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Autore: _PuCiA_    28/10/2007    1 recensioni
Sei amiche. Un viaggio. Un concerto. Un'amicizia. Due persone troppo diverse. Due cuori così simili. "Il nostro sogno distrutto, ricomposto con uno schiocco di dita… e la mano del destino. Dopo tutto…da una goccia di pioggia nasce una pozzanghera!"...LEGGETE E RECENSITE!!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7: Promesse e vestiti verde oliva.
Il viaggio continua in religioso silenzio, fino a quando sotto l’albergo mamma non fa la fatidica domanda. –Allora. Chi era quel tizio con cui parlavate fuori dalla profumeria?- -Quale tizio?- Mi affretto a rispondere. –Quello con il berretto... con gli occhiali... Quello che hai spinto dentro il vicolo!- Spalanco gli occhi e guardo le mie amiche. Per fortuna la macchina si ferma e apro la porta facendo l’occhiolino alle altre. –Scusa mamma ma ora dobbiamo andare a risposare la giornata sarà lunga!- Prendo Isa per un polso mentre Olga scende dall’altra parte e Isa prende la mano di Gina. Scendiamo dalla macchina e raggiungiamo le altre che ci aspettano davanti al portone. Arriviamo di corsa in camera. Gina chiude la porta a chiave. –Allora che ti ha detto???- Mi chiede. –Si che ti ha detto?- Dicono tutte. Tra incitazioni e domande le osservo con una punta di mistero nello sguardo. –Dai non tenerci sulle spine!!- -E va bene...- Mi alzo dal letto. –CI HA INVITATE ALLA FESTA NEL BACK STAGE!!!- -AAAAAAAAAAH!- -ODDIO NON CI POSSO CREDERE!- -ANDREMO ALLA FESTA CON I TOKIO HOTEL!-
-NO NON E’ VERO CI STAI PRENDENDO IN GIRO?-  -MA NO ME L’HA DETTO LUIIIII!!!- -ODDIO MIO MA VERAMENTE? CHE BELLO TI AMOOOOOO!!!- -Ragazze...- Cerco di calmarle. –Ragazze!- Continuano a strillare. Sembrano delle oche. –RAGAZZE!!!- -CHE C’E’?- Dicono in coro. –Abbiamo dei problemi!- Rispondo. –Problema numero...- Annuncio salando a gambe incrociate sul letto.
-...uno: cosa diciamo ai nostri genitori?- I loro sorrisi scompaiono lentamente. –Problema numero due: ci faranno entrare? Siamo molto piccole rispetto alle persone che ci saranno!- Ora tutte si guardano preoccupate. –Ultimo problema: il concerto finirà sicuramente tardi e noi uno non avremmo tempo di prepararci a dovere prima della festa, due i nostri genitori non ci lasceranno mai andare da sole a mezzanotte chissà dove e tre quando torneremo ci tempesteranno di domande e ci metteranno in punizione sicuramente perché non abbiamo nessuna vaga idea di che ora sia e che loro sono rimasti svegli ad aspettarci!- Mi guardano tutte sbalordite. –Ora dobbiamo trovare una soluzione in...- Mi alzo in piedi sul letto per vedere l’orologio oltre le loro teste. Le quattro e mezza. -...in sei ore e mezza a tutti e tre i problemi! Possiamo farcela secondo voi?- -Beh... abbiamo promesso di cercare tutte insieme avventure no? E allora che aspettiamo?- -Per me va bene ma sbrighiamoci! Allora. Il problema numero uno: o diciamo la verità o inventiamo una scusa! Voi che dite?-
-Inventiamo una scusa!!!- Dicono tutte in coro. –Per me sarebbe meglio dire la verità ma comunque... qualcuno ha qualche idea...?- Tutte si guardano confuse. Nessuno ha in mente una scusa per giustificare l’orario di ritorno dalla festa. –Va bene ho capito ci penso io! Però voi venite con me!- -OK!- Scendiamo in cortile dove Roberto è seduto a leggere il giornale. –Ti avverto mio padre accetta le cose solo se è certo che siano sicure al 1oo%!!!- -Non ti preoccupare cercherò di essere il più convincente possibile...- Ci avviciniamo al papà di Silvia. –Roberto? Ciao... senti... io e le altre... siamo state invitate... ad... una festa... si... dopo il concerto... una festa dopo il concerto... nel back stage... mi chiedevo se... se ci potevamo andare...- Alza lo sguardo su di me. –Nel senso... se tu eri d’accordo! Possiamo? Ti prego è importantissimo per noi ti scongiuro ti scongiuroooo!!!- -Per me va bene dovete chiedere a Beatrice e Fiorella!- -AAAAAAH!!! GRAZIE GRAZIE GRAZIEEEEE!!!- Gli saltiamo tutte quante al collo e poi scappiamo verso la camera di mia madre. Beatrice sta dormendo perciò glielo chiederemo più tardi. Busso alla porta. Mia madre fa capolino. –Oh ragazze entrate!- -Non preoccuparti mamma sarà una cosa veloce e indolore... per te...- -Che cosa state combinando?- -NIENTE! È che...- Mi guarda severa. –Ci hanno invitato ad una festa dopo il concerto e quindi ci chiedevamo se tu eri d’accordo a mandarci ti prego ti scongiuro è molto importante!- Dico tutto di un fiato serrando gli occhi e incassando la testa nelle spalle come se potesse proteggermi. -...ti prego?- sussurro aprendo solo un occhio. –OK basta che non tornate troppo tardi!- -GRAZIE MAMMA TI AMO TE LO GIURO CI FAREMO ACCOMPAGNARE IL PRIMA POSSIBILE GRAZIEEEEEEEEEE!!!- Strillo accompagnata dalle mie amiche. –Ah e mamma... noi andiamo a fare shopping!- Dico mentre corriamo via. Dobbiamo sbrigarci se ci raggiunge sono morta. Lei non vuole ASSOLUTAMENTE che usciamo da sole! È quasi fatta! Ora andiamo un po’ in giro per rilassarci e poi penseremo a Beatrice.
Andiamo di boutique in boutique e spendiamo un sacco di soldi per trucchi, vestiti e giornalini.
In una boutique siamo solo noi sei, quindi facciamo un po’ troppo come se il negozio fosse nostro, anche se la commessa ogni tanto ci guarda un po’ storto. Giriamo in mutande per i camerini e per prendere altri vestiti andiamo scalze perché per mettersi e ritogliersi le scarpe ci vuole troppo tempo. –Guardate che vestito orrendo!- Dice Gina prendendo un vestito verde oliva dalla stampella. –Che cosa orrenda! Non se lo metterebbe nemmeno mia nonna!-
-Che taglia è?- Chiedo. Guardo la targhetta. –Gina è la tua taglia!- -E con ciò?- Mi domanda sospettosa. –Provalo!- -No provatelo te!- -Ma la mia taglia non c’è!- Tutte mi appoggiano e così Gina entra nel camerino. Dopo un po’ esce con il vestito addosso. Scoppiamo a ridere tranne Gina che poverina incrocia le braccia offesa.
Passano cosi due ora e mezza. –Cavolo ragazze sono le sette!!!- -OH MAMMA! Non ce la faremo mai!- -Dai sbrighiamoci!- Torniamo in albergo e dopo un quarto d’ora di “ti prego” e “ti scongiuro” ed “è importante” Beatrice si convince a mettersi d’accordo con i genitori e a mandarci alla festa, a patto che torniamo entro l’una massimo. Corriamo su come il vento e ci prepariamo.  Ad un certo punto mentre esco dalla doccia squilla il mio cellulare. Guardo il display. –Pronto?-
  
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