.- disse solamente lui, tornando poi a contemplare il cielo d’autunno.

Sakura strabuzzò gli occhi.

Non riusciva a capire il significato di quella parola, appena pronunciata da Neji Hyuuga.

-Scusa, ma non ti capisco.-

-Intendo dire: smettila di pensare a Sasuke. Smettila di pensare che forse un giorno lui possa ritornare, perché entrambi sappiamo che questo non accadrà mai.-


Quelle parole fecero male e bene nello stesso tempo a Sakura.


Fecero male, perché in fondo lo sapeva anche lei che erano la pura e semplice verità.

Fecero bene, perché finalmente una persona era riuscita a dirgli come stavano messe veramente le cose.

Sakura rimase in silenzio.

A volte il silenzio vale più delle parole, e questo Neji lo capì benissimo.

Lo capì, perché anche lui sapeva che la verità può far male, e che la maggior parte delle volte è così.

Ma la verità è pur sempre la verità.

E un giorno Sakura l’avrebbe dovuta sapere.

Quel giorno era arrivato.

-Grazie- mormorò infine.

Una sola parola. Una sola parola, a volte può valere più di cento parole.

E Neji sapeva anche questo.

-Grazie a te, Sakura-chan-

















NOTE AUTRICE
Ecco l’ho fatto. Ho scritto la mia prima Neji\Sakura.
Io personalmente trovo sia una coppia molto carina.
Spero piaccia anche a voi!

Recensione?

Kiss!