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Autore: Nayuki911    08/04/2013    2 recensioni
La storia è ambientata nei 17 mesi in cui Ichigo ha perso i poteri.
Sia Ichigo che Rukia non hanno più un contatto oramai da tempo (o forse sì?)
I fatti raccontati riprendono parte del manga, ma quello che accade in quei mesi è del tutto inventato.
Genere: Azione, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ishida Uryuu, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Kurosaki Isshin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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07. A glimmer of light

«Dove ti eri cacciata? Accidenti, ho mobilitato la Soul Society per cercarti!» Renji era proprio davanti al Senkaimon e accolse Rukia con l’aria di uno che non era proprio la calma in persona.
«Ti sarebbe bastato chiedere al Capitano Ukitake, lui conosceva la mia missione. È a lui che ho chiesto il permesso, d’altronde.» rispose Rukia, facendo finta di nulla.
«Beh, comunque.. dove sei stata?»
«Io..»
«Rukia.» Kuchiki Byakuya piombò alle spalle di entrambi.
«Nii-sama!» Rukia si inchinò, e così fece Renji.
«Il capitano Ukitake mi ha informato della tua “missione”. Avevi qualcosa da sbrigare da Urahara Kisuke.» proferì con quell’aria fredda e distaccata, come suo solito.
Renjì si voltò talmente di scatto verso Rukia, che dovette massaggiarsi il collo. «Sei stata a Karakura? Che sei andata a fare da Urahara?» bisbigliò, affinché solo l'amica potesse sentirlo.
«Poi ti spiego» sussurrò lei di rimando.
«Vieni, Rukia. Ho bisogno di parlarti. Renji.»
«Kuchiki Taichou» Renji chinò il capo e fulminò Rukia con lo sguardo, mimando una cosa del tipo “Poi mi dici tutto, o la prossima volta non sarà un ramo a caderti in testa!”


«Rukia.» la voce di Byakuya era profonda come sempre.
 Rukia si aspettava delle domande, com’era lecito. Faceva parte della casata Kuchiki e andarsene di suo piacimento per quella che non era neanche una missione ma una visita “di cortesia”, non era proprio il massimo.
«Nii-sama, ecco io.. mi spiace di non aver avvisato.»
«Non so cosa tu abbia avuto da fare con quell’uomo, Urahara Kisuke. Ad ogni modo, non mi riguarda.»
Rukia attendeva una ramanzina, ma non avvenne, e di questo fu parecchio sollevata.
«Tuttavia» proseguì Byakuya «non farti carico di pesi che non potresti reggere da sola.»
Rukia chinò il capo. Cos’era? Una specie di supporto? O voleva dire che non era capace di prendersi responsabilità che non avrebbe potuto sostenere?
Mi chiedo se Nii-sama abbia capito le mie intenzioni.. forse dovrei parlargliene?
«Bene, puoi andare.» Byakuya le voltò le spalle e si recò nella stanza in cui vi era l’altarino dedicato alla moglie Hisana.
«Oh.. sì, Nii-sama.. grazie.» Rukia uscì dalla casata Kuchiki e si recò da Renji, che la aspettava al passo.
«Eccoti qua! Allora? Non hai da dire niente!?» Renji aveva lo sguardo di chi ha appena perso una scommessa, o quella di chi ha perso un’occasione soffiatagli da sotto il naso.. dipende dai punti di vista.
«Sono stata da Urahara.. dovevo parlargli di una cosa.» Rukia rispose in maniere secca, senza neanche guardarlo.
«Lo so già, lo ha detto il Capitano davanti a me. E che ci sei andata a fare? Sei andato a trovare Ichigo?»
«Sono stata solo da Urahara.»
Renji fu un po’ sorpreso. Probabilmente Ichigo non l’avrebbe vista comunque, ma pensava che Rukia avesse voglia di controllare il suo stato.
«Sì, l’hai già detto. Ohi.. Rukia» le diede una scrollata alle spalle, notando che l’amica era un po’ tesa.
«Che c’è, Renji?»
«Eh? Che c’è!? Sto aspettando che parli, stupida!» e le diede un calcio (contenuto) nel sedere. «Quante volte ti devo dire che non devi fare tutto da sola? Non ti avevo forse detto di dividere il peso con i tuoi amici!? Bene, che c’è che ti tormenta!? È ancora per quella storia dei poteri di Ichigo?»
«Sto bene, davvero.. è solo che..»
«Ascoltami bene, anche Ichigo sta bene. E anche se dovesse star male adesso, gli passerà. Lui è non è un debole, Rukia. E poi non c’è niente che possiamo fare per ora…» continuò con rammarico.
«No che non sta bene!» tuonò Rukia, all’improvviso.
«E come lo sai?»
«Lo so e basta, lui non sta bene. Tu non eri lì quando ha lottato contro il Grand Fisher, per vendicarsi della morte di sua madre. Era distrutto.. ma per la prima volta dopo.. probabilmente anni forse, aveva gli occhi pieni di speranza. Non c’eri quando mi ha guardato in faccia e con gli occhi colmi di determinazione mi ha detto che voleva ancora essere uno Shinigami, per proteggere le persone che amava.. altrimenti non sarebbe più riuscito a guardare in faccia sua madre!»
Renji sussultò, e guardò altrove.
«Renji.. Ichigo vuole essere uno Shinigami.»
«D’accordo.» rispose rassegnato all’evidenza. Era palese che anche lui fosse conscio dei sentimenti di Ichigo al riguardo. E poi, non aveva il coraggio di obiettare. In fondo, chi lo conosceva meglio di Rukia? «E noi cosa possiamo fare?»
«Ecco.. è proprio per questo che ho voluto parlare con Urahara. Immaginavo.. che solo lui avrebbe potuto aiutarmi. Gli ho chiesto.. se esistesse un modo per.. ripristinare il suo potere spirituale.»
«E lui che ha risposto?» chiese Renji impaziente.
«Esiste.»
«E lo dici così?!? Ma è fantastico! E cosa si deve fare!?»
Rukia sospirò, con le sopracciglia aggrottate «Urahara parlava di creare una sorta di strumento.. credo, che trasferisse del reiatsu ad Ichigo. Non mi ha specificato esattamente di cosa si tratta, mi ha solo detto che occorrerebbe immettere un’enorme quantità reiatsu nell’oggetto in questione. E…»
«E?» Renji aveva ormai le palpitazioni.
«E ovviamente mi chiedo dove io possa trovarlo. Mh.. il mio reiatsu da solo non basta.» disse con evidente delusione.
«Cretina! Non saresti da sola! Ti aiuterò io!»
«Non basta.. non basta, Renji! Anche se fossimo io, tu.. e ammesso che riesca a convincere il Capitano Ukitake a darci una mano.. non basta! È troppo poco… non basterebbe mai.. Solo tutto il reiatsu dei Capitani delle 13 Gotei sarebbe sufficiente. Ma, come..»
«Bene. Proveremo.»
«E come speri di convincerli? Il capitano comandante Yamamoto, poi.. Nii-sama.. non accetteranno mai..»
«La Rukia che conosco non si arrenderebbe mai di fronte a queste sciocchezze.»
«Lo so, hai ragione.. ma..»
«Quindi è questo che fai, quando sparisci per giornate intere?»
«Eh? Non credevo te ne fossi accorto.»
«Certo. Si sente l’assenza delle mocciose petulanti, in giro per la Soul Society.»
«Idiota!» Rukia fece per sferrargli un pugno, ma Renji glielo bloccò solo con il palmo.
«Scompari per ore e ore.. era per questo no? Già immagino la tua faccia pensierosa, con la fronte corrugata perché non riesci mai a partorire una buona idea .. Sicuramente ti recavi in qualche posto isolato per pensare ad un modo per aiutarlo.. non è vero?»
In un certo senso, Renji. «Sì, esatto. E comunque che significherebbe che non riesco mai a partorire una buona idea!? Eh?»
«Ehi calma, calma, scherzavo!»
Renji sorrise, mentre Rukia era ancora intenta a picchiarlo, a modo suo.
«Ichigo sarebbe felice.»
«Guarda che è ancora vivo…!»
«Stupida! Intendo.. sarebbe felice se sapesse che cerchi un modo per salvarlo.» aggiunse. Di nuovo.. «Ad ogni modo, conta pure su di me.»
«Sì. Grazie, Renji»

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Come promesso, capitolo un po' più lunghino <3 Spero sia di vostro gradimento!
Un abbraccio alla cara Nexys :3
   
 
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