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Autore: louispatronus    07/04/2013    4 recensioni
Jennifer Cloe Helsing, 22 anni, serial killer.
Louis Nicolay Vlad Tomlinson, 23 anni, vampiro.
Entrambi hanno vissuto due vite burrascose, sebbene molto diverse tra loro. Due parti del mondo opposte. Due creature di diverso genere,in conflitto tra loro. Ma due animi così simili,pieni di odio e di rancore. E se per qualche motivo.. le loro vite si incrociassero?
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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BETWEEN HEAVEN AND HELL.


Prologo - (jennifer's introduction)



 
 
Salve a tutti,gentaglia. Mi presento, mi chiamo Jennifer, Jennifer Helsing; ho 22 anni e sono la killer più ricercata di tutta l'Inghilterra. 
Si..killer,avete capito bene. Io uccido persone,ma non solo.. Persone, e creature di tutti i generi e forme. E non lo faccio solo per divertimento.. ma per professione. Faccio questo 'lavoro' da circa 5 anni, iniziai all'età di 17 anni dopo la morte di entrambi i miei genitori in un'incidente d'auto. La cosa mi stroncò totalmente,soprattutto per la morte di mia madre.
Ero tremendamente legata a lei, era la cosa più importante che avevo. Perdendo lei, persi circa il 99% del mio cuore e della mia parte di anima buona. 
E quell'1% che mi rimane non è neanche da contare probabilmente, perchè stà sotterrato sotto tutto l'odio e la rabbia che porto dentro da sempre.
Perchè non posso dire lo stesso di mio padre? Beh..è semplice. Perchè era un'uomo schifoso, un delinquente. Come lo sono io adesso,daltronde.. con l'unica differenza che io mi ci sono ritrovata dentro questo mondo,dopo,appunto,la scomparsa di lui e mia madre. 
Ma..tornando a prima, non potevo appunto dire lo stesso di lui. Perchè? Perchè lui era un potente boss della mafia, un fottuto mafioso di merda. Ed è solo colpa sua se mia madre quel giorno morì. Venni a sapere solo dopo ciò che era successo. La polizia lo aveva intercettato proprio mentre era uscito da uno dei suoi numerosi nascondigli londinesi seguito da mia madre; dopodichè saliti entrambi in macchina,dopo pochi minuti si ritrovarono circondati da varie auto della polizia che lo stavano inseguendo.Lui,preso dallo shock del momento, iniziò ad aumentare la velocità,premendo decisamente troppo sull'accelleratore e..,dopo aver svoltato per una traversa,non accorgendosi che quello era un vicolo cieco, la macchina andò a scontrarsi violentemente contro il muro,distruggendosi e portando via l'anima di quella povera,meravigliosa donna di mia madre che si ritrovò morta per colpa di quello stronzo di suo marito. 
Si.. non lo chiamo neanche padre,non se lo merita. Quello non era mio padre..quello era l'uomo che ha distrutto la vita di mia madre e rovinato la 
mia,rendendola piena di odio,sin dalla mia infanzia. Infatti la mia infanzia,a differenza degli altri comuni bambini,era stata orrenda. Passavo le mie 
giornate chiusa in camera mia,senza poter uscire di casa. Infatti,di conseguenza,non mi era permesso neanche frequentare una scuola pubblica; veniva un'insegnante a casa per darmi lezioni. 'Troppo rischioso',diceva sempre mia madre. 'non voglio mettere a rischio anche la tua di vita per colpa di tuo padre.' e aveva ragione..sembrava strano,ma per me anche solo mettere piedi fuori da casa era un rischio. Eravamo entrambe vittime di mio padre,sia io che mia madre.  
Dopo tutto.. ancora oggi penso che l'unica cosa positiva che causò quell'incidente fu proprio la sua morte,sebbene questo causò anche quella di mia madre. Questo accaduto lo porto sempre con me..e lo porterò a vita. E' ciò che me l'ha sconvolta e ciò che mi ha reso quello che sono oggi. Una killer, una fottuta assassina. Proprio come mio padre. Mi faccio costantemente schifo per questo,infatti,ma..oramai è questa la mia vita,e non cambierà. Oramai vivo per quello che faccio,vivo per uccidere persone. E' il mio unico pensiero fisso. Vado a dormire e penso a chi sarà la persone che dovrò uccidere l'indomani,mi sveglio e mi preparo adeguatamente per compiere l'assassinio. E voi mi chiederete.. perchè hai iniziato a farlo? Semplice,per mio zio. Oh,già..non vi ho ancora parlato di lui. 
Beh..era il fratello di mio padre, nonchè sua fedele ex spalla e uomo a cui lui affidava tutti i compiti più importanti da mettere in atto. Mio padre gli ordinava chi doveva fare fuori, e lui insieme ad altri membri della combriccola di mio padre,lo faceva,sempre in modo brutale. Proprio lui,infatti,dopo la morte dei miei genitori, mi convinse pian piano ad entrare in quel mondo, dicendomi cose come: 'ti servirà a sfogare la rabbia che hai dentro' e,beh..in un certo senso era anche vero, ma questa convinzione me la misi in testa solo dopo.. infatti,non dimenticherò mai il mio primo omicidio. Era la figlia di un famoso politico inglese, la prima delle numerose vittime che mio zio mi ordinava di uccidere,da allora fino ad adesso. Quella ragazza aveva circa la mia età di allora,17 anni, e ucciderla all'epoca fu la cosa più diffile che io avessi mai potuto fare o solo pensare. Ero inesperta, e spaventata da tutto ciò. Ma con il tempo iniziai ad abituarmici. Tutto ciò divenne talmente una cosa abituale che per me iniziò a diventare una specie di passatempo, sfogando tutto l'odio che avevo dentro sugli altri,in modo brutale,proprio come faceva mio padre. Tutto ciò succede da 5 anni,costantemente. Cosa sono diventata,eh? Me lo chiedo da sempre,oramai.
Ma non so darmi una risposta.. non è importante. La mia vita ormai è questo, nient'altro. Non c'è nè felicità, nè amicizia, nè tantomeno amore.
Quel poco che mi è rimasto è solo per l'anima della mia povera mamma,solo per lei. Per il resto.. non so neanche cosa sia l'amore. Non so cosa significhi provare amore per un ragazzo,non so cosa significhi dipendere fisicamente e mentalmente da un'altra persona. E..francamente, non mi è mai interessato più di tanto,specialmente adesso. Io non sono fatta per queste cose.. non sono una delle tante 22enni che si svegliano con il sorriso sul volto,prendono una carta di credito,vanno a fare shopping,escono con il proprio ragazzo e la sera vanno a cena dai propri genitori. Io non sono nulla di tutto ciò, e mai lo sarò..probabilmente.
Sono solo un'arma, l'arma migliore di mio zio Marshall. E' questo il mio destino.
 
 
 
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(Louis's introduction)
 
 
 
 
Inizio col dire che odio parlare di me e della mia vita, perciò sarò breve e coinciso. Il mio nome è Louis, Louis Nicolay Vlad Tomlinson, per la precisione. Ho 23 anni e vivo nel cuore della Transilvania, a Brasov. Apparentemente una città tranquilla,immersa nel verde ma.. nasconde una realtà parecchio incisiva, di cui tutti i cittadini sono bene a conoscenza. La città è abitata quasi per metà da vampiri. Si,vampiri..avete capito bene. Esistiamo veramente,e chi pensa che siano solo delle leggende..che venga pure qui in Transilvania. Si pentirà subito di averlo pensato,anzi, molto probabilmente non avrebbe neanche il tempo di pentirsi e rivalutare la sua idea,perchè si ritroverebbe già morso per il collo da due bei canini lunghi e affilati.
Se vi state chiedendo per quale motivo prima ho detto 'esistiamo' beh,è semplice.. sono anch'io un vampiro. Ma non sono uno di quei vampiri nati vampiro, io ero un umano; poi in seguito sono diventato ciò che sono adesso. Come è successo? Semplice,vi racconto.
Circa 60,70 anni fa.. non ricordo più oramai, stavo percorrendo la strada per tornare a casa mia. Era tardi, circa l'una di notte, ero appena tornato da una festa. Quando ad un certo punto sentii tirarmi via da due potenti braccia,che mi portarono di peso in un vicolo cieco. Io non potei oppormi in nessun modo. Quella creatura era troppo forte rispetto a me,ero solo uno stupido,debole umano. Dopodichè..il morso. Sentii due canini entrare dentro la mia morbida pelle,come due scheggie di legno. Il dolore fu tremendo, quasi come morire; infatti era proprio quella la mia convinzione,di essere morto dissanguato.
Ma..non successe. Svenni, e dopo qualche ora mi risvegliai. 
Stavo bene, ero vivo e vegeto. Infatti inizialmente pensai che molto probabilmente, ciò che credevo di avere vissuto era stato solo un sogno,o che altro.. ma subito dopo iniziai a pormi degli interrogativi. 
Istintivamente,felice di essere ancora sano e salvo,feci per tornare a casa. Durante il tragitto notai una ragazza poco lontana da me,seduta sul marciapiede. 
Sicuramente stava aspettando l'autobus,o che altro. Qualcosa dentro di me si scatenò. E no.. non mi riferisco ad un colpo di fulmine,o ad un'attrazione fisica improvvisa. Ma ad un'altra,strana sensazione che mai avevo provato in vita mia fino a quel momento. Sentii lo stomaco ingarbugliarsi, la gola era secca e un calore iniziò ad entrare nelle mie narici. Riuscivo ad avvertire l'odore del sangue caldo di quella ragazza. Istintivamente,mi leccai le labbra,e feci qualche passo in più verso quella ragazza. Dei canini uscirono dalle mie gengive,quasi come un meccanismo automatico e..in quel momento iniziai a capire. Non avete neanche la minima idea della voglia che avessi di mordere quella ragazza,ma.. non lo feci. Non potevo mordere una persona.. non potevo ucciderla. Non ero mica un vampiro.. o forse sì? Questo lo realizzai pienamente solo dopo il mio ritorno a casa. 
Presi a correre, avevo paura che sarebbe bastato un nulla per farmi cambiare idea, ritornare indietro,e mordere quella ragazza. Arrivai a casa,per fortuna era vuota,mia madre non era ancora tornata a casa da lavoro e mio fratello,Mikhail,più piccolo di me di 4 anni,si trovava sicuramente a scuola; infatti frequentava ancora il 5° liceo. Approfittando della loro assenza mi recai subito in bagno,e appena vidi la mia figura allo specchio rimasi di sasso. Avevo sempre avuto un colorito rosa vivo,mentre la mia carnagione era diventata bianca,bianca e fredda. I miei occhi erano contornati da una specie di spesse occhiaie nere, e nel mio collo vi erano due evidenti puntini viola affiancati l'uno a l'altro. La mia dentatura era apparentemente normale,ma.. avete presente come chiunque apre e chiude il palmo di una mano? Ecco,io riuscivo ad estrarre i canini dalle mie gengive quando volevo. Era un'azione motoria automatica. Non c'era ombra di dubbio,oramai..era inutile negarlo a me stesso. Ero diventato un vampiro.
Dopodichè passarono altri 10 giorni. I giorni più orrendi ed estenuanti della mia intera esistenza. Opposi a me stesso di fare quello che per un comune vampiro era d'obbligo, ovvero mordere e riempirsi del sangue di un umano, ma la mia mente si opponeva dicendomi che era sbagliato. E lo era, ma sapevo bene che un vampiro per sopravvivere aveva bisogno di nutrirsi e quello era l'unico modo. Ero diventato debole, disidratato. La mia pelle iniziò a ricoprirsi di strane crepe; il mio colorito era di un bianco tendente al grigio, quasi cadaverico,rispetto al bianco iniziale. Mia madre si accorse di questo mio strano cambiamento,idem mio fratello, e iniziarono anche loro a farmi alcune domande. Io dissi semplicemente di non stare molto bene, evitando tutti i loro interrogativi. Solo dopo spiegai loro ciò che era successo quella notte. 
La fame era costante, un pensiero fisso, e la mia coscienza iniziò pian piano a cedere. Infatti,ricordo quel giorno come fosse ieri.. e non 70 anni fa. 
Perchè ricordiamoci che..si, esteriormente e mentalmente sono fermo sempre a 23 anni, ma in realtà sono passati molti,molti anni da quel giorno. Mi alzai, la gola sempre più secca. Mi guardai allo specchio, la mia espressione era sempre e costantemente stanca,debole.. non ce la facevo davvero più a resistere. Ero giunto al limite. Scesi di sotto in cucina e vi trovai mia madre che mi salutò chiedendomi come stavo e lì mi resi seriamente conto di non 
 
poter più continuare a privarmi di nutrire me stesso,sebbene questo avrebbe causato dolore a qualcuno. 
In quel momento qualche forza strana mi disse in testa: 'avanti..mordila' credetemi, l'avrei fatto.. l'avrei seriamente fatto se quel minimo di coscienza che mi era rimasta mi ricordò che quella era mia madre e non mi sarei mai potuto permettere di morderla. 
Perciò uscii velocemente di casa,disperato, arrendendomi a me stesso. Avrei morso la prima persona che avrei incontrato per strada e mi sarei nutrito del suo sangue,e così feci. Una donna sulla trentina stava passeggiando dall'altro capo della strada e io mi imbattei sul suo corpo,portandola in una strada deserta,per poi morderla,proprio come aveva fatto quel vampiro con me. Non saprei descrivervi a parole la sensazione che provai bevendo per il sangue di quella donna, la mia prima vittima. Mi sentii pieno,tranquillo,soddisfatto e in parte felice. Non pensavo di essermi potuto sentire in quel modo dopo averlo fatto ma.. sono un vampiro,no? Noi viviamo di questo. Io vivo di questo. E solo dopo aver morso la mia prima vittima mi resi conto di ciò. 
Oggi la mia vita non è cambiata neanche di una virgola.. è sempre la stessa. Vivo sempre nella stessa casa insieme a mio fratello Mikhail,ha 21 anni. Ovvero l'età in cui vari decenni fa mi supplicò di morderlo per rimanere sempre giovane e restare insieme a me. Io cercai di fargli cambiare idea in tutti i modi possibili,anche perchè non era sicuro che poi sarebbe diventato un vampiro. Non tutti gli esseri umani,dopo essere stati morsi da un vampiro,diventano poi a loro volta vampiri. Alcuni hanno questa predisposizione,altri no e semplicemente,muoiono. Ma in qualche modo..riuscii a farmi convincere. Lui era l'unico familiare che mi restava,gli volevo un mondo di bene. E..sapere che avrei trascorso quella estenuante,eterna vita insieme a lui mi rendeva felice. Perciò lo morsi,e..per 'fortuna',non morì ma anche lui,come me,diventò un vampiro. Ci assomigliamo molto..ha i miei stessi occhi e il mio stesso sorriso. Solo che io sono biondo cenere,mentre lui è moro. I capelli li ha presi da mio padre..anche lui era moro. Ah,giusto..mi ero dimenticato di parlarvene! Mio padre morì molto giovane..quando io e mio fratello eravamo ancora molto piccoli. Indovinate come? Morso da un vampiro,esattamente. Ma..nel suo caso,non diventò un vampiro; morì. La sua morte causò un dolore immenso alla mamma,e un vuoto per me e mio fratello,cresciuti senza una figura come padre. Ma mia madre era una donna meravigliosa,infatti ci ha sempre viziato e coccolato,cercando di ricoprire questo vuoto come meglio potè. Riguardo a me e mio fratello..ci vogliamo un bene immenso, e la sua presenza costante mi rende tutto migliore. So di non essere solo,per lo meno..ho lui. Mia madre è ormai morta da circa 10 anni, ma per fortuna di vecchiaia, e non a causa del proprio figlio vampiro che da un momento all'altro avrebbe potuto morderla. L'affetto in questo caso era più importante della mia stupida voglia di rimpinzarmi di sangue umano. Lei era l'unica donna che io abbia mai realmente amato nella mia vita. Per adesso le uniche ragazze che frequento sono le mie vittime.
Modestamente sono anche un bel ragazzo..e dopo essere diventato vampiro il mio fascino è aumentato sempre più. Infatti le mie vittime sono formate in maggioranza da ragazze. Mi avvicino a loro,le seduco,le invito ad uscire e.. le uccido. Semplice,no? Oramai è diventata una routine. Mi alzo,uccido qualcuno, mi nutro e continuo la mia giornata normalmente come un umano qualunque. Molto spesso la gente umana che frequento non si accorge neanche che io sono un vampiro,perchè come appunto vi ho spiegato prima,i miei canini non sono visibili tutto il tempo,ma ho la capacità di nasconderli ed estrarli fuori solo quando mi servono. Questa capacità non è comune in tutti i vampiri,infatti quelli che non hanno questa capacità presentano due grossi rigonfiamenti sugli zigomi,cosa che in me non è visibile. Questo mi rende appunto tutto il lavoro molto più facile.
In genere uccido una persona ogni due giorni,quando ho fame. Ma a volte uccido anche per divertimento..lo ammetto, o comunque per difendermi. Infatti molto spesso in Transilvania arrivano vari ammazzavampiri, cercando di uccidere alcuni di noi, o me. Ma chi ci prova è solo stupido,o incosciente. Ho molta fama come vampiro qui. Mi definiscono il vampiro più potente della Transilvania, e probabilmente è vero. 
La mia sete di sangue è irrefrenabile e nessuno deve provare a mettersi contro di me, nè tantomeno provare a uccidermi, perchè sarò brutale il doppio.
Quindi si..questa è la mia vita. Se sono felice? Si.. probabilmente, o forse non tanto come credo. Ma.. non mi importa. Tutto ciò di cui ho bisogno è il sague, non ho bisogno di nient'altro per vivere. Nè amore, nè nient'altro. Che poi l'amore.. che cosa stupida. Non sono mai riuscito veramente a capire perchè questo sentimento riuscisse a condizionare in questo modo l'animo umano. Ma è normale non riuscire a capirlo.. il mio cuore ha smesso di battere da decenni,oramai. Come potrei mai capire cos'è l'amore? Come potrei mai capire cosa significhi amare talmente tanto una persona da dipendere totalmente da essa? Non potrei.. giusto?
O forse è solo una mia convinzione?



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SPAZIO AUTRICE: 

saalve splendori! finalmente torno a pubblicare anche su efp. Questo è il prologo della nuova storia che ho iniziato a scrivere. L'idea di fare qualcosa basato sui vampiri mi balenava già un po' in testa.. e finalmente ho deciso di mettere le mie idee a penna. E niente..spero vivamente che questo piccolo inizio vi piaccia. Ovviamente ancora siamo a nulla,ma.. fantasticate con la mente. c:

with love, 
@rowlingsmind.
  
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