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Autore: Pineapple__    07/04/2013    5 recensioni
-Zitto e corri, Crona- dissi a bassa voce
-Ma io... non so come devo comportarmi con le Fate Purificatrici- mugolò
-Senti... ti vuoi liberare si o no di quella maledetta spada?- chiesi seccata
-Certo che voglio. Non riesco più a sopportare Ragnarok. Izumi... stai facendo tutto questo per me?- domandò fissandomi con quei suoi occhi supplichevoli
-Certo. In fondo... sei il mio fratellino- ammisi sorridendo dolcemente
-Grazie- bisbigliò.
Mio fratello era una delle persone più tenere di questo mondo. Non riuscivo proprio a capire come nostra madre potesse fargliene passare così tanto. Odiavo mia madre e la odio tutt'ora...
ATTENZIONE! STRAVOLGIMENTO DELLA STORIA!!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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HITOSHI’S POV
Seguo con lo sguardo il tubo del respiratore conficcato direttamente nella sua gola.
Mi sembra un fantasma, così pallida ed eterea.
Le scosto una ciocca di capelli che le ricade prepotentemente sul viso, sfiorandole la fronte.
La ritraggo immediatamente, quasi spaventato dalla sua temperatura glaciale.
Ormai sono un paio di giorni che è costretta in questo letto d’ospedale.
In coma.
Il dottore ha detto che gli organi interni non hanno subito lesioni. Quello che preoccupa di più è lo stato in cui versa la sua anima.
Squassata e lacerata pesantemente dall’attacco di quella strega.
Non posso credere di averla lasciata agire senza dire una parola. Dovrei sapere che è una ragazza impulsiva e che non pensa alle conseguenze.
Ha seguito quello che le diceva il cuore, come sempre ha fatto.
A quel pensiero mi prendo la testa tra le mani, mentre sento gli occhi riempirsi di lacrime amare.
Quello che dovrebbe fare un’Arma è proteggere l’Artigiano… ed è quello che non ho fatto
-Sono l’Arma peggiore del mondo. Scusami, Izumi…- singhiozzo accarezzandole la mano e creando piccoli cerchietti umidi sulle lenzuola candide –Avrei dovuto proteggerti e invece…- continuo, facendo aumentare i sensi di colpa.
Lei è la mia Meister… non può andarsene, io ho bisogno di lei.
Ho bisogno delle sue risate, dei suoi sguardi, dei suoi silenzi…
Ho bisogno di lei.
Improvvisamente la porta si apre, scoprendo lo Shinigami con il volto scavato e smunto.
I suoi occhi, d’oro scintillante, si sono tinti di uno spento e cupo giallo
-Gli altri sono arrivati…- mastica facendo scivolare lo sguardo sul corpo esangue della bicolor.
Subito volta le spalle, con gli occhi gonfi di lacrime, e sparisce nel corridoio.
Avvicino le labbra alla sua fronte e le stampo un delicato bacio, stringendole la mano
-Torno, piccola, tranquilla…- asserisco alzandomi e uscendo dalla stanza con il cuore in gola.
Come avranno reagito alla notizia? Alzo lo sguardo al soffitto, sospirando profondamente.
Non voglio vedere la mia camelia in lacrime
-HITOSHI CHE COSA HANNO FATTO A IZUMI?!- tuona Black*Star strattonandomi per il colletto della felpa.
Anche lui… cerca di nasconderlo ma ha le lacrime agli occhi.
-Black*Star, per piacere…- lo implora Tsubaki smuovendogli una spalla
-NO, LASCIAMI! HITOSHI PARLA!- sbraita con la voce che gli trema palesemente
-I-Io…- non riesco a finire la frase che un tomo di oltre mille pagine si schianta sul capo dell’azzurro, facendolo fumare copiosamente
-Black*Star, smettila, siamo sempre in un ospedale!- ordina Maka incrociando le braccia al petto
-Hitoshi, la diagnosi è arrivata?- domanda Soul con lo sguardo perennemente abbassato
-Si, è arrivata. Il problema è la sua anima… e non si sa se…- il mio discorso è ancora una volta interrotto, questa volta dall’arrivo di due persone di nostra conoscenza.
Il ragazzo ha il viso contratto in una smorfia furiosa mentre la ragazza ci fissa, preoccupata
-Che cosa le avete fatto, bastardi?!- ringhia Gopher puntando una delle sue affilate piume contro di noi
-Gopher, ti prego, rilassati…- cerca di calmarlo Arianne
-NO! Lei è la mia migliore amica… e voi l’avete ridotta in fin di vita… Ari, devo andare da lei. Resta qui per piacere- arranca schizzando verso la camera della ragazza.
Non avevo mai visto Gopher così fuori di se… deve volere molto bene a Izumi.
Mi avvicino a Tsubaki e mi ritrovo i suoi grandi zaffiri puntati sul mio viso.
La porto stretta a me e sento la sento singhiozzare spasmodicamente, stringendo la stoffa della mia felpa tra le sue affusolate dita
-Izumi non se ne può andare…- balbetta tra le lacrime
-Non se ne va, piccola mia… è troppo forte…- la rassicuro accarezzandole dolcemente i capelli.
Quanto vorrei essere certo di quello che ho appena detto.
GOPHER’S POV
Mi avvicino sempre più lentamente alla sua stanza, con il cuore che mi sta impazzendo nel petto.
Ho paura di non poter reggere, quando la vedrò.
Ma devo farmi forza. Per me lei ha fatto di tutto e di più. Ma ora che so che non posso fare niente per aiutarla mi sento una vera schifezza.
Arrivo all’interno della camera con lo sguardo basso e chiudo la porta dietro di me con un calcio.
Piano piano tento di alzare gli occhi e tutto quello che vedo è una massa nebbiosa che mi offusca la vista.
Mi apposto sulla sedia in parte al suo letto e la osservo attraverso la coltre di lacrime che rifiuto di far scorrere.
Tremo. Ogni centimetro del mio corpo è squassato da piccoli spasmi.
Come se nella stanza sia calato un freddo glaciale.
Porto entrambe le mani sulla sua.
Gelida.
Cadaverica.
Prendo un bel respiro, cercando di calmarmi un po’, e comincio a parlarle gentilmente
-Ciao Izu. Hai visto? Le parti si sono rovesciate… ora ci sei tu, su questo fottuto letto ed io, come un coglione, tento di farti aprire gli occhi. Tu ci sei riuscita… perché io non ce la faccio?-
Improvvisamente calde lacrime iniziano a scivolare lungo le mie guance.
Ecco. Sapevo che non sarei riuscito a trattenermi
-Izumi, tu lo sai che io non sono il tipo da paroline dolci e supplicatorie, ma ora non posso proprio farne a meno…-
Stringo sempre di più la presa sulla sua mano.
Nessun movimento
-Tu devi farcela. Tu devi farcela perché sei forte… ed io ho bisogno di te perché sono debole. Se mi vedessi adesso, piangere come un marmocchio, di sicuro rideresti di me. Mi sta bene. Su, svegliati e prendimi in giro…-
Ormai sto impazzendo, dilaniato dal dolore.
La prendo per le spalle e la scuoto, per poi affondare il viso nelle lenzuola immacolate
-MI HAI SENTITO?! SVEGLIATI! SVEGLIATI E PRENDIMI IN GIRO! Io… io non posso andare avanti se non ci sei tu, con me…- singhiozzo esplodendo in un pianto disperato.
Mi vergogno tanto. La mia migliore amica sta morendo… ed io sono completamente inutile.
All’improvviso una misericordiosa mano inizia a carezzarmi gentilmente i capelli.
Con un barlume di speranza che si accende in me alzo repentinamente lo sguardo.
Subito quell’accenno si spegne, incrociando due savane gonfie di lacrime
-Mi dispiace, Goph…- sospira continuando il suo movimento rotatorio sulla mia testa
-Ari… ho paura, non voglio che… IZUMI NON PUO’ MORIRE!- grido affranto mordendomi il labbro inferiore.
Sento le sue braccia circondarmi armoniosamente le spalle, cominciando a cullarmi come se fossi un bambino bisognoso di conforto
-Izumi non morirà, tranquillo… non può lasciarti così facilmente, ti vuole troppo bene per andarsene…- asserisce mentre una lacrima si schianta sulla mia camicia.
No, no, no, Arianne, non piangere.
Ti prego, non farlo. Odio quando lo fai, mi fa venire un groppo al cuore.
Le accenno una carezza sulla guancia e abbozzo mezzo sorriso
-Scusa, mi sono fatto prendere dal panico più totale…- ammetto sospirando pesantemente
-Non fa niente, è normale. Lei è la tua migliore amica, quasi una sorellina da proteggere. Vero?- sorride materna.
Non faccio in tempo a risponderle che una serie di voci mi chiamano dal corridoio.
Faccio scivolare lo sguardo sul viso della mia Buki per poi passare a quello cereo della Meister.
Stringo la debole mano della bicolor e, finalmente, le regalo un piccolo sorriso
-Torno subito- affermo alzandomi dalla sedia e recandomi nell’androne.
Subito lo Shinigami mi si para davanti, seguito a ruota dai suoi compagni, che mi squadra dall’alto al basso con la sua solita aria di superiorità.
Ed ecco che arriva una bella lavata di capo
-Ci dispiace, Gopher…- ammicca il moro storcendo la bocca in una smorfia.
Il mio cuore perde un battito e la mia espressione inebetita lascia trasparire tutta la mia perplessità
-E non fare quella faccia! Ci siamo accorti quanto vi volete bene voi due- sbuffa Maka, scocciata
-In effetti… le hai voluto molto più bene tu che noi. In questo ultimo periodo in cui aveva bisogno di amici accanto a lei, noi ci siamo allontanati, mentre tu le sei sempre stato vicino. Ecco…- continua Soul torturandosi le dita delle mani.
Ora mi sto davvero stufando di questi giri di parole. Che arrivino subito al punto!
-Quindi… è pace fatta? Amici?- domando porgendo una mano davanti a me.
Fulmineamente mi ritrovo stretto in un caloroso abbraccio di gruppo, il che non fa che aumentare il mio imbarazzo
-Sei un bravo ragazzo, Gopher…- annuiscono all’unisono.
Non so se ridere, piangere o piangere di gioia.
Ora, oltre ad Izumi ed Arianne, ho anche tanti altri amici su cui fare affidamento.
Non mi sono mai sentito così…
Punto lo sguardo davanti a me e noto due sagome familiari che si avvicinano a noi.
Oh, no…
La mia espressione si fa subito più buia e preoccupata, fissando un punto definito davanti a me.
Non riesco a distogliere lo sguardo da quei grandi occhi sbarrati.
Pure lui conficca quei suoi due scampoli di ghiaccio nei miei, cercando una qualche eterea speranza.
Anche gli altri si voltano e osservano le due figure che procedono insicure per l’asettico androne.
Maka si stacca repentinamente dal gruppo e va loro incontro
-Crona… Crona ti prego cerca di calmarti…- lo intima la Shokunin cercando di appoggiargli le mani sulle spalle per confortarlo.
Fulmineamente il rosa le scaccia senza grazia, mentre la Meister scambia occhiate confuse con Ginger
-D-Dov’è?- domanda gelido e balbettante
-Crona, sarebbe meglio che tu non la vedessi, lo diciamo per il tuo bene…- consiglia la Fiaccola accennandogli una carezza sui capelli.
Il ragazzo rifiuta ancora una volta il gesto d’affetto e stringe tremante i pugni, mentre le sue spalle si alzano e si abbassano in maniera spasmodica
-DITEMI DOV’E’ MIA SORELLA E TOGLIETEVI DI MEZZO!- grida con grandi lacrime che iniziano a scorrere pesantemente lungo le sue guance.
La piccola Maestra della Falce allunga un braccio smagrito verso la stanza
-La centodue- riferisce glaciale Maka fissando spenta una larga mattonella del pavimento.
Senza nemmeno ringraziare come suo solito, il rosa prende a correre speditamente, contando sulle dita i numeri delle stanze che la separano dalla sua amata sorella.
Lo sentiamo contare ad alta voce, senza badare alle occhiatacce che gli riservano infermiere e dottori.
Ora lui non c’è per nessuno.È troppo in pena per Izumi per badare alla gente che gli sta intorno. Perfino Maka non è riuscita a calmarlo…
-Non aveva mai fatto così- sussurra alzando pesantemente la testa.
Sorride, ma i suoi occhi sono gonfi di lacrime. Siamo stati nemici per tanto tempo in passato ma ora che siamo amici vederla così…
Soul le si avvicina e le circonda le spalle con un braccio, cercando di tranquillizzarla.
Ecco, si è fermato. Davanti a quella maledettissima porta. La centodue.
Crona si è bloccato davanti alla vetrata della stanza di Izumi, incapace di entrare.
Non può farcela, non è abbastanza forte.
Appoggia la fronte alla fredda e refrattaria superficie, mentre il flusso di lacrime raddoppia la sua portata.
Ci approssimiamo lentamente al rosa con la consapevolezza che la sua reazione sarebbe stata questa.
Volta adagio il capo verso di noi, fissandoci con i suoi occhi supplicanti ed asserragliati dal dolore che a poco a poco sta letteralmente lacerata dal dolore.
Solo ora mi accorgo della somiglianza tra lui e Izumi. Quando sono disperati hanno la stessa espressione che ti strazia il cuore.
Per questo non voglio vedere la bicolor piangere, è uno spettacolo orribile.
Giro lo sguardo fino ad incontrare quello della mia Buki, seduta in parte all’inerme corpo della Meister.
Ha gli occhi spenti e vuoti. Rassegnazione.
Questo è tutto quello che lascia trasparire il vitreo sguardo di Arianne
-S…sorellina…- biascica il rosa mentre il suo colorito passa da un lieve rosa pesca ad uno slavato bianco latteo.
Inizia a barcollare, le gambe non riescono più a reggerlo. Senza che nemmeno ci accorgessimo il ragazzo perde conoscenza, probabilmente non essendo di sopportare tanto stress tutto in una volta.
Fortunatamente Ginger si fa strada tra il gruppo e riesce a prenderlo lestamente al volo, prima che si schiantasse con poca grazia al suolo
-Crona! Crona svegliati…- lo supplica la bionda scuotendolo con delicatezza
-Non ti preoccupare, è solo svenuto- attesta dolcemente Tsubaki appoggiandole una mano sulla spalla.
Non riesco a  tollerare questo spettacolo, è troppo per uno strumento come me.
Scruto con sguardo assente l’espressione quieta e rilassata della bicolor.
“Izu, non andartene. Abbiamo tutti bisogno di te” penso mentre una lacrima solitaria mi solca impertinente la guancia.
SOUL’S POV
Apro un pigramente un occhio. Mi basta per vedere l’esile corpo della mia Maka abbandonato aggraziatamente su di me.
Sta dormendo profondamente, gli occhi leggermente segnati di rosso.
Odio vederla così disperata. Ma soprattutto odio la mia incapacità.
Non sono nemmeno stato capace di consolarla come si deve. Fidanzato del cavolo che sono.
Mi alzo con calma in piedi, cercando di non svegliarla, e le appoggio un piccolo bacio sulle labbra socchiuse.
Con il cuore in mano mi trascino verso la camera di Izumi, per dare il cambio ad Hitoshi. Ogni tanto mi giro per osservare i miei amici che dormono su quelle scomode sedie del corridoio.
Arrivo davanti alla stanze ed apro la porta. Al secco cigolio dei cardini il rosso volge velocemente i suoi occhi stanchi verso di me, regalandomi un falso sorriso.
Si avvicina all’asciutto viso della sua Meister e le schiocca un piccolo bacio sulla guancia, per poi issarsi sulle gambe tremolanti
-Mi raccomando, Soul, se ci sono novità chiamaci- attesta uscendo dalla camera senza nemmeno aspettare una mia risposta.
Come biasimarlo, non riusciva più a sopportare la vista della sua Artigiana in quelle condizioni.
Prendo posto di fianco a lei e le accenno una carezza sull’inerme mano.
Izumi… sono stato uno stupido.
Quando ancora eri forte e piena di vita, il mio scopo era solamente quello di farti saltare i nervi. Non avevo mai nemmeno lontanamente pensato che un giorno saresti finita così.
A lottare per la vita, in una spoglia stanza di un ospedale in Russia.
La tua vita è attaccata a un filo, e io non so minimamente come aiutarti.
Si, hai capito bene, io voglio aiutarti.
So di non averlo mai dimostrato, ma ti volevo bene.
Se ti facevo così tanto impazzire era solo perché ero geloso di te. Ero geloso della tua forza, della tua volontà, della tua dolcezza, del tuo spirito guerriero.
E il fatto di sapere che non sarei mai diventato come te mi faceva deprimere.
Eri semplicemente tutto quello che avrei sempre voluto essere
-Ma se tu muori, io come faccio a dirtele in faccia, queste cose? Stupida, devi svegliarti, hai capito? Devi svegliarti!- esclamo sentendo due grandi gocce salate cominciare a rotolarmi giù dalle guance.
Non appena le due stille toccano il candido tessuto delle coperte sento due suoni molto familiari.
Un Do basso e un La alto di pianoforte.
Queste due note molto discordanti prendono a risuonare incessantemente per la stanza, costringendomi a tapparmi le orecchie.
E’ come se quelle vibrazioni provenissero proprio da dentro il corpo della bicolor.
O meglio, dalla sua anima.
Alzo lo sguardo al soffitto, sbuffando sonoramente. Spero tanto che Maka non veda ciò che sto per fare.
Scosto le coperte e mi stendo accanto a lei, stringendola a me e appoggiando la guancia contro la sua spalla.
Se devo farlo per salvarla allora lo farò. Non potrei mai sopportare la perdita di un’amica come lei
-Tieni duro, Izumi, sto arrivando- sussurro chiudendo gli occhi e concentrandomi al massimo.

“Anime in risonanza.” 
 
 
 

WRITER’S CORNER
Bella lì, ragazzi! :D
Si, sono pazza, ma ormai dovreste saperlo… e sono anche in ritardo stratosferico.
PERDONOOOOOOO! D’:
Davvero, mi scuso di essere venuta al mondo, sono una feccia L
Cooomunque fatemi ringraziare Bookomane (se ti risento dire quelle cose sul tuo conto ti choppo all’istante u.u), Lady Grigori_96 e schytemeister_MakaAlbarn per le stupenderrime recensioni che mi hanno lasciato *^*
Grazie, ragazze, siete popo er massimo! 8D
Allora… che succede in questo capitolo? Armi e Grigori in lacrime, patti d’amicizia, Crona sviene e *squillano le trombe* Soul che si comporta da vero supereroe! ;)
Ce la farà mai la nostra falce pianista a salvare Izu?
Scopritelo nella prossima puntata! ^-^
Al prossimo capitoloooooooooooooooo! <3
baci
Excalibuuur_

  
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