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Autore: _six_    07/04/2013    2 recensioni
Sam 17 anni. Harry 19. Amore, amicizia e un "piccolo" problema.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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L’avevo fatto e ora non restava altro che aspettare. Speravo che tutto ciò che credevo non fosse vero,che fosse solo un brutto sogno e che presto mi sarei svegliata. Ero talmente nervosa che stavo piangendo, le lacrime mi scendevano sul viso senza che potessi controllarle, mio padre fuori dal bagno batteva il piede sul pavimento e ogni tanto sacramentava. Passarono dieci minuti ma non avevo il coraggio di guardare, avevo troppa paura perciò presi un gran respiro e mi avvicinai. Non pensavo a nulla, guardai con freddezza il test ma qualcosa dentro di me si ruppe quando vidi una cazzo di strisciolina rosa. Le gambe cedettero, caddi a terra portandomi dietro la tazza degli spazzolini che si frantumò a terra con un gran fracasso, ma non mi importava più nulla ormai. Rannicchiai le gambe contro il petto e cominciai a piangere come non avevo mai fatto, mai. Mio padre bussava e gridava.
-          Sam, apri ‘sta cazzo di porta! APRI! – bestemmiava e allungai un braccio facendo scattare la serratura. Entrò lasciando la porta spalancata, prese in mano il test e lo guardò incredulo, paonazzo. Per alcuni istanti rimase immobile poi lo scaraventò a terra con una rabbia mai vista. Non disse nulla, passava solo lo sguardo da me al test. Io avevo la testa nascosta tra le ginocchia e piangevo come una disperata, avevo la mente totalmente vuota. Dopo un tempo che non so descrivere mio padre finalmente aprì bocca, il suo tono non era normale era molto alterato, isterico ma almeno non stava urlando che era la cosa di cui avevo meno bisogno in quel momento.
-          Dio, Dio, Dio!! Cazzo Sam, Cazzo!! Tu, tu, tu sei. Fanculo, manco riesco a dirla sta parola. GUARDAMI QUANDO TI PARLO! – alzai lo sguardo, avevo gli occhi gonfi, rossi, il viso bagnato come i pantaloni, l’espressione stravolta e vuota. Non dissi nulla, avevo tante cose da dire, tantissime ma non ne volevano sapere di uscire, la gola mi bruciava e il nodo che mi sentivo non mi permetteva quasi di respirare. Mossi le labbra impercettibilmente, non riuscivo a fare nulla. Qualcuno entrò in casa, sapevo benissimo chi era,riconoscevo quella voce ovunque.
-          Sam? Dove sei? – fu mio padre a rispondere, lui si precipitò in bagno e rimase impietrito di fronte alla porta. Era pallido, inespressivo, sconvolto.  Balbettava cose senza senso, muoveva le labbra a caso. Mio padre si girò e a quel punto urlò veramente. Non voleva ascoltare quello che sava dicendo, dopo averlo fatto però uscì e tirò un cazzotto nello stomaco di Harry. Si piegò a metà e cadde a terra. Rimanemmo soli, incapaci di muoverci, increduli, terrorizzati.
 
Piacere sono Samantha Moss, ho 17 e sono INCINTA.

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HEI!! QUESTA è SOLO UNA PICCOLA INTRODUZIONE. HARRY, NON è HARRY DEGLI ONE DIRECTION, MI PIACE IL SUO NOME. BEH LASCIATE QUALCHE RECENSIONE E PENSO NON CI SIA PIù NULLA DA DIRE. :)

CIAAOO ;) ;)
  
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