Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: KuromiAkira    07/04/2013    1 recensioni
Stava girando a caso, senza nemmeno pensare a dove stesse andando, reggendo tra le mani una torcia per orientarsi tra i corridoi, quando sentì una voce provenire da oltre la porta di una camera. Qualcuno stava cantando e, benché lo stesse facendo sottovoce, il silenzio della notte gli permetteva di udire abbastanza bene.
[Endou + Hiroto. Non illudetevi, l'accenno HiroMido c'è comunque XD]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mark/Mamoru, Xavier/Hiroto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Endou camminava in punta di piedi per i corridoi, cercando, istintivamente, di non fare rumore per non disturbare nessuno.
Dopo una lunga giornata di intensi allenamenti, era normale crollare in un sonno profondo, per questo tanta premura forse era inutile.
Lui, al contrario dei compagni di squadra, non riusciva proprio a dormire. Dopo ogni partita, dopo ogni vittoria, l'emozione di essere lì, a Liocott Island, aumentava sempre più.
Anche in quel momento, a notte fonda, il capitano della Inazuma Japan aveva solo voglia di mettersi la divisa, scendere al campo, e giocare a calcio.
Naturalmente, capiva che ciò era impossibile. Ma non ce l'aveva proprio fatta, quella sera, a rimanere a letto; così era uscito a farsi quattro passi per l'edificio, nella speranza di stancarsi e farsi venire sonno.
Stava girando a caso, senza nemmeno pensare a dove stesse andando, reggendo tra le mani una torcia per orientarsi tra i corridoi, quando sentì una voce provenire da oltre la porta di una camera. Qualcuno stava cantando e, benché lo stesse facendo sottovoce, il silenzio della notte gli permetteva di udire abbastanza bene.
Mamoru si bloccò, voltandosi alla propria destra, proprio davanti all'entrata della stanza. Non aveva idea chi ci fosse al suo interno, né aveva mai sentito quella canzone prima di quel momento, così, in preda alla curiosità, si avvicinò e poggiò l'orecchio sulla soglia, per ascoltare. La voce era dolce, calma. Pronunciava le parole lentamente, ma era evidente che si stava in qualche modo sforzando di non alzare il tono.
Endou sorrise e chiuse gli occhi, trovando quel suono estremamente calmante e chiedendosi, al contempo, chi stesse cantando. Riusciva a capire qualche parola. Gli sembrò di udire la parola ‘stella’ ma, ben presto, smise di darci importanza: rilassato com'era, si lasciò sopraffare dalla stanchezza e perse l'equilibrio, sbattendo la fronte contro la porta e, infine, cadendo col sedere a terra.
- Ahio - si lamentò, massaggiandosi il volto, prima di venir accecato dalla luce proveniente dall'interno della camera, la cui porta era appena stata aperta.
- Endou-kun? - esalò, stupito, Hiroto, fissando l’altro con sconcerto.
- Hiroto! - esclamò Mamoru alzandosi, tappandosi immediatamente dopo la bocca nel rendersi conto di aver urlato.
L'attaccante della Inazuma Japan si guardò attorno, quasi si aspettasse di vedere gli altri. Poi tornò a volgere l'attenzione al capitano. - Hai bisogno di qualcosa? - domandò, con gentilezza.
Endou scosse lentamente la testa; le mani gli coprivano ancora la bocca e, quando se ne accorse, le allontanò. - Scusami, stavo facendo due passi e ti ho sentito cantare - spiegò.
Il ragazzino dagli occhi verdi sorrise, arrossendo leggermente per l'imbarazzo.
- Vuoi entrare? - domandò poi, scostandosi leggermente per farlo passare.
L'altro sembrò rifletterci un po' sopra, poi annuì, si alzò, ed entrò nella camera. Notò subito un telescopio vicino alla finestra e, senza domandarsi come avesse fatto a portarselo dietro dal Giappone, sorrise semplicemente al pensiero che l'amico passasse le notti a guardare le stelle.
- Non riesci a dormire? - chiese Kiyama, chiudendo la porta.
Mamoru si riscosse e si voltò verso l'altro, poi rise. - Eh già - confermò, grattandosi la nuca per l'imbarazzo. - Nonostante la giornata pesante, non riesco a contenere l'entusiasmo. E tu? -
- Sì, credo valga anche per me - rispose il ragazzo dai capelli rossi sedendosi sul letto, benché a Endou sembrasse calmo come al solito. Hiroto sembrò intuire i pensieri del capitano e gli sorrise. - Quella canzone mi aiuta a rilassarmi, in un certo senso - spiegò.
- Mi dispiace, non era mia intenzione origliare. Hai una bella voce, sono rimasto stupito! -
Hiroto ridacchiò. - Ti ringrazio - disse, umilmente.
- A me piace molto cantare. A te? -
- Non particolarmente. Ho solo l'abitudine di canticchiare quella canzone, ogni tanto, perchè è sempre piaciuta a Midorikawa - spiegò, volgendo lo sguardo verso il materasso. Endou lo imitò e notò la cartolina che l'ex-capitano della Gemini Storm aveva mandato loro dal Giappone. Dato che, più precisamente, era stata indirizzata a Hiroto, fu quest'ultimo a tenerla.
Il capitano sorrise, facendo qualche passo in avanti. - Ti manca? - domandò, quasi con tenerezza. Sapere quanto legati fossero quei due lo tranquillizzava, in qualche modo. Avere in squadra due ex-alieni della Aliea Academy l'aveva, in parte, preoccupato. Non per mancanza di fiducia in loro due, affatto: così come aveva perdonato Hiroto, a Endou non fu difficile lasciarsi alle spalle le disavventure vissute a causa di Midorikawa, o, per meglio dire, di Reize. Era semplicemente consapevole che entrambi avevano un passato complicato e che, sicuramente, c'erano cose che li riguardava che lui e gli altri membri della Raimon non potevano nemmeno immaginare. Vedere, quindi, che erano amici e che erano ben disposti a legare con gli altri fu un sollievo per lui che, in quanto capitano, doveva preoccuparsi anche che rapporti tra i membri della squadra fossero, se non stretti, almeno civili.
- Sì - confessò intanto Hiroto, prendendo la cartolina e rigirandosela distrattamente tra le mani. - Desideravo davvero giocare tutto il torneo con lui. Si è impegnato tanto e se lo meritava. -
Endou annuì, dispiaciuto e, osservando la missiva, notò gli angoli del cartoncino leggermente rovinati. Immaginò che l'attaccante della squadra giapponese avesse passato parecchie nottate a rileggersela.
- Quando torneremo in Giappone dovremmo andare tutti insieme al karaoke – propose il ragazzino dai capelli castani, con entusiasmo. - Midorikawa compreso, naturalmente. -
- Non accetterà mai di mettere piede dentro un karaoke - lo avvertì l'ex-capitano della Genesis, sorridendo divertito.
- Perchè? Non importa, anche se stona. Non sarà mai peggio di Kabeyama - ridacchiò, pur senza malignità nella voce. Non lo diceva per prendere in giro l'amico, era semplicemente la verità.
- Oh no! - si affrettò a obbiettare Kiyama, scuotendo la testa. - Midorikawa ha una voce bellissima, dico davvero. Ma dice che suona troppo femminile, quindi odia cantare in pubblico. -
- Anche la mia! - confessò allora Endou, senza alcun imbarazzo. - Ma l'importante è divertirsi. Cantare è terapeutico! Dobbiamo farlo, Hiroto. Ti prego, cerca di convincerlo! - esclamò, incurante del volume della voce e dell'ora tarda.
L'attaccante della Inazuma Japan rise. - Va bene, ci proverò. Ma non ti prometto niente. -
- Nemmeno se lo preghiamo tutti insieme? Avrai pur un'arma segreta da usare su di lui! -
Hiroto lo fissò, probabilmente ricordandosi qualcosa. E doveva essere qualcosa di divertente, perché subito dopo ridacchiò.
- Che c'è? - domandò quindi Mamoru.
Ma Kiyama scosse la testa. - Niente, scusa. Da piccoli, al Sun Garden, cercavamo di corromperlo con i dolci, ma le cose degeneravano sistematicamente e non funzionava quasi mai: Midorikawa è molto testardo, lo sai. -
Ma Endou, con la mente già proiettata al karaoke, sorrise soddisfatto e si avviò verso la porta.
- In qualche modo faremo. Torno in camera mia. Buona notte Hiroto - lo salutò, aprendo l'uscio e facendo un cenno con la mano.
- Buona notte a te, Endou-kun - gli rispose, osservandolo poi dileguarsi.
Rimasto nuovamente solo, Hiroto sospirò e si stese sul letto, tenendo la cartolina tra le mani e rileggendosela per l'ennesima volta. Infine sorrise, si avvicinò la carta alla bocca e chiuse gli occhi.
- Buonanotte, Midorikawa. -





Note finali: Ho di nuovo la connessione che si sconnette ogni dieci minuti, sto per prendere il modem e buttarlo giù dalla finestra!
Comunque ascoltarmi 'Starline' provoca effetti collaterali. Tipo scrivere fiction idiote.
Ci ho messo un giorno intero a scrivere 'sta cosa. Compatitemi.
Va beh, avevo voglia di Hiroto che cantava. La canzone, naturalmente, è proprio la sua character song.
Essendo doppiati, in patria, da donne, ho scritto che Endou e Midorikawa cantano con un tono vagamente femminile. Endou si sa, le character songs le ha. Ma non hanno mai fatto cantare Midorikawa, e per questo gli autori hanno il mio eterno rancore. è_é Volevo una bella song sulla Aliea con i cinque capitani çOç
Che canti bene però, è un'idea che ho da quando ho letto che la doppiatrice giapponese, che doppia anche Max o Maquia/Maki, canta bene; quindi ho pensato che Midorikawa possa avere una bella voce, quando canta.
Mi spiace invece per Kabeyama, ma da come parla lo immagino poco portato, ecco. XD
...voglio sentire Midorikawa cantare T_T
Btw, che Hiroto abbia un telescopio in camera non me lo sono inventato: in 'Inazuma Eleven 3 Spark' ce l'ha davvero. XD
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: KuromiAkira