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Autore: Sachi93    07/04/2013    5 recensioni
{"Con chi ho il piacere di parlare, signore?"
"Arthur, Arthur Kirkland, vostro umile servitore!"
Le piume del cappello a quel profondo inchino vibrarono alle carezze del vento dell' Oxfordshire.
Lì, circondata dal sole dell'aperta campagna, i capelli rossi danzavano come fuoco nel vento.
Una visione eterea.}
Raccolta di flash fic a più capitoli su Elizabeth e Inghilterra.
[1- Elizabeth]
[2- The Golden Age]
[3- The Death]
Genere: Introspettivo, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1554
 
"Lady Elizabeth!"
Una giovane donna si voltò, posando gli acuti e vispi occhi su un uomo.
"Con chi ho il piacere di parlare, signore?"
"Arthur, Arthur Kirkland, vostro umile servitore!"
Le piume del cappello a quel profondo inchino vibrarono alle carezze del vento dell' Oxfordshire.
Lì, circondata dal sole dell'aperta campagna, i capelli rossi danzavano come fuoco nel vento. 
Una visione eterea.
Non avrebbe mai potuto sopportare di vederla imprigionata nella Torre.
"Voi siete Inghilterra."
"Si mia signora, sono la vostra nazione."
Lady Elizabeth gli sorrise, come mai aveva fatto con altri.
Lei fra tutti era colei che seppe scaldare il suo cuore
Da quel giorno, la sua sola compagnia divenne pura luce nella sua anima.
 
 
15 gennaio 1559
 
"Vostra Maestà!"
"Sir Arthur Kirkland!"
Ad un cenno, la corte si allontanò lasciando i due da soli.
"Oggi sono una regina."
Arthur si inchinò.
"Siete la nostra regina, non una regina qualsiasi!"
La donna prese il volto della giovane nazione fra le mani.
"Sono la tua regina!"
Mai giorno fu più bello, nel sentire le vellutate mani di Elizabeth sul suo volto.
Così calde, così desiderate.
Arthur chiuse gli occhi e accarezzò il dorso della sua mano, beandosi di quel tocco.
Lei era la sua regina.
 
 
Aprile 1559*
 
Ah, quanto amava vedere ballare la sua diletta regina.
Né il corsetto, né le stoffe variopinte e grevi, potevano intaccare la leggiadria della sua Elizabeth.
I capelli sciolti, come onde setose, danzavano con lei.
Meravigliosa.
Ma non era lui il ballerino.
No, era il suo favorito, quel Dudley.
La musica finì e con lei la magia che la sua signora aveva creato.
Almeno nessuno avrebbe potuto più toccarla.
Ardentemente accanto al trono di sua maestà, Arthur lambiva timorosamente le sue vesti.
Assaporò con invidia ogni sguardo che la sua diletta donava a quell' uomo.
Eppure da dietro il trono, Inghilterra non poteva sentire l'unico nome che faceva sospirare il cuore della regina.
Il suo.
 
 
1560*
 
"Sir Arthur!"
"Mia signora!"
Davanti alla finestra la sua Elizabeth rimaneva incantata dalle danze dei fiocchi di neve di un freddo novembre.
Una rosa era caduta ai suoi piedi.
Innaturale.
Le rose non sbocciavano in quel periodo, da dove proveniva.
"Dalle nuove Americhe." Rispose la regina intuendo i suoi pensieri.
Lo spagnolo!
"E' un messaggio..."
La voce carica di rancore di Arthur ruppe quel suo silenzio.
"Mia signora, qual'è il responso?" 
La sua regina non rispose.
Non poteva accettare, non doveva.
Arthur si avvicinò, raccolse la rosa e baciò uno dei suoi petali.
"Ora è una rosa inglese." 
La regina sorrise a quel gesto.
Prese fra le mani la rosa e la sfiorò con le labbra.
Quell' impercettibile bacio suggellò i loro sentimenti
 
 
1563
 
"Io devo sposarmi!"
No, no, no!
E' la sua regina e sua doveva rimanere.
Questo vorrebbe gridare il suo cuore infranto, ma Inghilterra non parlò.
Raccolse il cappello caduto e si sedette sulla candida poltrona, accanto alla sua regina.
"Avete già deciso chi sarà il vostro futuro consorte?"
Dio, quanto lo avrebbe odiato, al solo pensiero che avrebbe toccato la sua amata, no, non doveva pensarci.
"Non ho una vasta scelta di pretendenti!"
Io lo sono.
"La scelta potrebbe ricadere su..."
"Su?"
"Henry d'Anjou!" Mormorò malinconica Elizabeth.
Arthur abbassò lo sguardo cercando di reprimere quelle lacrime.
Un francese... un cattolico... lei sposata ad un francese cattolico.
No, questo era il colmo.
Elizabeth strinse la mano ad Inghilterra, lui si voltò stupito.
Lei si avvicinò al suo volto e portando la sua mano al cuore, gli sfiorò le labbra.
"Fin quando avrà suono, la sua melodia vi apparterrà sempre."
Arthur le accarezzò il volto e la baciò.
 
Quella notte non fu il braciere a scaldare la sua pelle.
Ma i suoi occhi languidi di piacere, fremevano di pagliuzze dorate.
La sua regina lo amava con tutta se stessa.
"Arthur!" ansimò.
"Si, mia amata, sospira, sospira per me. Fa che questa nostra passione sia invidiata dagli stessi dei!"
Quale dolce melodia incantava Inghilterra. 
Quei gemiti carichi di desiderio.
Quel dolce profumo.
La sua pelle chiara.
La sua stessa essenza.
La sua regina apparteneva all' Inghilterra.
Ma Elizabeth, lei sarebbe stata sempre di Arthur.
 
 
*(Date di mia invenzione)
 
 
Salve ragazzi!
Eccomi a voi con una storia su Inghilterra e Elizabeth, dal primo incontro sino alla data in cui la regina dovrà scegliere un consorte!
Tranquilli ci sarà la seconda parte, solo che non so' quando potrò postarla.
Allora come vi sembra, quale storia fra queste vi piace? Quale anno vi ha colpito di più?
Spero tanto che vi siano piaciute, per tutto il resto mi rimetto al vostro giudizio!
 
P.S. Vorrei continuare la mia serie "Una frase...", solo che non so su quale personaggio farla, voi che mi consigliate?  Visto che su Spagna, Scozia, Inghilterra e Germania sono state già create, ah e in generale i Nordici, (anche se non è venuta bene).
Un caloroso saluto,
Sachi93
  
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