Videogiochi > Professor Layton
Segui la storia  |       
Autore: RackyLPC    08/04/2013    2 recensioni
Finiti gli esami, il Professor Layton e Luke si preparano ad un'estate tranquilla, ma l'arrivo di una strana ragazza cambierà tutto. Non sanno ancora cosa li attende, tra lezioni di pianoforte, la ricomparsa di un vecchio nemico e una dura sfida per il Professore:il suo passato!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Clive Dove, Flora Reynolds, Hershel Layton, Luke Triton, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Possibile che Diane fosse alleata con QUEL Clive?
No, no, no: impossibile. Certo, i fatti parlano chiaro: la sua misteriosa comparsa avrebbe spiegato il fatto che forse è alleata con quel criminale di Clive Dove, arrestato poco più di sei mesi fa. Ma allora era evaso di prigione? Doveva scavare a fondo della faccenda.
Quella sera nessuno toccò cibo. Diane continuava a dormire, non si era minimamente mossa dalla posizione in cui l’aveva trovata Luke.
Il professore era sul divano che meditava in silenzio, Luke controllava la posta e faceva finta di essere impegnatissimo, ma in realtà era preoccupato per quella situazione di tensione che si era creata e si riteneva l’unico responsabile per essersi confidato con il suo mentore.
La notte a dormire sul divano questa volta fu Layton. Ma non dormiva. Meditava ancora, ripensava a Claire, credeva di averla messa nello scatolone dei ricordi che non dovevano ritornare a galla, invece lei era ancora viva nella sua anima e nel suo cuore. Il primo pensiero che rivolse a Diane appena la vide fu rivolto a lei. Gliela ricordava in un modo impressionante. Eppure quei due occhi limpidi li conosceva, sapeva bene ciò che provava solo guardandola. In questo, le due ragazze erano uguali. A quel punto gli si gelò il sangue: troppe somiglianze, gli fecero pensare ad una sola cosa: le due dovevano per forza avere un legame parentale. Poteva essere la sorella. No, Claire era figlia unica, ne era certo. Nipote? Nemmeno. Forse potevano avere una parentela alla lontana, ma le somiglianze a quel punto si sarebbero attenuate.
Rimaneva una sola opzione a quel punto, la più dolorosa: Diana era la figlia di Claire.
Gli si spezzò il cuore, ma a quel punto era la sola cosa a cui potesse pensare. Non sapeva di preciso quanti anni avesse la ragazza, ma la differenza di età fra le due poteva coincidere con la sua opinione.
Ma se lei era la madre, il padre che era?
I sospettati erano tre: lui, Paul, i arte Don Pablo, e Dimitri Allen.
Non era di certo lui. Così il campo si era ristretto di un po’. Ma doveva assolutamente parlare con gli altri due. Loro conoscevano la ragazza da più tempo, e poteva esserci stata una relazione della quale neanche lui era a conoscenza.
Girò la testa e vide i raggi lunari filtrare dalla finestra che rischiararono la stanza. In quel silenzio, sentì nitidamente dei passi leggeri che si avvicinavano. Era Diana. Aveva un’espressione assonata e le occhiaie sotto gli occhi castani. Prese una bottiglia e bevve. Non molto appropriato per una signorina. La luce le illuminò le lacrime che le avevano rigato il viso. Canticchiò il motivetto  delle cinque note, lo fece più volte, poi si toccò la testa e altre lacrime le invasero le guance. Stava cercando in tutti i modi di ricordare il resto della melodia, ma le sembrava impossibile. Si avvicinò al divano, e vide il professore che dormiva –ma faceva solo finta, il sonno quella notte non si faceva sentire. Avrebbe voluto svegliarlo per dirgli tutta la verità, ma le mancò il coraggio. Anche lei doveva svelare alcuni misteri, e li avrebbe risolti quella notte. Ormai aveva deciso. E se prendeva una decisione, la doveva rispettare finché non l’avrebbe portata a termine. Era testarda, impulsiva e orgogliosa. Non proprio lo stereotipo di una gentildonna.
Si diresse nella camera del professore, mentre lui si assicurò che ci fosse rientrata. Anche Layton voleva risolvere quell’enigma che sembrava impossibile. E lo avrebbe fatto quella notte.
Si affrettò e silenziosamente uscì di casa. Sapeva che sarebbe tornato prima dell’alba e che nessuno –forse- avrebbe notato la sua assenza.
Poco dopo, anche Diana uscì, e dalla fretta non notò che Layton se ne era andato. Però lei prese la strada di sinistra, mentre l’uomo era andato a destra. Così non avrebbero corso il rischio di incontrarsi.
Layton arrivò fino al quartiere malfamato della città. Entrò in un pub e quando arrivò si voltarono quasi tutti i presenti. Il locale era poco illuminato e la puzza di fumo invadeva la stanza. Bicchieri de bottiglie ingombravano i tavoli e il bancone, dietro al quale c’era un ometto che puliva i bicchieri. Il gentiluomo si sedette a fianco all’unico seduto al bancone, che aveva una bottiglia di Vodka in mano. Non si guardarono, non ce n’era bisogno.
-Layton, sei venuto per farti un bicchierino anche tu? Non ti ritenevo il tipo da questo genere di posti!
-Paul- rispose lui molto serio –dobbiamo parlare di una cosa molto importante: Da quanti anni è che conosci… Claire?
Don Pablo si fece ripetere la domanda, non si aspettava una richiesta del genere. Anche per lui era doloroso parlare della ragazza, perché ne era stato intensamente innamorato anche lui, anche se il suo amore non era corrisposto e si era fidanzata con Hershel. Per questo ora era la sua nemesi.
-Io e Claire ci conoscevamo da poco, quando arrivasti tu. Forse erano si e no sei mesi… ma perché me lo chiedi?
-E’ una questione delicata… per gentiluomini, mi capisci, vero?
-Ehm, veramente no, ma ora che mi hai messo la pulce nell’orecchio, mi informerò!- fece per provocarlo, ma era cos spossato che non reagì.
-Se ti serve, qualche bicchierino ti farà sentire meglio- lo invitò il baffuto, in fondo quel rompiscatole gli faceva pena. Ma lui rifiutò con un gesto della mano. Non era da gentiluomini ubriacarsi.
Passò qualche minuto di silenzio dei due, anche se nel locale di rumore ce n’era anche troppo. Poi si alzò e se ne andò. L’indomani avrebbe fatto visita a due vecchi amici.
Intanto Diane si era fermata nel parco a pensare. Bastavano pochi passi per arrivare lì. Doveva decidere solo se camminare oppure no. Vennero a galla alcuni ricordi amari, come sale sulle ferite, e la testa le faceva male. Molto male. Ricordi. La notte. Niente più.
Correre, scappare, cercare qualcuno, voci, urla, gridi, pianti, fiamme, esplosioni, crolli, un ragazzo: si ricordava di un bambino più grande di lei a cui teneva molto. Ma chi fosse, era un mistero. Avrebbe gradito qualche parola di conforto in quel momento. Poi si convinse che non era ancora pronta per tornare lì. Fece dietro front e se ne tornò a casa. La sua mente cercava di ricordare il nome del bambino, ma ritornarono a galla solo la, sol, la, mi, re.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Professor Layton / Vai alla pagina dell'autore: RackyLPC